Palazzo Reale di Napoli
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 Trattato con Barbarossa

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Aurora_

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Femmina
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MessaggioTitolo: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty31/10/13, 02:36 pm

Citazione :
Con il presente Trattato, Sua Maestà ...., Regina delle Due Sicilie, ... ., riconosce ufficialmente il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, rappresentato dal Gran Maestro Frederik Zaharia Engjelli, Duca di Zadrima, Principe di Genta.
Nel loro desiderio di collaborare insieme, sulla base di una reciproca amicizia e di cooperazione per l'ordine, la giustizia e la sicurezza delle città duosiciliane, il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e il Regno delle Due Sicilie, hanno voluto sigillare i loro sentimenti di reciproco rispetto sulla base di quanto segue.

Premessa - del Riconoscimento

Il Regno delle Due Sicilie riconosce il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio come Ordine Militare Indipendente, rispettoso della Religione Aristotelica e di tutte le istituzioni rappresentanti fede religiosa, e fedele alle Leggi dei Governi legittimi e riconosciuti dal Regno, che offrono loro dimora.
Il Regno delle Due Sicilie altresì riconosce al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio il privilegiato status di "Difensori della Patria".
Il Regno delle Due Sicilie rispetta la fedeltà del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio ai dettami del proprio Gran Maestro e di tutti gli organi del quale l’Ordine si è dotato per la gestione autonoma delle proprie risorse.
Per questo motivo, riconosce allo stesso il diritto di seguire tutte le disposizioni emesse da tali organi, entro il rispetto e le esigenze delle Leggi del Regno delle Due Sicilie.

Art. I – Del porto d’armi

I membri del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio hanno il diritto di portare armi, di qualsiasi natura esse siano, all'interno del territorio del Regno delle Due Sicilie.
Queste armi devono essere portate con orgoglio e saranno visibili a tutti.
Il loro utilizzo è tuttavia sottomesso alla leggi del Regno e al rispetto dei doveri/privilegi del presente Trattato.

Articolo II – Del diritto di passaggio

Il Regno delle Due Sicilie accorda il diritto di libera circolazione (in singolo o in gruppi) ai membri del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio in quanto essi operano per il bene della collettività, professando il rispetto e la tutela delle Leggi di ogni Governo, rifiutando comportamenti in contraddizione con le Istituzioni Religiose, governative e la morale comune ed essendo trasparente ed aperto a tutti gli individui che si riconoscono nelle sue finalità, senza distinzione di sesso.
Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio si impegna solennemente ad informare le autorità interessate del Regno, il Capitano dell'Esercito, il Prefetto e lo Sceriffo di tutti i movimenti di gruppi armati in definizione esercito dell'Ordine diversi da quelli di movimenti consueti di pattugliamento delle strade, scorta sulle terre Duo Siciliane o missioni commerciali preventivamente accordate con lo Stato Maggiore del Regno.
I soldati del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio mettono a disposizione i propri uomini per la costituzione di eserciti o guida di navigli e Il Regno delle Due Sicilie accorda tale diritto di formazione, solo ed esclusivamente in presenza di tali essenziali elementi:
- Esplicito consenso (o richiesta) scritto del Sovrano delle Due Sicilie o del Capo di Stato Maggiore alla costituzione dell’Esercito.
- Che l’Esercito seppur guidato da un membro dell’Ordine, agirà di concerto con lo Stato Maggiore del Regno.
- Che la richiesta di impiego di uomini sia riferita ai membri dell’Ordine ricompresi nei ruoli ufficiali dell'ordine.

Articolo III - Della Protezione

Il Regno delle Due Sicilie riconosce e difende il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, le sue regole, le sue tradizioni ed i suoi Princìpi, in cambio l’Ordine si impegna ad aiutare l’Esercito ed il Governo nella difesa del Regno da qualsivoglia attacco interno od esterno mirato alla destabilizzazione dello Stato legittimo. Tale attività potrà essere svolta sia attraverso vie diplomatiche, sia attraverso azioni militari.

Articolo IV - Del Mantenimento della Pace e delle Missioni di Supporto Militare

Nel caso in cui il Regno venisse attaccato o minacciato di attacco, l’Ordine eserciterà le proprie prerogative ed armi diplomatiche al fine di fare tutto il possibile per evitare conflitti.
In tempo di pace, L'Ordine si impegnerà a proteggere i più deboli e bisognosi a costo di rischiare la vita dei propri membri se necessario.
In nessun caso sarà richiesto al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio un intervento armato al di fuori dei confini del Regno delle Due Sicilie rivolto contro altre unità appartenenti all'Ordine o in aperto contrasto con i Principi dello stesso, salva la possibile assegnazione di patente da corsa.
Sarà data facoltà ai soldati del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio di poter comporre una divisione speciale dell'Esercito del Regno , in caso di "Campagna Militare" il loro Comando è di sola ed esclusiva competenza del Generale dell'Ordine e dello Stato Maggiore. Le modalità di ogni intervento militare dell'Ordine entro i confini del Regno saranno stabilite di concerto con lo Stato Maggiore del Regno e dal Gran Consiglio dell’Ordine.
E' data facoltà ai soldati dell'Ordine di alzare orifiamma battente insegne duosiciliane, dopo aver stipulato regolare contratto con il Regno, ed esser inseriti nel novero degli Eserciti del Regno delle Due Sicilie. Le spettanze dell'esercito sono quelle previste per gli eserciti regolari.

Articolo V – Dell’Ordine Pubblico

Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio potrà prestare il suo aiuto sotto qualsiasi forma al Regno delle Due Sicilie in caso si verificassero gravi eventi criminosi perpetrati da singoli o bande armate. Il Prefetto potrà, previa autorizzazione del Sovrano, prendere contatto con il Generale oppure i Luogotenenti operativi nel Regno delle Due Sicilie per richiederne l'intervento, affidandogli a quel punto la funzionalità operativa tattica e strategica.
L'Ordine si impegnerà nel ricordare ad ogni Prefetto investito da mandato dell'esistenza di tale concordato e delle possibilità da esso regolamentate.

Articolo VI - Delle Transazioni Pecuniarie e Scorte Armate

I soldati dell'Ordine parteciperanno attivamente ad attività economiche e scambi commerciali, inoltre potranno prestare il loro aiuto per effettuare scambi o altre operazioni per conto del Regno stesso, al fine di aiutare la giustizia e la pace delle Province, nel rispetto delle leggi degli altri Governi nei quali si andrà eventualmente ad operare.
Qualsiasi mercante per conto del Regno delle Due Sicilie potrà richiedere scorta armata per viaggiare in sicurezza e giungere a destinazione senza rischiare di essere aggredito o derubato da briganti.

Articolo VII - Delle Operazioni via Mare

Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio è autorizzato a detenere qualsiasi tipo di nave, utilizzandola all'interno delle disposizioni delle leggi reali in vigore.
Il Capoporto potrà esser sostituito temporaneamente al momento del varo di navi costruite su territorio duosiciliano da un membro dell'Ordine e il Regno potrà intercedere per la costruzione di imbarcazioni su territori alleati.
Ogni armatore dell'Ordine che venga attaccato in mare da qualsiasi nave ha diritto, anche in assenza di specifici ordini, a reagire per difesa e ad affondare il vascello aggressore, qualora ve ne siano le possibilità.
E' facoltà della Corona Reale Duosiciliana l'assegnazione di patenti da corsa al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio.

Art. VIII - degli Obblighi

Il Gran Maestro del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio o un referente designato presso il Regno delle Due Sicilie , ha l'obbligo di tenere costantemente informati il Capo di Stato Maggiore e il Sovrano sul numero e sulla dislocazione dei propri uomini sul territorio reale.
Tale informazione avverrà tramite comunicazione mensile presso le sale di Palazzo Reale di Napoli adibite ai rapporti tra il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e il Regno delle Due Sicilie o, in alternativa, tramite missiva.

Articolo IX – De l’Isonomia

I membri dell’Ordine sono tenuti a rispettare tutte le leggi del Regno delle Due Sicilie fatta eccezione per i privilegi riconosciuti dal presente concordato.
In caso di violazione di tale articolo, i Membri del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio saranno giudicato in base alle leggi del Regno delle Due Sicilie.

Articolo X - Delle Controversie e della Commissione

Questo Trattato non può essere modificato senza il consenso di entrambe le autorità competenti, Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e Il Regno delle Due Sicilie; ogni modifica verrà discussa dagli apparati diplomatici delle controparti firmatarie.
Nel caso in cui sorgano difficoltà di interpretazione o di applicazione degli articoli precedenti, o si volesse consiglio per una modifica al presente Trattato, l'Ordine e il Regno delle Due Sicilie, indiranno l'apertura di una Commissione paritetica da loro nominata. Detta commissione sarà composta da cinque membri designati dalla Corona Reale e cinque designati dal Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, scelti fra rappresentanti che abbiano già svolto in passato cariche diplomatiche, militari e/o giuridiche. Essa si riunirà a Palazzo Reale di Napoli o presso la sede del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio a seconda di chi ne abbia richiesto la riunione. I membri della commissione avranno 5 giorni per discutere e in seguito 48 ore per una prima votazione (che sarà valida se verrà raggiunta una maggioranza di 7/10).
Se tale votazione non sarà valida per mancanza di maggioranza, dopo una settimana la commissione si riunirà nuovamente, secondo le stesse modalità, per una seconda votazione (a maggioranza semplice di 6/10). Le astensioni dei membri della commissione abbasseranno il quorum.
Nel caso in cui neanche la seconda votazione sarà valida per mancanza di maggioranza, l'indagine verrà archiviata e le controparti potranno decidere in merito ai loro rapporti secondo le norme stabilite dal presente concordato.
La votazione, laddove raggiunga la maggioranza, avrà valenza obbligatoria per entrambi i soggetti.

Articolo XI - Della validità

Tale Concordato ha validità della durata di tre mesi dal giorno della stipula, qualora nessuno dei due contraenti manifestasse la volontà di interrompere tale collaborazione, si rinnoverà automaticamente. In caso contrario, verrà abrogato tramite comunicato ufficiale da affiggere pubblicamente in Taverna del Regno delle Due Sicilie, entro 30 giorni dalla scadenza ufficiale.

Articolo XII – Dell’Impegno reciproco

Il Regno delle Due Sicilie si impegna a rispettare il presente Trattato.
Il Gran Maestro del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e tutti i suoi membri si impegnano a rispettare questo Trattato.
In caso di violazioni di qualsiasi natura del presente Concordato, la controparte lesa può richiedere un'indagine, alla Commissione di cui all'articolo X, per appurare e quantificare la violazione. Durante questo periodo il Concordato è da considerarsi congelato. L'indagine potrà anche quantificare monetariamente il danno subito dalla parte lese e richiederlo come risarcimento.

Napoli, xx Ottobre 1461


Per il Regno delle Due Sicilie




Per il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio
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Aurora_

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty31/10/13, 02:37 pm

Con il Duca Barbarossa da alcuni giorni stiamo parlando di un trattato che possa unire il suo Ordine e il nostro Regno. Personalmente sono molto favorevole a questo trattato.
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Ciara

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Femmina
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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty31/10/13, 02:42 pm

Per me va benissimo.
Sopratutto sapendo la situazione albanese poi.
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Ciridonio

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty31/10/13, 02:48 pm

Ho letto solo i primi articoli poiché sono di passaggio:

Del riconoscimento:
"Il Regno delle Due Sicilie rispetta la fedeltà del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio ai dettami del proprio Gran Maestro e di tutti gli organi del quale l’Ordine si è dotato per la gestione autonoma delle proprie risorse.
Per questo motivo, riconosce allo stesso il diritto di seguire tutte le disposizioni emesse da tali organi, entro il rispetto e le esigenze delle Leggi del Regno delle Due Sicilie. "

Non è che noi siamo loro succubi.
Non possiamo subire ordini da loro.

Inoltre faccio notare che il riconoscimento è unilaterale...noi li riconosciamo e loro?

Art.2
Possono passare come gruppo armato o come esercito?
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http://www.iregni.com/FichePersonnage.php?login=ciridonio
Hemmet_jax



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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty31/10/13, 03:11 pm

Conosco il Duca da anni e con lui ho un rapporto di amicizia e lealtà che non è mai stato messo in dubbio.

Non ho ancora letto il concordato proposto, quindi mi riservo di commentarlo in seguito, ma sulla persona non ho dubbi.
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dombel



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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty31/10/13, 03:17 pm

Se non ho letto male la stesura di tutto l'articolo Ministro possono passare sotto entrambe le forme.

Citazione :
.......omissis
Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio si impegna solennemente ad informare le autorità interessate del Regno, il Capitano dell'Esercito, il Prefetto e lo Sceriffo di  tutti i movimenti di gruppi armati in definizione esercito dell'Ordine diversi da quelli di movimenti consueti di pattugliamento delle strade, scorta sulle terre Duo Siciliane o missioni commerciali preventivamente accordate con lo Stato Maggiore del Regno.
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Fosco della Bruna

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty01/11/13, 07:29 pm

Questo tipo di trattati non li trovo vantaggiosi per il Regno, non sono duosiciliani e avere eserciti stranieri non è proprio il massimo della garanzia, gia abbiamo avuto difensori della patria e si sono fregati tutti i ducati dalle casse o abbiaom dovuto svuotare le casse per combatterli e scacciarli, abbiamo gia dato no grazie, senza contare che i duosiciliani non vedrebbero questo trattato di buon occhio, come non lo è stato per Amesha ne per i BE, la patria dobbiamo difendercela da noi, potenziamo il nostro esercito e la nostra marina sui quali potremo sempre fare affidamento e sapremo che sono duosiciliani, a volte anche non è stato una garanzia quindi figuriamoci con gli stranieri. PEr questi motivi come ho sempre detto in passato per casi analoghi, compreso Amesha, sono del tutto contrario.
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Aurora_

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty01/11/13, 09:12 pm

Noi siamo favorevole modifichiamolo nei punti giusti ma avere un ordine con 10 caracche che soprattutto vuole esserci amico non ci sembra strano. Basta non commettere lo stesso errore con Amesha e BE.
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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty03/11/13, 01:36 am

Vostra Maestà ben venga un trattato di alleanza con l'Ordine, escudendo tutto ciò che li renderebbe assimilati al nostro Esercito perchè darebbe loro dei diritti che non possono avere in quanto stranieri, senza volere essere prevenuto con il proponente nè mettere in dubbio la sua affidabilità, io ne faccio una questione generica e non particolare, abbiamo gia avuto modo di sperimentare questa formula ed è stata deleterea.

Darò una lettura approfondita e proporrò le modifiche che a mio avviso sono più opportune.
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Aurora_

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty04/11/13, 04:20 pm

Novità? Barbarossa è un po impaziente e a breve lascerà l'Albania per giungere una sosta qui e vorrei accoglierlo come amico e alleato anche per evitare spiacevoli incomprensioni con la popolazione.
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Rosarius

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty05/11/13, 12:09 am

"Trovo sotto certi punti di vista il trattato improponibile."

Disse il Ministro mostrando degli stralci di pergamena.

quote ha scritto:
Articolo II – Del diritto di passaggio
[...]
I soldati del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio mettono a disposizione i propri uomini per la costituzione di eserciti o guida di navigli e Il Regno delle Due Sicilie accorda tale diritto di formazione, solo ed esclusivamente in presenza di tali essenziali elementi:
- Esplicito consenso (o richiesta) scritto del Sovrano delle Due Sicilie o del Capo di Stato Maggiore alla costituzione dell’Esercito.
- Che l’Esercito seppur guidato da un membro dell’Ordine, agirà di concerto con lo Stato Maggiore del Regno.
- Che la richiesta di impiego di uomini sia riferita ai membri dell’Ordine ricompresi nei ruoli ufficiali dell'ordine.
"Innanzitutto considero questo quasi un insulto a chi si è contraddistinto nel Regno e comunque adesso ci siamo noi ma in futuro queste righe potranno rivelarsi un male per il Regno, proprio come è stato per "Amesha" e per i "Black Eagles", comunque, vado avanti."

Mostrò un altro stralcio di pergamena.

quote ha scritto:
Articolo III - Della Protezione

Il Regno delle Due Sicilie riconosce e difende il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, le sue regole, le sue tradizioni ed i suoi Princìpi, in cambio l’Ordine si impegna ad aiutare l’Esercito ed il Governo nella difesa del Regno da qualsivoglia attacco interno od esterno mirato alla destabilizzazione dello Stato legittimo. Tale attività potrà essere svolta sia attraverso vie diplomatiche, sia attraverso azioni militari.
"Noi ci impegniamo a difenderli? Ci impegniamo a rispettare le loro regole e le loro tradizioni senza nemmeno conoscerle?"

Dopo mostrò ancora qualcosa.

quote ha scritto:
Articolo VII - Delle Operazioni via Mare
[...]
Ogni armatore dell'Ordine che venga attaccato in mare da qualsiasi nave ha diritto, anche in assenza di specifici ordini, a reagire per difesa e ad affondare il vascello aggressore, qualora ve ne siano le possibilità.
"Questo a cosa serve? In caso a cacciarci nuovamente nei guai come è già purtroppo accaduto qualche mese fa con la nave modenese affondata dai "Black Eagles?"

Successivamente mostrò l'altro articolo.

quote ha scritto:
Articolo X - Delle Controversie e della Commissione

Questo Trattato non può essere modificato senza il consenso di entrambe le autorità competenti, Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e Il Regno delle Due Sicilie; ogni modifica verrà discussa dagli apparati diplomatici delle controparti firmatarie.
Nel caso in cui sorgano difficoltà di interpretazione o di applicazione degli articoli precedenti, o si volesse consiglio per una modifica al presente Trattato, l'Ordine e il Regno delle Due Sicilie, indiranno l'apertura di una Commissione paritetica da loro nominata. Detta commissione sarà composta da cinque membri designati dalla Corona Reale e cinque designati dal Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, scelti fra rappresentanti che abbiano già svolto in passato cariche diplomatiche, militari e/o giuridiche. Essa si riunirà a Palazzo Reale di Napoli o presso la sede del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio a seconda di chi ne abbia richiesto la riunione. I membri della commissione avranno 5 giorni per discutere e in seguito 48 ore per una prima votazione (che sarà valida se verrà raggiunta una maggioranza di 7/10).
Se tale votazione non sarà valida per mancanza di maggioranza, dopo una settimana la commissione si riunirà nuovamente, secondo le stesse modalità, per una seconda votazione (a maggioranza semplice di 6/10). Le astensioni dei membri della commissione abbasseranno il quorum.
Nel caso in cui neanche la seconda votazione sarà valida per mancanza di maggioranza, l'indagine verrà archiviata e le controparti potranno decidere in merito ai loro rapporti secondo le norme stabilite dal presente concordato.
La votazione, laddove raggiunga la maggioranza, avrà valenza obbligatoria per entrambi i soggetti.
"Questo è anche controproducente per il futuro e l'articolo parla da solo."

Infine mostrò l'ultima pergamena.

quote ha scritto:
Articolo XII – Dell’Impegno reciproco

Il Regno delle Due Sicilie si impegna a rispettare il presente Trattato.
Il Gran Maestro del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e tutti i suoi membri si impegnano a rispettare questo Trattato.
In caso di violazioni di qualsiasi natura del presente Concordato, la controparte lesa può richiedere un'indagine, alla Commissione di cui all'articolo X, per appurare e quantificare la violazione. Durante questo periodo il Concordato è da considerarsi congelato. L'indagine potrà anche quantificare monetariamente il danno subito dalla parte lese e richiederlo come risarcimento.
"Infine questa è un'altra baggianata che può solo portarci dei futuri disagi."

Concluse il Ministro.
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Fosco della Bruna

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty05/11/13, 10:48 am

Vostra Maestà ci stò lavorando alla revisione ma devo barcamentarmi tra le richiesta di Venezia e il concordato di Dreean, entro ora di pranzo dovrei presentare la proposta modificata.

Ministro adottate il sistema classico per proporre modifiche così è anche più semplice discuterle e inserirle

in verde le cose che si vogliono inserire, in rosos quelle che si vogliono cancellare, in blu quelle di cui si chiede spiegazione.

Comunque è un buon trattato, standard, se si tolgono le poche cose che non vanno.
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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty05/11/13, 11:05 am

Aurora_ ha scritto:
Con il presente Trattato, Sua Maestà ...., Regina delle Due Sicilie, ... ., riconosce ufficialmente il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, rappresentato dal Gran Maestro Frederik Zaharia Engjelli, Duca di Zadrima, Principe di Genta.
Nel loro desiderio di collaborare insieme, sulla base di una reciproca amicizia e di cooperazione per l'ordine, la giustizia e la sicurezza delle città duosiciliane, il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e il Regno delle Due Sicilie, hanno voluto sigillare i loro sentimenti di reciproco rispetto sulla base di quanto segue.

Premessa - del Riconoscimento

Il Regno delle Due Sicilie riconosce il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio come Ordine Militare Indipendente, rispettoso della Religione Aristotelica e di tutte le istituzioni rappresentanti fede religiosa, e fedele alle Leggi dei Governi legittimi e riconosciuti dal Regno, che offrono loro dimora.
il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio riconosce il Regno delle Due Sicilie come nazione amica, riconoscendo il Suo attuale Sovrano ed i futuri, come massima autorità dello stesso.

Il Regno delle Due Sicilie altresì riconosce al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San  Giorgio il privilegiato status di "Difensori della Patria".

Il Regno delle Due Sicilie rispetta la fedeltà del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio ai dettami del proprio Gran Maestro e di tutti gli organi del quale l’Ordine si è dotato per la gestione autonoma delle proprie risorse.
Per questo motivo, riconosce allo stesso il diritto di seguire tutte le disposizioni emesse da tali organi, entro il rispetto e le esigenze delle Leggi del Regno delle Due Sicilie.

Art. I – Del porto d’armi

I membri del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio hanno il diritto di portare armi, di qualsiasi natura esse siano, all'interno del territorio del Regno delle Due Sicilie.
Queste armi devono essere portate con orgoglio e saranno visibili a tutti.
Il loro utilizzo è tuttavia sottomesso alla leggi del Regno e al rispetto dei doveri/privilegi del presente Trattato.

Articolo II – Del diritto di passaggio

Il Regno delle Due Sicilie accorda il diritto di libera circolazione (in singolo o in gruppi) ai membri del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio in quanto essi operano per il bene della collettività, professando il rispetto e la tutela delle Leggi di ogni Governo, rifiutando comportamenti in contraddizione con le Istituzioni Religiose, governative e la morale comune ed essendo trasparente ed aperto a tutti gli individui che si riconoscono nelle sue finalità, senza distinzione di sesso.
Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio si impegna solennemente a concordare con il Capitano, il Prefetto della Provincia e lo Sceriffo del Regno in cui si trovano i componenti, lo spostamento di truppe dell’Ordine impegnate in azioni di protezione del territorio. pattugliamento delle strade, scorta sulle terre Duo Siciliane o missioni commerciali preventivamente accordate con lo Stato Maggiore del Regno.
I soldati del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio mettono a disposizione i propri uomini per la costituzione di eserciti o guida di navigli e Il Regno delle Due Sicilie accorda tale diritto di formazione, solo ed esclusivamente in presenza di tali essenziali elementi:
- Esplicito consenso (o richiesta) scritto del Sovrano delle Due Sicilie o del Capo di Stato Maggiore e previa autorizzazione esplicita del Capitano o del Principe della provincia del Regno in cui l'esercito verrà creato.
Senza volerVi mancare di rispetto Vs Maestà, è giusto che anche le autorità Provinciali abbiano parola in capitolo

- Che l’Esercito seppur guidato da un membro dell’Ordine, agirà di concerto con lo Stato Maggiore del Regno, previa autorizzazione esplicita del Capitano o del Principe della provincia del Regno in cui l'esercito verrà creato.

- Che la richiesta di impiego di uomini sia riferita ai membri dell’Ordine ricompresi nei ruoli ufficiali dell'ordine.

Articolo III - Della Protezione

Il Regno delle Due Sicilie riconosce e difende il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, le sue regole, le sue tradizioni ed i suoi Princìpi, in cambio l’Ordine si impegna ad aiutare l’Esercito ed il Governo nella difesa del Regno da qualsivoglia attacco interno od esterno mirato alla destabilizzazione dello Stato legittimo. Tale attività potrà essere svolta sia attraverso vie diplomatiche, sia attraverso azioni militari.

Articolo IV - Del Mantenimento della Pace e delle Missioni di Supporto Militare

Nel caso in cui il Regno venisse attaccato o minacciato di attacco, l’Ordine eserciterà le proprie prerogative ed armi diplomatiche al fine di fare tutto il possibile per evitare conflitti.
In tempo di pace, L'Ordine si impegnerà a proteggere i più deboli e bisognosi a costo di rischiare la vita dei propri membri se necessario.
In nessun caso sarà richiesto al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio un intervento armato al di fuori dei confini del Regno delle Due Sicilie rivolto contro altre unità appartenenti all'Ordine o in aperto contrasto con i Principi dello stesso, salva la possibile assegnazione di patente da corsa.
Sarà data facoltà ai soldati del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio di poter comporre una divisione speciale dell'Esercito del Regno , in caso di "Campagna Militare" il loro Comando è di sola ed esclusiva competenza del Generale dell'Ordine e dello Stato Maggiore. Le modalità di ogni intervento militare dell'Ordine entro i confini del Regno saranno stabilite di concerto con lo Stato Maggiore del Regno e dal Gran Consiglio dell’Ordine.
E' data facoltà ai soldati dell'Ordine di alzare orifiamma battente insegne duosiciliane, dopo aver stipulato regolare contratto con il Regno e previa autorizzazione del Governatore dove l'esercito verrà costituito potrà  esser inserito nel novero degli Eserciti del Regno delle Due Sicilie. Le spettanze dell'esercito sono quelle previste per gli eserciti regolari.

Articolo V – Dell’Ordine Pubblico

Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio potrà prestare il suo aiuto sotto qualsiasi forma al Regno delle Due Sicilie in caso si verificassero gravi eventi criminosi perpetrati da singoli o bande armate. Il Prefetto potrà, previa autorizzazione del Sovrano, prendere contatto con il Generale oppure i Luogotenenti operativi nel Regno delle Due Sicilie per richiederne l'intervento, affidandogli a quel punto la funzionalità operativa tattica e strategica. (non se ne parla la funzionalità operativa e strategica deve essere sempre dell SMR e del Capitano della Provincia)
L'Ordine si impegnerà nel ricordare ad ogni Prefetto investito da mandato dell'esistenza di tale concordato e delle possibilità da esso regolamentate.


Articolo VI - Delle Transazioni Pecuniarie e Scorte Armate

I soldati dell'Ordine parteciperanno attivamente ad attività economiche e scambi commerciali, inoltre potranno prestare il loro aiuto per effettuare scambi o altre operazioni per conto del Regno stesso, al fine di aiutare la giustizia e la pace delle Province, nel rispetto delle leggi degli altri Governi nei quali si andrà eventualmente ad operare.
Qualsiasi mercante per conto del Regno delle Due Sicilie potrà richiedere scorta armata per viaggiare in sicurezza e giungere a destinazione senza rischiare di essere aggredito o derubato da briganti.

Articolo VII - Delle Operazioni via Mare

Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio è autorizzato a detenere qualsiasi tipo di nave, utilizzandola all'interno delle disposizioni delle leggi reali in vigore.
E' fatto divieto al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio di attaccare imbarcazioni duosiciliane o alleate del Regno, pena l'affondamento delle navi appartenenti all'Ordine e la dichiarazione di guerra contro lo stesso.

Il Capoporto potrà esser sostituito temporaneamente al momento del varo di navi costruite su territorio duosiciliano da un membro dell'Ordine e il Regno potrà intercedere per la costruzione di imbarcazioni su territori alleati.
Ogni armatore dell'Ordine che venga attaccato in mare da qualsiasi nave ha diritto, anche in assenza di specifici ordini, a reagire per difesa e ad affondare il vascello aggressore, qualora ve ne siano le possibilità.
a mio parere non è concepibile una simile richiesta

E' facoltà della Corona Reale Duosiciliana l'assegnazione di patenti da corsa al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio.

Art. VIII - degli Obblighi

Il Gran Maestro del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio o un referente designato presso il Regno delle Due Sicilie , ha l'obbligo di tenere costantemente informati il Capo di Stato Maggiore e il Sovrano sul numero e sulla dislocazione dei propri uomini sul territorio reale.
Tale informazione avverrà tramite comunicazione mensile presso le sale di Palazzo Reale di Napoli adibite ai rapporti tra il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e il Regno delle Due Sicilie o, in alternativa, tramite missiva.

Articolo IX – De l’Isonomia

I membri dell’Ordine sono tenuti a rispettare tutte le leggi del Regno delle Due Sicilie fatta eccezione per i privilegi riconosciuti dal presente concordato.
In caso di violazione di tale articolo, i Membri del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio saranno giudicato in base alle leggi del Regno delle Due Sicilie.

Articolo X - Delle Controversie e della Commissione

Questo Trattato non può essere modificato senza il consenso di entrambe le autorità competenti, Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e Il Regno delle Due Sicilie; ogni modifica verrà discussa dagli apparati diplomatici delle controparti firmatarie.
Nel caso in cui sorgano difficoltà di interpretazione o di applicazione degli articoli precedenti, o si volesse consiglio per una modifica al presente Trattato, l'Ordine e il Regno delle Due Sicilie, indiranno l'apertura di una Commissione paritetica da loro nominata. Detta commissione sarà composta da cinque membri designati dalla Corona Reale e cinque designati dal Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, scelti fra rappresentanti che abbiano già svolto in passato cariche diplomatiche, militari e/o giuridiche. Essa si riunirà a Palazzo Reale di Napoli o presso la sede del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio a seconda di chi ne abbia richiesto la riunione. I membri della commissione avranno 5 giorni per discutere e in seguito 48 ore per una prima votazione (che sarà valida se verrà raggiunta una maggioranza di 7/10).
Se tale votazione non sarà valida per mancanza di maggioranza, dopo una settimana la commissione si riunirà nuovamente, secondo le stesse modalità, per una seconda votazione (a maggioranza semplice di 6/10). Le astensioni dei membri della commissione abbasseranno il quorum.
Nel caso in cui neanche la seconda votazione sarà valida per mancanza di maggioranza, l'indagine verrà archiviata e le controparti potranno decidere in merito ai loro rapporti secondo le norme stabilite dal presente concordato.
La votazione, laddove raggiunga la maggioranza, avrà valenza obbligatoria per entrambi i soggetti.

Articolo XI - Della validità

Tale Concordato ha validità della durata di tre mesi dal giorno della stipula, qualora nessuno dei due contraenti manifestasse la volontà di interrompere tale collaborazione, si rinnoverà automaticamente. In caso contrario, verrà abrogato tramite comunicato ufficiale da affiggere pubblicamente in Taverna del Regno delle Due Sicilie, entro 30 giorni dalla scadenza ufficiale.

Articolo XII – Dell’Impegno reciproco

Il Regno delle Due Sicilie si impegna a rispettare il presente Trattato.
Il Gran Maestro del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e tutti i suoi membri si impegnano a rispettare questo Trattato.
I Firmatari e i loro successori si impegnano a rispettare gli articoli di questo trattato.
In caso di violazioni di qualsiasi natura del presente Concordato, la controparte lesa può richiedere un'indagine, alla Commissione di cui all'articolo X, per appurare e quantificare la violazione. Durante questo periodo il Concordato  in vigore avrà valore fino al termine di nuovi negoziati.
L'indagine potrà anche quantificare monetariamente il danno subito dalla parte lese e richiederlo come risarcimento.

Napoli, xx Ottobre 1461


Per il Regno delle Due Sicilie




Per il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio

queste le variazioni e le cancellazioni che farei ad una prima scorsa
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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty05/11/13, 12:17 pm

EDITATO: Ministro Dombel vedo che mi avete precedeuto :Dora devo scappare ma ho visto che ci sono almeno un paio di cose giustistissime da integrare, più tardi leggo tutto con calma, anche l'intervento del ministro Rosaius ed integro qui

Verificate, se volete suggerire modifiche o integrazioni vi prego di quotare la parte che vi interessa ed io la inserirò qui, per le modifiche atteniamoci ai criteri gia consolidati in passato per favore:

le parti quotate sono quelle soggette a modificazioni,

le parti evidenziate in blu indicano che si richiede un chiarimento su quanto indicato dal testo
le parti evidenziate in verde indicano che si propone di integrare quel testo
le parti evidenziate in rosso indicano che si propone cancellare quel testo
in corsivo nero in fondo alla parte quotata per le eventuali domande o specificazioni

Citazione :

    Con il presente Trattato, Sua Maestà ...., Regina delle Due Sicilie, ... ., riconosce ufficialmente il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, rappresentato dal Gran Maestro Frederik Zaharia Engjelli, Duca di Zadrima, Principe di Genta.
    Nel loro desiderio di collaborare insieme, sulla base di una reciproca amicizia e di cooperazione per l'ordine, la giustizia e la sicurezza delle città duosiciliane, il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e il Regno delle Due Sicilie, hanno voluto sigillare i loro sentimenti di reciproco rispetto sulla base di quanto segue.

    Premessa - del Riconoscimento

    Il Regno delle Due Sicilie riconosce il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio come Ordine Militare Indipendente, rispettoso della Religione Aristotelica e di tutte le istituzioni rappresentanti fede religiosa, e fedele alle Leggi dei Governi legittimi e riconosciuti dal Regno, che offrono loro dimora.

    Citazione :
    il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio riconosce il Regno delle Due Sicilie come nazione amica, riconoscendo il Suo attuale Sovrano ed i futuri, come massima autorità dello stesso.
    Citazione :
    Il Regno delle Due Sicilie altresì riconosce al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio il privilegiato status di "Difensori della Patria".
    Il Regno delle Due Sicilie rispetta la fedeltà del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio ai dettami del proprio Gran Maestro e di tutti gli organi del quale l’Ordine si è dotato per la gestione autonoma delle proprie risorse.
    Per questo motivo, riconosce allo stesso il diritto di seguire tutte le disposizioni emesse da tali organi, entro il rispetto e le esigenze delle Leggi del Regno delle Due Sicilie.

    Art. I – Del porto d’armi

    I membri del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio hanno il diritto di portare armi, di qualsiasi natura esse siano, all'interno del territorio del Regno delle Due Sicilie.
    Queste armi devono essere portate con orgoglio e saranno visibili a tutti.
    Il loro utilizzo è tuttavia sottomesso alla leggi del Regno e al rispetto dei doveri/privilegi del presente Trattato.

    Articolo II – Del diritto di passaggio

    Il Regno delle Due Sicilie accorda il diritto di libera circolazione (in singolo o in gruppi) ai membri del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio in quanto essi operano per il bene della collettività, professando il rispetto e la tutela delle Leggi di ogni Governo, rifiutando comportamenti in contraddizione con le Istituzioni Religiose, governative e la morale comune ed essendo trasparente ed aperto a tutti gli individui che si riconoscono nelle sue finalità, senza distinzione di sesso.
    Citazione :

    Citazione :

    Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio si impegna solennemente ad informare le autorità interessate del Regno, il Capitano dell'Esercito, il Prefetto e lo Sceriffo di tutti i movimenti di gruppi armati in definizione esercito dell'Ordine diversi da quelli di movimenti consueti di pattugliamento delle strade, scorta sulle terre Duo Siciliane o missioni commerciali preventivamente accordate con lo Stato Maggiore del Regno.

    la costituzione e gestione degli eserciti nel Regno è regolata da precise leggi ed occorre rifarsi a quelle, per cui è sufficiente inserire come sotto

    Citazione :
    Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio si impegna solennemente a concordare con il Capitano, il Prefetto della Provincia e lo Sceriffo del Regno in cui si trovano i componenti, lo spostamento di truppe dell’Ordine impegnate in azioni di protezione del territorio. pattugliamento delle strade, scorta sulle terre Duo Siciliane o missioni commerciali preventivamente accordate con lo Stato Maggiore del Regno.
    I soldati del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio mettono a disposizione i propri uomini per la costituzione di eserciti o guida di navigli e Il Regno delle Due Sicilie accorda tale diritto di formazione, solo ed esclusivamente in presenza di tali essenziali elementi:
    - Esplicito consenso (o richiesta) scritto del Sovrano delle Due Sicilie o del Capo di Stato Maggiore sentito il parere dello Stato Maggiore del Regno alla costituzione dell’Esercito.
    - Che l’Esercito seppur guidato da un membro dell’Ordine, agirà di concerto con lo Stato Maggiore del Regno.

    Citazione :
    - Che la richiesta di impiego di uomini sia riferita ai membri dell’Ordine ricompresi nei ruoli ufficiali dell'ordine.

    cioè? cosa si intende dire?
    Articolo III - Della Protezione

    Citazione :
    Il Regno delle Due Sicilie riconosce e difende il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, le sue regole, le sue tradizioni ed i suoi Princìpi, che non contrastano con le leggi del Regno delle Due Sicilie e della Chiesa Aristotelica.
    in cambio l’Ordine si impegna ad aiutare l’Esercito ed il Governo nella difesa del Regno da qualsivoglia attacco interno od esterno mirato alla destabilizzazione dello Stato legittimo. Tale attività potrà essere svolta sia attraverso vie diplomatiche, sia attraverso azioni militari.

    in che modo il Regno dovrebbe o potrebbe difendere l'Ordine e le sue regole? forse più che "difende" si intendeva dire "rispetta" o "tutela"? se è così proponiamo di aggiungere la parte in verde
    Articolo IV - Del Mantenimento della Pace e delle Missioni di Supporto Militare
    Citazione :

    Nel caso in cui il Regno venisse attaccato o minacciato di attacco, l’Ordine eserciterà le proprie prerogative ed armi diplomatiche al fine di fare tutto il possibile per evitare conflitti.
    In tempo di pace, L'Ordine si impegnerà a proteggere i più deboli e bisognosi a costo di rischiare la vita dei propri membri se necessario.
    In nessun caso sarà richiesto al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio un intervento armato al di fuori dei confini del Regno delle Due Sicilie rivolto contro altre unità appartenenti all'Ordine o in aperto contrasto con i Principi dello stesso, salva la possibile assegnazione di patente da corsa.

    se si riceve la patente di corsa si è disposti ad attaccare unità dell'Ordine?
    Citazione :

    Sarà data facoltà ai soldati del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio di poter comporre una divisione speciale dell'Esercito del Regno, in caso di "Campagna Militare" il loro Comando è di sola ed esclusiva competenza del Generale dell'Ordine e dello Stato Maggiore. Le modalità di ogni intervento militare dell'Ordine entro i confini del Regno saranno stabilite di concerto con lo Stato Maggiore del Regno e dal Gran Consiglio dell’Ordine.
    E' data facoltà ai soldati dell'Ordine di alzare orifiamma battente insegne duosiciliane, dopo aver stipulato regolare contratto con il Regno, ed esser inseriti nel novero degli Eserciti del Regno delle Due Sicilie. Le spettanze dell'esercito sono quelle previste per gli eserciti regolari.


    chiedo il parere degli esperti militari su questa parte, mi sembra vada bene ma preferisco sincerarmene
    Articolo V – Dell’Ordine Pubblico

    Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio potrà prestare il suo aiuto sotto qualsiasi forma al Regno delle Due Sicilie in caso si verificassero gravi eventi criminosi perpetrati da singoli o bande armate. Il Prefetto potrà, previa autorizzazione del Sovrano, prendere contatto con il Generale oppure i Luogotenenti operativi nel Regno delle Due Sicilie per richiederne l'intervento

    Citazione :

    affidandogli a quel punto la funzionalità operativa tattica e strategica. L'Ordine si impegnerà nel ricordare ad ogni Prefetto investito da mandato dell'esistenza di tale concordato e delle possibilità da esso regolamentate.

    la funzionalità operativa e strategica deve essere sempre dello Stato Maggiore Regio e del Capitano della Provincia
    Articolo VI - Delle Transazioni Pecuniarie e Scorte Armate

    I soldati dell'Ordine parteciperanno attivamente ad attività economiche e scambi commerciali, inoltre potranno prestare il loro aiuto per effettuare scambi o altre operazioni per conto del Regno stesso, al fine di aiutare la giustizia e la pace delle Province, nel rispetto delle leggi degli altri Governi nei quali si andrà eventualmente ad operare.
    Qualsiasi mercante per conto del Regno delle Due Sicilie potrà richiedere scorta armata per viaggiare in sicurezza e giungere a destinazione senza rischiare di essere aggredito o derubato da briganti.

    Articolo VII - Delle Operazioni via Mare

    Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio è autorizzato a detenere qualsiasi tipo di nave, utilizzandola all'interno delle disposizioni delle leggi reali in vigore.

    Citazione :
    Il Capoporto potrà esser sostituito temporaneamente al momento del varo di navi costruite su territorio duosiciliano da un membro dell'Ordine

    perchè si dovrebbe effettuare questa sostituzione?
    Citazione :
    e il Regno potrà intercedere per la costruzione di imbarcazioni su territori alleati.

    non forniamo per prassi questo tipo di garanzie per la costruzione delle navi
    Citazione :
    Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio si impegna a non attaccare imbarcazioni duosiciliane o alleate del Regno, la violazione di questo impegno verrà considerato atto di guerra con conseguente automatica rottura del trattato e dichiarazione di guerra da parte del Regno delle Due Sicile e i suoi alleati. L'elenco aggioranto dei trattati ed alleati del Regno delle Due Sicilie è visionale presso il Palazzo Reale di Napoli.
    Citazione :
    Ogni armatore dell'Ordine che venga attaccato in mare da qualsiasi nave ha diritto, anche in assenza di specifici ordini, a reagire per difesa e ad affondare il vascello aggressore, qualora ve ne siano le possibilità.

    questo credo si ammissibile e razionale, se li attaccano hanno il diritto di difendersi, da chiunque.
    Citazione :
    E' facoltà della Corona Reale Duosiciliana l'assegnazione di patenti da corsa al Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio.

    l'assegnazione delle patenti di corsa sono prerogativa delle Corona e sono regolamentate da una legge del Parlamento, comunque occorre rifarsi a questa legge e non si può derogare. L'assenza di questo comma dal trattato non nega la possibilità all'Ordine di presentare richiesta al Sovrano.
    Art. VIII - degli Obblighi

    Il Gran Maestro del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio o un referente designato presso il Regno delle Due Sicilie , ha l'obbligo di tenere costantemente informati il Capo di Stato Maggiore e il Sovrano sul numero e sulla dislocazione dei propri uomini sul territorio reale.
    Tale informazione avverrà tramite comunicazione mensile presso le sale di Palazzo Reale di Napoli adibite ai rapporti tra il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e il Regno delle Due Sicilie o, in alternativa, tramite missiva.

    Articolo IX – De l’Isonomia

    I membri dell’Ordine sono tenuti a rispettare tutte le leggi del Regno delle Due Sicilie fatta eccezione per i privilegi riconosciuti dal presente concordato.
    In caso di violazione di tale articolo, i Membri del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio saranno giudicati in base alle leggi del Regno delle Due Sicilie.

    Articolo X - Delle Controversie e della Commissione

    Questo Trattato non può essere modificato senza il consenso di entrambe le autorità competenti, Il Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e Il Regno delle Due Sicilie; ogni modifica verrà discussa dagli apparati diplomatici delle controparti firmatarie.

    Citazione :
    Nel caso in cui sorgano difficoltà di interpretazione o di applicazione degli articoli precedenti, o si volesse consiglio per una modifica al presente Trattato, l'Ordine e il Regno delle Due Sicilie, indiranno l'apertura di una Commissione paritetica da loro nominata. Detta commissione sarà composta da cinque membri designati dalla Corona Reale e cinque designati dal Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio, scelti fra rappresentanti che abbiano già svolto in passato cariche diplomatiche, militari e/o giuridiche. Essa si riunirà a Palazzo Reale di Napoli o presso la sede del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio a seconda di chi ne abbia richiesto la riunione. I membri della commissione avranno 5 giorni per discutere e in seguito 48 ore per una prima votazione (che sarà valida se verrà raggiunta una maggioranza di 7/10).
    Se tale votazione non sarà valida per mancanza di maggioranza, dopo una settimana la commissione si riunirà nuovamente, secondo le stesse modalità, per una seconda votazione (a maggioranza semplice di 6/10). Le astensioni dei membri della commissione abbasseranno il quorum.
    Nel caso in cui neanche la seconda votazione sarà valida per mancanza di maggioranza, l'indagine verrà archiviata e le controparti potranno decidere in merito ai loro rapporti secondo le norme stabilite dal presente concordato.
    La votazione, laddove raggiunga la maggioranza, avrà valenza obbligatoria per entrambi i soggetti.


    sono sufficienti i primi due commi, il resto è un inutile appesantimento, se ci saranno cose da discutere si deciderà al momento come e dove farlo.
    Articolo XI - Della validità

    Citazione :

    Citazione :

    Tale Concordato ha validità della durata di tre mesi dal giorno della stipula, qualora nessuno dei due contraenti manifestasse la volontà di interrompere tale collaborazione, si rinnoverà automaticamente. In caso contrario, verrà abrogato tramite comunicato ufficiale da affiggere pubblicamente in Taverna del Regno delle Due Sicilie, entro 30 giorni dalla scadenza ufficiale.
    le controparti devono essere libere di poter rescindere il contratto in qualsiasi momento, proponiamo di sostituire con

    Citazione :
    Tale concordato entrerà in vigore all'atto della firma. Se uno dei firmatari deciderà di rescinderlo dovrà farlo tramite comunicazione ufficiale da recapitare tramite le sedi diplomatiche. La rescissione non esonererà le controparti dal rispetto di eventuali impegni presi in precedenza che dovranno essere rispettati e portati a compimento, o nel caso di somme in denaro, essere saldate come previsto dagli accordi.

    Articolo XII – Dell’Impegno reciproco

    Il Regno delle Due Sicilie si impegna a rispettare il presente Trattato.
    Il Gran Maestro del Sacro Ordine Costantiniano dei Cavalieri di San Giorgio e tutti i suoi membri si impegnano a rispettare questo Trattato.

    Citazione :
    I Firmatari e i loro successori si impegnano a rispettare gli articoli di questo trattato.
    Citazione :
    In caso di violazioni di qualsiasi natura del presente Concordato, la controparte lesa può richiedere un'indagine, alla Commissione di cui all'articolo X, per appurare e quantificare la violazione. Durante questo periodo il Concordato è da considerarsi congelato. L'indagine potrà anche quantificare monetariamente il danno subito dalla parte lese e richiederlo come risarcimento.

    è un trattato diplomatico, vale lo stesso discorso dell'art. X
    Napoli, xx Ottobre 1461


    Per il Regno delle Due Sicilie




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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty05/11/13, 05:34 pm

Ho letto le osservazioni del ministro Rosarius e integrato i suggerimenti del Ministro Dombel, credo che siamo tutti concordi tranne tranne qualche punto che può essere approfondito.

Per esempio l'articolo II si parla di esercito ma è specificato che per ottenerlo occore chiedere prima il consenso al Sovrnao o allo Stato Maggiore, le altre cose non sono un problema credo che si normale quando si condere la formazione di un esercito.

Anche per il diritto alla difesa non vedo il problema, si evince dagli avvenimenti se una nave viene attaccata, e se li attaccnao perchè non dovrebbero difendersi, questo vale per chiunque non solo per loro.

Per tutto il resto sono perfettamente d'accordo con voi ed infatti io ne ho chiesto la rimozione totale.

Circa le integrazioni del Ministro Dombel, siete stato più buono di me ma come detto certe cose sono improponibili o molto probelmatiche e suggerisco di chiederne l'abolizione. Su tutto il resto concordo in pieno, alcune cose però le ho modificate per renderle più digeribili come il divieto di attaccare navi duosiciliane, si impegna è sicuramente più ben accetto di si fa divieto, senza modificarne il significato, ho evitato anche di dire che gli affondiamo la flotta per non rischiare di suscitare l'ilarità di qualcuno, hanno dieci navi e per affondargliele ne dovremmo avere almeno il doppio ^^ però ho scritto in modo da dire la stessa cosa.

Concordo anche quando dite che occorre sentire il Governatore ed il Capitano provinciale, ma si tratta di cortesia in quanto non è il Sovrano che deve chiedere l'autorizzazione al Governatore per costituire un esercito bensì il contrario, quindi li ho modificato inserendo quello che poi in pratica avviene se il sovrano non è un sotuttoio, ossia sentire il parere dello Stato Maggiore dove vi sono anche i Governatori e i Capitani.

qui però non va bene perchè può dar adito a interpretazioni sballate ingenerando poi quelle polemiche che si trascianano di generazione in generazione

Citazione :
E' data facoltà ai soldati dell'Ordine di alzare orifiamma battente insegne duosiciliane, dopo aver stipulato regolare contratto con il Regno e previa autorizzazione del Governatore dove l'esercito verrà costituito potrà  esser inserito nel novero degli Eserciti del Regno delle Due Sicilie. Le spettanze dell'esercito sono quelle previste per gli eserciti regolari.
voi parlate di autorizzazione del Governatore, non è lui che da l'autorizzazione ma il Sovrano, se capita il governatore  incapace o in malafede può dire che poteva decidere autonomamente, quindi qui direi di lasciare come stà, quando si parla di Regno in senso generico come in questo contesto sono comprese tutte le istituzioni, governo provinciale incluso.

Mi sono permesso di modificare anche alcune altre cose ma senza stravolgerne il senso, solo che ora devo scappare quindi resto a disposizione per discuterle, in ogni caso è tutto in discussione non ho la presunzione di dire va bene quello che ho fatto io, stò facendo solo da collettore del lavoro di tutti Wink
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arkangelo



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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty05/11/13, 08:17 pm

Scusate se non ho tempo di fare le giuste modifiche ma per riassumere in breve vi espongo il mio pensiero:
- eliminare la parte sugli eserciti di terra
- concentrarci sulla parte marina (esempio esenzione tasse,difesa costiera,agevolazioni per le riparazioni)

Visto che interessano le loro caracche mi sembra logico concentrare il discorso sul mare
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dombel



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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty05/11/13, 08:36 pm

Cancelliere,io sono uomo d'arme e non di parole , Voi certamente avete più esperienza di me con l'uso delle parole e soprattutto della diplomazia, ma credo abbiate compreso ed espresso appieno i concetti che intendevo.

L'ultima annotazione Cancelliere Very Happy forse nasce dalla deludente esperienza della defunta sovrana,so bene che è il Sovrano la somma autorità anche se in quel caso avrei preferito non lo fosse Smile
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Rosarius

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty06/11/13, 01:32 am

"Continuo a pensare che è un trattato che comunque si potrebbe evitare perché non trovo tutti questi privilegi."

Disse l'uomo.
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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty06/11/13, 05:04 pm

Vostra Maestà dopo l'attacco da parte di Brabarossa alla nave duosiciliana credo potete dirgli che il trattato non si può più fare, anche volendo i duosiciliani non lo gradirebbero, e come dargli torto anche io non ero entusiasta devo essere sincero e dopo le cose che ho saputo oggi ancora meno.

Vostra Maestà, Barbarossa nella pubblica piazza albanese si vanta di avere il controllo dell'Italia, non so esattamente cosa intenda dire con questo ma cosa più grave c'è una voce di popolo che dice che Voi fate tutto quello che dice lui, lui ordina e Voi eseguite, naturalmente io non ci credo neanche lontanamente però quando queste voci stanno iniziando a girare anche qui e dopo l'affondamento della nave dovete fare attenzione ad ogni vostra azione, parola e decisione che prenderete sia verso Barbarossa che verso l'affondamento.
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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty06/11/13, 05:18 pm

Quello che la gente dice importa a noi relativamente. Noi avevamo avvertito Barbarossa di non affondare la nave che ne avrebbe risentito la collaborazione tra le due parti. Personalmente ci siamo sempre voluta tenere neutrale tra le due parti.
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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty06/11/13, 05:26 pm

Mi serve cmq prova pittorica di quanto dite, io ho accesso alla piazza albanese e non leggo commenti di Barbarossa l'ultimo risale al 9 Aprile.
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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty06/11/13, 06:38 pm

Ma se la nave contenteva membri della fazione opposta. era diventata una nave schierata!.

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty06/11/13, 06:56 pm

Vostra Maestà come ho detto si tratta di voci, ma le voci per quanto false sono più pericolose della verità perchè tutto viene letto alla luce di quelle.  

Le parole di Barbarossa, riguardo al suo controllo su di voi, sicuramente possono essere state pronunciate in qualche ambito riservato, ma sono state pronunciate, quello che deve preoccuparvi però a mio avviso non sono le spacconate di questo personaggio bensì agire normalmente in modo da smentire ogni possibile dubbio.

Anche se conteneva membri della fazione opposta non avevano alcun diritto di affondare una nave duosiciliana, in ogni caso si trattava dei genitori di Tefta, la madre italiana naturalizzata albanese ed il padre albanese, non possiamo certo permettere che per regolare i loro conti uccidano anche i nostri concittadini su una nave duosciliana per giunta, la nave era di Tefta se ho capito bene, comunque non degli albanesi.

Ma di tutto questo si è intrapresa qualche azione diplomatica? si pensa di fare qualcosa? non dovrei essere io a chiederlo occupando la mia carica ma sembra che sia un giorno come un altro di quelli in cui non succede nulla e non devi far altro che girarti i pollici.
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dombel



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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty06/11/13, 08:57 pm

Vostra Maestà,non ho mai avuto il piacere di interloquire con Barbarossa quindi non mi permetto di dare giudizi in merito alla persona, ma Vi prego fate attenzione,al momento prendete tempo riguardo al trattato non sarebbe una mossa gradita al popolo, dopo quanto successo.
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Rosarius

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MessaggioTitolo: Re: Trattato con Barbarossa Trattato con Barbarossa Empty06/11/13, 11:55 pm

"Scusate, fino ad oggi che trattati abbiamo avuto con Barbarossa?
Ecco, manteniamo questi rapporti, non diamogli eccessiva confidenza, a quanto ho capito è una persona poco affidabile.
Per rispondere ad H_O_D, questo Barbarossa poteva benissimo avvisare la Regina e chiedere "Tizia sta portando gente che non deve portare o entro 24 ore la fate tornare indietro o li affondiamo."
E' mai accaduto? A me non risulta, in poche parole hanno agito d'istinto come gli animali ignorando ogni rapporto con il Regno!
"

Intervenne il Ministro.
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