Sottopongo all'attenzione del Concilio i punti del Trattato che devono essere ridiscussi e modificati, nella maggior parte dei casi queste modifiche sono necessarie perchè in contrasto con la Sovranità del Regno all'interno del proprio territorio.
Adotterò il sistema rodato dal Ministro Boianto adattandolo al caso, in rosso le parti da correggere ed in verde le parti che presenteremo all'Ordine Amoriano per discuterne le modifiche.
Per comodità useremo la sigla OA per indicare l'Ordine Amoriano
- Citazione :
- Articolo II - del porto d'armi
Per esercitare al meglio la propria missione ed i propri compiti, tutti gli appartenenti all'Ordine Amoriano hanno il diritto di portare armi di qualsiasi natura esse siano, all'interno dei territori del Regno.
Queste armi devono essere portate con orgoglio e saranno visibili a tutti.
Tali armi non potranno, in ogni caso, essere utilizzate per atti delittuosi.
Il loro utilizzo è sottomesso alle leggi del Regno ed ai precetti dell'Ordine.
I precetti dell'Ordine sono secondari alle leggi del Regno ed in ogni caso subordinati ad esse, se per assurdo i precetti dell'OA stabilissero che si dovessero perseguitare una determianto tipo di persone perchè contrarie ai loro principi in ogni caso non potrebbero se quesot tipo di persecuzione sarebbe in contrasto con le leggi duosiciliane, ragione per cui si deve eliminare la parte evidenziata in rosso perchè inapplicabile se contrario alle leggi nostrane e inutile se permesso dal nostro ordinamento.
- Citazione :
- Articolo III - del diritto di passaggio
Il Regno delle Due Sicilie accorda il diritto di libera circolazione sul suo territorio a tutti i membri dell’Ordine Amoriano - salvo particolari situazioni di pericolo nazionale - singolarmente, in gruppi armati o in formazione esercito.
In caso di operazioni militari l'Ordine avviserà il Principe della Provincia di competenza, prima del passaggio delle sue truppe sul territorio interessato.
Il Regno autorizza l'entrata di altri Ordini Cavallereschi sotto la responsabilità dell’Ordine Amoriano per condurre missioni definite di comune accordo.
io la cambierei in questo modo
In tempo di pace, e quando non sussistono limitazioni alla circolazione delle genti sul nostro territorio, il Regno delle Due Sicilie accorda il diritto di libera circolazione sul suo territorio a tutti i membri dell’Ordine Amoriano, singolarmente o in gruppi armati, al pari dei cittadini duosiciliani.La parte successiva che ho evidenziato in blu, mi è poco chiara e vorrei capire cosa si intende, se parlano di operazioni militari dell'OA sul nostro territorio oppure di operazioni nostre. In base a uqello che dovrebbe significare poi si vedrà, se parlano di operazioni militari loro sul nostro territorio credo che sia una cosa che non di potrà mai verificare, a meno che non stiano operando per noi sotto il comando dell SMR, se invece si tratta di voler passare dove stiamo facendo noi operazioni militari mi sembra superfluo specificarlo perchè è ovvio che come tutti i cittadini saranno sottoposti alle limitazioni negli spostamenti e alle richieste di autorizzazioni per potersi muovere in caso di conflitto per non rimanere vittima di eserciti ostili in manovra.
L'ultima parte evidenziata in rosso fuoco è invece inammissibile perchè il trattato è ta noi e loro, se voglio introdurre altri ordini tali ordini dovranno stipulare prima un trattato con noi, inoltre come sopra resta da chiarire cosa intendono con "
per condurre missioni definite di comune accordo." in accordo con noi, ed in questo caso servirebbe prima il trattato di questi altri ordini con noi, se invece parlano di missioni amoriane concordate con altri ordini da
svolgere sul nostro territorio è una cosa che non si potrà mai verificare senza prima avere l'autorizzazione dal Regno ed anche in questo caso servirebbe un nostro osservatore nei loro eserciti per vigilare sul loro operato.
- Citazione :
- Articolo IV - dell'isonomia
I membri dell’Ordine di Sperone dei 42 Martiri di Amorio presenti in questa terra si impegnano a rispettare le leggi del Regno, eccezion fatta per i privilegi riconosciuti dal presente concordato.
Anzi, mettono a disposizione le proprie energie per partecipare attivamente allo sviluppo delle stesse.
L’Ordine mette a disposizione del Regno i membri ivi presenti per aiutare la giustizia e la pace tra Principati e Contee.
Essi saranno retribuiti per tali atti nella proporzione e modalità decisa con il Regno.
Si impegnano a rispettare le leggi del Regno, punto e basta non ci sono privilegi che permettono di andare contro le leggi e se ci sono vanno aboliti o modificati.
Una peculiarità della cavalleria è l'agire senza nulla ricevere in cambio, è sancito proprio dal regolamento araldico, altrimenti nonsi è più cavalieri ma mercenari al soldo di chi paga per ricevere i loro servigi, invece quella del cavaliere è una vocazione al servizio del bene e della giustizia, in difesa dei deboli e degli indifesi, leggere di retribuzione stona, ciò non toglie che un Sovrano sa essere riconoscente con chi lo serve fedelmente e di certo riceveranno una ricompensa che potrà essere pecuniaria ed anche di altra natura, concessione di titoli e onorificenze nonchè posizioni di prestigio per chi si distingue particolarmente per valore e dedizione alle cause del Regno. Per cui trovo fuori luogo quella frase finale e offende sia loro che la Corona, si deve trovare qualcosa di più consono che sancisca anche per chi verrà dopo di noi che loro lo fanno a titolo gratuito ma che da parte nostra l'impegno, la fedeltà e la collaborazione sono ricompensate, naturalmente se si deve pagare per una missione prima si attingerà dalle forze militari nostrane perchè non avrebbe senso fare il contrario.
- Citazione :
- Articolo VII - della difesa
Tutti gli appartenenti all'Ordine Amoriano presenti nei territori del Regno sono fin da ora autorizzati a costituire truppe a difesa delle città del Regno e a scortare viaggiatori e mercanti.
precisiamo che la prima in collaborazione con le milizie locali quindi di concerto con il Comandante della milizia locale, si mettono a sua disposizione forniscono i nominativi e presteranno la loro opera come gli altri miliziani (senza esagerazioni da parte dei Comandanti nello sfruttarli più degli altri), per il servizio di scorta invece possono farlo sia in collaborazione con il Sindaco che con il Comandante dipende da come sono organizzati localmente, sempre a titolo gratuito che poi lo scortato vuole fare un cadeaux è un altro discorso.
- Citazione :
- L'Ordine Amoriano è altresì autorizzato a costituire gruppi armati e reggimenti composti da propri membri - eventualmente rinforzati da volontari - per svolgere le proprie missioni.
Il comandante del gruppo armato o reggimento si impegna ad avvisare il Capitano e il Prefetto della Provincia del Regno in cui si trova, degli spostamenti da effettuare.
L'Ordine Amoriano potrà legittimamente costituire uno o più eserciti nel Regno se otterrà il permesso del Principe della Provincia in cui l'armata verrebbe creata.
Qui devo richiamare l'attenzione su una cosa che esula dal trattato quindi la rimango in sospeso e la estrapolo per discuterne a parte, in base al risultato poi si vedrà se modificare o lasciare così la parte in rosso
- Citazione :
- Nel caso in cui il Regno, o una delle sue Province, richiederanno all'Ordine Amoriano di creare un’armata, i membri ivi presenti si impegneranno ad esaudire tale richiesta, nella misura più conveniente per il Regno.
In che termini conveniente di ducati, di uomini?
- Citazione :
- In ogni caso, gli spostamenti dell'armata andranno concordati di volta in volta con il Capitano ed il Prefetto della Provincia in cui la stessa si trova.
In caso di entrata in guerra del Regno delle Due Sicilie, sarà a discrezione dell'Ordine Amoriano se impegnarsi a sostenere l’esercito, che sia Reale o di una delle Province, nell’adozione di misure meramente difensive.
Tutte le operazioni verranno svolte senza alcun riconoscimento di retribuzione, a meno di eventuali riconoscimenti una tantum a discrezione del Regno.
A me stà bene la parte evidenziata in rosso però è ovvio che così c'è un impegno più blando, almeno sulla carta, da parte loro che alla fine ci fa dire va bene allora si valuta di volta in volta cosa fare e nel frattempo ciascuno è libero da impegni prefissati dal trattato. Credo che sia conveniente per noi come per loro. Gia la formula che hanno usato qui circa i compensi è migliore io gli suggerirei di lasciare solo questa la limite adattarla menzionando un allargamento di questo criterio anche agli altri tipi di collaborazione e cassare l'altro riferimento sui compensi citati nell'articolo IV che è veramente brutto, comunque questa è una cosa che occorre stabilire in maniera informale (prendere accordi e chiarsirsi in off per migliorare l'aspetto gdr di comune accordo) e se non avete nulla in contrario posso farlo io in privato con il Gran Maestro.
Su quello che segue non ci sono cose particolari secondo me ma verificate pure voi e soprattuto verificate se si sono altri punti in generale da sistemare, compreso quello che che ho proposto io.
Scusate se ci sono errori di battitura ma sono veramente stanco e non ce la faccio a correggere