Incontro con i vertici della Serenissima Repubblica di Venezia

Sua Serenità fu invitata a Palazzo a Napoli per un incontro con Sua Maestà la Regina Aurora.
Il viaggio fu lungo; mille pensieri affollavano la sua mente e sicuramente la vista della splendida terra duosiciliana, che era baciata dal sole perennemente, le avrebbe sicuro rallegrato l'umore.
Arrivò presso il Palazzo e dopo che un Paggio l'aiutò a scendere dalla Carozza che aveva impresso il fierol blasone di San Marco, si annunciò

Sono Sua Serenità Olimpia Oriente Frescobaldi Collins Contessa di Santa Maura Viscontessa di Chioggia e attese di essere ricevuta.

Sua Serenità che era stata accolta dal Ministro degli Esteri m vide entrare la Regina e dopo aver ricontraccambiò il sorriso le disse:

Vi ringrazio dell'Ospitalità Maestà ed è un piacere trovarmi al Vostro cospetto per dialogare con Voi.

Olimpia sorrise e rispose

Vostra Maestà io direi che quello che è stato che ha portato a una sanguinosa guerra che ha visto la Repubblica vincitrice e i ribelli capaggiati dall'Ex Sovrano defunto Leongrande sia da considerarsi parte del passato.E' Nostra premura stabilire nuovi rapporti con gli amici Duosiciliani. Ditemi Maestà ha senso rivangare un passato che ormai è sepolto?Quindi direi di andare oltre e pensare al presente e futuro per una profiqua.. amicizia.. si la chiamerei cosi più meramente trattato diplomatico..Convenite Maestà?

Disse Sua Serenità attendendo una risposta..

Olimpia rispose con cortesia a Sua Altezza e nello stesso felice disse:

Maestà se Voi concordate io per gettare la basi di amicizia direi che sarebbe d'uopo, dato le vicissitudini trascorse e che la Serenissima ha attraversato, un riconoscimento reciproco delle proprie legittime istituzioni, come non Vi nascondo ho fatto con l'Imperatore Comyr.

e rimase in attesa di una risposta

Vostra Altezza , prima di parlare di altro ci preme chiarire questa cosa che troviamo imprescindibile inoltre se ricordo male , sono stati fatti fatti comunicati in cui riconoscevate a Illo tempo la figura del Doge Sovrano che al momento non esiste più per leggi Serenissime..quindi capirete bene la Nostra posizione e per questo lasciamo parlare il Nostro Ambasciatore presso il Vostro Regno..ed è bene vedere se vi è un effettivo riconoscimento..a quella figura che non esiste più ..pertanto trovo giusto prima capire come sono i nostri trattati scritti se mi parlate di isitutizioni è bene vedere se fosse menzionato..

Disse decisa Sua Serenità ma con il sorriso

Gentilissimo Visconte, sono poche le cose che mi turbano, figuriamoci poi uno sciocco che millanta di essere il Sovrano di Venezia!

La Contessa Palatina sorrise con la grazia che solo i suoi pari potevano ostentare.

Sull'amicizia tra i nostri popoli direi che nessuno ha niente da obiettare, ma allora perchè far giungere la Nostra persona fin qui? Quale necessità urgente o impellente dovevate sottoporre alla nostra attenzione?
Nubi all'orizzonte?
Converrete che con la Benedizione della Chiesa, che ha riconosciuto la Sovranità del Popolo e del Consiglio Serenissimo, e gli accordi con il Sacro Romano Impero, ben poche nubi possono addensarsi sulla Serenissima.
Abbiamo amicizia con i croati, con gli albanesi, la Nostra Persona non vede nubi sull'orizzonte serenissimo.

Fece una pausa e sorrise nuovamente, il suo stato di grazia dovuto alle amicizie rinnovate era tale da farle mantenere una calma, quasi celestiale.


Converrete che i trattati tra le nostre terre sono datati e alcune modifiche intervenute, pertanto come si conviene perchè non dare un segno di rinnovo della nostra duratura amicizia alle nostre genti?
Cosa vi impedisce di rinnovare la nostra amicizia dinanzi a tutti?
Ecco questa è la bozza che vi proponiamo proprio per rinnovare tale amicizia, e quindi, in futuro, valutare possibili operazioni congiunte di pattugliamento del Mar Adriatico a fini difensivi.

Sua Serenità porse quindi una bozza simile a quella già firmata dall'Imperatore dello Sring ai presenti.

Citazione :

Noi, Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea, Regina del Regno delle Due Sicilie, Duchessa di Malta, Contessa del Fucino, Viscontessa Reale di Crotone, Signora di Rocca di Botte ,


dichiariamo, che Noi - secondo le leggi di Venezia, riconosciamo il Doge Olimpia "Oriente" Frescobaldi in Collins, Contessa di Santa Maura e Chioggia ,Contessa Palatina di San Giovanni in Latenano come unico capo legittimo della Serenissima Repubblica di Venezia, e riconosciamo tutti i Dogi eletti legalmente dal consiglio della Repubblica di Venezia.
Marco I Lodron non è un rappresentante ufficiale della Serenissima Repubblica di Venezia e ogni azione che egli intraprende come Doge o Sovrano è illegale ai sensi della legge e non saranno da Noi rispettate. Egli non è il rappresentante legittimo della Repubblica Serenissima e non sarà riconosciuto da nessuna delle nostre province, autorità o istituzioni.



Noi, Olimpia Oriente Frescobaldi in Collins, Doge di Venezia, Contessa di Santa Maura di Chioggia Contessa Palatina di San Giovanni in Latenano , dichiariamo che siamo il legittimo e predominante capo della Serenissima Repubblica di Venezia, secondo le leggi veneziane.



Noi, Governanti dei nostri Stati,


dichiariamo con grande gioia e piacere, che noi ristabiliamo in questo giorno il trattato di riconoscimento tra i nostri stati.


Firmato e sigillato a Venezia, -- marzo MCDLXII,

Altri appuntamenti mi attendono, spero più proficui, disse la bis Contessa e ContessaPalatina nonchè Serenissimo Doge della REPUBBLICA di Venezia.
Continuò dicendo
La Serenissima è sempre a disposizione degli amici leali e sinceri, come sono certa che voi siate, quando sarete disponibili a rinnovare la nostra amicizia, potete contattare l'Ambasciatore preposto il Conte Darcy oppure il Visconte di Oderzo nostro Gran Ciambellano.
Altre faccende mi attendono, spero comprendiate che non sono arrivata fin qui per visitare i vostri palazzi ma per sigillare ulteriormente la nostra amicizia.

Quindi il Conte ad un cenno di Sua Serenità si alzò per scostarle la poltrona su cui sedeva ed accompagnarla nelle altre sedi dove da giorni erano attesi.

Illustrissimi signori nel porgervi i miei migliori saluti in qualità di Gran Ciambellano della Serenissima colgo l'occasione per sottoporvi il testo del nuovo accordo in firma tra i nostri due paesi; abbiamo fatto delle piccole modifiche al testo per aggiustare alcune questioni di forma...

Citazione :

[rp] Carta di reciproco Riconoscimento dei governanti della Serenissima Repubblica di Venezia e del Regno delle Due Sicilie


Noi, Sua Maestà Aristotelica Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea, Regina del Regno delle Due Sicilie, Principessa di Tripoli, Duchessa di Malta, Contessa del Fucino, Viscontessa Reale di Crotone, Signora di Rocca di Botte , quale rappresentante del Regno delle due Sicilie,


Dichiariamo, che Noi - riconosciamo il Doge Olimpia "Oriente" Frescobaldi in Collins, Contessa di Santa Maura e Chioggia ,Contessa Palatina di San Giovanni in Latenano, secondo le leggi di Venezia, come unico rappresentante legittimo della Serenissima Repubblica di Venezia, e riconosceremo, come Dogi, tutti quelli che saranno eletti legalmente dal Consiglio della Repubblica di Venezia.


Confermiamo che a Nostro insindacabile giudizio, colui che indebitamente ha deciso di usurpare la rappresentanza della Serenissima, ossia l'indegno Marco I Lodron, non verrà considerato nè ora nè mai come rappresentante della Serenissima Repubblica di Venezia e ogni azione che egli intraprende o che intraprenderà, come Doge o Sovrano sarà considerata illegale e pertanto non sarà da Noi nè considerata nè rispettata. Teniamo a ribadire che colui non è il rappresentante legittimo della Repubblica Serenissima e non sarà riconosciuto da nessuna delle nostre province, autorità o istituzioni.


Noi, Sua Serenità Olimpia Oriente Frescobaldi in Collins, Doge di Venezia, Contessa di Santa Maura di Chioggia Contessa Palatina di San Giovanni in Latenano , dichiariamo che siamo il legittimo, unico ed ufficiale legale rappresentante della Serenissima Repubblica di Venezia, secondo le leggi veneziane.


Inoltre Noi, Serenissimo Doge di Venezia, in virtù della Costituzione e delle leggi duosiciliane, riconosciamo Sua Maestà Aristotelica Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea, Regina del Regno delle Due Sicilie, Principessa di Tripoli, Duchessa di Malta, Contessa del Fucino, Viscontessa Reale di Crotone, Signora di Rocca di Botte, come unico rappresentante legittimo del Regno delle Due Sicilie, e riconosciamo tutti i Sovrani, passati e futuri, eletti dal popolo e dal clero del Regno delle Due Sicilie.


Noi, rappresentanti dei nostri Stati,

Dichiariamo con grande gioia e piacere la ritrovata amicizia tra i Nostri due paesi.


Fatto a Palazzo Ducale, Venezia, il XIV Giorno di Marzo 1462


Per il Regno delle Due Sicilie





Per la Serenissima Repubblica di Venezia





[/rp]

Il Foscari, sapendo di fare cosa gradita, sollecitato dal Consiglio e dal Doge fece recapitare la missiva alla Cancelleria reale...

Citazione :

Addì 18 marzo 1462 A.D, in Venezia



Venezia, sensibile alle sofferenze delle popolazioni amiche, dovute a volte ad incomprensioni che si possono ricomporre con l'adeguata discussione, offre in via amichevole, al Regno delle due Sicilie e alla Repubblica di Firenze l'opportunità di sedersi ad un tavolo di pace e riconciliazione in Venezia, offrendo loro così un adeguato spazio in territorio neutrale ed amico per entrambe.

Voglia Aristotele che l'impegno dei costruttori di pace e concordia tra i popoli sia ascoltato.

Attendiamo cortese riscontro a codesto nostro invito.

Jacopo Foscari detto il Carcarodon
Visconte di Oderzo
Signore di San Giacomo

Il ministro Filippo ricevette la missiva del Gran Ciambellano di Venezia e dopo essersi consultato con Sua Maestà la Regina Aurora I, rispose prontamente

Citazione :

A Sua Signoria Illustrissima Jacopo Foscari
Visconte di Oderzo
Signore di San Giacomo
Gran Ciambellano della Serenissima Repubblica di Venezia

Eccellenza,
Abbiamo ricevuto il vostro generoso invito, indice gradito dei buoni rapporti tra i nostro Stati, ad un tavolo di dialogo riguardante la annosa vicenda che vede il Regno delle Due Sicilie da troppo tempo gravemente offeso da nobili e governanti della Repubblica di Firenze, Stato imperiale italico

Proprio tale condizione di Stato vassallo, appartenente al Sacro Romano Impero della Nazione Germanica, SRING, ci ha indotto fin dall'inizio a rivolgerci direttamente alla Cancelleria Imperiale come diretta e paritaria autorità titolata a rapportarsi diplomaticamente con il Regno delle Due Sicilie.
Attualmente, infatti, il dialogo è aperto e costante direttamente tra la Nostra Sovrana e Sua Maestà Imperiale, nonchè con la Cancelleria Imperiale di Strasburgo, al fine di trovare la riparazione più equa e soddisfacente alle offese subite
Oltretutto, nascendo la questione da insulti indirizzati alla nostra Sovrana e al nostro popolo, pronunciati da un nobile fiorentino in pubblica piazza, poi ripetuti e aggravati nel tempo da altri suoi pari, l'unica istituzione che possa procedere alla revoca del titolo della persona in questione è l'Autorità Imperiale, quindi con essa, e con la sua massima espressione, l'Imperatore, è indispensabile per il Regno interloquire

Vostra eccellenza, per tali motivi, pur ringraziando ancora Voi ed il Serenissimo Consiglio per tale intenzione conciliatoria, riteniamo di dover declinare l'invito che ci avete proposto

Scritto a Napoli, Palazzo Reale, lì 19 marzo A.D. MCDLXII

Filippo Francesco Vasa
Ministro degli Esteri del Regno delle Due Sicilie
Visconte di Città Sant'Angelo
Visconte di Notaresco