[Esteri] Modena e la Regina

Forse non tutti sanno che il Ducato di Modena, teoricamente amico, è la fonte principale, volontaria o involontaria, di una serie di attacchi contro la Regina Nostra moglie.
In particolare consideriamo cause di attrito:
1) la responsabilità nell'affondamento della Galea da guerra del fu Conte Edoardo Malaspina, ereditata da Eriti:
2) gli attacchi personali, proprio in questi giorni, da parte del Giudice Alex001, a Nostra moglie, miranti a dipingerla come una corruttrice in mala fede che cerca di frodare i modenesi, in riferimento alla suddetta vicenda.

Ora, queste offese sono puramente gratuite, oltre che false, in quanto non vi era ragione alcuna perchè si innescasse nuovamente tale polemica, non avendo Nostra moglie insistito recentemente sul pagamento dei danni. Noi non possiamo tollerare ulteriormente tale atteggiamento da parte di una carica pubblica di Modena. Alex deve essere costretto a scusarsi pubblicamente ed il Duca ha il dovere morale di appoggiarCi o dovremo riconsiderare i nostri rapporti.

Potremmo cominciare con l'incaricare il nostro ambasciatore di chiedere spiegazioni al loro ciambellano

Credo che l'approccio del Ministro Ful sia la via più corretta da seguire, senza però dimenticare che tale mancanza di rispetto è intollerabile.

Le spiegazioni sono inutili. Vogliamo provvedimenti inequivocabili.

Non volendo marcar di rispetto a voi o a vostra moglie, intendiamo rendervi noto che, considerando gli ultimi avvenimenti riguardo firenze, sarebbe buono tenersi modena stretta, pur dovendo accettare, ancora per poco, tale affronto.

Non dobbiamo chiedere spiegazioni: dobbiamo chiedere cosa ha intenzione di fare Modena.

Maestà,

Mi presenterò in grande spolvero a palazzo ducale, così discuto di questa faccenda e nel frattempo sondiamo il terreno sulla sospetta attività fiorentina...

ps: sono forse di occhio poco fino, ma riuscite ad indicarmi il luogo preciso (link) in cui sono state pronunciate le inaccettabili accuse alla Regina?

Eccolo!
7http://forum.iregni.com/viewtopic.php?t=2052979&postdays=0&postorder=asc&start=135

Sono doverose due precisazioni.

La prima riguarda quell'uomo.
Alex ce l'ha con me per l'umiliazione che feci subire a lui e alla sua amichetta oltre un anno fa durante un processo farsa, dove sia lui, allora Pubblico Ministero, sia lei, accusa, furono trattati per quelli che sono: incompetenti.
Da allora non perdono occasione di punzecchiare od offendere per la Siria o tutto quello che ne concerne, e non sono gli unici. Sfortunatamente per loro, ne vengo sempre a conoscenza.
I fatti odierni sono presto detti: il Barone Diego, al secolo Buldozer, come cittadino di Massa ha chiesto spiegazioni al Sindaco della sua città per fatti inerenti la gestione municipale. Il Consigliere nonchè Giudice di Modena Alex, è intervenuto non si sa per quale motivo, e dopo vari battibecchi, senza una spiegazione logica visto che la frase detta dal Barone era palesemente sarcastica, chiede al Barone quanto lo avrei pagato per offenderlo, e ne scaturisce un botta e risposta con rivendicazioni passate, che se uno ha un briciolo di intelligenza ricorderebbe che il documento che recrimina era firmato dal Visconte Brixia e non dal Barone.

La seconda riguarda un appello fatto dal Duca uscente di Modena, pochi giorni dopo tale scontro verbale, dove in esso richiama a comportamenti più consoni i Nobili e i Consiglieri. Nello stesso il Barone Diego riporta al Duca le frecciate fatte dal Giudice e chiede se ci saranno scuse e/o provvedimenti. Il Duca non è più intervenuto, lasciando quindi tale domanda del Barone in sospeso.

Ci sarebbero anche altre precisazioni da fare, e resoconti, ma è una storia lunga e dai molti risvolti, che non credo vogliate sentire, e soprattutto coinvolge persone cui non credo abbiate mai avuto sentore, rendendola quindi ulteriormente noiosa ^^

Grazie delle spiegazioni Altezza,

A modena è appena stato eletto il nuovo consiglio, recandomi a Palazzo Ducale vedrò di trovare il giusto compromesso tra la soddisfazione da richiedere e la non compromissione delll'atteggiamento, per lo meno di neutralità benevola, necessario in caso di conflitto