Richiesta dal Giudice Abruzzese

Citazione :

Mittente : Baldovino , Barone di Monopoli
Data d'invio : 06/12/1461 - 12:53:42
Titre : caso Tagliacozzo- richiesta di esecuzione
TRIBVNALE DEGLI ABRVZZI
- IVSTITIA APROTIORVM -



Vostra Maestà,

in qualità di Giudice incaricato dal Mio Signore, il Principe Anacleto I d'Arborea, vengo con questa mia a domandarVi autorizzazione, come da prassi, per potere procedere con la condanna a morte nei confronti degli imputati resisi colpevoli dell'assalto a Tagliacozzo.

Sono giunto alla grave decisione di applicare la massima sentenza in considerazione di alcuni elementi che mi hanno particolarmente colpito:

il reato è particolarmente grave ed odioso, in quanto perpetrato ai danni di una delle nostre amate città ad opera di un gruppo di stranieri arroganti che hanno intenzionalmente e deliberatamente premeditato e pianificato il gesto;

per quanto il sottoscritto rimanga convinto che l'obiettivo principale dell'operazione sia stato il volersi impadronire di beni e denari del Municipio di Tagliacozzo, il gesto ha una valenza politica molto forte, che assurge a carattere dimostrativo e propagandistico di umiliazione e disprezzo nei confronti della Nostra Amata Patria, e in un momento che non possiamo ignorare;

il richiedere l'applicazione della pena capitale è motivato anche dal fatto abbastanza inconsueto che questi rivoltosi hanno finanche tentato di opporre resistenza armata barricandosi nel municipio e costituendosi a milizia abusiva, fatto che lascia supporre anche un tentativo di sottrarre il borgo alla Regia Sovranità o quello di creare un forte diversivo atto a spostare ingenti forze armate dalla Capitale.

In considerazione di tutto questo, questo Giudice chiede alla Maestà Vostra l'applicazione della pena di morte per gli imputati:

Bungle77 in quanto capo della rivolta e materiale ed indubbio usurpatore del governo della città di Tagliacozzo e
Meridio,
Comune,
Nerone88,
Fragolina,
Ottavonano,

in quanto complici per peculato ma soprattutto per costituzione di gruppo armato abusivo in opposizione a legittime forze armate regolari Regie.

Nell'eventualità che Vostra Maestà conceda autorizzazione a procedere, questo Giudice farà partecipi gli imputati della decisione e li inviterà a restituire tutto l'ammontare di cassa sottratto illecitamente o in alternativa provvederà all'esecuzione della condanna.

Giungano graditi a Vostra Maestà i miei Omaggi.


Francesco Maria Baldovino de' Sangiorgi
Giudice degli Abruzzi

Per quanto m riguarda il giudice sta adottando una politica di applicazione della legge giusta e adeguata e io consiglierei di appoggiare.

Anche io non vedo motivi per opporci alla richiesta del giudice, se non preoccupazioni diplomatiche, che spero siano comunque superabili per dare pieno corso alla giustizia

"La nostra legge non lo prevede, se lo si fa, ognuno in futuro farà quel che vuole della legge.
Un Giudice che trasgredisce la legge.
Assurdo, perché lo sappiamo tutti che la legge dice tutt'altra cosa."

Intervenne il Ministro mostrando due pergamene.

quote ha scritto:

Art. 16 - Ribellione
Commette il reato di ribellione chiunque tenti, con o senza successo, di ribellarsi contro un municipio e chiunque tenti senza successo di assaltare un castello.
La ribellione è un reato moderato.

quote ha scritto:

Art. 25 - Peculato
Commette il reato di peculato chiunque, nell’esercizio di una carica pubblica, sia essa ricoperta legittimamente o abusivamente (es. rivolta), sottrae beni o danaro alle casse pubbliche e chiunque collabori con il titolare della carica alla fine di trarre profitto per sé o per altri.
Il peculato è un reato grave.

"Inizio a ricredermi sempre di più sull'applicazione della legge nel Regno."

Aggiunse il Ministro prima di terminare dicendo:

"Comunque sono il Ministro di Grazia e Giustizia e se la legge non verrà rispettata sarò il primo che tenendo appunto al rispetto della legge contatterà gli organi "superiori", dopo vedranno loro se è corretto o meno, se non prenderanno alcun provvedimento allora vorrà dire che è giusto così, se no, non posso dire di essermene lavato le mani."

e allora non hanno senso tutte le leggi gdr perchè secondo la carta dei giudici un giudice può fare e disfare tutto a suo piacimento purchè rientri nei parametri della carta...ma che discorsi sono?
Facciamo le leggi e poi diciamo che non sono valide?perchè poi?perchè non ci convengono?
bah
Meno male che esiste un ministro di grazia e giustizia come si deve

A me le parole del Giudice sembrano chiare, l'ipotesi di reato non è solo la ribellione, ma un disegno più ampio, per far perdere alla provincia e al Regno una parte della sua sovranità, o comunque indebolire le difese in un momento di alta crisi
Provate a considerare la questione sotto questo punto di vista, forse la richiesta non sembrerà così estranea alla nostra legge..

arkangelo ha scritto:

e allora non hanno senso tutte le leggi gdr perchè secondo la carta dei giudici un giudice può fare e disfare tutto a suo piacimento purchè rientri nei parametri della carta...ma che discorsi sono?
Facciamo le leggi e poi diciamo che non sono valide?perchè poi?perchè non ci convengono?
bah
Meno male che esiste un ministro di grazia e giustizia come si deve

E la parola che l'Altissimo darebbe al Ministro di Grazia e Giustizia se egli andrebbe a chiedergli se e giusto che 5 persone vengano condannate a morte per aver derubato e assaltato una città quando la legge gdr dice un'altra cosa

si,ma quel che dico io a che serve tenere leggi gdr se non dobbiamo attenerci a queste?
aboliamo tutto e siamo più coerenti no?

Governatore, io sono un convinto difensore delle leggi in Gloria Del Regno, quello che sto provando a dire è che la richiesta del giudice, con quelle motivazioni, è coerente anche con le nostre leggi GDR, in quanto l'attentato alla sovranità del Regno, come descritto dal giudice, prevede la pena capitale

Credo che la Regina si sia limitata a prevedere quale sarebbe la risposta dei supremi se gli arrivasse la richiesta del ministro Rosarius, come si sa non sono molto sensibili alle leggi gdr  , ma questo non significa che noi le stiamo violando, approvando questa richiesta di pena capitale....

allora vi spiego il problema:

Citazione :

Art. 3 - Presunzione di innocenza
L’imputato è presunto innocente, compete all’accusa l’onere di fornire la prova della sua colpevolezza. La mancata difesa in giudizio non equivale ad ammissione di colpa.

Citazione :

[Art. 31 - Sovversione
Commette il reato di sovversione chiunque assalti con successo un castello o cambi un consiglio provinciale con una rivolta militare non autorizzata dalla Corona.
Il reato di sovversione è capitale.

Art. 32 - Attentato all’unità dello Stato
Commette il reato di attentato all’unità dello Stato chiunque tenti, anche senza riuscirvi, di porre in essere atti idonei a causare la perdita da parte del Regno di sovranità su uno o più dei suoi nodi o città.
Il reato di attentato all’unità dello Stato è capitale.

1. E' stato dimostrato che l'atto era per causare la perdita di sovranità? altrimenti non si rispetta l'art3 e quindi si rientra in un reato moderato

2. sul piano diplomatico poi questa storia non andrà a urtare ancor più i fiorentini?

Detto questo a voi l'onere e l'onore se essere chiamati saggi o tiranni

per la prima domanda, il giudice non è un puro esecutore meccanico di articoli di legge, è sempre libero di decidere secondo la sua intima convinzione di come si sono svolti i fatti e delle motivazioni degli accusati, a quanto pare il giudice Baldovino si è fatto questa convinzione, è giusto quindi che proceda secondo il suo convincimento, rispettando la legge e quindi applicando l'articolo che punisce l'attentato alla sovranità del Regno

noi non siamo qui a svolgere in un giudizio di appello..

La seconda domanda l'ho posta pure io, Sua Maestà e il Ministro degli Esteri possono esprimersi su questo, se credono ci siano pericoli diplomatici, ma a mio parere sarebbe, questa si, una ingerenza di faccende estranee nell'applicazione della giustizia, seppure seriamente motivate valide

Per adesso i sopracitati in giudizio sono residenti nel R2S e non hanno cittadinanza fiorentina

"Il Giudice per me può procedere come vuole, tanto io né passo né conto qui dentro fino a quando sono l'innocuo alleato del Regno, la voce grossa funziona solo se sono un probabile nemico a quanto ho notato in questi mesi.
Comunque, io ho detto tutto, contatterò in caso chi di dovere perché lo ritengo necessario, perché ho una dignità, perché in passato MAI si è verificata una BOIATA del genere, nemmeno con Anubi ed il fatto era MOLTO PIU' GRAVE.
La situazione di Venezia è molto diversa, io per quanto riguarda questa situazione procederò riportando tutte le leggi e tutti i processi chiusi in precedenza di ribellione chiedendo anche a tutti gli assaltatori, quelli sotto processo e quelli processati in precedenza di seguirmi a farlo per avere delle pene omogenee, dubito mi diranno di no visto che li conosco almeno la metà, io dirò e farò dire a loro solamente quello che pensiamo e quello che secondo noi si deve rispettare, se loro ci diranno: "è giusto così", bene, io per coerenza mi dimetterò perché vorrà dire che io qui non ci sto a fare nulla, perché non abbiamo un codice legislativo, abbiamo solamente delle leggi tascabili nascoste nelle tasche dei nostri pantaloni e le usciamo SOLO quando ci fa comodo ed anche perché un Giudice che avanza una proposta del genere non dovrebbe nemmeno esistere perché va contro la legge stessa che dovrebbe fare rispettare e qui ho dei seri dubbi ed andrebbe punito e processato solo per le BOIATE scritte e penso che questa non me la terrò ed andrò a cercare anche un minimo collegamento con il Codice Penale per presentare una denuncia e portarlo sotto processo perché questa non è imparzialità, è ripicca, questa non è la legge del Regno, questa è la sua legge del cavolo e fino a quando io sarò qui dentro, gente con spasmi di potere, con crisi di esistenza e protagonismo non dovrà nemmeno esistere perché ci metterò 10 minuti per smontarli dalla testa ai piedi.
Ah dimenticato, specificherò io stesso agli organi superiori che questo non è un'attacco all'unità dello Regno bensì una semplice ribellione come quella che fece Dokindok tempo fa, così evito che si facciano un'idea errata.
Questo è tutto."

Terminò.

Dopo un attenta valutazione, rileggendo le parole del Giudice, la legge e tutto il resto. La Pena di morte mi sembra eccessiva, soprattutto per l'eco diplomatico e perché non voglio che si crei un precedente in cui ogni brigante venga condannato alla pena capitale.

Dunque, mi spiace se tale decisione possa essere ritenuta debole o altro ma personalmente non sono persona che ama decidere della vita e della morte di altrui persone.

Citazione :

Alla Cortese Attenzione di Francesco Maria Baldovino de' Sangiorgi
Giudice della Provincia degli Abruzzi,

Gentile Giudice, abbiamo letto e portato all'attenzione del Concilio la vostra richiesta di condannare alla pena capitale coloro che si resero responsabili dell'assalto alla città di Tagliacozzo. Le motivazioni che avete portato sono concrete e le condividiamo ma non possiamo condannarli a morte.

Pertanto vi chiediamo di trovare una pena, pecuniaria o disciplinare, per queste persone.

Ringraziandovi per il vostro lavoro vi porgiamo i nostri saluti

Maestà accetto la Vostra decisione, ma mi trovo comunque in linea con il pensiero del Ministro Ful sul fatto che gli estremi per una condanna a morte vi fossero in ottemperanza a quanto prescritto dal codice penale regio e dalla Carta dei Giudici che ricorderei lo stesso codice penale regio definisce superiore in tutto e per tutto come legge.
Per cui se il giudice si rifacesse ad esso per una pena di morte ne avrebbe avuto l'autorità il diritto e al massimo il condannato avrebbe potuto ricorrere in appello.

"Evito di continuare, la discussione rasente lo schifo come quanto schifo fa il giudice in questione che di giudice proprio non ha nulla visto che si inventa le leggi per i porci comodi suoi, anche se la cosa grave non è lui, bensì noi che non prendiamo provvedimenti.
Ma dico io, chi cazzo ha attentato alla sovranità del Regno? Chi?
Ma ci guadiamo in faccia prima di dire le cose?
Qui stiamo facendo una figura a dir poco ridicola.
Parliamo di persone che hanno assaltato una città e hanno preso il potere ed in questi anni lo hanno fatto decine di persone, perché a loro si e gli altri no?
Che fu, la differenza tra Zazu, Dokindok e loro, dove sta?
Per Capua qualche giorno fa è stato detto in poche parole "chi se ne fotte se manca la milizia, ci pensavano prima", tutto sto bordello non si è fatto sotto processo perché non abbiamo un Giudice con crisi di protagonismo, rammento ancora di che meschina persona stiamo parlando, tal Baldovino che ha servito Sofiasperanza fino a quando non si portò tutti i ducati, ma tornando a noi, abbiamo un Giudice normale che ha una carta, la legge e la fa rispettare, ma di quale attentato alla sovranità dello stato stiamo parlando?
Quale cavolo di Castello si sono preso?
Quale città hanno affrancato?
Hanno preso una città e si son portati tutto, ribellione e peculato, dove sta sto cavolo di attentato alla sovranità dello stato?!? E' speciale quella città? Ma da dove che è una comune città come tutte le altre 13?!?
Rode perché hanno derubato la città?
Intanto da le condanne che spettano da carta, poi do anche a lui il consiglio "fai alzare le difese".
Siamo tutti bravi a parlare del bene che vogliamo fare al Regno, il problema è che siamo bravi solo a parole.
Già solo la dimostrazione che ho avuto oggi è quella che abbiamo delle leggi finte e mi chiedo ancora la mia utilità qui dentro.
Penso di ave finito, almeno per ora."

Terminò abbastanza schifato dalle invenzioni delle leggi per i porci comodi.

Colpa nostra non abbiamo scritto al Giudice ed e tornato con la sua richiesta. C'è da dire che dopo gli ultimi avvenimenti la mano di condannare a morte il capo dei responsabili e forte >.<

Citazione :

Mittente : Baldovino , Barone di Monopoli
Data d'invio : 09/12/1461 - 16:03:29
Titre : domanda di luogo a procedere per esecuzione.
TRIBVNALE DEGLI ABRVZZI
- IVSTITIA APROTIORVM -

Ufficio del Giudice Incaricato




Vostra Maestà,

alcuni giorni or sono provvidi ad inoltrare alla Maestà Vostra domanda di luogo a procedere con condanna a morte per gli assaltatori stranieri che presero Tagliacozzo.
Trovandomi in qualità di Giudice nella necessità di emettere sentenza, pur comprendendo i numerosi e gravosi impegni di Sua Maestà, mi permetto di sottoporre nuovamente la questione alla Graziosa attenzione della Maestà Vostra, affinchè Ella possa esprimermi il Suo intendimento in proposito. La particolare gravità del reato e le circostanze nelle quali lo stesso è maturato mi pareva potessero orientare verso una decisione di condanna esemplare. Venendo nello specifico, la perplessità di questo Giudice risiede nel fatto che 3 giorni più 3 giorni, ovvero il massimo che potrei comminare stando alla Carta dei Giudici, potrebbero non apparire come una pena abbastanza severa.

Se non esistesse la Carta dei Giudici, i sei miserabili già penzolerebbero da una forca. Se non esistesse il vincolo di Legge che mi impone di chiedere autorizzazione a Vostra Maestà, impiccherei sicuramente il capo dei rivoltosi e al carcere gli altri 5. Esistendo però la norma che mi impone di chiedere a Vostra Maestà l'autorizzazione a procedere, debbo doverosamente chiedervela, ed attendere una risposta.

Se Vostra Maestà non concederà il suo assenso all'esecuzione almeno del capo dei rivoltosi, comminerò il massimo della pena ordinaria che potrò assegnare, precisando che per gli imputati in oggetto si limiterebbe a 3 giorni di prigione per ciascuno dei due processi.

Ringrazio Vostra Maestà per la Sua attenzione e porgo rispettosi omaggi, rimanendo in attesa di un cenno da parte di Vostra Maestà.




Francesco Maria Baldovino de' Sangiorgi,
Giudice degli Abruzzi