Incontro con la famiglia Della Groana

"Maestà, prendo atto delle parole di Dama Elita. Se ritiene ella stessa di essere coinvolta, non ho nulla in contrario a che partecipi. Se anche Federica concorda, con il Vostro grazioso consenso, direi di attendere che i Corleone convocati ci raggiungano e poi potremmo procedere"


Hans si sedette con un inchino.

Ascoltò le parole della ragazza e con un sospiro si alzò:

"Abbiamo convocato due persone, Vostro padre e Vostro fratello, e credo sia cortesia attenderle prima di procedere. Qui ci sono molti convenuti che a mio avviso non c'entrano nulla, aspettiamo quelli che probabilmente hanno maggior diritto di dire la loro. Ci sarà tempo per chiarirsi.

Questa comunque non è una faida, altrimenti il sangue avrebbe già colorato le strade. Facciamo in modo che non lo divenga."

Si inchinò alla Regina e si risedette.

Marchese Hemmet e Onorevole Federica dato che siete entrambi concordi che l'onorevole Elita resti
avete il Nostro placet

attendiamo

i nuovi convenuti

Maestà vi ringrazio, così come ringrazio il Marchese e Federica.

Permettete ancora un appunto. Su una cosa concordo con Federica, anche se in parte. In attesa che arrivino il Barone e il Visconte e si possa chiarire con essi il lato strettamente personale della faccenda, potremmo risparmiare tempo tutti e potremmo farlo risparmiare anche ai membri della famiglia Corleone, chiarendo il lato pubblico della questione ora.

Perchè quel lato continua ad esistere a mio avviso. Perchè purtroppo la faccenda è diventata pubblica nel momento in cui è stato posto un veto e nel momento in cui l'onorevole Federica si è trovata a dover dire al Parlamento intero che si ritirava dalle discussioni perchè altrimenti avrebbe inficiato i lavori parlamentari.
Proprio perchè implicata nella questione personale, io capisco che si voglia chiedere soddisfazione ad una persona se ci si sente offesi, sebbene non veda esattamente come o dove abbiamo offeso, ma questo lo chiariremo a breve con il Visconte e il Barone. E se verrà appurato che ho recato offesa o danno, restituirò il mal tolto.

Quello che continuo a non capire però ed è la ragione per cui ho richiesto l'intervento di Sua Maestà e che non è stato ancora chiarito è il perchè il chiedere soddisfazione abbia implicato il vietare a dei ministri di svolgere il loro dovere.

/me fa un'inchino

Marchese con tutto il rispetto, ma a me non sembra tanto tirata per i capelli come dite. Perchè al di là di ciò che dicono regolamenti, la realtà è che i maggiori interlocutori in Parlamento siano proprio i ministri.
Vi faccio un esempio: c'è una proposta di riforma della Carta Costituzionale in Parlamento, che è stata redatta dai Ministri; va da sè che se c'è da chiedere delucidazioni sul significato del testo, si debba chiedere ai ministri che l'hanno scritta perchè solo loro possono conoscere il significato autentico di ciò che hanno proposto. E se l'onorevole si è sentita in dovere di chiedere scusa ai parlamentari significa che un disagio lo ha riscontrato, visto e considerato che è il membro parlamentare più attivo dell'assemblea.

Ma il punto marchese è proprio alla radice. L'onorevole Federica ha perso il vostro rispetto, legittimo o non legittimo, restano fatti vostri. Ma quello che non comprendo è il perchè fare richieste ai vostri familiari che implicano scelte istituzionali che spettano solo alla Regina. Dire infatti ad una persona "siete ignorata" è un gesto che ha lo stesso valore in un certo senso del negare l'accesso alle sale del parlamento. E questo può stabilirlo solo Sua Maestà.

crediamo Onorevole Elita che il Marchese Hemmet in precedente intervento , abbia già dato risposta alla questione da voi posta su ciò che concerne le relazioni istituzionali


""""Quello che volevo dirVi Maestà con le mie parole è che non deve essere Vostra preoccupazione il "come" i miei famigliari terrano fede ai loro giuramenti, l'importante è che lo facciano, come hanno sempre fatto. Se qualcuno, in qualsiasi momento, riterrà che uno chiunque di noi abbia infranto i propri impegni non ha che da parlare.""""""


tempo e pazienza non ci difettano , possiamo anche attendenre i rappersentanti della Famiglia Corleone

Maestà,

ho inteso le parole le Marchese, io probabilmente non sarò in grado di interpretare i fatti, ma l'unico dato che vedo è che il Marchese sostiene che i suoi familiari non hanno mancato ai loro doveri istituzionali ma che, questi, a torto o ragione, fino ad oggi non hanno rivolto la parola all'onorevole Federica e non hanno partecipato alle discussioni dove lei era interlocutrice in Parlamento. Questo è dunque il modo corretto di adempiere ai propri doveri istituzionali?

Salve vostra Maestà e presenti, sono Lord Enrico Corleone, Visconte di Itri. Mi presento perché di molti di voi non sono a conoscenza di chi siano e del loro ruolo in questa discussione.

Sono stato interpellato quale rappresentante, insieme a mio padre Aster_x, Barone di Campodimele, del Casato Nobile Corleone.
Ma mi pongo un quesito iniziale. Questa discussione che fine ha?
Il chiarimento bisogna trovarlo alla diatibra personale o alle conseguenze che quest’ultima ha nelle funzioni istituzionali?

Spero proprio la seconda. Non vorrei importunare la Regina per delle questioni meramente personali. Quindi mi muoverò, tranne novità, su questa “via”.

Non commenterò ancora sull’intero accaduto perché ho già parlato a lungo con Federica e in via trasversale con i Groana, di cui nutro profondo rispetto.
Quindi cercherò delle soluzioni. Poi ben vengano i chiarimenti.

Come rappresentante dei Corleone vorrei chiedere al Capo Casato Hemmet, se fosse disponibile a limitare l’ordine da lui imposto alla sola sfera personale. Che sia una soluzione o uno spunto per il chiarimento.
Federica ha fatto i suoi errori come persona, però si sta dimostrando un politico attivo e onesto.

Hans Si alzò

"Enrico bentrovato. Se devo essere sincero anch'io non ho ancora inteso il perché di questa convocazione di fronte a Sua Maestà, ma ormai siamo qui.

Madonna Elita, io ho chiesto ai miei famigliari di non rivolgere la parola a Federica, per i motivi che ho già spiegato. Questo non preclude minimamente le funzioni dei Ministri e del Parlamento. Quando un ministro partecipa a una discussione si rivolge all'assemblea, non al singolo. Se non l'hanno ancora fatto o avevano di meglio da fare, o il loro intervento non era necessario, non sta a me che non frequento quelle sale giudicare.

Questo potrà sembrare un sofisma, ma è un'interpretazione rigorosa.

Se Federica si trova a disagio, scusatemi la franchezza, sono problemi suoi.

Se invece di chiedere scusa al Parlamento avesse risposto alle mie domande, probabilmente ci saremmo risparmiati tutto questo e Sua Maestà potrebbe dedicarsi ad altre ben più importanti faccende.

Per quanto riguarda Voi Federica, siamo partiti male nel momento stesso in cui avete aperto bocca in piazza. Se volete, possiamo cercare di risolvere la questione ora qui, o in seguito privatamente, o dove credete. Ora che Vostro fratello è giunto Vi saprà consigliare. Enrico mi conosce da anni e sa che sono una persona corretta, ma sull'onore non transigo.

Grazie dell'attenzione Maestà"

S'inchinò e si risedette

Marchese io non sono esperta come Voi e probabilmente molte cose mi sfuggono; per questo io ho fatto solo una domanda alla Regina e nel caso, la rigiro anche a voi nella speranza che possiate illuminarmi così che io possa comprendere qualcosa in più anche io su come ci si comporta nei luoghi istituzionali.
Non rivolgere la parola ad un singolo parlamentare è un modo corretto di adempiere ai propri doveri istituzionali?

Perdonatemi il ritardo,ho avuto alcune giorante un po piene.

Per prima cosa, partendo dal fondo, giusto per appunto dato che sono tra le ultime cose dette.
Figlia mia hai poco da recriminare al Merchese, è stato convocato qui, come lo siamo stati noi. Non fu di certo lui a mischiare politica e parentele per primo, tanto meno a portare la cosa in parlamento, al massimo foste tu e la tua compagna di partito; quindi non capisco proprio le tu ultime parole:

Federica. ha scritto:

mi fa solo fastidio che si mettano le cose personali anche in aule dove in teoria queste cose si dovrebbero tenere fuori,però forse questo lo possono fare solo alcuni mentre altri non ne sono purtroppo capaci

Seconda cosa, come ho tentato di spiegare sia a te che ad Enrico e come dico ormai da sempre.
Nessuno ci chiude la bocca, non esistono argomenti di cui non si possa parlare, anche la tua osservazione poteva essere leggitima, te lo dico da l primo giorno.
Ma per ogni cosa vi è un luogo ed un tono addatto e tu non sei mai risucita a capire come usare entrambe le cose... o chi per te.
I toni potevano essere più pacati, le osservazioni spedite privatamente alla regina o agli stessi Groana; stessa cosa potevate fare sia tu che la tua compagna invece di portarli davanti agli Onorevoli in parlamento. Ma a quanto pare ogni occasione è bona per fare politica spicciola ad ogni livello.

Concludo, cara Federica, dicendoti che sono qui ed escolterò, ma non sentirai miei commenti se non ne richeiderai; più di una volta ho cercato di venierti incontro e di mediare con il Merchese, che credo possa conferamre, e tu puntualmente hai rifiutato la mia mano tesa o hai reso vani i miei "sforzi".
Vuoi essere grande ed emancipata; che tu lo sia fino in fondo.

Ah, perdonatemi, quasi dimenticavo...
A me la storia sul "cattivo consigliere" di tali osservazioni è stata raccotnata diversamente dalle parole di Elita... ma non è da me che è richiesta la verità.

Messer Aster, una precisazione.
Per quel che riguarda me, non credo ci sia molto da "raccontare". Che nella discussione ricriminata a Federica io sia stata la prima a usare il nome dei Groana e che lei mi sia venuta dietro, è un dato di fatto, che chiunque era presente a quella discussione sa.

"Guglielmo, sono veramente contento di ritrovarti, mi rammarico solo per le circostante.

Permettimi di rispondere alle fanciulle.

Federica, nella foga di parlare dite inesattezze e vi contraddicete, o almeno contraddicete chi parla per voi. Un solo ministro porta il nome Groana, il qui presente Boianto, mio cugino.

A meno che Sua Maestà non ne abbia nominati altri nelle ultime ore non mi risultano altri Groana con incarichi ministeriali.

Io sono giorni che sostengo che voi siete libera di parlare, è Donna Elita che mi dice che avete chiesto scusa al Parlamento perché non potevate farlo. Forse è meglio che vi decidiate.

Riguarda al pubblico e privato, trovo che vostro padre vi abbia risposto in modo eccellente. Concludendo, voi chiedete cosa voglio. Voglio i due nomi delle persone "a voi care che vi hanno mal consigliato"

Si rivolse a Elita

"Madonna, concordo nel sottoporre la questione a Sua Maestà. Io ritengo, anche in base all'esperienza che nessun danno sia arrecato al Parlamento, tuttavia se Ella riterrà che il mio precetto possa influenzare i lavori dell'aula, lo ritirerò con riserva. Ubi Maior, minor cessat.

Per quanto riguarda la storia del "cattivo consigliere" come l'ha definita il Barone di Campodimele, anche a me risulta differente, ora vedremo se approfondirla o meno in questa sede."

Rivolto alla regina "Maestà, grazie per l'attenzione"

Marchese,

Con tutto il rispetto, vi vhiedo, chi vi ha riportato le parole dette in piazza, perchè voi non eravate sul suolo del Regno a quanto mi risulta, può dire che io non sia stata la prima a fare il nome dei Groana in piazza? D'altra parte, in questo nostro Regno tutto è trascritto e archiviato, purtroppo o per fortuna. E non credo sarebbe difficile rintracciare quei verbali.

Secondariamente, prima avete detto che i ministri si rivolgono all'assemblea tutta e non al singolo parlamentare. Ora dite che anche in base all'esperienza che nessun danno sia arrecato al Parlamento. Ma pur comprendendo l'esperienza, voi in Parlamento materialmente non ci siete e dama Federica ha fatto degli interventi, ponendo delle domande ben precise. Alla domanda di una persona, si risponde all'Assemblea o alla persona in questione?

Inoltre, se dite che nessun danno è stato arrecato, state dunque confermando che quell'ordine sia stato dato? E se si allora, vi risottopongo la domada che vi ho posta prima a cui non avete risposto:
Indipendentemente dal danno, se sia stato recato o meno, non rivolgere la parola ad un singolo parlamentare è un modo corretto di adempiere ai propri doveri istituzionali?

"Ammetto Marchese non aver capito cosa dobbiamo risolvere se il lato privato della cosa o quello pubblico,io penso che siano strettamente collegate.Se si risolvete il lato privato della faccenda automaticamente spero dovrebbe risolversi anche il lato pubblico,o mi sbaglio?"

"Marchese sicuro che non vi siate voi confuso? Scusate se mi permetto, ma prima dite che per esperienza sapete come funzionano le dinamiche Parlamentari e poi dite che io vi pongo domande circa cose che accadono in Parlamento, dove voi non avete accesso e quindi non potete rispondere. Ma mi sembra chiaro che la mia prima domanda voleva far leva sempre e solo sulla vostra esperienza pregressa. Possibile non vi sia mai capitato prima d'ora che qualcuno in una assemblea abbia posto una domanda precisa a cui bisognava rispondere personalmente a chi poneva la questione? Mi parrebbe strano sinceramente.

Per quanto riguarda la mia seconda domanda, e cioè se non rivolgere la parola ad un singolo parlamentare è un modo corretto di adempiere ai propri doveri istituzionali, avete replicato che voi avete un punto di vista chiaro; ma essendo una domanda che implica o un si o un no come risposta, devo dedurre dalla vostra replica che mi state dicendo di si. O mi sono sbagliata? Perchè se non mi fossi sbagliata Marchese, allora avete ragione che abbiamo poco da discutere, perchè nonostante la vostra esperienza, non riesco a immaginare che si possa ignorare qualcuno in una Assemblea. Poniamo caso che vi trovaste in un Consiglio con almeno dieci persone che per vari motivi avessero perso il vostro rispetto, blocchereste dunque i lavori del tutto? Sarò giovane e inesperta, ma credo che in una sala istituzionale sia necessario mettere da parte ogni remora personale e lavorare e collaborare con chiunque ci si trovi accanto.
D'altra parte mi sembrava che gli stessi membri del Concilio avessero sostenuto che l'unica persona a poter decidere se qualcuno fosse indesiderato in una sala pubblica sia la Regina."

Freyja aveva a lungo ascoltato, spesso sorridendo.

"Girala come ti pare sempre zucca rimane"
Lo disse a mezza voce, alcuni l'avrebbero sentita, altri no.

"Federica, forse l'altro nome della Groana che ti manca è il mio.
Che oggi poi i miei parenti par si divertano a dimenticare i più semplici regolamenti araldici, per cui, anche volendo, essendo registrata anche con il loro Cognome presso l'araldica non possono cancellarmi nemmeno volendo è altro discorso.
Lo sanno ovviamente, ma fa comodo ignorarlo.

Zio Hans, Ho ascoltato con attenzione le Vostre parole... e qualcosa non mi quadra...
Il giorno 3 Novembre, il giorno precedente la mia espulsione dal casato, io feci due cose.
Invitai mia figlia ad assumersi pubblicamente le sue eventuali colpe.
Venni da Voi ponendovi una domanda ben precisa:
Se la ragazza dovesse porre una domanda diretta a me, Ettore o Boianto, e la Sovrana dovesse invitarci o ordinarci di rispondere, come dovremmo comportarci?
Ve lo chiesi come all'epoca vi spiegai per poter rispondere alla Gentile Richiesta che ci poneste in casato.... Voi rispondeste, e l'ho impresso nella memoria come fosse successo pochi minuti fa: Potrete scegliere, obbedirete a lei o a me e in entrambi i casi ne pagherete le conseguenze.
Poco dopo, proprio per il fatto che porto doppio cognome, come tra l'altro Voi stesso mi avete registrata nell'albero genealogico depositato presso l'Araldica, se io dovessi considerarmi o meno come membro Groana e quindi sottostare alla vostra Gentile Richiesta e mi rispondeste di si.
Oggi affermate, mi pare, tutto il contrario.
Come mai?
E sopratutto, perchè si gira intorno alla questione?
Avete ordinato ai Vostri parenti di ignorare Federica Corleone nelle Sale di Governo?
E nel caso cosa essi vi hanno risposto se vi hanno risposto?
Questo è il punto. E nonostante si cerchi di girarci intorno sempre li si torna.
Credo sia questo l'interesse della Sovrana. Non inutili e sciocchi sofismi.



Rimase ancora un momento a riflettere se aggiungere altro oppure no...
Per il momento poteva bastare.