Organizzazione militare.

Credo che l'idea sia ragionevole e fattibile. Dobbiamo solamente agire con la massima urgenza e segretezZA. il generale deve essere una persona esperta e che non ha paura di morire. Per il resto appoggio in pieno visto i rischi che ci sono con i bosniaci.

Daniele in questo momento sta prendendo ordini da me per la situazione provinciale (sempre sotto la supervisione regia, è chiaro). Credo sia un ottimo candidato come Colonello, ma in questo momento può essere un inutile controsenso dare a un terzo il controllo della cavalleria in Abruzzo quando sto già coordinando gli altri eserciti sul territorio. Sono d'accordo con la sua nomina in generale ma finchè c'è questo tipo di situazione per la gestione dei nobili mobilitati in abruzzo diventa solo un inutile anello aggiunto alla catena di comando.

EDIT - la proposta di ful

Oddio, missione suicida se ce n'è una, se riesce a sbarcare merita già una medaglia di merito

Sono favorevole, ma chi possiamo mobilitare? Io sarei per alzare una nuova orifiamma e mandare una persona poco nota.
i miei dubbi, premessa la mia poca conoscenza navale, sono: la galea non rischia di essere affondata da i bosniaci? Il generale dovrebbe avere conoscenze particolari per guidarla?

vado con le risposte tecniche per la parte navale...

1) la galea andrebbe costruita e lasciata in bacino, senza assegnarli subito un capitano, naturalmente questa costruzione deve restare un segreto, in teoria solo il CDP e noi dovremmo saperlo, anche lo sceriffo o il TM che passano il materiale al porto sarebbe meglio non sapessero, per mantenere la più assoluta segretezza
2) quando l'esercito è innalzato e presente nella città portuale, si eseguono queste mosse, alle 23:50 il cdp assegna la galea al comandante scelto, che non sarà il generale con l'orifiamma, e mette la nave in acqua, a quel punto saliranno a bordo a) il comandante b) il generale con l'orifiamma c) un altro duosiciliano che dovrà fare da equipaggio) d) eventualmente un albanese scelto da Barbarossa che farà da collegamento e interprete sul posto
L'esercito risulterà imbarcato al reset delle 4 e la nave partirà, meglio se alle prime luci dell'alba, per evitare che i sicuri informatori del nemico in città segnalino nome della nave, capitano, ora di partenza ecc...
Questo accorgimento è collegato al problema della segretezza, meno ore la nave è visibile in porto, meglio sarà, se tutto va bene sarà visibile dalla città solo dalle 24 alla partenza all'alba...

E' vitale che come capitano ed equipaggio IG risultino 2 duosiciliani, non il generale ne l'albanese, ovviamente sarebbe ottimo che il comandante designato fosse laureato, in questo caso non è uno spreco, ma fondamentale per avere una lunga visuale e tenersi alla larga da ogni nave visibile

Come dicevo, dai report di barbarossa qui a Palazzo, io ho individuato al massimo 2 caracche albanesi in grado di muoversi e combattere, con un pò di abilità e fortuna la galea a piene mosse potrebbe farcela ad arrivare indenne in un porto albanese, quale si deciderà in base alle informazioni del momento

Tutta questo ha senso se i nostri alleati albanesi sul posto continuano a tenere il castello e i porti, sapendo che oggi i bosniaci hanno dato la loro bandiera e le 5 stelle agli eserciti del Re albanese loro alleato che sta assediando il castello, difeso dai "nostri"

Il segreto assoluto è la base per la riuscita di missioni di questo genere

Per il generale come vi ho detto ho un nome, pronto alla missione suicida e molto esperto di eserciti.

E se la Serbia si dicesse disponibile a mandare il proprio esercito a difesa? Meno rischioso, più efficace, solo vantaggi, sacrifici zero.

Signori permettetemi ma trovo l'idea pericolosa e sopratutto per noi dannosissima.

Permettetemi di definire il quadro generale.

Noi siamo in guerra con la Bosnia che in mare ha avuto aiuto da navi albanesi.
L'albania è in piena guerra civile da quanto sappiamo poichè la fazione che ha vinto le elezioni, che è quella di Barbarossa, sta combattendo contro quella dei Muzaka per il controllo dello stato. In questo frangente nessuno del Governo albanese mi pare abbia emesso un comunicato contro i Muzaka e la loro fazione definendoli nemici dell'albania o rivoltosi.

In questo frangente, uno sbarco di un nostro esercito in Albania a supporto di una delle due fazioni sarebbe vista a livello internazionale come un'azione di forza nella politica interna di un altro Regno e mancando un documento dell'attuale Governo Albanese sui fatti o una richiesta ufficiale di aiuto secondo trattato a noi. Boorich, Muzaka e soci userebbero il pretesto per accusarci di aiutare Barbarossa in un colpo di stato e di voler aggredire con la scusa della Guerra Bosniaca, un nostro alleato neutrale. (so che non è così, ma molti non sanno cosa sta succedendo e cosa ha fatto l'albania).

In questo modo la nostra eventuale posizione di forza a livello diplomatico nel caso di un tavolo internazionale verrebbe a incrinarsi ancora di più.

Da aggiungere inoltre che mandare un semplice Generale e rimettersi agli uomini Albanesi, non fiaccherebbe le nostre risorse, ma di fatto metterebbe l'azione del regno nelle mani dei nostri alleati che controllando le truppe controllerebbero il nostro esercito. Avete visto come agisce Barbarossa e come è umorale, vogliamo davvero rischiare?

A mio avviso se vogliamo agire in questi termini non sono d'accordo all'azione "nascosta", ma vorrei che il Governo insediato Albanese ci chiedesse regolare ausilio contro i rivoltosi e li accomunasse ai bosniaci con cui hanno una alleanza che si è mossa anche contro il nostro Regno. In questo modo a livello internazionale la nostra azione sarebbe legittimata e quasi inattaccabile.

Inoltre Luan ci aveva assicurato un comunicato da valencia e che anche dalla francia sarebbe arrivato qualcosa ma ad oggi ancora nulla.

Pertanto io continuerei a rafforzare noi internamente e a pianificare, ma senza colpi di testa privi di reti di salvataggio e assicurazioni reali al di la di semplici parole in skype.

allora, io provo a rispondere, sui serbi, il loro aiuto sarebbe certo utile, ma, se non hanno aperto da poco nuove strade, non c'è un collegamento diretto tra serbia e albania, dovrebbero passare per forza sul territorio bosniaco
Per quanto riguarda la proposta che ho fatto, certamente ci sarebbe prima un accordo col governo albanese, e possiamo pure chiedere un loro comunicato di richiesta di aiuto, che però deve rimanere segreto, andrebbe reso pubblico solo a sbarco avvenuto
La Bosnia è già in Albania a supporto del Re Muzaka, i suoi eserciti hanno vessillo e 5 stelle bosniache, non credo che qualcuno potrebbe contestare un nostro intervento a favore del nemico del nostro nemico, col consenso del legittimo governo, ripeto

Di certo potranno esserci piani più semplici o meno rischiosi, ma io credo che noi dobbiamo fare qualcosa di concreto per indebolire il nemico, temo che stiamo contando troppo su aiuti futuri e promesse altrui, se non saremo noi i primi a muoverci contro chi ci ha colpito a tradimento portando il terrore nei nostri porti, perchè altri dovrebbero essere spinti a farlo con urgenza e convinzione?

La mia unica preoccupazione è verificare chi sia il legittimo intestatario dei trattati. Perchè di fatto quella in cui ci impegneremmo è una lotta interna tra Principe e Re esattamente come avvenne a Venezia. Se i trattati sono firmati dal Re Albanese di fatto noi saremmo tenuti ad aiutare lui e non il Principe non so se mi spiego.

Io non credo sia un'intromissione in fatti interni, alla fine c'è una fazione che ha regolarmente vinto l'elezioni.
Dall'altro lato mi rendo conto di quanto sia pericolosa come missione, e pure che non ci sono strade dirette dalla Serbia all'Albania, ma qui la Serbia deve prendere una decisione, la vuole questa guerra? PErchè ci sono eserciti albanesi con vessillo bosniaco, a questo punto anche passare in territorio bosniaco, solo per nodi, non è da scartare.

Gli scrupoli del ministro Marcius li conosco bene, li abbiamo vissuti analogamente per la questione di Venezia.. ma qui siamo in una situazione diversa, in cui sono in gioco i nostri interessi diretti

Si, il titolare delle alleanze e dei trattati albanesi è il Re Muzaka, il quale è alleato dei nostri nemici, questo fa di lui un nostro avversario

Io vorrei ragionare con voi che cosa significherebbe per noi avere il Castello ed i porti albanesi in mano ai bosniaci, lo strangolamento sarebbe completo, far arrivare aiuti o passare lo stretto di Otranto sarà impresa quasi impossibile, un disastro strategico e militare

Io non dico che per forza la mia proposta sia la più adatta allo scopo, ma impedire questo disastro è un nostro obiettivo sicuramente

Comprendo perfettamente i vostri dubbi, credetemi non prendo mai decisioni a cuor leggere, so bene che non sarà un'azione facile, ma anche io la penso come il ministro ful.

Per queste ragioni gli chiedo di preparare un piano di azione e di sottoporlo alla nostra attenzione, così da poter insieme vagliare rischi e pericoli al fine di attuare la migliore strategia possibile.

Si potrebbe analogamente avere aggiornamenti sullo stato dei serbi? Albania o meno sono un alleato vitale e recentemente non si son fatti vivi.

Comprendo la questione della Sovrana e del Ministro Vasa, ma vorrei puntualizzare che noi siamo formalmente in guerra con la Bosnia e non con l'Albania e mai abbiamo accusato pubblicamente l'Albania.
Infrangere il trattato alla chitichella senza prima stracciarlo in virtù degli atti del Re Muzaka ci porterebbe ad essere visti come quelli che non rispettano i trattati.
Dico questo solo per cercare di non perdere punti diplomatici al tavolo che potrebbe realizzarsi prima o poi. Ricordate che in caso analogo a Venezia negammo aiuto contro il Re firmatario del Trattato proprio difendendoci dietro al fatto che lui era il firmatario e a lui dovevamo alleanza.

Inoltre strategicamente prima di impostare la missione vorrei sapere se vi sono eserciti alle porte di Dirrah e Lezhe. Se si è impossibile per noi portare li un orifiamma.
Gli eserciti che assediano la città saranno sicuramente in aggressivo e il nostro generale verrebbe falciato come una spiga allo sbarco.