[IG] Stato dell'arte sul gruppo Illuminati

Ministro Boianto non so quanto si possa regolamentare circa questo argomento, anzi credo che facendolo si creino solo ed esclusivamente problemi, io continuo a ripetere non è obbligatorio fare da garante non stiamo obbligando i nobili a garantire ne tanto meno è detto che in futuro un Sovrano voglia applicare la stessa pratica, in questo caso e per alcune persone Sua Maestà ha voluto offrire un opportunità perchè era possibile date le circostanze. Se uno non è certo della buona fede di qualcuno semplicemente non si presti, parliamo di garantire che una persona non è nemica del regno questa non è una condizione temporanea ma definitiva, non si è nemici a giorni alterni o lo si è oppure non lo si è.

Per regolarsi uno deve sapere su cosa deve garantire, quindi la domanda che deve porre è:

che cosa devo garantire?

In base alla risposta potrà capire se esiste un limite temporale oppure no e per avere conferma potrà chiedere chiarimenti sulle conseguenze ma credo che sia una cosa che varia da caso a caso quindi non omologabile in categorie standardizzate.

Marcius_da_Valmacca ha scritto:

Ministro, credo che a sottoporvi questa sia dama Ruana se non erro a giudicare dai modi e dalle informazioni in mio possesso.

Per le prove può visionare gli screen nelle comunicazioni regie e altresì i vari giuramenti da noi salvati. Riguardo ad altro materiale, anche se fosse opzionabile, l'invio non può essere fatto viste le pesanti sanzioni già subite da S.M per aver pubblicato degli screen e un invio privato non varierebbe la cosa.

Quindi le prove sono quelle visionabili più quanto sostenuto pubblicamente. Ricordate nel frattempo alla Dama che le intercessioni sono valide solo e solamente per in nominativi da noi indicati nell'ultimo decreto.

Certo, i nominativi per le intercessioni sono sempre e soltanto quelli.....

.... il problema è che un nobile non dovrebbe nemmeno porsi il problema di visionare nulla per concedere la sua fiducia ad un richiedente, a mio parere.
Il Decreto dovrebbe bastare e la fiducia dovrebbe riporla per quello che il soggetto può garantirgli. Se rientra o meno nel seminato, in che modo e quali opere si impegna a svolgere.
Non è compito del nobile giudicare, ne per concedere la fiducia ne per qualunque altro motivo.
Siamo alle prese con un nobile che non conosce il suo confine....chissà quanti ve ne saranno.

Da quello che ci siamo detti e quel che penso avrei intenzione di rispondere così.
Fatemi sapere se ho incarnato tutte le opinioni o sono deficitario in qualcosa.
Se la risposta dovesse andare la utilizzerò per ogni nobile che dovesse chiedermi la stessa cosa o qualcosa di simile.

Citazione :

Gentile ............,
chiedo venia per il ritardo con il quale vi rispondo, ma impegni istituzionali mi hanno costretto a dare precedenza ad altre questioni.
Vengo a voi, ora, e con apprensione leggo la giusta preoccupazione di un nobile nell’esporsi concedendo la propria fiducia nei confronti di un richiedente.
E’ necessario però fare delle premesse ed un distinguo.
La richiesta di perorazione riguarda esclusivamente alcuni nominativi presenti nel Decreto Regio n°4/1459 ed in particolare, Lady.dulcinea, Pellicano, Rick.sparrow, Wilma_flintstone, Ziella, Stracchini2 e Elgrande1, ai quali sarà concessa la possibilità di richiedere udienza di grazia a patto che un membro della Corte Reale sia disposto a fare loro da garante e avvallare sul proprio onore la domande di grazia.
Per tutti gli altri, al momento, non vi è alcuna possibilità di riammissione.
Proviamo a dare lettura insieme a quella parte del Decreto.
Per Lady.dulcinea, Pellicano, Rick.sparrow, Wilma_flintstone, Ziella, Stracchini2 e Elgrande1, è possibile chiedere udienza alla Sovrana per tentare di ottenere una riammissione alla vita pubblica del Regno ed aspirare ad una riabilitazione.
Ciò passa dalla condizione che un membro della Corte Reale delle Due Sicilie, quindi di un nobile duosiciliano, possa garantire sulla rieducazione dello stesso facendogli da tutor.

Cosa comporta per la Sovrana una circostanza del genere (cioè se uno di coloro che è stato citato nel distinguo si presentasse in udienza dalla Sovrana accompagnato dal nobile)?
La Sovrana nella Sua Magnificenza non ha obblighi particolari, Ella valuterà la richiesta, valuterà la perorazione del nobile, potrà a suo insindacabile giudizio chiedere impegni o esprimere desideri che vorrebbe vedere realizzati ed infine riabilitarlo dopo averne visto il comportamento. Attenzione, concedergli di spostarsi o di rientrare nel regno non vuol dire riabilitarlo. La riabilitazione, cioè il pieno reintegro nella sociatà potrà avvenire solo dopo un periodo di irreprensibile comportamento del richiedente.

Cosa comporta per il nobile?
Il nobile deve innanzitutto essere certo che il soggetto richiedente abbia davvero in cuore il sentimento di non arrecare danno al Regno tutto, rientrando in una condizione di rispetto verso le Istituzioni.
Il nobile dovrebbe inoltre vigilare affinché gli impegni presi spontaneamente dal richiedente o richiesti dalla Sovrana vengano rispettati. Qualora ciò non avvenisse il nobile deve prendere pubblicamente subito le distanze per evitare di essere accomunato agli eventuali atteggiamenti riprovevoli del tutorato.

Come giungere alla scelta di perorare la richiesta di un richiedente?
Da quel che vedo e percepisco, il modo migliore è attendere sempre che vi sia una pubblica richiesta in taverna del Regno possibilmente (parliamo solo e sempre di quei nominativi per ora) direttamente ad un nobile di loro conoscenza o in mancanza alla Corte Reale con la preghiera di trovare un nobile disposto a farsi avanti.

Quali garanzie potrebbe offrire il richiedente per far si che un nobile si esponga a concedere la fiducia?
Esattamente la promessa d’impegno ad avere un comportamento impeccabile, eventuali impegni di servizio a beneficio diretto del Regno (servizi militari per un periodo in marina o eserciti regi) o indiretti (servizi di volontariato presso le milizie locali, nelle miniere, ecc.)

In definitiva, il nobile non deve concedere la sua fiducia in base alle prove che hanno indotto la Sovrana ad emettere il Decreto. Al nobile dovrebbe bastare che il Sovrano abbia ritenuto necessario emetterlo.
Egli è al servizio della Corona.
In base ad un documento Reale emesso, facendovi riferimento e trovandovi il margine di azione, il nobile deve preoccuparsi affinché il richiedente 8sempre quelli) rientri nel seminato diventando un suddito fedele.
Redimersi è una scelta individuale, nessuno può imporre la redenzione. Il Sovrano però può prendere tutte le contromisure necessarie per impedire che gli stessi non possano arrecare danno al Regno e a tutto il suo popolo.
Allo stesso modo, voi dovreste imporre al tutorato le stesse condizioni richieste dal Sovrano e vigilare affinché le rispetti.
Questo molto probabilmente è quello che si aspetta la Sovrana da un nobile che decide di garantire per uno di loro, ne più ne meno.

Nella sostanza condivido quello che avete scritto, solo che, almeno a me così sembra, che così presentata sembra che più di fare da garante si chieda di fare da agente di custodia, invece si offre alla nobiltà la possibiltà di fare qualcosa di molto più alto, l'ombra, il sospetto che esiste sulle persone elencate sua Maestà è disposta ad accantonarlo dare una seconda possibiltà alla persona facendo affidamento sulla parola data da un nobile che garantisce che quell'ombra, quel sospetto è inconsistente e la persona degna di fiducia, il nobile quindi dice a Sua Maestà: questa persona è degna di ficucia almeno quanto lo sono io per questo motivo Maestà vi chiedo di conderle una seconda opportunità e di permetterle di dimostrarvelo, sono così convinto della sua rettitudine e fedeltà al Regno e alla Corona come lo sono di me stesso.

Credo anche che presupposti fondamentali per poter fare da garante sia quanto meno una conoscenza personale ed una stima preesistenti per quella persona, di certo non si può fare da garante per uqalcuno che non si conosce o si conosce sommariamente. Sarebbe da incoscenti.

Citazione :

Credo anche che presupposti fondamentali per poter fare da garante sia quanto meno una conoscenza personale ed una stima preesistenti per quella persona, di certo non si può fare da garante per uqalcuno che non si conosce o si conosce sommariamente. Sarebbe da incoscenti.

Giusto!

Ma sui regni la conoscenza è relativa.... a meno che non ci si conosce in real.

Per uno come me che stima tanti di voi, alla fine finisce per non conoscere nessuno perchè non ha contatti real (a malapena in msn).... in pratica non ha la possibilità di scambiare un caffè, una birra ne una cena..... tutte relazioni che alla fine pesano più di un periodo condiviso in qualunque ufficio RR.

Comprenderete come la conoscenza RR sia alquanto instabile se non vi sono certezze esterne.

Ministro io per voi, come per altri in queste sale e fuori, arriverei a garantirei anche con la mia vita perchè vi "conosco" per altri non lo farei, se uno sente di non conoscere allora semplicemente non garantisca, vedete sono proprio le frasi che riportate che mi fanno temere che si voglia, non voi chi ve le pone, una sorta di "licenza" che limiti la propria responsabilità, salvaguardiamoci dalla superficialità, teniamo presente le vicende passate e non pensiamo che tutti ragionino come noi su certi argomenti, purtroppo spesso alcuni prendono molto più alla leggera gli impegni che prendono, non agevoliamoli ^^

Cosa ne faccio della mia risposta? ^^

Non ho ancora dato alcun cenno di risposta al nobile.

Aggiungerei solo un appunto in tale paragrafo:

Citazione :

Cosa comporta per il nobile?
Il nobile deve innanzitutto essere certo che il soggetto richiedente abbia davvero in cuore il sentimento di non arrecare danno al Regno tutto, rientrando in una condizione di rispetto verso le Istituzioni.
Il nobile dovrebbe inoltre vigilare affinché gli impegni presi spontaneamente dal richiedente o richiesti dalla Sovrana vengano rispettati. Qualora ciò non avvenisse il nobile deve prendere pubblicamente subito le distanze per evitare di essere accomunato agli eventuali atteggiamenti riprovevoli del tutorato.

Inserirei che qualora il reo compisse atti contro la corona o il Regno senza che il nobile che è suo garante se ne ravveda e/o lo denunci alle autorità esso sarà chiamato a risponderne come se anch'egli avesse compiuto il fatto.

Non abbiamo neanche iniziato e gia ci prendono in giro, il Visconte Charlyegolf deve spiegarci perchè la gua garantita invece di prestare servizio in mare per socntare la sua pena va a lavorare nei campi delgi altri facendosi pure pagare...

Ministro Boianto vi consiglio prima di dare la vostra risposta di affrontare questa questione in modo che chi vorrà farsi grande ostentado le sue garanzie veda a cosa si va incontro se la propria fiducia è mal riposta.

Attenderò Cancelliere.....

Ogni nobile giura la fedeltà alla propria provincia e al regno qualsiasi atto che va a ledere questo rapporto è da ritenersi di alto tradimento, anche nel caso lo stesso garatisca altri, che in questo caso il suo solenne impegno si amplia su l'altro soggetto.

Qualora la garanzia temporale o perpetua è stata violata rientra anche lo stesso come in modo solidale alla violazione.

Rubens ha scritto:

Ogni nobile giura la fedeltà alla propria provincia e al regno qualsiasi atto che va a ledere questo rapporto è da ritenersi di alto tradimento, anche nel caso lo stesso garatisca altri, che in questo caso il suo solenne impegno si amplia su l'altro soggetto.

Qualora la garanzia temporale o perpetua è stata violata rientra anche lo stesso come in modo solidale alla violazione.

In linea di principio condivido. Se si concede fiducia occorre farlo con tutte le attenzioni del caso.

Un Regno però è la casa di tutti. Cittadini per bene, briganti, sovversivi.

Gli ultimi vanno stroncati, i penultimi vanno monotorati-giudicati-mazzolati, i primi vanno tutelati.

In questo equilibrio delicato un sovrano ed i suoi uomini devono muoversi cercando il più possibile di schiarire i confini tra gli uni e gli altri affinchè non vi siano errori.....

Il punto di partenza è che abbiamo dato ad alcuni la possibilità di redimersi. Abbiamo aperto una strada attribuendo alla Corte Reale un nobile ruolo rieducativo. Lo abbiamo fatto senza realmente calcolarne la portata, gli effetti e le potenzialità.
Tenendo presente che la Corte Reale attualmente non ha grandi compiti o ruoli, tenendo presente che gli è cascato indirettamente addosso questo compito (ai singoli nobili che hanno parola in Corte Reale), tenendo presente che ci si preoccupa dei loro obblighi......
.... possibile che non si voglia guardare anche alla tutela dei nobili che in buona fede dovessero "incappare 0'guaio".?

Al momento mi interessa modulare una risposta alla quale attenermi per tutti i nobili, ora e domani sino ad indicazioni contrarie.

P.S., se il servizio di Erika sarà effettuato (spero che in quel gratutito sia almeno contemplato un pasto gratis) credo che avremo recuperato per più di 80 giorni forza lavoro a buon mercato. Visto che ci ritroviamo quasi sempre in quattro gatti a sgobbare e in molti a presentarsi solo a tavola imbandita, non vi sembra il caso di pensare di tutelare il nobile che ci permette di recuperare anime pie?

E' chiaro che i furbi sono ovunque, anche fra i nobili ma per salvare i sani sono disposto anche a permettere il filtraggio di qualche furbetto...se ci riesce.
Rifacendomi all'esempio appena citato, se Erica a metà percorso dovesse sgarrare , chi ci impredirebbe di riportare tutto allo stato originario delle cose?
Intanto, per ogni giorno prestato ci sarà stato un guadagno per il municipio o la provincia di riferimento....quindi per il Regno.

Se mazzolassimo anche il Nobile che non ha colpa, perchè tradito anch'esso (quelli in buona fede), cosa ci guadagnamo?

Ministro Boianto
vi ho risposto con la stessa vostra
perchè riteniamo valido ciò che avete scritto
quindi per noi potrete rispondere in tal senso ai nobili che vi chiedono spiegazioni

Grazie Vostra Maestà.
Di seguito la comunicazione che utilizzerò, integrata dall'annotazione del Reggente.

Citazione :

Gentile ............,
chiedo venia per il ritardo con il quale vi rispondo, ma impegni istituzionali mi hanno costretto a dare precedenza ad altre questioni.
Vengo a voi, ora, e con apprensione leggo la giusta preoccupazione di un nobile nell’esporsi concedendo la propria fiducia nei confronti di un richiedente.
E’ necessario però fare delle premesse ed un distinguo.
La richiesta di perorazione riguarda esclusivamente alcuni nominativi presenti nel Decreto Regio n°4/1459 ed in particolare, Lady.dulcinea, Pellicano, Rick.sparrow, Wilma_flintstone, Ziella, Stracchini2 e Elgrande1, ai quali sarà concessa la possibilità di richiedere udienza di grazia a patto che un membro della Corte Reale sia disposto a fare loro da garante e avvallare sul proprio onore la domande di grazia.
Per tutti gli altri, al momento, non vi è alcuna possibilità di riammissione.
Proviamo a dare lettura insieme a quella parte del Decreto.
Per Lady.dulcinea, Pellicano, Rick.sparrow, Wilma_flintstone, Ziella, Stracchini2 e Elgrande1, è possibile chiedere udienza alla Sovrana per tentare di ottenere una riammissione alla vita pubblica del Regno ed aspirare ad una riabilitazione.
Ciò passa dalla condizione che un membro della Corte Reale delle Due Sicilie, quindi di un nobile duosiciliano, possa garantire sulla rieducazione dello stesso facendogli da tutor.

Cosa comporta per la Sovrana una circostanza del genere (cioè se uno di coloro che è stato citato nel distinguo si presentasse in udienza dalla Sovrana accompagnato dal nobile)?
La Sovrana nella Sua Magnificenza non ha obblighi particolari, Ella valuterà la richiesta, valuterà la perorazione del nobile, potrà a suo insindacabile giudizio chiedere impegni o esprimere desideri che vorrebbe vedere realizzati ed infine riabilitarlo dopo averne visto il comportamento. Attenzione, concedergli di spostarsi o di rientrare nel regno non vuol dire riabilitarlo. La riabilitazione, cioè il pieno reintegro nella sociatà potrà avvenire solo dopo un periodo di irreprensibile comportamento del richiedente.

Cosa comporta per il nobile?
Il nobile deve innanzitutto essere certo che il soggetto richiedente abbia davvero in cuore il sentimento di non arrecare danno al Regno tutto, rientrando in una condizione di rispetto verso le Istituzioni.
Il nobile dovrebbe inoltre vigilare affinché gli impegni presi spontaneamente dal richiedente o richiesti dalla Sovrana vengano rispettati. Qualora ciò non avvenisse il nobile deve prendere pubblicamente subito le distanze per evitare di essere accomunato agli eventuali atteggiamenti riprovevoli del tutorato. E’ chiaro che qualora il reo compisse atti contro la Corona o il Regno senza che il nobile suo garante se ne ravveda e/o lo denunci alle autorità esso sarà chiamato a risponderne come se anch'egli avesse compiuto il fatto.

Come giungere alla scelta di perorare la richiesta di un richiedente?
Da quel che vedo e percepisco, il modo migliore è attendere sempre che vi sia una pubblica richiesta in taverna del Regno possibilmente (parliamo solo e sempre di quei nominativi per ora) direttamente ad un nobile di loro conoscenza o in mancanza alla Corte Reale con la preghiera di trovare un nobile disposto a farsi avanti.

Quali garanzie potrebbe offrire il richiedente per far si che un nobile si esponga a concedere la fiducia?
Esattamente la promessa d’impegno ad avere un comportamento impeccabile, eventuali impegni di servizio a beneficio diretto del Regno (servizi militari per un periodo in marina o eserciti regi) o indiretti (servizi di volontariato presso le milizie locali, nelle miniere, ecc.)

In definitiva, il nobile non deve concedere la sua fiducia in base alle prove che hanno indotto la Sovrana ad emettere il Decreto. Al nobile dovrebbe bastare che il Sovrano abbia ritenuto necessario emetterlo.
Egli è al servizio della Corona.
In base ad un documento Reale emesso, facendovi riferimento e trovandovi il margine di azione, il nobile deve preoccuparsi affinché il richiedente 8sempre quelli) rientri nel seminato diventando un suddito fedele.
Redimersi è una scelta individuale, nessuno può imporre la redenzione. Il Sovrano però può prendere tutte le contromisure necessarie per impedire che gli stessi non possano arrecare danno al Regno e a tutto il suo popolo.
Allo stesso modo, voi dovreste imporre al tutorato le stesse condizioni richieste dal Sovrano e vigilare affinché le rispetti.
Questo molto probabilmente è quello che si aspetta la Sovrana da un nobile che decide di garantire per uno di loro, ne più ne meno.

Ministro Rimmster,
avreste dovuto sgambettarmi qualche attimo prima.... ho risposto da pochi minuti.

Trattasi comunque della risposta di un ministro, non di un decreto della Regina.

ricevo questo

Ruana ha scritto:

Buonasera Maesta, sono Ruana D'Arborea, viscontessa di Arpino, vi scrivo questa lettera nella speranza che almeno voi rispondiate, visto che ho già inviato altro pm al visconte Boianto e al Conte Marcius, ma non ho avuto alcuna risposta. Vorrei chiedervi la possibilità di visionare le prove di colpevolezza degli Illuminati di TDL, prima di decidere se intervenire a favore di qualcuno di loro voglio essere certa della loro innocenza.
Attendo una vostra risposta, che spero arrivi in tempi brevi. Nel frattempo vi porgo i miei più cordiali saluti.
Ruana D'Arborea
Viscontessa di Arpino

Vostra Maesta, dama Ruana dovrebbe aver già ricevuto risposta ieri sera.

Volevo chiedere, i giuramenti degli illuminati non sono visibili pubblicamente, devono esserelo? come pure la lista dei nomi anche quella mi pare non sia pubblica, devo renderla consultabile?

Marcius_da_Valmacca ha scritto:

Vostra Maesta, dama Ruana dovrebbe aver già ricevuto risposta ieri sera.

... forse però non è la risposta che si aspettava
Sindacare sulle prove non è compito suo.

Ruana ha scritto:

Buonasera Maesta, sono Ruana D'Arborea, viscontessa di Arpino, vi scrivo questa lettera nella speranza che almeno voi rispondiate, visto che ho già inviato altro pm al visconte Boianto e al Conte Marcius, ma non ho avuto alcuna risposta. Vorrei chiedervi la possibilità di visionare le prove di colpevolezza degli Illuminati di TDL, prima di decidere se intervenire a favore di qualcuno di loro voglio essere certa della loro innocenza.
Attendo una vostra risposta, che spero arrivi in tempi brevi. Nel frattempo vi porgo i miei più cordiali saluti.
Ruana D'Arborea
Viscontessa di Arpino

Maestà, posso chiedere semplicemente conferma alla Viscontessa se ha ricevuto la mia risposta?

Chiedo venia se rispondo io, credo non vi sia nessun problema se chiedete conferma, anzi avrei almeno risolto la qustione!

ministro Boianto non abbiamo nessuna notizia di Ruana

Avevo dimenticato la Dama in questione.
inviata richiesta di conferma:

Citazione :

...ed ecco la risposta

Citazione :