Fatti di Silvi

Citazione :

[color=black]Noi, Aurora Brigitte Geneviève d'Arborea,
Regina del Regno delle Due Sicilie


All'Attenzione di Diego I dei Lancia,
All'Attenzione di Erika Ferrari,
A tutti coloro che leggeranno o udiranno queste nostre parole,
Saluti!!

Ci scusiamo se questa lettera vi giungerà con qualche giorno di ritardo, ma solo ora abbiamo avuto la possibilità di scrivervi queste nostre parole.

Abbiamo appreso con viva tristezza quanto successo nella notte tra il 17 e il 18 Settembre alle porte della città di Silvi. Uno scontro tra un esercito regolare e la milizia cittadina non è cosa che dovrebbe succedere, per questo chiederemo alle autorità competenti di aprire un indagine su quanto successo così che venga fatta luce su chi ha, seppure non intenzionalmente, provocato il vostro ferimento.

Ci stringiamo nel vostro dolore e ci teniamo a farvi sapere che vi siamo vicini in questo momento.

Vi auguriamo una pronta guarigione

cosa ne dite?

"Concordo con il Conte."

Rispose il Governatore.

Seguo Governatore e Conte.

Concordo se si tratta di un esercito provinciale se è un esercito regio e per cosa non grave dovrebbe rispondere il Ministro della Difesa

- Non c'è molto da indagare, Vostra Maestà, i dati dell'incidente sono stati resi tutti pubblici, per via delle comare del Consiglio.

Qui l'unica cosa che è da comprendere, è se la Provincia ha responsabilità in tal senso e, se ne ha, in quale misura.

Ho già ammesso di essere stato uno dei "complici" di questo incidente (in maniera privata), ma un'ammissione di colpa formale e, soprattutto, incentrata interamente sulla mia persona, non mi sembra corretto.
I responsabili di questo atto sono tre, Diego, Letyzia e me medesimo.

Ora Vi descriverò in toto la mia versione dei fatti, perché così li ho vissuti:

Letyzia, Prefetto attualmente in carica, mi ha comunicato di un assalto a Silvi e mi ha chiesto se si poteva chiedere al Generale Diego (che si trovava lì di passaggio ed era diretto a Teramo) di farlo entrare all'interno delle mura per proteggere la città da ulteriori attacchi, mentre il Capitano Pein sarebbe andato a Teramo per sostituirlo.
Io decisi di accordare questa azione e rimanemmo d'accordo che io avrei avvisato i due Generali, come alla fine feci.
Diego, quindi, dopo avermi confermato di aver ricevuto gli ordini, li eseguì.

L'indomani Diego mi informò immediatamente dello scontro avvenuto con la milizia silvarola e che sia lui che la sua consorte erano gravemente feriti (IG erano deceduti), non senza avermi riempito di ingiurie, ma quello è un altro discorso.
Letyzia, venuta a conoscenza della cosa, mi informò che il giorno precedente lei e Diego avevano discusso, valutato e concluso questa manovra, prima di consultarsi con me e tra di loro erano rimasti che Letyzia si sarebbe dovuta occupare degli avvisi vari.

Ora, senza discolparmi da questa situazione, bisogna ammettere che sia Letyzia che Diego che io non abbiamo proprio pensato ad avvisare il Sindaco di Silvi.

Rimetto il caso a Voi: chi è il colpevole? La Provincia (o chi per lei) è colpevole di questo fatto? Considerando che l'esercito è stato finanziato dallo stesso Diego, che poi si è messo a disposizione della Provincia, a lui è dovuto un rimborso delle spese? E i miliziani, che hanno compiuto il loro dovere, chi li deve rimborsare dei danni che hanno subito?

Per rispondere al Ministro degli Interni, la Provincia non sta prendendo provvedimenti, in quanto (volgarmente parlando) non sa con chi prendersela o cosa fare.

Chiedo ufficialmente che una commissione esterna valuti e decida per essa. -

Perdonatemi ma questa è disorganizzazione allo stato puro, da ex capomilizia e senza infierire, avete torto tutti e tre e dovete rimborsare i miliziani, quando si organizza un assalto prima di agire si convocano tutte le parti in causa ci si accorda e prima che la gente prenda posizione si verifica che tutti siano informati, perchè poi una volta che il miliziano si è messo in difesa o che il generale ha dato l'ordine di attacco non c'è più possibiltà di tornare indietro. Siete fortunati se pagate solo i danni perchè dovreste essere denuciati per negligenza grave, poi dipende dalle leggi abruzzesi non so come avete regolamentato questa cosa. Io direi a tutti e tre fate il mea culpa, riconoscete l'errore, prendevi le vostre responsabilità risarcite i miliziani e siate generosi nel rimborso e pregate che non vi denuncino.

Direi che non c'è altro da aggiungere alle parole del Cancelliere.
Siete stati dei pazzi.

- Non è stato organizzato un assalto, ma solo l'ingresso entro le mura. La nostra doveva essere una mossa difensiva non offensiva. I miliziani non mi hanno sporto grandi pretese se non il rimborso dei loro due badili andati distrutti nello scontro. Di fatto, hanno tramortito Diego e consorte senza ferirsi. -

Dunque niente comunicazione o ne facciamo uno diretto alla popolazione?

- Forse sarebbe meglio portare prima a termine queste famose "indagini", Mia Regina. -

Sono d'accordo anche se mi dicono che Diego si lamenti del silenzio regio.

- Si è lamentato anche con me... gli ho concesso una lettera di auguri di buona guarigione, ma senza sbilanciarmi chiedendogli perdono né affibbiandogli la colpa. La mia lettera era incentrata su quello. -

"Allora!"

Intervenne il Governatore.

"Milito nell'Esercito dal giorno in cui ho compiuto la maggiore età e dal primo giorno che sono entrato, fino ad oggi, quando un'Esercito deve entrare dentro le mura di una città, nella Provincia di Terra di Lavoro, SEMPRE il Capitano dell'Esercito ha richiesto il permesso ed atteso la missiva di conferma da parte del Sindaco.
Quindi, a mio parere, il Capitano in questione deve essere processato sotto la Corte Marziale, non perché lo odi, anzi, diciamo che sono suo amico, però è la legge, comunque, dicevo, il Capitano in questione deve essere processato sotto la Corte Marziale e solo li si potrà difendere e spiegare l'accaduto davanti ad una giuria che successivamente deciderà se punire il Capitano o se aprire qualche altro processo per il Prefetto, il Sindaco o il Governatore.
Per quanto riguarda invece le spese dello scontro, ovvero i rimborsi a TUTTI i miliziani che li richiederanno ma che devono provare con dei dipinti dei i danni fisici e materiali eventualmente riportati e quantificati in ducati o merce, quelli devono essere dati dalla Provincia perché l'Esercito è Provinciale, la Provincia si assume le responsabilità del Capitano in questione e quindi deve utilizzare le proprie casse per rimediare all'accaduto."

Concluse il Governatore.

"Per me va bene ma se non erro, su Carta dovrebbe già esistere la composizione ufficiale della Corte Marziale, no?"

Chiese il Governatore.

Non mi convince molto Vostra Maestà perchè far processare o indagare il Governatore degli Abruzzi dal Governatore e altri laburini potrebbe essere non gradito, uso un eufemismo, poi se ho capito bene Maestà siete consanguinea del Governatore? in questo caso forse dovreste evitare di presenziare ed affidare le presidenza della commissione al Ministro della Difesa, poi c'è il Ministro della Marina  autorevole abruzzese, il maresciallo regio che è libure ma carica regia e lascerei solo lui come libure, gli altri li cercherei tra figure di spicco delle forze armate abruzzesi non legate alla vostra famiglia.

Spero non l'avete chiesta a me

Ah bene allora io mi faccio da parte perchè non saprei chi indicare, oltre il Ministro Ciridonio che però è anch'egli consanguineo.

l'errore è a monte, Vostra Altezza ed illustri colleghi, la disorganizzazione e la mancanza di comunicazione hanno fatto si che il misfatto sia stato compiuto. L'apparato difensivo deve essere coordinato, e soprattutto la comunicazione Sindaco-Prefetto-Capitano-Governatore continua e ben articolata. Mancando uno dei capisaldi crolla tutta la struttura e vengono a crearsi tali situazioni.

Cancelliere, Maestà. credo sia difficile trovare in abruzzo persone o militari di rango che ancora non si siano espressi sulla questione, e che hanno dunque già mostrato la propria opinione...

Comunque, dopo le parole del Governatore, che ammette una colpa collettiva di tutto l'apparato di sicurezza, non vedo a cosa dovrebbe appurare una commissione se non confermare ciò

Gli unici sicuramente da risarcire sono i miliziani incolpevoli e forse, anche se era arruolata come volontaria non retribuita, l'unico soldato dell'esercito in questione, che certo seguiva il generale ma senza responsabilità personali