Senato Regio

Il Barone Arkangelo si è dimesso dalle sale della Corte Reale, mi pare di aver sentito in giro che ha intenzione di recarsi all'estero.
Sarebbe utile controllare se è ancora presente nelle sale del Senato Regio, come senatore. Nel caso in cui si fosse dimesso pure da quelle sale si dovrebe informare Daygar.ii che dovrebbe prenderne il posto, essendo stato il primo dei non eletti.

Magister, ser Boianto ha posto alla vostra attenzione nel vostro ufficio in Corte Reale delle dimissioni dal senato regio di Arkangelo.

Se sua maestà concorda, sarebbe effettivamente legittima la nomina del Barone Daygar.

Il Visconte Boianto mi ha chiesto di verificare le dimissioni di Arkangelo ma io non ho modo fi farlo personalmente. Per questo ho chiesto in queste sale.

Ah, perdonate. Non avevo inteso.

In seguito all'esclusione del Conte Ruggero dalla Corte Reale riporto, di seguito, uno stralcio del Regolamento per l'elezione del Senato Regio.

Citazione :

Articolo 1 – Della Candidatura

Possono candidarsi al Real Senato tutti i nobili presenti nella Corte Reale delle Due Sicilie che abbiano i seguenti requisiti...........

Da ciò desumo che Ruggero dovrà lasciare l'incarico di senatore.

Di seguito i nobili che si sono candidati a senatori con accanto i voti ricevuti.

Boianto: 14
Ruggero.ii; 10
Aster_x: 9
Arkangelo: 9
Daygar.ii: 7
Fosco.della.bruna: 0

Il barone Daygar ha preso il posto di Arkangelo, rimane solo il Visconte Fosco che non ha ricevuto preferenze. Che facciamo?

Riporto ancora un altro stralcio del regolamento:

Citazione :

Articolo 2
.................OMISSIS.............

Al seguito del decadimento o delle dimissioni di un Senatore, farà il suo ingresso in Senato il 5° classificato.
Qualora non Vi sia un 5° classificato verranno riaperte candidature e votazioni per una durata di 3 giorni (persiste l'obbligo al Magister/Vice Magister di avvisare ogni Nobile).

Maestà, in effetti l'ultimo giorno di mandato dell'attuale senato è domani, 8 aprile.
Il Regno è pronto per indire nuove elezioni o dobbiamo attendere la riannessione di Terracina?

Credo che si possa andare con le nuove elezioni, in fondo a Terracina e di Terracina oltre agli Amesha ci sono solo altri nemici del Regno, Golia, Fratellanza Antireazionaria e certamente persone scevre da questi giochi di potere ce ne sono, ma dobbiamo pensare al Regno in primis, la nostra visione deve essere totalitaria.

Nel momento in cui Terracina ritornerà sotto l'egida della Provincia e del Regno immediatamente si provvederà ad integrare, un eccezione per un caso eccezionale.

Maestà,
posso procedere in Corte Reale oppure attendo il bando del Ministro?

Dunque:

Ho scritto a Monsignora Marie_elena per i rappresentanti del Clero in Real Senato

A Sua Maestà piacendo credo che il Magister possa iniziare il lavoro in Corte Reale

Citazione :

Regolamento per l’elezione dei rappresentati del ceto nobiliare al Senato del Regno


Articolo 1 – Della Candidatura

Possono candidarsi al Real Senato tutti i nobili presenti nella Corte Reale delle Due Sicilie che abbiano i seguenti requisiti:

- Essere residente nel Regno da almeno quattro mesi
- Essere libero dalla carica di Consigliere Provinciale o Funzionario Reale
- Non essere membro di un altro ramo del Parlamento o del Concilio Ristretto

Un Senatore al termine del suo mandato ha pieno diritto di ricandidarsi al ruolo.

Articolo 2 - Dell'Elezione

- Il Magister/Vice Magister aprirà le candidature a tutti i nobili che rispettino l'Art.1, per la durata di 7 giorni.
- A nessun candidato è richiesto un programma, ma solo la garanzia di una presenza costante al fine di rappresentare al meglio i Nobili Duosiciliani
- Raccolte le candidature, il Magister/Vice Magister aprirà la votazione. Ogni Nobile avrà un unico voto a disposizione.
- Il voto dovrà essere sempre palese
- Verranno eletti i 4 Nobili che otterranno il numero maggiore di voti.
In caso di parità, conteranno, in ordine di importanza, i seguenti fattori :

- Titolo Nobiliare (Marchesato, Contea, Viscontea, Baronia)
- Anzianità (intesa come tempo da cui si è Nobili)

Starà al Magister/Vice Magister conteggiare i voti e gli altri fattori in caso di parità e dichiarare ufficialmente i nomi dei Nobili eletti entro e non oltre 3 giorni dalla chiusura delle votazioni.
Il Magister/Vice Magister avrà l'obbligo di avvisare tutti i Nobili aventi accesso alla Corte Reale via Missiva dell'inizio delle candidature e successivamente della votazione.

Della Decadenza

Un Senatore decade dal suo ruolo qualora entri a far parte di un Consiglio Provinciale anche se dimissionario o venga nominato Ministro Regio con accesso al Senato. Al seguito del decadimento o delle dimissioni di un Senatore, farà il suo ingresso in Senato il 5° classificato.
Qualora non Vi sia un 5° classificato verranno riaperte candidature e votazioni per una durata di 3 giorni (persiste l'obbligo al Magister/Vice Magister di avvisare ogni Nobile).

Maestà il bando è pronto, attendo il Vostro consenso alla pubblicazione.


[rp] Ministero degli Interni



A tutti i sudditi del Regno,
a chiunque leggerà o udirà,
salute!

Noi Victoria Nerissa Jaqueline Benedetta de Ciccis Sforza
Ministro degli Interni del Regno delle Due Sicilie

Apriamo ufficialmente il bando per l'elezione del Senato Regio dei rappresentanti dei comuni, che avrà la durata di 5 giorni a partire dalla data di affissione di questo comunicato.
L'attuale mandato dei senatori è scaduto, è quindi richiesta una nuova espressione popolare.
Si chiede a tutti i candidati di esporre la loro candidature riempiendo il seguente questionario:

Nome IG:
Curriculum Vitae:

Citazione :

Regolamento per l'elezione dei rappresentanti dei comuni a Senatori Regi:

• I rappresentanti dei comuni al Senato Regio sono quattro e sono scelti dal popolo tramite votazione.
Un rappresentante dei comuni regolarmente eletto viene dichiarato decaduto e sostituito dal primo della graduatoria dei non eletti, qualora dovesse cambiare ceto sociale (prendendo i voti o ricevendo un titolo nobiliare).
Allo stesso modo, vi sarebbe sostituzione con il primo della graduatoria dei non eletti negli altri casi di decadenza previsti per legge, nonchè per dimissioni volontarie.
• Qualsiasi persona, che non sia titolare di un feudo o sia membro del Clero, che faccia parte del popolo del Regno Delle Due Sicilie ha diritto ad esporre la propria candidatura in un bando pubblico che sarà affisso in piazza pubblica per 5 giorni.
Dovrà essere mostrato il proprio nome In Gratibus e relativo curriculum.
• Sarà aperto un apposito spazio dal Sovrano, o da un suo delegato, nella piazza del Regno in cui si esprimerà la propria preferenza, tramite consegna di un unico foglio, in cui si potranno scegliere da 1 a 4 nomi.
La votazione avrà durata di 5 giorni dal momento dell'apertura.
• Possono votare tutti i cittadini del regno che non abbiano titolo nobiliare o siano membri del clero.

Se il votante ricevesse un titolo nobiliare o prendesse i voti dopo aver espresso il proprio voto, ma prima della fine delle votazioni, il voto verrebbe comunque ritenuto valido
• Il voto espresso è immodificabile, qualora risultasse un'alterazione della votazione il voto espresso da quel cittadino sarà considerato nullo.

La votazione si chiuderà il // alle ore //

In fede, Napoli 16 Aprile 1461

Victoria Nerissa Jaqueline Benedetta de Ciccis Sforza
Ministro degli Interni del Regno delle Due Sicilie

Pubblicato con una piccolissima modifica, al posto di

"La votazione si chiuderà il..."

ho scritto

"il bando si chiuderà.."
in quanto le votazioni verranno in seguito.

Maestà,
attendo l'eventuale elenco dei nobili cui togliere l'accesso in Corte.
L'elenco riportato in queste sale è aggiornato a qualche giorno fa.

Giusto per avvantaggiarci nella discussione, vorrei porre all'attenzione un fatto "strano" che dovrà essere valutato. Attualmente l'onorevole Aurora_ è già parte del Parlamento come camera bassa essendo ella consigliera provinciale abruzzese. Candidandosi al real senato ella godrebbe del doppio titolo. Nella costituzione non c'è divieto a ricoprire entrambe le cariche. Verrà ritenuta valida la sua candidatura? Dal momento che la costituzione non mette alcun divieto, infatti dice:

"E' eleggibile ed elettore chiunque sia cittadino del Regno da almeno tre mesi."

personalmente ritengo di dover, nonostante non sia d'accordo, ritenere valida la candidatura. Però ho posto ugualmente la questione, in quanto il popolo potrebbe porsi la stessa domanda e noi almeno saremmo "preparati" a rispondere.

Ad oggi un solo nobile si è candidato e il regolamento non prevede questa ipotesi. A suo tempo avevo cercato di inserire un'eventualità del genere ma poi dovetti assentarmi per qualche mese e, al ritorno trovai il regolamento approvato e, naturalmente, era quello proposto da Ruggero.ii.
Se dovesse persistere tale situazione come dobbiamo comportarci?

Magister, personalmente io farei a meno di questo tipo di parlamento. Le leggi, da che mondo è mondo, le fanno i consigli e non un organo che opera per la Gloria del Regno (GdR).

Due son le cose che vorrei la regina prendesse in considerazione, visto che la costituzione andrebbe cambiata:

- ripristinare il vecchio parlamento dei 24

- mettere limiti alle candidature nelle due camere.

Rendo noto che, essendo gli unici nobili ad essersi candidati,

"Argax" Conte di Barrea;
"Danilo196" Visconte di Val Vibrata;
"Ruana" Viscontessa di Arpino;
"Flapjack" Barone di Alfedena

non ho proceduto ad aprire le votazioni in Corte Reale ed ho proclamato "eletti" i suddetti nominativi.

Ho avuto, come governatore, dei colloqui privati con i consiglieri-senatori comuni abruzzesi, proprio valutando che non c'è divieto scritto alla doppia carica

Ho lasciato al loro libero convincimento se ritengono opportuno mantenere la presenza in entrambe le camere o preferivano dimettersi da uno dei due ruoli

Nel regolamento interno alla Corte Reale per l'elezione dei senatori è prevista l'incompatibilità, in quello per i senatori comuni, almeno quello che fu usato per la prima elezione che non mi pare sia mai stato modificato, no

LA legge, come al solito, se non la si interpreta a piacimento parla chiaro.
Non vi è nessuna limitazione a riguardo, l'unico motivo per "dimissioni forzate" è il cambio di ceto sociale.
Poi ovviamente sta al buon senso del singolo....