Arrivo del Ciambellano Senese

Le giornate con l'arrivo della primavera si facevano più lunghe e regalavano al viaggio che si stava compiendo dei paesaggi che si erano rimirati solo in cari e antichi dipinti.
Arrivata al Palazzo Reale di Napoli Myah si apprestò a scendere dalla carrozza che l'aveva condotta sin lì.

"Buonasera, sono Myah Carroz, il nuovo ciambellano della Repubblica di Siena, gradirei incontrare chi di competenza "

E venne subito scortata all'interno del Palazzo

Poco dopo arrivò anche il Principe EvermaxIII , saputa della nuovo regno e della nuova capitale , aveva voluto prendere qualche gg per visitare questa splendida città...

"SAlve, dovrebbe essere arrivata il nuovo ciambellano della Repubblica di Siena per incontrare le autorità del Regno delle 2Sicilie , mi potete portare nella stanza dove si è recata la mia ciambellana ? "
il soldato di guardia chiese :
"Chi devo annunciare ..."
" Stefano D'oria, Principe di Siena "

Darko passava dal cortile del castello.
Vide una testa coronata passeggiare...

"ma tu guarda quello!" pensò.

"Iddu veni ccà, e passìa nto me giardinu!!!" si disse nella sua lingua natìa, il siciliano.

"Au... unni a gghiri iennu??" gli urlò, scocciato.

Il tale coronato si girò, divertito.

"Oh bischero d'un principe! Sei sempre il solito!" Disse Stefano.

Darko si rallegrò alla vista del collega ed amico.

"Ah tu sei?? E che vieni in casa mia a mani vacanti? Vieni, vieni, andiamo a mangiare i cannoli!"

E lo condusse nella cucina... che principe informale!

Mentre Stavano andando in cucina ad Stefano gli venne in mente che nella carrozza reale aveva con se qualche alimento senese e allora disse :

"Uuu Guarda guarda mi era venuto un buchetto , proprio qui allo stomaco ...i che tu dici di du tortelli co sugo di carne...e co un bè chiantino ?"

e con un sorriso imenso continuarono il tur delle cucine ...

Il Ciambellano Reale restò impietrita di fronte alla scena che vedeva da lontano. "Principe Darko?!?" Si chiese fra sè "ma cosa state facendo?!?!"

Poi pensò che forse fra principi si usava fare così ed evidentemente lei non poteva capire. Appena si riprese dallo stupore corse verso la povera collega Myah che era stata lasciata da sola nel palazzo.

"Madonna è un onore per me fare la vostra conoscenza. Ma vogliate seguirmi ai piani superiori ho fatto preparare una stanza stanza appositamente per voi. Riposatevi dal lungo viaggio, spero sia stato privo di difficoltà. Poi, non appena ci raggiungeranno i Principi potremo parlare di lavoro."

Poi pensò "Speriamo che Darko si ricordi di accompagnare il Principe Evermaxiii nel suo ufficio e non lo molli lì da solo. Oh Aristotele ti prego..."

Sofia era tornata in patria per una questione che le stava molto a cuore.
Senza nemmeno disfare i bagagli si diresse al Castello di Siena e chiese udienza al Ciambellano.
Venne fatta accomodare nello studio, e dopo qualche istante entrò Isabella.
“Sofia non mi aspettavo di vederti così presto, però è sempre un piacere rivederti.”
“E’ sempre un gran piacere anche per me.”
Isabella chiamò una cameriera e le chiese di portare tisana e pasticcini, quando la porta si fù richiusa Sofia riprese a parlare.
“Isabella, se son qui è perché c’è una questione che mi sta molto a cuore e volevo parlartene”
“Dimmi pure cara”
“Come ben sai, ero Ambasciatrice Senese sia negli Abruzzi che in Terra di Lavoro, li mi son trovata molto bene e credo che il mio lavoro non sia ancora compiuto… è per questo che vorrei rimanere in quelle terre e diventare Ambasciatrice Senese nel Regno delle Due Sicilie”
“Sofia, devo ammettere che il nostro Principe ti conosce molto bene, infatti mi aveva già fatto presente questa tua probabile richiesta”
Isabella aprì il cassetto della scrivania e tirò fuori una pergamena.
“E’ gia tutto pronto”
“Isabella non so come ringraziarvi! Porgi i miei saluti a Ever e ringrazialo da parte mia”
Sofia si alzò per andarsene
“Vai gia via? Se attendi due minuti arriverà la tisana, e se non erro anche Ever, così potrai salutarlo di persona”
“Ti ringrazio Myah, ma il calesse mi attende… torno nel Regno delle due Sicilie stanotte stesso.”
Così si congedò e ripartì alla volta del Palazzo Reale di Napoli.


Arrivò l’indomani notte, esausta dal viaggio.
Come prima cosa andò nel salone d’ingresso dove chiamò un paggio.
“Messere, le prego di consegnare questa pergamena al Ciambellano, e di informarlo del mio arrivo. Il mio nome è Sofia Sforza Ambasciatrice Senese nel Regno delle due Sicilie.

Sofia fu felicissima di rincontrare il suo caro amico Grevius, lo salutò calorosamente e con un fazzoletto gli pulì una macchia d’inchiostro che aveva sulla fronte..
“Greviucci son felice di rivederti, ma mi sa che tu lavori troppo! Quando hai cinque minuti vienimi a trovare in ufficio che ho tante cose da raccontarti ^_^”

La giornata si volgeva oramai al termine ,i lavoratori facevano ritorno alle loro case e le prime imposte iniziavano a chiudersi, la carrozza andava veloce, come se fosse anch'essa ansiosa di arrivare a destinazione.
Le ruote si arrestarono e coloro che sedevano all'interno scesero davanti all'ingresso del Palazzo Reale, una leggera brezza faceva muovere i loro soprabiti.
Isabella dopo esser scesa dalla carrozza e si voltò in direzione di Siena, il luogo da cui proveniva, Repubblica che aveva sempre dato massima importanza al rapporto con quel Regno, sempre governato da Principi e Re che mai persero il senno e dov'era sempre stata accolta nel migliore dei modi.
Dopo aver mostrato le sue referenze fu condotta nel salone riservato all'accoglienza dei vari corpi diplomatici.
Il ricordo di quei corridoi si discostava poco dalla realtà, qualche dipinto in più e qualche statua era stata sostituita, i visi dei presenti erano invece cambiati, alcuni conosciuti, altri meno.

"Sono Isabella II "Myah" Carroz, Gran Ciambellano della Repubblica di Siena, ecco, presentate questo a chi di dovere"

[b]

Un messo avvisò Kloen dell'arrivo del Gran Ciambellano della Repubblica di Siena.
La dama allora andò ad accoglierla per accompagnarla presso le sue stanze.
"Benvenuta madama, io sono Hella Seel Kloen Monforte e spero che la Vostra permanenza qui sia a Voi gradita.
Per qualsiasi richiesta sono a Vostra completa disposizione."
La dama provvedette a far preparare il camino per l'ospite affinchè le sue fredde stanze si riscaldassero, in più le fece trovare sul tavolo un liquore per sopportare il freddo della stagione invernale.