Comunicato da Genova - rottura trattato con Ordine Nemesi

Ho ricevuto dalle autorità genovesi questo avviso di rottura del trattato tra Repubblica e Nemesi, che vi riporto per le possibili valutazioni.

Questa volta la rottura sembra reale, se perderanno Gwenova come base stabile, dvranno cercarsi un altro posto in cui stabilirsi?

A margine noto che si rinnova l'eterno equivoco per cui stati esteri si rivolgono ai governatori per comunicazioni diplomatiche.. ma questo è tema e questione diverso

Ladyvioletta ha scritto:

Salve Eccellenza,

sono Isabella d'Altavilla, Contessa di Bolgheri e nuovo Gran Ciambellano genovese. Vi invio questo documento, chiedendovi di affiggerlo nella vostra piazza repubblicana e dargli visibilità così che il popolo italico tutto possa esserne a conoscenza.

Vi porgo i miei omaggi
Isabella d'Altavilla
Contessa di Bolgheri
GC della Repubblica di Genova

[rp]Genova, 16 maggio 1460


Al Gran Maestro dell'Ordine della Nemesi
Senatore Conte di Rocca Barbena, Guglielmo VIII degli Aleramici del Monferrato detto Weissmatten


NOTIFICA UFFICIALE
ROTTURA DEL TRATTATO DI AMICIZIA TRA LA REPUBBLICA DI GENOVA E L'ORDINE DELLA NEMESI

Con questo documento vi comunichiamo la decisione del Doge della Superba Repubblica di Genova il Conte di Savignone Carlo V d'Angiò, e del Consiglio della Repubblica, di rompere unilateralmente il Trattato di amicizia firmato a Genova il 6 gennaio 1459.


Le motivazioni sono già in vostro possesso, ma le riassumiamo in via ufficiale anche in questa sede.

A seguito di Vostre dichiarazioni ed affermazioni avvenute sia in sale private (quali ad es. quelle dell'esercito) sia in luoghi pubblici (ad es. nella taverna della Repubblica) il Doge Vi ammoniva, chiedendoVi di ritrattare ed abiurare, pena la possibilità di rottura del Trattato in oggetto.

Pillgrim ha scritto:

Il Doge valuta le dichiarazioni del Gran Maestro di quest'Ordine lesive e destabilizzanti dell'ordine e dello Stato Legittimo, quello guidato da questo governo.

Il Gran Maestro Conte Weissmatten, a nome di tutti i cavalieri dell'Ordine, ha la facoltà ora di ritrattare le sue affermazioni, dichiarando la totale legittimità di questo governo e del Doge della Repubblica.

In caso di risposta negativa prendo seriamente in considerazione l'opportunità di sciogliere il Trattato, secondo le norme pattizie siglate dalle parti.

In seguito, il Doge chiedeva più volte una posizione chiara e univoca, ma non ha potuto che registrare la Vostra ferma indisponibilità a rivedere le affermazioni fatte.





Per queste motivazioni,

1) preso atto della decisione irrevocabile del Gran Maestro dell'Ordine della Nemesi Conte Weissmatten di non dichiarare la piena e indiscussa legittimità:
- dei risultati delle elezioni
- di questo governo
- del Doge della Superba Repubblica di Genova
(cit. Weissmatten: "illegittimo e nato con la frode")
(cit. Weissmatten: al Doge "mio caro abusivo")

2) preso atto del rifiuto del suddetto Gran Maestro, nonostante le possibilità ed il tempo concessogli, ad abiurare alle sue affermazioni con le quali si dichiarava non disponibile a difendere lo Stato Legittimo guidato dal suo legittimo governo
(cit. Weissmatten: "non intendo partecipare ad alcuna azione a difesa di questo governo")




IL DOGE DI GENOVA, A NOME DELLA REPUBBLICA CHE RAPPRESENTA,


A) DICHIARA di volersi unilateralmente ritenere libero dal vincolo derivante dal "Trattato di Amicizia" che lega la Repubblica all'Ordine della Nemesi,
(http://chateausavone.frenchboard.com/t3079...la-nemesi#13342)

* per inadempimento dell'Articolo IV comma I

Le affermazioni, confermate e non abiurate, del Gran Maestro in persona sono considerate lesive dell'immagine della Repubblica e "destabilizzanti lo stato legittimo".

* per inadempimento dell'Articolo IX lettera b)

Il Doge non ha ricevuto alcuna comunicazione riguardo la "lista dei propri componenti e quella dei presenti nella Repubblica".

* avvalendosi gli Articoli XIII lettera b) et XIII lettera c)

Questa lettera ufficiale sarà "depositata presso la sede diplomatica dell'Ordine", e comunque notificata direttamente al Gran Maestro.
Scaduti i "4 giorni" disposti dal Trattato, esso verrà definitivamente considerato estinto.

B) DICHIARA estinto ogni privilegio di cui detto Ordine godeva in virtù del trattato oggetto di questo documento.


C) DICHIARA di riservarsi di valutare ulteriori decisioni da assumere nel caso in cui Cavalieri dell'Ordine della Nemesi (e di ogni altro apparato "affiliato", comunque si chiamino, Nemesi, Mauriziani, Semper Fidelis..) tentino di delegittimare lo stato legittimo senza essere censurati o smentiti dal Gran Maestro, o nel caso in cui lo stesso Gran Maestro prosegua la sua opera destabilizzante.


D) RICORDA all'Ordine della Nemesi ed al suo Gran Maestro, la loro subordinazione alla legge sulla "Regolamentazione degli Ordini" ed alle clausole che disciplinano lo statuto degli "ordini stranieri".
In particolare:

Citazione :


d) Obblighi per un ordine straniero
d.1 informazione
L'ordine è obbligato a comunicare allo Stato Maggiore ogni informazione che riguarda la sicurezza della Repubblica. Deve ogni mese informare lo Stato Maggiore delle sue forze effettive
d.2 difesa
L'ordine deve impegnarsi a non nuocere mai alla Repubblica di Genova ed ai Genovesi.


Citazione :


Se i termini del trattato sono stati rispettati, sarà confermato. Se questi non saranno stati rispettati, il riconoscimento sarà annullato ed i suoi membri dovranno lasciare la Repubblica, oppure abbandonare pubblicamente l' ordine, e giurare pubblicamente di non rientrarci più.


Citazione :


Il riconoscimento può essere sospeso su semplice decisione del consiglio della Repubblica.

Il Doge, sperando in un ravvedimento del Gran Maestro dell'Ordine della Nemesi, ribadisce la propria salda volontà di salvaguardare l'immagine e l'onore della Repubblica di fronte a qualsiasi tentativo di delegittimazione o destabilizzazione, e firma in fede questo documento.


Genova, 16 maggio 1460

Carlo V d'Angiò
Conte di Savignone
Doge della Superba Repubblica di Genova


[/rp]

Ho letto il documento. Se posso permettermi e il Sovrano mi concede ancora facoltà di intervento, vorrei sottolineare che la questione è da gestire con cautela.

In primis per le comunicazioni esiste la tavola rotonda a tutti visibile e quindi non serve da parte nostra dare ridondanza a questo comunicato, tralasciando il fatto che si infrange sempre il protocollo di comunicazione con il Regno.

In secundis ricordiamoci che l'attuale doge fa parte dello stesso schieramento dei due precedenti dogi defenestrati dall'amministrazione e membri dei SF. Sarebbe meglio indagare sui motivi per cui il GM si sia rifiutato di aiutare un SF. Ricorderei che il Regno chiuse ambasciate e frontiere con genova durante il dogato di Nitro un SF.

Cercherò al più presto di raccogliere informazioni attendibili.