Richiesta di Ruggero

Non voglio commentare, vi inoltro solo questa richiesta e provvedo come concordato con S.M. ad abbozzare una risposta.

Ruggero.ii ha scritto:

Ruggero da giorni notava molto movimento nelle piazze e anche quella di Giugliano non era da meno. Come al solito si discuteva animatamente di cavilli, leggi, articoli e altre sciocchezze che ormai non lo interessavano più neanche lontanamente, quando a un certo punto sentì parlare delle liste nere. Per scrupolo si recò ad uno dei posti di guardia situati nel borgo per il mantenimento dell'ordine, e alla bacheca dei ricercati posta lì nei pressi lesse ancora un nome. Quel nome. Con profondo malumore girò in fretta il cavallo e galoppò veloce fino al suo dongione per scrivere una missiva che avrebbe dovuto inviare molto tempo prima...


[rp]



Contea di Giugliano, AD 1460
21 febbraio

All'attenzione di Sua Maestà Aliseo della Brunetta, Regina delle Due Sicilie.

Vostra Maestà,

Vi scrivo per richiedere la cancellazione immediata di mia figlia Heria d'Altavilla, conosciuta come Velle, Marchesa d'Aversa e Contessa di Vairano, dalla lista nera onde porre fine al disonore che con questa iscrizione si sta gettando sulla mia famiglia per motivi che ad oggi non sono stati del tutto chiariti, in quanto la sentenza da Voi emanata senza alcun processo è qui riportata:

"dell'insubordinazione mai punita della Marchesa Velle d'Altavilla che in qualita' di Generale dell'Esercito Laburino avrebbe invece dovuto farsi portavoce del Nostro Volere e della Nostra sovranita' militare"

Essendo nobile e di antica famiglia aristocratica, ritengo che mia figlia non meritasse il trattamento riservato ai comuni ladruncoli e ai briganti e che invece avrebbe avuto diritto ad almeno una parola per difendersi.
Faccio notare inoltre che la sua assenza fu dovuta a cause di forza maggiore scaturite dal suo allora precario stato di salute e che sarebbe semplicemente bastato, al limite, sollevarla dall'incarico che all'epoca ricopriva evitando a noi tutti Altavilla un così gratuito degrado inserendo un nostro membro tra i fuorilegge per di più a tempo indeterminato.
In questi mesi ho atteso in silenzio per il rispetto che ho sempre osservato per la Corona sperando che la politica di quest'ultima si ravvedesse in questo frangente, soprattutto a fronte di molte altre lamentele pervenute da tutti gli ambiti sociali, come ad esempio la richiesta popolare della modifica della legge sulla lista nera può attestare e della quale tra l'altro non si ha più avuto notizia.
Spero che possiate comprendere che il trattamente riservato a mia figlia sia per me non ulteriormente accettabile e che vogliate accogliere questa richiesta sia per restituire l'onore al nostro casato che a mia figlia Heria, personaggio degno quantomeno di rispetto in quanto tra i fondatori del nostro Regno e certamente mai nemica di esso.

Confidando nel Vostro buonsenso e nella Vostra saggezza, Vi porgo i miei migliori omaggi.

Vostro,

Ruggero d'Altavilla il Normanno
Conte di Giugliano
Capofamiglia dei marchesi d'Altavilla



[/rp]

Sigillata che l'ebbe, la consegnò a un messaggero che partì immediatamente alla volta del Maschio Angioino con precise istruzioni: consegnarla direttamente nelle mani della regina.

Ecco la bozza che vi chiedo di visionare conoscendo la vena polemica di Ruggero vi prego di essere molto critici.

Citazione :

[rp] Regno delle Due Sicilie




All'Attenzione di Ruggero d'Altavilla il Normanno, Conte di Giugliano, Capofamiglia dei marchesi d'Altavilla.


Stimato Conte, abbiamo letto con interesse la Vostra missiva, e pur comprendendo che dietro alle Vostre parole vi è il cuore di un padre, crediamo che non abbiate ben chiari gli accadimenti che hanno portato la Corona a tale azione nei confronti di Vostra figlia.
Pertanto permetteteCi di chiarire che, a differenza di quanto Voi asserite, proprio per la storia personale della Marchesa e per il passato della di Lei famiglia il comportamento da Ella tenuto risulti inqualificabile e ben più grave dell'atto di un semplice brigante.
Vi ricordiamo inoltre che qualora dovessero esserVi sfuggiti gli atti che ci hanno portato a tale decisione,poichè siamo certi che se li aveste visionati non avreste vergato questa missiva dai toni quasi minacciosi e per non dilungarci in una interminabile missiva, vi invitiamo a visionare la DENUNCIA depositata presso il tribunale araldico e il PROCESSO ancora in corso presso il Collegio di Araldica. Dagli atti potrete evincere tutte le prove, comprensive di atti compiuti e parole pronunciate da Vostra figlia negli ambiti istituzionali e nelle piazze del Regno e della Provincia Laburina, che hanno più volte infangato l'onore del Nostro Regno e l'integrità delle Istituzioni di cui faceva parte.

Per quanto sopra esposto la Vostra richiesta viene respinta.

In merito alla richiesta riguardante le discussioni inerenti alla Lista Nera vi rimandiamo alla lettura della Camera Comune del Regno per visionare i dibattimenti già conclusi.

Napoli, XX Febbraio 1460
S.M. Aliseo della Brunetta
VIII Sovrano delle Due Sicilie

qui serve il sigillo rosso
[/rp]

Il Conte dopo questa risposta si muoverà a consultare meglio i documenti. Avrà preso a cuore la figlia ma il sentimento ha sopraffatto il rispetto verso la corona.

Conoscendolo un pò aprirà un dibattito ma meglio lui come interlocutore che la figlia.

Ottima risposta

il discorso del passato di velle è un aggravante, condivido quel punto.
Per il resto, arriveranno altrio giorni di polverone, e vabbè...

Conoscendo Ruggero dubito si riuscirà a dialogare, come quasi tutti gli Altavilla esiste solo la loro opinione e non si discute, comunque favorevole alla pubblicazione e concordo in pieno con il contenuto della risposta.

Io credo che sia solo un preteso per motivare qualche azione di forza, a questo punto credo che qualcosa bolle in pentola e che sia meglio iniziare a prepararsi, anche se con discrezione, e predisporre le forze armate del Regno per evitare il peggio.

altro polverone si

benvenuti nel l tornado , qui ormai si aggrappano a tutto rinforzate gli ormeggi
pretesto per un'azione di forza ? che la facciano ordunque
Cancelliere non mi fate sorridere qui si parla di segretezza ???
manco il tempo di scrivere che già lo sanno all'esterno ...

a questo punto se questa sala è spiata devo sospendere tutto e spulciarmi i permessi di tutti quelli che frequantano Palazzo Reale per vedere se c'è qualcuno che ha un permesso personale di vecchia data che stà sfruttando

Per la pubblicazione ricordo di aggiornare la data.

Posto la risposta di Ruggero e chiedo scusa se non riesco ad imbastire la risposta oggi che produrrò domani...

Ruggero.ii ha scritto:

[rp]


Contea di Giugliano, AD 1460
22 febbraio


Vostra Maestà,

non sarò qui a discutere sui dettagli della denuncia e del processo in atto, per il semplice motivo che si tratterebbe di parole senza alcun effetto di sorta.
Intendo però far notare che dagli atti presentati non è ancora stata emessa sentenza, quindi la domanda mi sorge spontanea: perchè mia figlia si trova iscritta nella lista dei nemici del regno se non è ancora stata giudicata?
Inoltre vorrei portare alla Vostra attenzione un altro particolare non meno trascurabile: mia figlia ha già pagato per il reato ascrittole nella denuncia, dato che fu attaccata dall'esercito Reale e sconfitta nonostante ella si stesse adoperando a lasciare il comando dell'esercito provinciale per cederlo a terzi come da decisione del consiglio laburino.
Infatti, due mesi prima, il reggente Marcius fu avvertito della situazione e gli furono chieste istruzioni su come comportarsi al riguardo, ma sostenne che ciò non rientrava nelle competenze della Corona.
Cosa fece cambiare la decisione del reggente in quel lasso di tempo, tanto da condurre l'esercito Reale per attaccare mia figlia proprio nella notte in cui il consiglio di Terra di Lavoro ordinava lo sciogliemnto dell'esercito provinciale condotto da Velle?
La Corona motivò questo attacco con le stesse asserzioni che possiamo leggere nella denuncia da Voi citata, percui a conti fatti, la Marchesa ha già scontato la sua pena.
Quindi ritorniamo al punto di partenza: qual'è la motivazione per cui mia figlia è ancora considerata nemica del regno?
Perchè, qual'ora fosse colpevole di altro reato, è già iscritta nella lista nera se il processo è ancora in corso e nessuna sentenza è stata emessa?
Perchè non vengono rispettati i ranghi sociali in questo Regno?
Per queste motivazioni, faccio nuovamente richiesta che mia figlia, la Marchesa Heria Velle d'Altavilla d'Aversa, Contessa di Vairano, venga cancellata dalla lista dei nemici del regno in quanto già pesantemente punita, in circostanze da chiarire, con la forza; attualmente in corso di giudizio processuale presso il Tribunale Araldico; membro dell'alta nobiltà e pertanto avente diritto ad almeno gli onori del titolo, se in questo Regno vale ancora qualcosa essere di alto livello sociale.

I miei ossequi,

Ruggero d'Altavilla il Normanno
Conte di Giugliano



[/rp]

Tuttavia vi espongo le linee che utilizzero nella missiva:

- Il fatto che la Marchesa continui ad inveire contro Regno ed istituzioni insieme a Freyja dimostra come ella continui nel suo atto criminoso.
- Che abbia pagato con la vita è tutto da vedere visto che ella stessa lo nega, inoltre, non vi è regola scritta ne degli admin ne della legge che la morte elida un reo che continua a osteggiare il Regno dalla BL.
- farò una breve descrizione dei fatti per dimostrare come all'inizio dei 3 mesi la corona demandò alla Provincia la cosa e doo 3 mesi di incuria e silenzio su un alto tradimento la Corona decise di agire.
- Velle sapeva bene di essere in BL giorni prima di essere uccisa, per sciogliere un esercito basta un click, quindi che si appelli al fatto che lei dipendeva dalla provincia è una fandonia provata dalla stessa Aula Arimanno e dal Concilio e SMR.
- Il rispetto dei rangi è venuto in primis proprio da una Marchesa verso la Corona o forse il conte ritiene che in quanto notabile abbia il diritto di contestare e osteggiare l'autorità di colei da cui dipendono le sue terre?

Se avete altre osservazioni vi chiedo di farla così da aggiungere tutto.

una risposta in perfetto stile altavilliano ^^ quella del Conte d'Altavilla

Ecco una bozza che vi chiedo di visionare.

Citazione :

[rp] Regno delle Due Sicilie




All'Attenzione di Ruggero d'Altavilla il Normanno, Conte di Giugliano, Capofamiglia dei marchesi d'Altavilla.


Stimato Conte, permetteteci quindi di chiarire con Voi ulteriori aspetti che crediamo, l'amore paterno, Vi impedisca di scorgere nonostante siate un militare e politico di vecchio corso:

- l'Esercito Regio, nella totalità delle sue armate, è sottoposto imperativamente al Nostro volere per stesse disposizioni della Costituzione e della Carta dell'Esercito, quindi Vostra figlia errò plurimamente nel rimettersi nelle mani del Consiglio laburino e non in quelle del proprio legittimo superiore;
- la giustizia ordinaria è cosa ben diversa dalla dichiarazione di un individuo quale "Nemico del Regno". La Lista Nera è uno strumento militare di salvaguardia delle Istituzioni e dei cittadini contro tutti coloro che con parole o opere tentano di mettere a rischio la Sovranità del Regno. Per questo non vi è alcuna discrepanza nel fatto che i due strumenti viaggino su binari separati, anzi questo tutela l'indipendenza di entrambi;
- Vostra figlia continua tuttora a minacciare la Corona e il Regno, come voi stesso potete leggere nelle sue parole pronunciate in piazza, che sottointendono continue minacce, in forza del suo Rango Sociale, che sembra non ricordare dipenda direttamente dalla Nostra concessione;
- Vostra figlia nega di essere stata anche solo ingiuriata dall'esercito "Thanatos", sostenendo addirittura che come Generale e Capitano dell'esercito si trovava amenamente nella propria residenza mentre i suoi sottoposti pagavano con la vita il suo crimine. Lasciamo a Voi giudicare l'etica di tale comportamento per un Generale che si definisca tale non solo a parole;
- nonostante verso la Marchesa sia stata sporta una denuncia per Tradimento, proprio la Provincia non avviò mai la causa nelle Aule di Tribunale, quindi non potete contestare a Noi la mancanza di un giusto iter giudiziario che risulta lacunoso non per Nostra volontà;
- le azioni del Reggente sono state coerenti con quanto da Noi disposto. La Corona decise di concedere temporaneamente alla Provincia la possibilità di derimere una grave insubordinazione che per quasi tre mesi giacque nel silenzio, tuttavia dopo un attesa più che sufficiente a derimere la questione e il paventarsi di una grottesca e intollerabile situazione militare venutasi a creare per l'incapacità risolutiva della Provincia, la Corona riprese le redini della questione portandola a conclusione.

Per quanto sopra esposto rifiutiamo nuovamente la Vostra richiesta di Intercessione nei confronti della Marchesa Heria Velle d'Altavilla d'Aversa e non prenderemo in considerazione nessuna altra richiesta se non preceduta da un'ammissione sincera e inequivocabile delle proprie colpe da parte della Stessa e piena sottomissione alla Nostra autorità.


Napoli, XXIII Febbraio 1460
S.M. Aliseo della Brunetta
VIII Sovrano delle Due Sicilie

qui serve il sigillo rosso
[/rp]

[rp] Regno delle Due Sicilie




All'Attenzione di Ruggero d'Altavilla il Normanno, Conte di Giugliano, Capofamiglia dei marchesi d'Altavilla.


Stimato Conte, permetteteci quindi di chiarire con Voi ulteriori aspetti che crediamo, l'amore paterno, Vi impedisca di scorgere nonostante siate un militare e politico di vecchio corso:

- l'Esercito Regio, nella totalità delle sue armate, è sottoposto imperativamente al Nostro volere per stesse disposizioni della Costituzione e della Carta dell'Esercito, quindi Vostra figlia errò plurimamente nel rimettersi nelle mani del Consiglio laburino e non in quelle del proprio legittimo superiore;
- la giustizia ordinaria è cosa ben diversa dalla dichiarazione di un individuo quale "Nemico del Regno". La Lista Nera è uno strumento militare di salvaguardia delle Istituzioni e dei cittadini contro tutti coloro che con parole o opere tentano di mettere a rischio la Sovranità del Regno. Per questo non vi è alcuna discrepanza nel fatto che i due strumenti viaggino su binari separati, anzi questo tutela l'indipendenza di entrambi;
- Vostra figlia continua tuttora a minacciare la Corona e il Regno, come voi stesso potete leggere nelle sue parole pronunciate in piazza, che sottointendono continue minacce, in forza del suo Rango Sociale, che sembra non ricordare dipenda direttamente dalla Nostra concessione;
- Vostra figlia nega di essere stata anche solo ingiuriata dall'esercito "Thanatos", sostenendo addirittura che come Generale e Capitano dell'esercito si trovava amenamente nella propria residenza mentre i suoi sottoposti pagavano con la vita il suo crimine. Lasciamo a Voi giudicare l'etica di tale comportamento per un Generale che si definisca tale non solo a parole;
- nonostante verso la Marchesa sia stata sporta una denuncia per Tradimento, proprio la Provincia non avviò mai la causa nelle Aule di Tribunale, quindi non potete contestare a Noi la mancanza di un giusto iter giudiziario che risulta lacunoso non per Nostra volontà;
- le azioni del Reggente sono state coerenti con quanto da Noi disposto. La Corona decise di concedere temporaneamente alla Provincia la possibilità di derimere una grave insubordinazione che per quasi tre mesi giacque nel silenzio, tuttavia dopo un attesa più che sufficiente a derimere la questione e il paventarsi di una grottesca e intollerabile situazione militare venutasi a creare per l'incapacità risolutiva della Provincia, la Corona riprese le redini della questione portandola a conclusione.

Per quanto sopra esposto rifiutiamo nuovamente la Vostra richiesta di Intercessione nei confronti della Marchesa Heria Velle d'Altavilla d'Aversa e non prenderemo in considerazione nessuna altra richiesta se non preceduta da un'ammissione sincera e inequivocabile delle proprie colpe da parte della Stessa e piena sottomissione alla Nostra autorità.


Napoli, XXIV Febbraio 1460
S.M. Aliseo della Brunetta
VIII Sovrano delle Due Sicilie



[/rp]

dato in pasto alle piazze

attendiamo reazioni

Domani avremo di che divertirci!

Mi chiedo veramente se Ruggero legga oltre la prima riga di quanto gli si dice e conosca le leggi che i suoi stessi compagni e famigliari hanno votato...eserciti di TDL o abruzzesi? è quasi un anno che esiste SOLO un esercito che gli piaccia o meno.

Riporto la lettera e questa volta come abbiamo detto nell'ultima lettera proporrei di non rispondere, del resto inutile spiegare 1000 volte le stesse cosa ad un furbo che fa lo stolto solo per cercare di farci contraddire e poi rivoltare la frittata. Bolla nel suo brodo che per altro Velle continua a scoldare con i pubblici insulti che getta a destra e a manca.

Ruggero.ii ha scritto:

[rp]


Contea di Giugliano, A.D. 1460
4 marzo

Vostra Maestà

devo purtroppo mettere a nota che

la Marchesa Velle non conduceva un esercito Reale ma Provinciale in quanto si trattava dell'armata allestita quando era Capitano della Terra di Lavoro e quindi sotto la giurisdizione del Principe laburino. Questo presuppone che mia figlia, capo di un esercito provinciale, fece dunque quanto le era lecito fare: rimettersi nelle mani dei propri superiori, cioè il consiglio provinciale.

La lista nera è di fatto una pena arbitraria paragonabile alla condanna a morte, pena che mia figlia ha già scontato per i presunti reati di cui è stata solo accusata e mai comprovati. E dico "presunti" proprio perchè non è mai stata giudicata da un tribunale, dato che si trattava di un caso particolare che non vedeva la creazione di un esercito non autorizzato per minacciare le Istituzioni ma di un esercito prvinciale - quindi istituzionale - rimasto tra l'altro inattivo per indisponibilità della stessa Marchesa. Come poteva mai essere considerato minaccioso per la Corona un esercito provinciale inattivo e per giunta vuoto?

Se anche quelle di mia figlia fossero minacce, il rapporto tra reato e pena non sarebbe comunque proporzionale, e non è per le presunte minacce che è stata iscritta tra i nemici del regno ma per via della questione "esercito". A maggior ragione quell'iscrizione non è giuridicamente giustificata. Sulla concessione del titolo di mia figlia non espongo pareri per non uscire fuori dall'argomento in oggetto, ma ci sarebbero da fare molte considerazioni che mi auguro potremmo affrontare in altra occasione.

Mia figlia, come molti possono confermare, non era alla testa del suo esercito per via delle sue precarissime condizioni di salute che, causa inappetenza, la debilitarono e la stavano conducendo velocemente alla morte. Lo scopo della pena era comunque quello di sciogliere l'esercito provinciale, missione portata a termine con successo. Questo vuol dire che innanzitutto la Marchesa non fu assente dal comando per svogliatezza ma per cause di forza maggiore, e in secondo luogo che, nonstante tutto, la pena è stata oggettivamente e innegabilmente applicata, quindi estinta come il presunto reato.

Se il tribunale provinciale non avviò la causa si sarebbe dovuto provvedere contro quel tribunale e non contro l'imputata - che tra l'altro gode sempre della presunzione d'innocenza fino alla conclusione del processo - mettendola direttamente in una disonorevole lista nera.

Riguardo alla concessione della Corona fatta temporaneamente alla Provincia devo ahimè dissentire fortemente, in quanto si trattava, come da Carta Costituzionale, di una competenza ascrivibile unicamente alla Provincia, come lo stesso Reggente asserì due mesi prima del fatto.
Inoltre non si trattò di incapacita degli organi provinciali a prolungare la questione ma il ritiro in convento e quindi l'assenza fisica di mia figlia Velle. La Provincia ritenne probabilmente più corretto attendere il suo ritorno per giungere con lei ad una soluzione - come ad esempio la cessione dell'esercito ad un altro generale per non sprecare soldi - che venne presa dal Consiglio Laburino poco prima che, a insaputa delle istituzioni provinciali, l'esercito reale Thanatos attaccasse quello provinciale di Velle.

Umilmente,

Ruggero d'Altavilla
Conte di Giugliano



[/rp]

Il non rispondere può dare l'impressione che ci abbia zittito e non abbiamo argomenti piuttosto gli dare una risposta per sottolineare che o non sa di cosa stà parlando o non ha letto la risposta che ha ricevuto, bastno due righe secondo me, vi avevo gia anticipato che con il Conte è difficile ragionare, non ascolta e non cede mai di un millimetro dall sue posizioni anche se sono del tutto sconclusionate e fuori da ogni logica.

ditegli di rileggersi le vecchie missive.... visto mai che così comprende cosa scriviamo

Se Sua Maesta concorda allora procederò alla bozza.

Jenin ha scritto:

ditegli di rileggersi le vecchie missive.... visto mai che così comprende cosa scriviamo

speranze vane temo

si preparinamo una bozza di 5 righe

Ecco la bozza per una possibile risposta per cui vi chiedo un aiuto nella correzione e perfezionamento.

Citazione :

[rp] Regno delle Due Sicilie




All'Attenzione di Ruggero d'Altavilla il Normanno, Conte di Giugliano, Capofamiglia dei marchesi d'Altavilla.


Stimato Conte, nonostante ci fossimo ripromesse di non dare seguito a nessuna altra missiva fino a che non fosse stata rispettata la condizione da Noi imposta, Vi scriviamo poichè abbiamo ravveduto nelle Vostre ultime parole una serie di errori sistemici su tutto quello che riguarda l'apparato militare, burocratico e i fatti accaduti.
Pertanto, senza ulteriore indugio, Vi consigliamo di rileggere le Nostre precedenti missive che dissipano già le Vostre errate affermazioni e speriamo che le Vostre parole siano solamente frutto del buon cuore di padre che obnubila la Vostra solita sagacia e non una volontà di ignorare gli ordinamenti stessi che dovreste conoscere in modo impeccabile.
Inoltre Vi informiamo che non vi sarà alcun seguito ad ulteriori Vostre missive che continuino a disattendere e ignorare quanto da Noi detto.


Napoli, V Marzo 1460
S.M. Aliseo della Brunetta
VIII Sovrano delle Due Sicilie



[/rp]

c'è un errore di battitura, "consizione" invece di "condizione"

Corretto, grazie Governatore.

Perfetta come risposta

solo a questa frase toglierei "disattendere" capisco il senso con cui avete usato il vocabolo ma credo che qualcuno potrebbe fraintende interpretandolo come se gli fosse stato ordinato qualcosa che lui rifiuta di fare.

Citazione :

Inoltre Vi informiamo che non vi sarà alcun seguito ad ulteriori Vostre missive che continuino a (disattendere e) ignorare quanto da Noi detto.

Come volevasi dimostrare... non ho parole

Ruggero.ii ha scritto:

[rp]

Contea di Giugliano, AD 1460
6 marzo

Vostra Maestà,

prendo atto della volontà Vostra di ignorare le richieste di un alto nobile del regno e di perpetrare questo grave oltraggio verso una delle famiglie alto nobili delle nostre terre.
Resto altresì deluso dal muro che si è voluto innalzare fra le parti senza alcuna intenzione di dialogo.
Non posso far altro che prendere atto dei vostri ordini e porre fine alle parole.

Ruggero il Normanno
Capostipite dell'antica casata alto nobiliare degli Altavilla
Conte di Giugliano

[/rp]

Non ho commentato la laida minaccia che mi fa davvero sorridere! Chiedo venia ma viste le giornate con poco tempo mi sono occupato prima di altro.