Palazzo Reale di Napoli
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 Arrivo dei Corleone

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LordEnrico

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MessaggioTitolo: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty20/09/15, 01:56 am

Enrico seguì la Cancelliera fin dentro la sala preposta, seguito dai due parenti
Lì attesero il da farsi.
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Maschio
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty20/09/15, 02:12 pm

Guglielmo, insieme ai suoi parenti, attendeva nella sala l'arrivo di qualcuno.
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LordEnrico

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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty22/09/15, 05:30 pm

Enrico si avvicinò al padre e gli chiese a bassa voce: "Non è che attendono una mossa di Elle? Non vorrei non bastasse la sua presenza qui con noi."
Dopodichè lancio un'occhiata loquace allo zio.
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Phryne

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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty22/09/15, 07:16 pm

La Cancelliera faceva strada ai tre Corleone per i corridoi di Palazzo Reale, fino a giungere ad una porta simile a tante altre, a doppio battente ma di dimensioni contenute. L'aprì ed entrò per prima. All'interno vi era un tavolo ovale e diverse sedie disposte intorno a questo. La sedia più ricca a capotavola riservata per il Re si riconosceva subito, mentre le più vicine a questa da entrambi i lati per i membri del Concilio ristretto che avrebbero partecipato.

Su una delle pareti era presente un ritratto che raffigurava una delle ex Regine del Regno, precisamente Sua Maestà Aristotelica Aurora I. Appena entrata la Cancelliera vi gettò uno sguardo.
-Lo dipinse Elviano Rangrandow, allora pittore di corte, lo ricordo bene perché ero Dama di corte ai tempi-
Spiegò, senza un motivo apparente.

La Baronessa si accomodò a sinistra dello scranno e fece cenno ai Corleone di prendere posto, notando subito dopo la mancanza di uno. Le giunsero alle orecchie anche le parole di uno di loro, alle quali rispondette inizialmente solo voltandosi verso di lui e inarcando un sopracciglio

-In effetti, Ser, sarebbe buon uso attendere l'arrivo del vostro congiunto, non pensate?- chiese. Poi fece suonare un campanellino per richiamare una ragazza della servitù che la raggiunse in poco tempo.
-Ascoltami cara, pare che uno dei nostri pregiati ospiti si sia perso tra i corridoi del Palazzo, immagino osservando i meravigliosi quadri dei pittori Napoletani esposti, non è che puoi cercarlo? E' moro, alto, mh....mi pare fosse vestito elegantemente, tu chiedi di un Corleone e lo trovi sicuro, non ce ne sono altri nel Regno.-
Un'occhiata eloquente al Corleone che aveva parlato precedentemente. Detto ciò smise di preoccuparsi e iniziò a sistemare alcune pieghe del vestito, in attesa del Re e di chi dovesse ancora presenziare.

Nel mentre, una cameriera entrò nella stanza con un vassoio in una mano e una boccetta d'olio nell'altra. Si avvicinò silenziosamente, senza guardare negli occhi i presenti e lasciò sul tavolo quanto portava, scoprendo il vassoio che conteneva alcune fette di pane.
-Se le lor signorie vogliono approfittare, a quanto pare la servitù ha pensato di aggradare la conversazione con del pane e dell'ancora più ottimo olio.- la Cancelliera si fermò, e fece un cenno con la mano alla ragazza.
-Olio d'olive di Itri, Vossignoria.-
Ottenuta la specifica, la donna sorrise e lasciando quanto portato intoccato, tornò ad attendere il Re, il Ministro degli Esteri e il terzo degli ospiti.
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Nymerias

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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty22/09/15, 10:23 pm

Il Ministro si trovava nel suo ufficio, quando un messo del cancelliere la venne a chiamare per informarla dell'arrivo dei tre Corleone. Non fu sorpresa poichè erano giorni che il loro arrivo era stato annunciato. Finì di rispondere a una missiva, sigillò la lettera e la lasciò li sulla scrivania. Doveva ricordarsi assolutamente di inviarla entro sera!

Una volta giunta nei pressi della sala dell'incontro, quasi si scontrò con una ragazza della servitù. Era sul punto di aprir bocca per dire qualcosa quando riverendo alla Contessa si allontano con molta fretta. Stupita dalla reazione della giovane , scosse il capo e entrò in sala dove la cancelliera era gia in compagnia.

"Cara Phryne Buongiorno! "- le disse a mo di saluto avvicinandosi al posto a lei assegnato.
Dopo di che si voltò a osservare gli ospiti e sorridendo esclamò.. " e Voi sareste.. Due dei tre Corleone"- dedusse in maniera semplice e diretta.

-"Io, se non mi conosceste ancora, sono Noemi Arya D'Alessandro Delacour, il ministro degli Esteri di questo meraviglioso Regno."-
Disse tornando poi con lo sguardo all'amica.

"Phryne , vedo che hai già offerto qualcosa ai nostri ospiti nell'attesa dell'arrivo di Sua maestà, hai fatto bene.
Il mese di Settembre, d'altronde, è sempre riuscito ad allietare tutti i tipi di palati.. come ad esempio l'olio nuovo, frizzantino e quasi piccante sulla lingua.
Inoltre è periodo di Vendemmia, un buon vino prima di ogni incontro non può certamente mancare.. "


Nel mentre faceva cenno alla cameriera affinchè esaudisse la sua richiesta e finalmente si sedette .
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty22/09/15, 11:22 pm

Il Sovrano si sedette al proprio posto e si guardò intorno in modo da poter osservare tutti i presenti. Poté notare che la cancelliera aveva già accolto gli ospiti nella sala con un delizioso spuntino, poi rivolse lo sguardo verso Phryne e Noemi. Dunque rimase in silenzio aspettando che i suoi interlocutori fossero pronti.
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LordEnrico

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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty24/09/15, 12:04 am

Gdr off: se per voi una persona che non posta non è presente col corpo mettiamolo in chiaro subito così noi ci adeguamo al vostro gdr. Il player di Elle mi ha scritto e mi ha detto che non avrebbe postato ma che era presente, per questo motivo ho detto in quel modo. Smile

Gdr on

Enrico ascoltò tutto quello che la Cancelliera diceva. Notava una certa malizia, ma lasciò le puerili frasi di circostanza all'attenzione che meritavano, di certo non molta.
Rifiutò con gentilezza lo spuntino che gli veniva offerto e attese l'arrivo del Re e dei propri Ministri.
Non attese molto e salutò dapprima il Ministro degli Esteri:

"Piacere di incontrarvi Ministro Noemi Arya, le voci sulla vostra bellezza ed eleganza vi hanno preceduta, se non di persona vi conosciamo di fama."

Dopo arrivò il Re. Enrico fece un leggero inchino in segno di rispetto e disse:

"Vostra Maestà permettetemi di ringraziarVi ancora per l'opportunità che ci date. Un buon Sovrano si nota anche dalla sua disponibilità al dialogo, e voi ne avete dato prova. Vi porto i saluti di tutta la famiglia Corleone." -finì con un sorriso che poi allargò anche al Ministro e alla Cancelliera.

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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty24/09/15, 10:02 am

Guglielmo ascoltava distrattamente, le scenette di circostanza non avevano mai destato il suo animo, sopratutto in tali circostanze. Fu sorpreso nell'ascoltare un inesattezza, forse della cancelliera. Forse non si conoscevano bene quanto si credessero.
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty24/09/15, 11:14 pm

Seguendo gli altri nella stanza riservata prese posto all'importante colloquio. Si inchinò al Re Anacleto ed attese anch'egli l'inizio della discussione.

Si presentò e smise di parlare, attendendo con calma.
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty26/09/15, 02:00 am

Era giunto anche il Sovrano, che Guglielmo salutò con ampio sorriso ed un cenno del capo.
Giunse anche suo fratello, che imitando il Sovrano, prese posto senza proferir parola.
Era giunto il momento della ragion della visita, ma di certo non aspettava a lui aprire il discorso.
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LordEnrico

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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty26/09/15, 11:20 am

"Noi siamo pronti, vostra Maestà. Se vi aggrada vi espongo la ragione che ci ha spinto fino a queste terre." -aggiunse ancora Enrico guardando il Sovrano negli occhi.
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty26/09/15, 06:38 pm

Anassimene guardò il capocasato Corleone e gli disse

Procedete pure messere, siamo curiosi di ascoltarvi

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LordEnrico

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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty28/09/15, 03:37 pm

Enrico si accomodò meglio sulla sua seduta e cominciò a parlare guardando negli occhi Ancleto.

Per avere le idee più chiare vi espongo prima due episodi.

"Tempo addietro, non troppo, mio zio Ernesto, qui presente, decise di fare un viaggetto per sconfiggere la noia e di recarsi in Abruzzo per salutare vecchi amici. Arrivato alle porte della Capitale abruzzese, L'Aquila, ha notato un certo ritardo nella consegna del relativo permesso d'ingresso e chiedendo spiegazioni al Prefetto ha saputo che hanno ordinato a quast'ultimo di non rilasciargli il permesso.

Allorchè mio zio si rivolse al Principe d'Abruzzo, DiegoII, che ha preso personalmente la questione ottenendo udienza con voi Maestà, spero Vi risulti. Venne dunque a conoscenza che il rifiuto è arrivato perché qualche anno fa i Corleone hanno disconosciuto la Regina Aurora.

Ancora prima altri Corleone hanno cercato di giungere in queste terre e ci sono riusciti.
Mio zio Berengario, ancor prima, è salpato da Livorno alla volta di Terracina per chiudere un accordo commerciale con l'Abruzzo, la vendita di argilla.
Con mio zio Berengario si era imbarcata anche sua figlia Bellaura ed è stato raggiunto pure dall'altra sua figlia Neve che risiede in Abruzzo. Ci sarei stato anch'io se non fossi rimasto a Livorno per alcuni imprevisti.

Abbiamo le nostre opinioni su tale disparità di trattamento, ma vorremmo foste Voi a spiegarcelo.
Anticiperò pochi punti di quello che esporrà l'Ambasciatore Corleone.
Non siamo qui per rimangiarci gli atti fatti anni fa. Eravamo certi allora delle nostra gesta e lo siamo tuttora.
Il disconoscimento avveniva verso una Regina e no verso le istituzioni o il Regno.
Regno che abbiamo sempre aiutato e supportato fino al nostro trasferimento dopo la battaglia di Terracina.
Trasferimento che divenne ingiustamente d'interesse regio e battaglia da cui solo noi non ricevemmo alcuna graticifa se non essere bollati come indisiderati.
Ma rispettiamo la vostra prudenza e offesa se vi è; non siamo qui per supplicare la vostra grazia, ma per dialogare con rispetto con voi e trovare se possibile una soluzione.

Se permettete vorrei adesso passare la parola ad Ernesto, oggi in qualità di Ambasciatore Corleone, per arricchire le mie parole."


Appena concluse guardò lo zio per invitarlo ad intervenire.
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty28/09/15, 10:17 pm

Maestrà, i miei rispetti.

Mio nipote è stato molto esaustivo e non credo abbiate bisogno di ulteriori parole. Conoscete la situazione e conoscete la mia richiesta: l'ingresso personale nel Regno delle Due Sicilie e quella di tutti gli altri Corleone qualora in futuro qualcuno di loro volesse visitare il Regno che ci ha dato i natali.


Fece una pausa poi proseguì

Inutile rivangare i motivi per la quale la nostra Casata ha disconosciuto la fu Regina Aurora, l'importante è sapere che ciò che è stato fu una scelta consapevole e obbligata dalle circostanze e dagli avvenimenti. Con quell'atto abbiamo disconosciuto le istituzioni ? Il popolo duosiciliano ? beh... chiedete in giro di Ernesto Samuel Corleone, sono certo che 3/4 di Abruzzo attivo la pensi diversamente, anzi... 3/4 di Abruzzo e non solo pensa tutto ciò che il suddetto insieme alla sua famiglia ha compiuto e detto senza paura in passato. La mia famiglia, guidata da mio fratello Guglielmo prima e da mio nipote Enrico oggi, è stimata ed apprezzata nel Regno delle Due Sicilie. Non si può dichiarare indesiderato un uomo apprezzato, apprezzamento e stima che mi sono costruito in anni e anni di leale servizio al Regno, pagato con sudore, tempo, passione e sangue.

La famiglia Corleone merita rispetto.
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty09/11/15, 02:38 pm

La novella Sovrana si era presa il giusto tempo per scorrere gli archivi, non amava affrontare le questioni sui passa parola e sui sentito dire.

Fece il suo ingresso insieme alla Cancelliera e ai suoi Ministri nella sala preposta e notò fra tutti quei visi a lei ignoti il viso di Monsignor Guglielmo. A lui sorrise prima di prendere parola.

Ho letto tutti gli incartamenti relativi.
Non voglio entrare nel merito delle Vostre passate gesta, ma vorrei porre l'attenzione di tutti su un'articolo della Costituzione:

Citazione :
Articolo 20. Sovrano
Il Sovrano è, in quanto Monarca, l'autorità massima del Regno. E' garante della legalità e dell'imparzialità delle istituzioni del Regno. E' inoltre a capo del governo del Regno e lo rappresenta nella sua unità sia all'interno che all'esterno.
Il Sovrano non ha autorità decisionale all'interno Consigli Provinciali, ma è garantito a Lui o ad un Suo delegato l'accesso, senza diritto di voto, alle sale Consiliari. E' sua prerogativa decidere l'apertura o chiusura dei confini del Regno.

Quindi per legge, il Sovrano in carica è il Regno.
Disconoscere un Sovrano, seppur mi pare di intendere non era nelle vostre intenzioni, equivale a disconoscere il Regno.

Provate a pensare al caos che ne deriverebbe se ogni persona nobile o meno che sia, si sentisse autorizzata a disconoscere il Sovrano di turno.

Monsignor Guglielmo, se Voi foste in disaccordo con il vostro Arcivescovo, o con il Concistoro vi sognereste mai di disconoscerlo?





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Camilla_melissa

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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty09/11/15, 11:52 pm

Il Vice Ministro degli Esteri seguì la Regina fino alla sala dove attendevano gli esponenti della famiglia Corleone.
Entrata in sala, salutò i presenti e prese posto, ascoltando il dire della Regina
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Elisabetta Maria

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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty10/11/15, 02:10 am

La neo cancelliera, dopo aver salutato i presenti, prese possesso del proprio scranno, seguendo l'ingresso di Sua Maestà e del vice ministro.
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty10/11/15, 04:23 pm

Anche Ailynn, in qualità di segretaria della Sovrana, la seguì nella sala. Inoltre, se fosse stato necessario, lei era stata testimone dello scambio epistolare, indirizzato all'Araldica, tra la defunta Sovrana Aurora e il Capocasato dei Corleone.
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty10/11/15, 05:48 pm

Essendosi rivolto a lui Guglielmo prese la parola dopo aver salutato con cenno del capo i nuovi arrivi.

Perdonatemi... non so se chiamarvi Madre o Vostra Maestra, ma visto il contesto credo sia più appropriato il secondo.
Sono fiducioso nel vostro mandato per le terre che mi diedero i natali, terre dove il cuore risiederà sempre.
Che l'Altissimo guidi il vostro operato e che Aristotele illumini il vostro cammino con la sua ragione, che il secondo Profeta non vi faccia mai dimenticare l'umiltà da cui tutto il mondo nasce, anche voi, come noi.


Fece una breve pausa.

Ora se permettete, non sono avvezzo a fare formalismi o giri di parole, quindi proseguirò in maniera schietta e chiara.
Se impostiamo il discorso sulla semantica siete in torto, poichè i due termini non sono sinonimi. Quindi evitiamo giochi di parole sul loro significato. Chi rappresenta il regno non è il regno.
Non cadete nell'eresia di pensare a Sovrani-Dei come gli antichi Egizi.

Ad ogni modo ponete la questione sotto un ottica errata, poichè il nostro comportamento fu tra i più nobili e rispettosi verso il Regno e la Regina stessa, benchè non avessimo rispetto nella sua figura per i suoi comportamenti, cosa che non ho problemi a dire. Ma proprio perchè agimmo in tale modo non tradimmo il regno.
Voi giurereste fedeltà a chi non reputate degno di tale fiducia?

Quanti sono i nobili che da anni giurano fedeltà a sovrani per poi complottare alle loro spalle, boicottarli o cercare altri sotterfugi?
Invece di prestare giuramenti fasulli, di far buon viso a cattivo a gioco o peggio arrivare a comportamenti simili a quel che è successo a Milano di recente, a seguito dell'elezione del nuovo Arcivescovo, che credo conosciate. Abbiamo fatto la scelta più logica e nobile, cosa che nessuno ha mai avuto il rispetto di fare verso altri sovrani.
Abbiamo detto apertamente il nostro pensiero e non sentendoci rappresentati dall'allora regina, abbiamo preferito agire come sapete.
E vi preciso che non abbiamo disconosciuto il sovrano come semplice capriccio; ma a questo sono seguiti i fati ed abbiamo restituito, di nostra decisione, due baronie, tre viscontee ed una contea, se ricordo bene.
Non ponete la cosa come se fossimo dei sovversivi che disconoscono un re pretendendo solo diritti e nessun obbligo, facendo i capricci come tanti ne ho visti ai tempi.
Cosa succederebbe se tutti i nobili lo facessero? Nulla di grave, si avrebbe un Regno più sano e con persone di indubbia moralità. Ma si sà.. l'attaccamento alla poltrona è un brutto vizio.

Ora non travisate le nostre parole, ve ne prego, questo non significa che ogni qual volta che il vento soffia come a noi non piace cambiamo aria, per poi tornare a cercare il perdono appena la situazione muta nuovamente.
Tutta la mia famiglia, di cui al tempo ero Capocasato, ha contato diversi nobili per diversi anni, che hanno giurato fedeltà a molti sovrani, anche quelli a noi meno congeniali.
Ma quello di cui si sta parlando non fu una differenza di pensiero, ma una differenza dell'animo e dei trattamenti; che con dignità non abbiamo accettato.
Se la vediamo differentemente possiamo discuterne pacificamente, l'ho fatto molte volte con svariate persone. Ma se la diversità ricade non sul pensiero, ma nel trattamento ricevuto al quale si aggiunge la mancanza di rispetto... non lo si accetta più.

L'allora regina prima scende a patti con gli Amesha andando contro la costituzione ed il volere della maggioranza del popolo; poi li mette nemici del regno e noi, mio figlio Enrico in primis, ci poniamo spontaneamente a guida delle forze per cacciare queste persone.
Ma la regina cambia pensiero ogni settimana e così ci vediamo prima come eroi e poi come nemici del regno, ma tra tutti i nobili che parteciparono, solo noi fumo messi in BL e ci vedemmo i titoli confiscasti. Per poi una rapida riabilitazione ed altrettanto rapido ri inserimento in BL e così via.
Capirete che dopo 2 mesi passati così abbiamo preferito prendere le distanze da un Sovrano dall'umore e dalle idee ballerine.

Siamo qui ora per riaprire un dialogo con il Regno sperando che vogliate concederci quanto ci spetterebbe.
Arriviamo sì in ritardo, ma la nastra lontananza dal Regno ci ha impedito di intervenire prima.
Ci tengo a precisare che la nostra migrazione, come fu chiamata da alcuni, era pianificata da tempo... e quei fatti furono solo il quid per partire. Sistemata la questione con gli Amesha, ritrovata la pace in TdL, fatto il nostro dovere da nobili e da cittadini, partimmo poichè era intenzione della famiglia riunirsi in nuove terre e si scelse terra franca dove tutti fossero alla pari in modo che non vi fossero privilegiati.

Concludo dicendo... e mi scuso per il lungo discorso... rispondendo alla vostra domanda.
Chi è più saggio e corretto?
Chi, in disaccordo col proprio arcivescovo, ne prende le distanze, rifiuta gli incarichi e si allontana, per poi tornare al proprio dovere quando i tempi son diversi; o chi resta sul posto come una serpe in seno?
Come gia detto, si verificasse nei miei riguardi una situazione simile a quella di Milano, senza fare scenate, cosa che noi appunto non facemmo trattando la cosa con discrezione ed in privato con la fu regina, mi allontanerei da quell'Arcidiocesi o se vi ci restassi rifiuterei incarichi per rispetto verso la mia persona e di chi mi sta sopra.

Se mi trovo a dover "servire" chi mi ha trattato a pesci in faccia, persona a cui non posso garantire la mia cieca fedeltà, sarà cosa gradita ad entrambi interrompere il rapporto, solo uno sciocco terrebbe con se qualcuno in tale situazione.
Questo vale per ogni contesto, dalla nobiltà alla Chiesa, ad un consiglio comunale a quello statele.
Credo che anche voi, con un poco di semplice saggezza, apprezzereste un simil comportamento da un vostro consigliere nel momento in cui si dovesse verificare la cosa. O preferite che resti al vostro fianco a far finta di niente mentre in realtà non vi apprezza?
Infondo credo che concorderete con me...
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty10/11/15, 08:28 pm

Ascoltò le parole del Monsignore, guardando di tanto in tanto il Primate lì presente, scosse la testa e poi parlò.

Che strano Monsignore, ero convinta di aver pronunciato dei voti di obbedienza quando presi i voti.

Dite che volete un dialogo per vedervi concesso cosa vi spetta.
Ebbene, a Vostro dire cosa Vi spetterebbe?
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty10/11/15, 09:07 pm

Tralascio il fatto che state portando il discorso su false piste, cosa che vi chiesi di non fare e di parlare senza giri di parole, ne di pilotare il discorso altrove.

Non mi pare, ad ogni modo, che alla mia elevazione a nobile giurassi cieca obbedienza a chiunque mi fosse capitato innanzi. Al massimo si giura fedeltà al sovrano di turno e noi, non sentendoci moralmente a posto nel farlo, come gia detto, non facemmo capricci, ma con semplice rispetto e nobiltà restituimmo i titoli piuttosto che essere falsi verso il sovrano e noi stessi.
Ponete la cosa come se ci fossimo rifiutati di giurare fedeltà all'allora sovrano, ma allo stesso tempo avessimo preteso di tenerci stretti i nostri titoli come sciocchi bambini.
Perdonatemi, ma con questi ragionamenti offendete me, i miei parenti e tutto quello che abbiamo fatto per il Regno.
Ci siamo sempre comportati in maniera retta e diligente senza mai venire meno al nostro dovere, quando non eravamo più in grado di farlo, abbiamo lasciato il passo senza puntare i piedi.
Un po come un consigliere che resosi conto di non poter fare il meglio per la sua terra diligentemente si dimette, invece che restare in consiglio a fare danni.
Non vogliamo porci come degli "eroi", facemmo solo quello che era più giusto fare in quel frangente; non dovrebbe essere visto come cosa tanto strana, ma come detto, capisco che ormai si è abituati a ben altri comportamenti ... di dubbia moralità.

Rispondendo comunque ai vostri dubbi, l'obbedienza sta proprio in quel gesto: non potendo garantirla meglio farsi da parte, come gia detto, vi è più obbedienza in un tale gesto che nel contrario. Non conosco la vostra età, ma credo che siate troppo giovane per poter comprendere queste parole a questo punto.
L'obbedienza è anche questa: conoscere i propri limiti e non venir meno all'Amicizia Aristotelica che dovrebbe legare ogni uomo e quindi, con disinteressata amicizia, saper dire di no invece di caricarsi sulle spalle compiti che non si possono portare a termine, per incapacità fisica o spirituale.
Esempi ve ne potrei dare molti altri, fino alla notte in cui l'Altissimo scatenerà gli elementi per richiamare tutti a se...
Ponente un soldato che viene chiamato alle armi, ma non si presenta perchè in disaccordo con il capitano... esso è meschino verso se stesso e verso i suoi superiori, venendo meno all'obbedienza giurata; peggio ancora se accetta e al primo bosco diserta cercando la fuga tra i cespugli.
Un soldato maturo e saggio, conscio dei suoi limiti fisici o spirituali, si dimette dal suo ruolo presentando le dimissioni, evitando così inutili intoppi, mancata obbedienza e diserzioni.. ed un capitano lo apprezzerebbe maggiormente se fosse saggio quanto il soldato.

Vi ripeto, non trattateci con sufficienza, il solo fatto che molti di noi fossero insigniti a nobili vuol dire che del buono per le nostre terre lo facemmo, senza contare che non militammo mai in partiti di maggioranza... e non aggiungo altro in merito dato che dovreste sapere come funzionano certe cose.
Altro esempio è che al primo squillo di tromba del sovrano ballerino potevamo partire subito senza dar troppo peso alle sorti del Regno che tanto abbiamo amato e che tanto amiamo, ma non ostante i trattamenti ricevuti restammo fino alla fine degli scontri, partendo solo a guerra finita.
Chi ci avrebbe impedito di farlo prima?

Cosa chiediamo?
Prima di tutto rispetto per la nostra Casata che mai fece un torto al Regno, ma lo ha sempre servito con amore e rispetto. Che il nostro nome sia riabilitato come giusto che sia, evitando spiacevoli inconvenienti come quello avvenuto a mio fratello Ernesto...
Altre cose saranno affrontate a loro tempo...
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty10/11/15, 11:12 pm

Monsignore, per me il discorso era già chiuso, ad ogni modo Vi pare male.

questo è il giuramento dei nobli:

Citazione :
Art.23 - Dei Doveri del Nobile
Comma 1 - I Nobili e i Nobili di Giustizierato hanno il dovere, una volta ricevuto il Titolo, di effettuare il giuramento al Sovrano (nel topic dei Giuramenti presente in RAD- Forum1) utilizzando la seguente formula:


“Io, NOME, Marchese/Conte/Visconte/Barone di XXX, dinanzi l'Altissimo, sulla mia anima e coscienza, giuro di servire con lealtà Sua Maestà XXX [nome del Re], Sovrano delle Due Sicilie, e il Regno tutto fino al sacrificio della vita se ciò sarà necessario.
Con queste mie parole giuro inoltre di perseguire onore, probità e saggezza, e di non fomentare ingiusti disordini e conflitti contro il Sovrano e la sua autorità.
Che Dio, Aristotele e tutti i santi possano essere testimoni di questo giuramento.”

Vedete, forse appaio giovine, ma apparire non è essere e sopratutto essere giovane non è sinonimo di stoltezza, come purtroppo l'anzianità non è sinonimo di saggezza.

Quindi il Vostro giuramento vi vincolava, non solo dinnanzi al Re di turno, ma vi legava al Regno stesso, giuramento fatto invocando Aristotele e i Santi.

Non solo: un Nobile ha il Dovere oltre che il pregio di difendere il proprio Regno.
Voi chiedete rispetto. Il rispetto non si pretende, si guadagna.
Dite che lo avete servito con onore e rispetto, ma io dai documenti in mio possesso e che ho visionato con attenzione, ho trovato un trattato con la Repubblica Fiorentina, trattato che prevedeva di decidere, in caso di guerra fra tale Repubblica e il Regno, a chi voi dovevate supporto. Questo quando tutti eravate ancora Nobili Duosiciliani. E' questo il rispetto?
Vedete il problema non è che voi abbiate stipulato il trattato in se, quanto il fatto che all'atto della firma, essendo ancora voi Nobili Duosiciliani, venivate meno ai doveri verso quest terra.

Il Regno, la Corona avrà rispetto sempre di chi la rispetta.
Quindi vi chiedo, Rispettate Voi questo Regno? E come contate di dimostrare tale rispetto?
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty11/11/15, 12:40 am

Vedete... come pensavo travisate le mie parole e rigirate, anche questa volta, i documenti come vi fanno comodo. E me dispiace assai.

In quel giuramento un nobile sta giurando fedeltà al sovrano di turno e, finchè abbiamo fatto quel giuramento, non ne siamo mai venuti meno. Ma non è eterno tale atto; proprio perchè si giura fedeltà ad un sovrano specifico, non a tutti in generale; non a caso ogni nuovo sovrano vi si rinnovano i giuramenti.... almeno così era, se poi avete cambiato la prassi non mi è dato saperlo.
Quando il nostro ultimo giuramento fu scaduto non ci sentimmo in posizione adatta a rinnovarlo per il nuovo sovrano, degna compare di chi ci maltrattò poichè anche ella coinvolta nel concilio nei fatti gia citati.
Vedete, non ho nulla da nascondere, ne motivi per far finti perbenismi e giri di parole, ci sono stati Sovrani poco degni di tale titolo e quando si raggiunse l'apici preferimmo non immischiarci a tali nefandezze, proprio per amore e rispetto della nostra terra.
Quindi, per l'ennesima volta, vi sto dicendo e dimostrando con semplice logica, che non tradimmo nessuno, ne mancammo di rispetto ad alcuno.
Senza contare che in qualunque momento tale giuramento si puo spezzare, proprio con la riconsegna dei titoli, cosa che noi abbiamo fatto. O forse siamo obbligati ad essere nobili per sempre e a rispettare giuramenti anche quando non li presentiamo? Se così è, per coerenza, gradirei di nuovo la mia vecchia e cara baronia.

Come gia detto quindi noi al nostro dovere non siamo mai venuti meno, ne tanto meno al rispetto verso le persone e al regno al quale abbiamo prestato giuramento, e per assurdo nemmeno verso a chi non abbiamo giurato proprio non facendolo, come gia vi è ampiamente esposto;potete garantire lo stesso, per nome dei precedenti sovrani, nei nostri confronti? Se lo farete vorrei delle più che valide motivazioni, come vi ho dato io fin ora.

Per quanto riguardano gli accordi presi con lo stato di Firenze, vi sono due cose che avete omesso e non di poca importanza...
Prima di tutto, come gia detto, i titoli li restituimmo, ora se per casualità temporale un fatto precedette l'altro di poco, fu solo per tempismi burocratici, ma tali decisioni erano gia state prese.
Secondariamente, se non erro... ma non si sa mai, non ricordo sempre tutto tutto... , tali accordi furono presi tra l'Armata Corleone e lo stato di Firenze. Tale gruppo armato porta si il nostro nome poichè da noi fondata, ma non è l'incarnazione del nostro casato, al suo interno militano anche terzi... e tale accordo fu dovuto poichè non potevamo obbligare altri compagni d'arme ne a schierarsi con una fazione, ne con l'altra. Tale patto sanciva semplicemente, come da voi detto, che vi era libertà di scelta.. chi voleva da una parte, chi voleva da un altra... chi voleva e poteva se ne stava pure a casa. Credo sia semplice, logico e dovuto sempre in onore del rispetto che voi dite siamo venuti meno.

Ora la vostra ultima frase è priva di senso, o meglio è un paradosso dal quale non ne usciremo mai...
Noi il rispetto verso la nostra terra non l'abbiamo mai perso, verso i Sovrani, alcuni, sì e, come detto, non ho problemi a ribadirlo, non mi son mai nascosto dietro ad un dito come certi voltagabbana che si rimangiano tutto.
Ma il nostro allontanamento dal Regno fu proprio perchè i Sovrani non portarono rispetto a noi... e qui siamo al paradosso infinito e quindi vi chiederei io a mia volta: rispettate voi i Corleone? E come contate di dimostrare tale rispetto?

Noi siamo qui, di nostra iniziativa, senza che nessuno ci abbia obbligato, al contrario vostro... non è un offesa, non prendetela male, ma non foste voi a chiamarci, ma noi a chiamare voi; potevate ignorarci, ma infondo tra i vostri compiti vi spetta anche questo e non potete proprio ignorarci del tutto o fareste magre figure, al massimo darci il ben servito... anche qui non prendiamoci per i fondelli, siamo tutti adulti ed è inutile non dire le cose come stanno; ho fatto politica per troppo tempo e sono vecchio ormai, sarei un poco stanco di far finta di nascondere le carte in tavola e fare il finto tonto... ci evitiamo solo inutili e lunghi discorsi ripetitivi...

Come detto noi siamo qua... il nostro lo abbiamo esposto, speriamo che voi possiate fare lo stesse... e non prendere documenti della costituzione, che contribuii nella stesura nelle sue prime forme... e rigirarne un poco il significato con sottili cavilli non del tutto fondati.
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty11/11/15, 08:42 am

Enrico assisteva. Non aveva altro da aggiungere al momento.
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MessaggioTitolo: Re: Arrivo dei Corleone Arrivo dei Corleone Empty11/11/15, 05:46 pm

La Regina ascoltò con grande attenzione le parole di mons. Aster_x e poi rispose:

Monsignore, e Voi Corleone presenti, Noi comprendiamo la situazione e converrete con me che il passato lascia a noi tutti che viviamo il presente un insegnamento. Ora vorrei che comprendeste che tutte queste mie domande, queste mie precisazioni e osservazioni non vogliono denigrare la Vostra famiglia che dite ha lavorato sempre per il bene del Regno. Il Nostro solo desiderio è quello di fugare ogni dubbio e ogni ombra su questa vicenda che siamo certi anche per Voi è stata dolorosa.

Noi non possiamo giudicare le azioni di chi prima di Noi sedeva sul trono di questo Regno, perché ora egli è al cospetto dell’Altissimo e riceverà il Suo insindacabile Giudizio. A Noi però spetta il compito, come una madre con i suoi figli, di proteggere il Regno e certamente non possiamo che essere felici se un figlio che si era allontanato vuole ritornare in pace con sua madre.

Non abbiamo mai mancato di rispetto a nessuno e certamente non inizieremo a farlo con Voi.


Noi però una cosa vorremmo capire da Voi, cioè: tale vostro desiderio di riconciliazione con il Regno è dovuto “solo” al fatto di voler essere rappacificati con la Vostra terra natia o è un primo passo verso un ritorno a casa? Il Nostro Regno è iniziato con il desiderio di riportare pace e giustizia in un Regno diviso e maltrattato, e alla luce di questo, e considerando che come detto prima io non posso giudicare, vi chiedo se siete disposti a sottoporvi a processo araldico, poichè ai tempi dei fatti nobili eravate. Nulla cambierà se non l'appurare la verità e poter davanti al mondo dimostrare la vostra innocenza ed estraneità ai fatti.
Se Voi volete ritornare a casa noi saremo ben lieti di riaccogliervi ma solo se accetterete questa condizione che è il principe guida del nostro Regno.

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