Buona sera maestà, Purtroppo è stato appurato che i porti Abruzzesi non siano stati gestiti al meglio, c'è una strana convinzione che porta la gente a credere che i porti siano terra di nessuno e che chiunque possa fare come vuole.
Vista la crisi gestionale che abbiamo trovato e viste le minacce che ci sono arrivate è stao deciso di stringere i controlli sui porti e sugli stranieri che stazioneranno sui nostri territori.
Questo documento è approvato dal consiglio e lo vengo a sottoporre a voi per un'ulteriore approvazione.
Chiusura dei porti Abruzzesi
L'Aquila: 29 Luglio 1456
Io Barretto, governatore degli Abruzzi, dopo attento esame della situazione in cui versano i porti Abruzzesi e la delicata situazione internazionale venutasi a creare.
Comandiamo
Che tutte le navi in arrivo chiedano ed attendano il permesso di approdo restando alla distanza di sicurezza di 3 miglia marittime ( 3 movimenti) dai porti di Chieti e Silvi.
Per chiunque dovesse avvicinarsi senza aver ottenuto il permesso è previsto un solo avvertimento dopo di che è previsto l'affondamento.
Che nessuna nave venga messa nei bacini di carenaggio senza l'autorizzazione scritta del consiglio o del governatore.
Che le navi nei bacini di carenaggio in riparazione vengano rimesse nelle banchine una volta riparate, salvo diversa disposizione scritta da parte del governatore o consiglio.
Che il capitano della nave sia in condizione di risalire e salpare in massimo 24 ore la dove sia richiesto.
Capitani ed equipaggi stranieri potranno liberamente circolare sul suolo Abruzzese, ma sarà loro vietato la formazione di reggimenti o gruppi armati che superino le 4 unità.
Le autorità preposte inviteranno a sciogliere i gruppi che superino le 4 unità concedendo 24 ore di tempo per eseguire, superate le 24 ore tutti i membri del gruppo saranno denunciati , dichiarati fuorilegge ed inseriti in BL.
Il Governatore degli Abruzzi
Barretto