Questione veti araldici defunta Sovrana

Maestà la questione dei veti posti dalla defunta Regina pongono seri problemi, che vanno ponderati bene a mio avviso, per prima cosa metto qui il documento ufficiale di veto, decisioni drastiche è vero ma occorre per prima cosa valutare se in base alle attuali leggi il veto può essere sciolto da voi, a memoria ricordo di no, quindi prima servirebbe una modifica dell'articolo relativo del regolamento RAD, in ogni caso occorrerebbe anche valutare il perchè di questo veto e annullarlo significherebbe anche premiare chi ha avuto comportamenti offensivi nei confronti della Corona, aldilà delle ragioni che uno può aver avuto occorre portare rispetto alla Sovrana, come pure ad un Governatore, un Consigliere, un Sindaco, ecc. si può dissentire, si può protestare, ma non si deve offendere, ricordiamoci che nel caso di Veronique si parla addirittura di una Governatrice che ha avallato un documento ufficiale della Corona apponendo la sua firma e poi lo ha ritirato solo perchè si è accorta che era impopolare, non dico che non doveva farlo ma doveva prendersi le sue responsabilità per l'errore e non schierarsi con chi offendeva e attaccava la corona per le sue scelte, discutibili quando si vuole ma non per questo ci si ribella all'ordine costituito, se lo si fa poi si devono accettare le conseguenze, poteva non essere d'accordo e dichiaralo senza poi ribellarsi per giustificare il suo errore.

Ecco perchè la situazione è molto complessa, da un alto c'è il popolo che si aspetta "vendetta" e dispregio per la defunta Sovrana e quindi la cancellazione di ogni suo atto, dall'altra le scelte della Corona potranno premiare e incoraggiare comportamenti inammissibili, occorrerà trovare la strada giusta da seguire, far capire che si può perdonare alle persone ma non si giustificano ne si perdonano certi atteggiamenti e che ci si augura che per il futuro il rispetto per l'autorità della Corona non venga di nuovo infranto, avere rispetto non significa dire sempre di si ed essere sempre d'accordo, si può e si deve dire non sono d'accordo alla Corona ma occorre farlo nei modi adeguati, con il giusto e dovuto rispetto, come si deve fare per chiunque altro al mondo, l'offesa può essere una scelta personale, una via possibile ma poi occorre accettarne le conseguenze e non sentirsi in diritto di offendere e vituperare solo perchè l'interlocutore non fa quello che noi vogliamo o la pensa diversamente.

Io consiglierei di non avere fretta e di sviscerare bene questa vicenda e non fare dichiarazioni prima di aver chiaro in testa cosa fare e le conseguenze di ciascuna scelta.

Citazione :

[rp]

Noi, Prudence Sofiasperanza Foscari,
Regina del Regno delle Due Sicilie,

In base all'art. 8 del Libro II Della Nobiltà Reale, come nostro diritto poniamo il veto alle nobilitazioni dei seguenti Governatori:

Governatrici di Terra del Lavoro

Ketodol
Amneris

Governatrici degli Abruzzi

Veroniquechallant
Myluna de Challant

Così è deciso!

Napoli, 04 Giugno 1461


[/rp]

"Quindi, fatemi capire perché non ho ben capito...
Noi...non premiamo chi lavora solo perché ha utilizzato un linguaggio scurrile verso un'inutile ladra portatrice di guerre e carestia?
Ed ancora qualcuno ha il coraggio di chiamarla ex sovrana invece di mettere più terra possibile sopra la sua tomba per far si che non si ricordi più nessuno di lei?"

Disse con rabbia il Governatore.

"Per fortuna che votai Ful!"

Concluse il Governatore.

Forse sarebbe meglio portare la problematica in seno al nostro maggior organo legislativo: il Real Senato. Lasciamo che se ne occupino le due Camere. Urge una legge che disciplini questa materia in modo definitivo a cui nessuno possa fare opposizione, neanche l'Araldica.

"Ah dimenticavo, la mia affermazione "un'inutile ladra portatrice di guerre e carestia" non è da considerarsi insulto o linguaggio poco consono, abbiamo le prove di questo, è verità, non offesa, stiamo attenti!"

Precisò il Governatore.

Magister, mi permetto di dissentire, portare il regolamento araldico alla volontà del Senato non mi pare una buon idea, l'Araldica, con la Diplomazia, costituisce la massima funzione della Corona, mettere questa alla mercè di un organo politico e cangiante, con tutte le storture che comporta mi vede contrario

Governatore, il problema sollevato dal Cancelliere è importante e serio, vogliamo iniziare questo mandato reale spargendo altro sale sulle ferite, oppure trovare una nuova organizzazione Araldica, che da questo momento operi con maggiore dignità e credibilità della precedente, ma non crei altre ferite nella società, rigettando in toto ciò che è avvenuto?

Governatore, chiunque incarni a Corona in un certo momento merita rispetto, perchè il rispetto si deve al Trono, non alla persona.
non condivisione, ovvio, credo tutti noi qui dentro abbiamo dissentito e combattuto la maggior parte degli atti e delle decisioni della defunta Regina, ma il rispetto dovuto alla Corona è altra cosa, e non si può con leggerezza premiare chi ha mancato a questo impegno primario

Governatore io ho trovato molte azioni della defunta Sovrana molto discutibili, altre le ho trovate pessime, altre ancora inaccettabili, l'ho fatto sempre presente alla Regina, anche in privato, ma non ho mai avuto bisogno di offenderla ne come Regina ne come persona, poi ciascuno e libero di fare come crede, noi siamo ministri e non possiamo permeterci di ragionare con la pancia e dobbiamo agire per il bene del Regno, per costruire e non per aiazzare gli animi e dividere le persone.

Vi prego di rileggere con calma quello che ho scritto senza farvi arrivare il sangue agli occhi e poi fare affermazioni affrettate che dimostrano che non avete afferrato nemmeno una parola di quello che ho detto.

Non c'è nulla che possiamo fare per il passato tranne che lavorare oggi perchè tale passato non si ripeta più, lavorare perchè se vi sono state ingiustizie esse vengano sanate ma nel caso di quei governatori il veto c'è stato non perchè non erano d'accordo con il governatorato di Terracina ma perchè hanno offeso con azioni e parole la Corona. Vedete se quelle persone si fossero comportate in modo da dire Maestà noi non possiamo accettare questa cosa ed in tutta coscienza non ci sentiamo di aderirvi e si fossero comportati così fino ad ottenere un Veto allora oggi noi avremmo potuto dire quel veto è ingiusto ed è stato un abuso, e non ci sarebbero dubbi, invece qui parliamo di offese e offese rivolte alla Sovrana e questo non può essere tollerato soprattutto perchè poi queste persone pretendono anche di diventare vassalli della Sovrana che poi offendono, alcune di loro forse gia lo erano nobili. Vi sembra logico tutto ciò? se io avessi nel mio castello di Teano un mio attendente o peggio il mio vassallo che mi insulta secondo voi cosa dovrei fare? anche se io prendo decisioni ai suoi occhi errate questo non gli da il diritto di offendermi ma al contrario da a me il diritto di prendere provvedimenti nei suoi confronti.

Chiarito questo io non propendo per lasciare il veto, è mia opinione che se deve essere tolto allora lo si deve fare seguendo la legge, anche se si toglie il veto occorre comunque ammonire queste persone dicendo loro che l'educazione ed il rispetto deve esserci da ambo le parti e non lo si deve pretendere dalla Regina mentre noi possiamo essere liberi di offendere. Tanto più se si vuole un titolo nobiliare e si vuole divenire vassallo della Corona occorre avere rispetto per la gerarchia feudale,  e ripeto che rispetto non significa dire sempre si ed essere d'accordo su tutto ma significa non offendere l'altro.

Governatore vi faccio un esempio confidando nella vostra onestà intelletutale: se voi nel vostro mandato avete avuto un consigliere che ha lavorato bene, è stato sempre presente, non ha mai deluso ma è stato irriverente nei vostri confronti offendendovi in continuazione, ribellandosi alle vostre disposizioni, deridendovi in pubblico e mettendovi alla berlina, ditemi voi a fine mandato proporreste lui per un titolo nobilaire o un altro consigliere che ha lavorato altrettanto bene anche se è stato in disaccordo con voi su tutto ma non vi ha mai mancato di rispetto?

Infine rispondo al Magister accodandomi al Ministro Vasa il Parlamento non è competente per l'Araldica questa è materia specifica della Corona, il che non vuol dire che debba essere ad uso e consumo del Sovrano ma che debba essere curato dalla Corona e il Sovrano deve fare da garante per la nobiltà in quanto Egli è il vertice dell'aristocrazia. Anche qui il mio suggerimento è comunque di ascoltare tutte le voci prima di procedere a modifiche, ascoltare la Corte Reale, ascoltare tutti coloro che sono competenti in campo araldico magari facendo un concilio straordinario per ascoltare tutte le voci e magari riuscire a trovare un punto di convergneza comune sui punti cruciali di questa questione che si trascina da anni e deve trovare una soluzione che sia condivisa da tutti, soluzione definitiva affinchè non si debba ad ogni elezione reale dover riformare l'araldica.

io però suggerirei di discutere non tanto per scirvere un regolamento ma di fissare i principi fondamentali a cui l'araldica deve ispirarsi, principi chiari che non possono essere travisati e che una volta riconociuti e condivisi da tutti. Poi partendo da questi principi sarà semplice scrivere un regolamento araldico.

Scusate se sono stato lungo ma secondo me occorre analizzare bene il problema da tutte le prospettive.

"E perché mai una donna che sta su una poltrona comoda per capriccio può permettersi di dire che una persona eletta regolarmente dal popolo, che non è un mercenario né altro, può permettersi di dire "cacciatelo!"?
No, non funziona così, cacciamo la gente per bene e poi ci mancano le "controscatole" adesso per fare impiccare ed esiliare un'ignobile ladra come rachs che tra l'altro non solo si è fregata 40000 ducati, è stata pure premiata?
E' UNO SCEMPIO, BISOGNA AGIRE, BISOGNA METTERE IL CAPPIO AL COLLO A QUESTI LADRI CHE CONTINUANO AD INFANGARCI, MA DI COSA ABBIAMO PAURA? ESILIAMOLI, UCCIDIAMOLI, APPENDIAMOGLI UN CAPPIO AL COLLO COME MERITANO, IGNOBILI LADRI, MARCIUME CHE NON FA ALTRO CHE INSULTARE IL NOSTRO LAVORO!
NOI NON DOBBIAMO AVERE PAURA, NOI DOBBIAMO AGIRE, DOBBIAMO DIMOSTRARCI FORTI, NESSUNO DEVE PERMETTERSI QUESTE VERE GRAVISSIME MANCANZE DI RISPETTO!!!!"

Ribatté il Governatore.

Governatore chi sarebbe la persona che stà sulla comoda poltrona? conoscendo la mentalità di Terra di Lavoro penso vi riferiate alla Sovrana, bene vi dirò una cosa che forse vi sconvolgerà e che di sicuro non immaginate, ebbene anche il Monarca è eletto dal popolo!!!!

Comunque vi prego ancora una volta leggete quello che scrivo senza saltare alle conclusioni, non c'è bisogno di gridare, stiamo ragionando su una questione delicata, ed io non ho mai detto ne pensato che si devono pure le persone che lavorano bene o premiare i ladri quindi non comprendo il vostro intervento

Voi però non avete ancora risposto alla mia domanda, quale dei due consiglieri proporreste per una nobilitazione?

Molte cose in Araldica non vanno e scusate se mi permetto di dirlo.
Sono ovviamente favorevole ad eliminare questi assurdi veti.

Si potrebbe fare un decreto speciale e coi con calma modificare il regolamento?

Perdonate la domanda e la franchezza:

Da dove nasce questa discussione?
E' compito del Concilio prendere decisioni Araldiche?

La questione veti, non riguarda questo concilio.
Che l'araldica si riformi, chiuda i battenti per redigere un regolamento sano e li riapra quando sarà pronta.

Se poi mi chiedete cosa ne penso, in quanto ex araldo, ve lo dirò, ma non credo che questa materia debba interessare il Concilio.

Detto questo, mi ritrovo d'accordo su quanto detto da Sua Maestà: che non sia una caccia alle streghe.

"Io propongo il Consigliere che lavora meglio, può anche schifarmi ma se lavora meglio è più meritevole, però se lavorano entrambi a pari livello è ovvio che propongo chi porta più rispetto, ma solo perché il lavoro è alla pari e li posso anteporre quella che chiamate "educazione"."

Rispose il Governatore.

ecco vedete Governatore allora che stiamo parlando della stessa cosa? però consideriamo che un Sovrano si trova nella stessa condizione, uno prima lo sbeffeggia e poi vuole diventare suo vassallo? che logica può avere? un vassallo non è solo tale solo per i meriti è anche uno di cui ci si deve poter fidare è uno che deve giurare obbedienza e lelatà, con quale coerenza uno che insulta oggi il Sovrano e fomenta contro di lui, domani può giurargli fedeltà e di non tramare contro di lui? che credibilità può avere questo giuramento, quale affidabilità per il regno può avere una persona del genere? e ruepto qui non si parla di disaccordo e differenza di vedute qui si parla di offendere e insultare che sono due cose distinte e saparate.

Fosco della Bruna ha scritto:

...il Parlamento non è competente per l'Araldica questa è materia specifica della Corona, il che non vuol dire che debba essere ad uso e consumo del Sovrano ma che debba essere curato dalla Corona e il Sovrano deve fare da garante per la nobiltà in quanto Egli è il vertice dell'aristocrazia.

Reggente, avete pienamente ragione ma scusatemi se insisto. Apprezzo come si sta muovendo la nostra Sovrana ma, chi ci assicura che i regnanti a venire seguano le sue orme? Qualunque futuro sovrano potrebbe rimuovere i componenti della RAD, sostituirli con altri e far approvare un nuovo regolamento, nel bene e nel male. I Nobili, il popolo tutto ha bisogno di certezze, non si può vivere seguendo i capricci dei vari sovrani (sia chiaro, non mi riferisco a nessuno in particolare, il mio è un discorso del tutto generico).
A mio avviso l'unico modo di dare ai Nobili quelle certezze che si aspettano è racchiudere tutto in una legge che nessun monarca può cambiare di sua iniziativa. Diamo tempo alla RAD di sistemare i regolamenti. La stessa RAD potrebbe successivamente richiedere al Parlamento di tramutare in legge i suddetti regolamenti.

Ministro,
noto che siamo sulla stessa linea, nutriamo le stesse preoccupazioni. Io ho solo suggerito un modo per rendere duraturi i regolamenti dell'Araldica. Se poi ci sono altre strade da percorrere altrettanto sicure, che ben vengano.

Capisco quello dite Magister ma sono due mondi che non si toccano tra loro, la nobiltà è argomento della Corona e dei nobili non possiamo commissionare ad altri il controllo, i problemi sono iniziati quando è saltata la CAI, è stato un atto voluto e premeditato dall'esterno perchè la CAI era inaccessibile ai potenti ed anche ai meno potenti diciamoci la verità questo dava molto fastidio ai sigorotti locali, a quel punto sono i niziati i problemi che ha sapeintemente esposto il Ministro Cyrille, però personalmente io non la trovo una iattura che la Corona controlli l'araldica, lo trovo sacrosanto come diritto, il problema come ho detto altre volte non deve essere ad uso e consumo del Sovrano e farne quello che vuole, deve avere l'ultima parola e deve poter porre un veto ma che sia giustificato e motivato se l'araldica riconosce un titolo ad una persona un Sovrano non può dire non questo no senza dare una motivazione solida e comprovata del suo veto, insomma poter porre un veto non significa assecondare i suoi capricci, quindi sarebbe da stabilire dei limiti per questa facoltà del Sovrano poi per il resto lavorano gli araldi. Per me un punto fermo è che uno che offende la Corona ed anche le istituzioni provinciali, come il Governatore o un Consigliere, un Sindaco non merita di diventare nobile, puoi avere tutti i meriti che vuoi, puoi ricevere tutti i riconoscimenti civili che vuoi ma nobile non meriti di diventarlo e qui parlo in generale non mi riferisco al caso dei governatori che sono stati bollati.

Sapete bene quanto si è discusso in Corte Reale sull'Araldica e i suoi regolamenti, ma non se n'è fatto nulla, le posizioni erano troppo diverse e troppo distanti. Non può essere quella la strada percorribile. E poi non capisco la vostra frase "non possiamo commissionare ad altri il controllo". Io non ho detto questo, il controllo deve essere esercitato dal Sovrano e dall'Araldica. Io ho solo suggerito un modo per rendere stabili, il più a lungo possibile, i regolamenti stabiliti dalla RAD insieme al Sovrano.

"Concordo in parte con il Conte Ciridonio."

Intervenne il Governatore.