Arrivo dei Corleone

Numero di messaggi : 54 Data d'iscrizione : 21.11.11

Oh vedete... a mio dire gia solo per come vi ponete et avete risposto ora, ai miei occhi, vi è poco d'umiltà, ma molto di altezzoso cercando di sovrastare il prossimo in qualche modo.
Non starà a me giudicarlo in senso stretto, ma penso che il diritto di avere un proprio giudizio sia cosa permessa a tutti e sempre. Come ho sempre fatto nella mia vita, non ho fatto altro che esporlo con semplicità e sincerità. Ma pare che la cosa vi turbi in qualche modo.
Che poi il vostro confessore sia Primate o Cardinale, non me ne voglia, mi fa poca differenza, non è il colore di una toga, come non è un poco d'oro posto sulla testa, a render le persone migliori.

Ad ogni modo, attendiamo il Primate... in modo che si possa parlare tutti insieme in serenità; sopratutto perchè quanto avrò da dire potrebbe interessargli, anzi dovrebbe...

Numero di messaggi : 92 Data d'iscrizione : 03.11.15

Il Cardinale Primate che era rientrato con la Regina e aveva ascoltato le parole del Vescovo intervenne:

"Eccellenza nessuno qui manca di umiltà, Sua Maestà ha condotto studi diligentissimi con l'elogio dei suoi docenti tuttavia Ella ricopre anche ruolo istituzionale di grande rilievo che richiede da Lei di dover usare un certo comportamento, in nulla Ella ha mancato verso nessuno.

Tuttavia io credo che si debba andare oltre queste sottigliezze e dedicarci al motivo per cui siamo qui, in questa sala, parlate siamo curiosi di ascoltarVi."

e sorrise all'anziano confratello vescovo.

Numero di messaggi : 54 Data d'iscrizione : 21.11.11

Carissimo confratello... è un piacere incontrarvi anche qui.
Come sapete ormai ho l'età che ho e non me ne dispiace infondo, anche perchè poco ci posso fare.
Il mio appunto non era assolutamente in tono denigratorio, ma come detto un osservazione personale che è sempre lecita fare.
Mi ha stupito, non poco, la risposta in punta di fioretto della Sovrana.

Su tali temi però, come detto, non mi voglio dilungare, poichè ognuno ha le sue teoria. Lieto di dibattere con voi a riguardo, quando e se lo desideriate, ma come detto siamo qui per altro.

Or bene, il motivo per cui siamo ancora qui è semplice...
Come voi saprete...- disse rivolgendosi al Primate -... da tempo sto lavorando su un progetto per far affiorare e fiorire le migliori menti della Chiesa cercando di impegnarle in studi più approfonditi della Teologia.
Il progetto sta prendendo forma con i primi interessati.
Quindi colgo l'occasione per chiedere a voi di promuovere la cosa tra i vostri fedeli, poichè non è ristretto ai soli ordinati, ed ovviamente agli altri membri del Clero... non chè a Voi stesso se sarete interessato.

Fece una piccola pausa, volgendo gli occhi verso il cielo
Ahi me però non abbiamo ancora un luogo ove poterci ritrovare.
Per ora stiamo sfruttando un ala della biblioteca Cistercense inutilizzata, ma spero di poter trasferire a breve tale iniziativa al di fuori delle mura dell'Abazia, non per mancanza di rispetto verso il nostro ordine, ma al contrario per rispetto verso tutti gli altri: avere un luogo, passatemi il termine, neutrale dove nessuno si debba sentire ospite di qualcun altro, ma tutti "a casa".

Si rivolse quindi direttamente alla sovrana
Qui entrate in gioco voi, perdonatemi questo simil paragone con il Suole.
Essendo qui al vostro cospetto ho pensato che potreste esserci d'aiuto...
Come saprete la nostra famiglia è originaria di Corleone, in quel di Sicilia, per anni l'abbiamo amministrata e gestita in ottima maniera, o almeno nessuno si è mai lamentato, a partire dai miei avi, tant'è che la nostra famiglia ne assorbì il nome del paese nella Casata, appunto Corleone.
Tale cosa però non fu mai ufficializzata da nessun Sovrano, cosa che ci ha un poco rattristati, sempre di più, col passare del tempo.
Orbene, senza aggiungere altro, speravamo che poteste ufficializzare la cosa, dandoci così anche modo di poter portare la sede di questo nuovo progetto nelle terre che abbiamo sempre amato e che ci diedero i natali; come i Cistercensi hanno la propria casa a Fornovo, i Domenicani a... ah l'età, fa brutti scherzi et ora non mi rammento ove sia collocato il monastero... in ogni caso tali assemblee sarebbe belle avessero la propria casa in Corleone.

(ora scusatemi l'off... perchè se no si farebbe infinitamente lunga con giri di parole per rispettare il gdr.
Si tratterebbe di un riconoscimento ufficiale alla mia casata come "Signore/i di Corleone", un unico titolo che ci passeremmo noi in modo ereditario, come avviene con le baronie e gli altri feudi.
Tale titolo potrà produrre anche un solo punto lustro, o anche nessuno... se poi vorrete che ne produca 100 ovviamente a noi non creerebbe grossi problemi XD
La cosa importante sarebbe l'ufficialità della cosa, il suo riconoscimento dalle istituzioni, e di conseguenza che nessun altro titolo Araldico vada a toccare quella zona lasciandolo indipendente.)

Inoltre vi è anche un altro progetto che si spera di dare presto vita, ma questo è ancora in uno stato molto embrionale, che si tratterebbe di una scuola ove insegnare ai giovani ogni aspetto di queste nostre vite: dal fare il vp al Governatore, dal miliziano a come tessere la lana.
Ma come detto questa seconda idea è ancora in fase di studio poichè assai più complessa.

Tale atto riempirebbe di gioia la vita di un uomo ormai vecchio e stanco, che tanto fece per la sua terra, come i suoi parenti.

Numero di messaggi : 92 Data d'iscrizione : 03.11.15

Il Cardinale Primate ascoltava con attenzione le parole del Vescovo Guglielmo, quando finì di parlare sorrise alla Regina e rispose per primo:

"Eccellenza, io ero certo che l'Altissimo che conosce qual'è nostro vero Bene al di là dei nostri umani limiti avrebbe condotto a un fruttuoso risultato il nostro incontro. Ora mi spiego...

Come forse avrete saputo il Primate degli Stati Pontifici e del Regno delle Due Sicilie riceve dal Sovrano durante il suo incarico il titolo di Principe di Benevento, è un titolo che io porto con orgoglio non per vanagloria ma perché è una sorta di "segno distintivo" con il quale il Regno vuole omaggiare la Santa Chiesa Aristotelica.

Da quando ho ricevuto questo titolo è sempre presente sulla mia scrivania un faldone con appunti e progetti sulla cui copertina ho scritto "Benevento". E, sia benedetto l'Altissimo, i miei progetti corrispondono se non completamente in larga parte ai Vostri. Vorrei "sfruttare" questi possedimenti affidatati dal Regno alla Chiesa per fare di Benevento un faro di cultura. Anch'io pensavo ad un cenacolo di teologi per le materie sacre, ma anche ad un "cortile dei gentili" dove gli intellettuali del Regno potessero radunarsi per riflettere e discutere insieme di filosofia, diritto e morale. Un centro per le arti dove proteggere poeti, artisti e musici e infine una scuola per il Regno dove da una parte educare alla catechesi e dall'altra educare i giovani ai vari ruoli della vita anche all'interno delle istituzioni statali. E' un progetto ambizioso ma del quale già ad alcuni amici e fidati collaboratori ho parlato e che sono pronti a darmi una mano.

Io capisco l'affetto per la Vostra terra natia ma perché al posto di disperderci non ci raccogliamo insieme e lavoriamo assieme a questo progetto per lasciare a questo Regno e magari - non voglio peccare di superbia - all'umanità un esempio mirabile di cultura e fede senza alcun sigillo se non con la benedizione della Santa Chiesa Aristotelica come patrona delle arti e del sapere?

Io davvero Vi accoglierei a braccia aperte perché conosco il Vostro lavoro e come già in passato Vi dissi in privato lo ammiro e lo stimo molto. Pensateci forse questo incontro è stato voluto dall'Altissimo e va al di là di semplici liti e incomprensioni del passato."

e sorridendo all'anziano vescovo ne attese una risposta.

Numero di messaggi : 54 Data d'iscrizione : 21.11.11

Monsignore...
perdonate un vecchio ormai su questo mondo da troppo tempo, ma...
Ma la cosa mi suona un poco strana.
Io di queste mie intenzioni ne parlo da tempo, sia in Ecumene che nel Chiostro del nostro ordine; strano che solo ora mi diciate che anche voi avevate progetti simili.

Per di più mi sono gia attivato e stiamo gia mettendo in atto le fondamenta per l'Assemblea dei Teologi; mentre dell'altro progetto vi sono le basi su carta da tempo, ma essendo un idea di mio figlio Enrico ed assai più complessa della prima su sola carta è rimasta da mesi in attesa di interessati e tempo per farla progredire.

Non prendete le mie parole in tono di sfida, ve ne prego, ma io il mio l'ho detto.
Ho fatto questa offerta prima di tutti al Regno proprio per l'amore che provo verso queste terre, ma se non doveste accettare, senza nessun rammarico, sono sicuro che vi saranno altri che ci vorranno concedere questa semplice richiesta; anche se dispiacerebbe doverci rivolgere ad altri stati. Per il doppio legame che abbiamo col Regno: il nostro nome ed i nostri trascorsi che ci han fatto maturare un profondo affetto verso la terra che in passato abbiamo abitato per generazioni.

Numero di messaggi : 92 Data d'iscrizione : 03.11.15

Dopo aver ascoltato il Vescovo Corleone, il Cardinale Primate esclamò:

" Per Aristotele! Eccellenza, forse nella Vostra fretta di presentare i Vostri alti progetti avete Voi davvero dimenticato i Vostri studi in Seminario? Eppure siete uno dei più anziani docenti dello Studio di Fornovo!

- poi riprendendo con un tono più serio -

Vedete io non penso a rubare le idee e le iniziative di nessuno anzi, bisognerebbe gioire quando da più parti si avviano iniziative preziose come quelle che io e lei condividiamo. La mai era solo una proposta per concentrare le forze e per preservare Vostra Eccellenza dal rischio di mancare umiltà dovendosi trovare a gestire un feudo. Sapete bene quanto me che l'attaccamento alle cose di questo mondo ci allontana dall'Altissimo e, se un uomo di Chiesa fa qualcosa che lo allontana da Colui al quale ha dato la vita, è assai pericoloso.
La mia offerta andava in questa direzione. Essendoci questo feudo a disposizione e questi progetti che possono essere condivisi preservandoci tutti dal rischio di mancare di umiltà sarebbe una cosa buona. Tutto ciò non sarebbe sotto la giurisdizione della Chiesa ma semplicemente sarebbe da essa custodita.

Non è una cosa già pronta ma è un progetto da vedere e costruire insieme e so per certo che Sua Maestà darebbe la sua benedizione ad una tale iniziativa senza dover impiegare alcuno dei suoi feudi che certamente Ella vorrà affidare a uomini e donne di fiducia del Suo Regno. Chissà mai che questo sia un primo passo per Voi e la Vostra famiglia per riguadagnare ciò che negli anni è stato perso e ristabilire un felice e fecondo rapporto di amicizia con il Regno con la mediazione della Santa Chiesa Aristotelica che entrambi, con umiltà, serviamo dove l'Altissimo ci ha posti."

e sorrise al prelato dopo aver concluso.

Numero di messaggi : 54 Data d'iscrizione : 21.11.11

Oh monsignore... perdonate, ma con l'età non soppeso più le parole come andrebbe fatto ed esprimo quanto penso nel modo più diretto possibile.
Di certo non vi accuso di un "furto intellettuale", è un idea tanto semplice, forse anche ovvia, che a chiunque sarebbe venuta in mente prima o dopo, mi è sembrato strano il palesarlo solo ora.
Come dissi abbiamo gia iniziati i primi lavori e sto accogliendo alcuni ragazzi interessati per delineare le basi del progetto; se vorrete raggiungerci in Abazia, nell'ala della biblioteca apposita, sarete il ben venuto. Come detto, per ora, per semplice comodità, stiamo iniziando in quel luogo.

Per quanto concerne il resto... la mia richiesta sarebbe giunta lo stesso, progetto o meno, ma non tanto unicamente per la mia persona, ma per la mia famiglia tutta. In passato abbiamo fatto tanto e come detto per generazioni abbiamo amministrato diverse terre nel Regno, in particolare in quel di Corleone dove tutt'ora abbiamo ancora qualche possedimento.
In tempi lontani tale concessione ci venne gia fatta come saprete visto il nostro Cognome. Ai tempi dei miei avi eravamo i Signori di quella città, l'abbiamo difesa e fatta prosperare.
Ora speravamo che tale titolo ci venga riconcesso, o riconfermato, per poter portare avanti questa antica tradizione.

Visti i progetti abbiamo sperato di unire le due cose in un unica utile per entrambi:
l'ufficialità di una tradizione di molti anni ed il portare, per quanto ci è possibile, onore alle terre che amiamo portando la sede di questo ed altri progetti futuri sul suolo del Regno.
Come dite voi... un tale gesto farebbe sì che quanto andremo a fare non sarà sotto la giurisdizione diretta della Chiesa, almeno non inizialmente, ma da essa custodita come lo sarebbe dal Regno delle Sicilie.

(OFF...
La mia famiglia ruola da sempre tale cosa, nella nostra storia del casato, che ovviamente attinge a periodi precedenti alla nascita del gioco e si è sempre detto che si "conquistò" la città con il carisma e le opere buone, per giustificarne il cognome...
Sarebbe quindi cosa gradita rendere ora la cosa ufficiale, infondo, almeno credo... non si chiede molto.
Feudi nel Sud ve ne sono tanti potendo godere di un vasto territorio.. e sulla carta per l'araldica, come gia detto, ci basta anche un solo punto lustro o anche nessuno, ma almeno uno sarebbe carino per dare maggiore importanza alla cosa se no grosso modo è come se ci auto proclamassimo, ma che sia ufficializzato da un pezzo di carta... un "feudo", o più generalmente territorio.
Affidato non tanto ad un singolo, ma ad un intera famiglia che da sempre ruola in quella direzione)

Numero di messaggi : 92 Data d'iscrizione : 03.11.15

" Eccellenza - riprese il Cardinale Primate - rischiamo di ritornare su temi affrontati nella precedente discussione anche con i Vostri parenti. Questa è una richiesta diversa e Vi è stata fatta una proposta, che risulta la più neutrale e conveniente per tutti.
Potrebbe anche dimostrarsi una via per ottenere ciò che desiderate. Io comprendo l'affetto che Vi lega alla Vostra terra natia ma la Real Araldica non prevede la possibilità di affidare i proprio feudi a chi non è del Regno delle Due Sicilie. Tuttavia il Vostro progetto potrebbe anche essere un mezzo per ottenere ciò che desiderate ma non nella forma in cui lo chiedete. La Real Araldica sono certo che ci tiene a ricompensare e a onorare chi lavora per il Regno e nel Regno; la Vostra Famiglia ha certo una storia gloriosa ma questa non può giustificare nessuno, credo nemmeno il Sovrano, ad affidare a chi non serve queste terre di governarle. Meditate sulla nostra proposta, so di parlare anche per la Regina, perché è la via che Vi può permettere di avere quello che desiderate non ve ne sono altre."

Fece un respiro e poi sorrise all'anziano Vescovo.

Numero di messaggi : 54 Data d'iscrizione : 21.11.11

Perdonatemi Monsignore, ma credo che tale decisione spetti solo alla Regina.
E senza fare troppi giri di parole, basta che dica un sì o un no; essendo lei Sovrano puo disporre dell'Araldica come meglio crede, dato che gia in passato i Sovrani, più di una volta, hanno stravolto i regolamenti Araldici, quindi ne esce che essi sono al di sopra dell'araldica, anche a logica, poichè essa gestisce i titoli et i feudi per conto del Sovrano, ma a quest ultimo è sempre concesso di farlo in prima persona.
Il fatto della residenza ha poco valore a mio dire, poichè non si tratterebbe della classica concessione di un feudo, ma di qualcosa di nuovo, mai fatto, senza contare che comunque alcuni parenti anche in quelle terre ve ne sono... anche per questo, cioè che sia cosa nuova, tutte le attuali regole araldiche, a mio dire, decadono e prende il sopravento la volontà della Regina di accordare o meno tale richiesta.

Venendo invece alla vostra proposta, come gia detto, per ora stiamo lavorando in Abazia, quando vorrete raggiungerci saremo lieti di darvi il benvenuto.
Nell'immediatissimo futuro però non contiamo ancora di spostarci poichè siamo in pochi e non avrebbe senso.

Ospite

Su una cosa concordiamo: l'ultima parola spetta a Noi.

Ricapitoliamo quindi:
- avete fatto e disfatto, venendo meno ai vostri obblighi di nobili;
- avete disconosciuto una Sovrana, e che vi piaccia o meno questo significa disconoscere il Regno;
- avete reso i titoli che vi legavano al Regno, sintomo evidente che di quelle terre non vi interessava;
- avete continuato ad usare, ancora per molto tempo, i titoli che voi stessi avete reso, in modo improprio;
- siete venuti qui, a casa nostra con boria, pretendendo rispetto senza mai darne;
- ci avete fatto perdere, a noi e a metà del nostro conclio, tempo perchè vi abbiamo dimostrato che tutta la manfrina da voi montata non aveva ragione di esistere;
- Vi è stato chiesto di mostrarci il documento a cui vi appellavate e ci avete risposto che non solo non lo avete, ma che non reputate importante perder tempo a cercarlo;
- avete spesso ripetuto che Noi abbiamo dimenticato i nostri studi in seminario, quando voi per primo, in completa ignoranza oserei dire, continuate a mancare di rispetto a sua Eminenza il Primate, appellandovi a Lui come fosse un Vescovo;
- Vi siete permesso di gudicarci, ribadisco in casa nostra, senza fermarvi mai a farvi un esame di coscienza;
- Continuate a ergervi a giudice non solo della nostra persona, ma di tutti i Sovran passati;

E dopo questo osate chiederci di amministrare delle Nostre Terre.... magari senza darvi l'obbligo di giurare al Regno? Senza avere tutti doveri che ha anche il più piccolo dei nostri Nobili? E fino a quando? Fino al prossimo Re o Regina che non vi andrà a genio?

Corleone ha continuato a prosperare negli anni e contunerà a farlo anche dopo il Vostro abbandono.

Sua Eminenza è stato fin troppo paziente, in quanto a Noi reputiamo non solo di avervi risposto in maniera esauriente, ma anche di avervi dedicato fin troppo tempo, tempo sottratto al nostro popolo.

La vostra richiesta è quindi respinta, avete facoltà di congedarvi.

E detto questo fece cenno ai paggi di accompagnare gli ospiti alla porta, prese il fratello sotto braccio e senza aggiungere più nulla Ella e tutti suoi Ministri lasciarono la sala.

Numero di messaggi : 54 Data d'iscrizione : 21.11.11

Oh vostra altezza, ancora una volta usate la lingua italiana a vostra piacimento, distorcendone i significati delle parole, travisando quanto detto fin ora, per non aggiungere altro.

Vi risponderò, come sempre, poichè mi fu insegnata l'educazione.

-Avete fatto e disfatto, venendo meno ai vostri obblighi di nobili...
Per diverse ora vi abbiamo spiegato come questo sia inesatto, ma pare che non ci abbiate ascoltato.
Vi abbiamo ampiamente dimostrato con valide argomentazioni come abbiamo sempre servito il Regno, anche quando il sovrano non era di nostro piacimento.
Abbiamo "disfatto", come dite voi, solamente quando l'allora regina ci tratto a pesci in faccia senza valide motivazioni...
ma questo l'avevamo gia detto... voi dove eravate?

-Avete disconosciuto una Sovrana, e che vi piaccia o meno questo significa disconoscere il Regno...
Vi abbiamo gia ampiamente detto che la lingua italiana ha significati e termini ben precisi, una persona messa a capo di un qualunque gruppo o istituzione non è la sua incarnazione fatta a persona. A maggior ragione contando che l'essere umano è fallace e non perfetto. Lo siamo noi ministri di Dio, come lo sono i Sovrani, come lo sono i rappresentati di partito.
Non riconoscersi in essi non vuol dire non riconoscersi in alcuni valori che dovrebbero rappresentare. Dovrebbero... ma non sempre sanno fare
Ma questo l'avevamo gia detto... voi dove eravate?

-Avete reso i titoli che vi legavano al Regno, sintomo evidente che di quelle terre non vi interessava...
Abbiamo restituito i titoli in segno di rispetto verso l'allora regina, che non stimavamo, preferendo parlare con lei apertamente e rendergli nota la nostra situazione: che non tolleravamo più il suo umore ballerino verso le nostre persone. Invece di mentirle, atto che come dovreste sapere è abbastanza immorale, dicendo di rispettarla e onorala, cosa che non facevamo.
Ma questo l'avevamo gia detto... voi dove eravate?

-Avete continuato ad usare, ancora per molto tempo, i titoli che voi stessi avete reso, in modo improprio...
Questa mi risulta nuova... so che non lo farete, ma sarebbe bello sapere quando e dove avremmo usato questi fantomatici titoli...

-Siete venuti qui, a casa nostra con boria, pretendendo rispetto senza mai darne...
Questo è alquanto inesatto.
Siamo venuti qui con rispetto e serietà. Presentando le nostre ragioni e le nostre argomentazioni con solidissime basi. Cosa che non posso dire lo stesso sia stato fatto con noi. Dal primo mento ci siamo visti punzecchiati e guardati dall'alto in basso senza un valido motivo.
le nostre precise e puntuali risposte sono sempre cadute nel vuoto, cosa che dimostrate tutt'ora ribadendo concetti che vi abbiamo gia ampiamente dimostrato inesatti... vedasi la convinzione errata di impersonificare come un dio-re una nazione e non semplicemente rappresentarla mettendosi al servizio del popolo.
Ma questo l'abbiamo gia detto e dimostrato... voi dove eravate?

-Ci avete fatto perdere, a noi e a metà del nostro conclio, tempo perchè vi abbiamo dimostrato che tutta la manfrina da voi montata non aveva ragione di esistere...
Questa è una vostra opinione.
Se accogliere ospiti è una perdita di tempo, allora vi potrei anche dar ragione.
Che tutta questa faccenda... manfrina, come la chiamate voi, sia da noi montata ho seri dubbi.
Ancora non ci è stato detto perchè un nostro parente fu accolto, mentre un altro respinto come indesiderato senza troppe spiegazioni...
Ma questo l'abbiamo gia detto... voi dove eravate?

-Vi è stato chiesto di mostrarci il documento a cui vi appellavate e ci avete risposto che non solo non lo avete, ma che non reputate importante perder tempo a cercarlo...
Documento che risale a 2 o 3 anni fa.
Perdonateci se non teniamo ogni singolo pezzo di carta che ci capita tra la mani.
Su una cosa vi devo dare ragione: non lo reputiamo importante poichè ora non ne ha.
Siete voi la sovrana e bastava dire e disporre più semplicemente che la cosa è decaduta in se, senza fare tante discorsi a vuoto. Infondo, per quanto non ne siete la personificazione, sarete pur a capo del Regno. Bastava fare un piccolo atto di coraggio e prendere una posizione. Ma non è stato fatto.
Ma di questo si era gia discusso... voi dove eravate?

-Avete spesso ripetuto che Noi abbiamo dimenticato i nostri studi in seminario, quando voi per primo, in completa ignoranza oserei dire, continuate a mancare di rispetto a sua Eminenza il Primate, appellandovi a Lui come fosse un Vescovo...
Il caro Francesco è Vice primate, ergo è anche Monsignore. Nessuna mancanza di rispetto o inesattezza. E' stato fatto accomodare qui in qualità di Primate, o sbaglio? Ergo in qualità di Primate a lui mi rivolgo. Senza contare che siamo confratelli nell'Abazia di Fornovo, di cui io sono Padre Priore e volendo potremmo anche rispettivamente appellarci l'un l'altro semplicemente come "Padre"o "Confratello". Ma in ogni caso non credo spetti a voi questo. Al massimo sarà a lui a dirlo, ma fino ad ora non mi sembra si sia lamentato.
Io non ho mai preteso titoli accanto al mio nome e mi son sempre presentato con umiltà semplicemente come "Padre Guglielmo"; che dirvi, sarà la mia scarsa predisposizione all'arrivismo che a volte mi fan dimenticare di tutte le etichette a cui badano troppo le persone con un ego eccessivo.

-Vi siete permesso di giudicarci, ribadisco in casa nostra, senza fermarvi mai a farvi un esame di coscienza...
Un giudizio credo che sia ancora permesso di averlo e di esprimerlo, o vi è una censura di pensiero e di parola nei confronti del sovrano? O se ne parla bene o la forca?
Vi ho sempre risposto con educazione e rispetto, anche quando vi feci tale appunto, che appunto penso sia nel diritto di chiunque esprimere un parere o un pensiero.
Cosa che voi mi state dimostrando di non saper fare, poichè è libertà di tutti farlo, ma se fatto con educazione.
Ma questo l'avevo gia detto... voi dove eravate?

-Continuate a ergervi a giudice non solo della nostra persona, ma di tutti i Sovran passati...
Vostra altezza... un giudice è uno che da condanne e sentenze che io ricorda.
Io, come ho gia ampiamente detto,ho solo espresso un mio semplice parere nel pieno delle mie facoltà.

Io il mio l'ho detto, con calma ed educazione. Riponevo maggiore fiducia in voi all'inizio di questo incontro, non posso nascondere che pian piano è scemata.
Bastava dire un semplice: "Non vi faremo questa concessione, non lo reputiamo necessaria o utile..." o ancor più semplicemente "non reputiamo che ora vi siano i presupposti", stesso dicasi, grosso modo, per il motivo che ci vide giungere qui. Infondo siete il Sovrano, potevate osare un poco di più, con un poco di coraggio, e prendere una posizione segnando un vero cambiamento ed un "azione di polso".
Avete preferito attaccare un uomo anziano, che passa la sua vita suoi libri in cerca dei messaggi dell'Altissimo, con inesattezze infondate, che vi erano gia state ampiamente spiegate.
Che dire... C'è la vie.

Ora, prima di porgevi i miei più cordiali saluti...
Monsignore, per l'ultima volta, prima di abbandonare queste sale, vi rinnovo l'invito a raggiungerci nell'ala della biblioteca dell' Abazia, che sono sicuro troverete facilmente.
Un vostro contributo non potrà che giovare alle discussioni che ci prefiggeremo di portare in atto.

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