Incontro con la famiglia Della Groana

Come disposto da Sua Maestà ho allestito questa sala per dare agio alle parti coinvolte di chiarirsi. Vi lascio al vostro dibattito e se avete bisogno di me non avete che da mandarmi a chiamare.

Buonasera Cancelliere,

ho risposto alla convocazione di Sua Maestà e rimango a Sua completa disposizione, in attesa di sapere cosa posso fare per Lei.

S'inchinò e prese posto sul seggio a lui riservato.

Freyja entrò e prese posto...

"presente anch'io"

Non ho aspettato molto a dir la verità, ben presto un uomo mi ha chiamata e invitata a seguirlo su per lo scalone. Tra l'emozione che mi procura quel gran palazzo, la paura di inciampare sulle mie stessi vesti e fare una figuraccia capitombolando giù, le scale e l'ansia per questo incontro, arrivo su che ho il fiatone.
Il tizio imbellettato si ferma davanti ad una porta.
"Prego madama"

Esito. La solita voglia di scappare. Se non fosse che mi sembra di sentire la voce della zia nella testa "santo cielo ragazza, di cosa dovresti avere mai paura? Possono mangiarti? No, la carne umana è indigesta, preferiscono di gran lunga un grasso porco arrostito con una bella mela in bocca, credimi. Quindi senza fare tante storie vai."
Va bene vado.
Entro.
La prima persona che vedo è il Cancelliere.
Eseguo un inchino sperando che sia corretto o quanto meno non sgraziato e dico:

"Buon giorno a voi Eccellenza, sono Elita Maire, Pubblico Ministero per Terra di Lavoro, mi avevate mandata a chiamare per conto di Sua Maestà. Spero di non aver tardato."

Poi mi giro verso le altre personalità ed eseguo un'altra riverenza.
"Buon giorno anche a voi Eccellenze tutte. Col vostro permesso..."

E mi accingo a sedermi al posto che mi viene indicato.

Benvenuti in queste sale , Vi ringraziamo di essere qui

prima di iniziare Vorremmo però attendere l'arrivo di tutti i convenuti


Vi preghiamo di portare pazienza

Patricia aveva ricevuto l'invito da parte del Cancellerie per presentarsi al cospetto della Regina.
Ciò l'aveva stupita non poco, ma non poteva certo farsi attendere. Purtroppo alcuni imprevisti le fecero ritardare la partenza e quando giunse al castello di Napoli, ringraziò mentalmente le indicazioni che le erano state date dal Cancelliere nella sua missiva, che le permisero di non perdersi tra le immense sale.

Il palazzo era splendido, ma Patricia non si lasciò distrarre. Non poteva fare aspettare ulteriormente la Regina e quel pensiero le riportò alla mente una tacita domanda: "Chissà in cosa potrei essere utile alla Regina per avermi convocata".
Arrivando davanti la grande porta, fece un grande respiro ed entrò.

Vide che tra i presenti vi erano il fratello e i cugini, oltre Freyja e una dama che non aveva mai visto prima.
Ma prima di fare verso di loro un cenno di saluto, fece una riverenza al cospetto della Regina Aliseo, scusandosi per il suo ritardo.
Quindi prese posto tra il fratello Hans e il cugino Ettore, in attesa che la Regina parlasse.

Giacomo rispose alla chiamata della Regina e si accomodò in sala vicino alla figlia dopo aver salutato i parenti presenti.

benvenuti ai nuovi arrivati

sembra che manchi solo l'onorevole Federica

forse meglio se qualcuno si incarica di accompagnarla qui? non vorremmo si fosse persa nei corridoi

Fosco fu assalito da un dubbio, prese la pergamena su cui erano appuntati i nomi delle persone da convocare cercando quello dell'Onorevole Federica e quando lo trovo sobbalzò dalla sedia, poi rivolto alla Regina disse:

"Sua Maestà voglia perdonarmi, l'assenza dell'Onorevole Federica è colpa mia, il nome che avevo segnato per la spedizione della convocazione era errato, quindi lei è completamente all'oscuro, provvedo immediatamente ad avvisarla"

e senza attendere risposta mandò subito a chiamare un messaggero per consegnargli la convocazione ma questa volta con il recapito corretto.

Freyja era seduta fra il padre e la figlia quando vide entrare Federica.
Era poco più che una ragazzetta ma stava li in piedi da sola davanti a tutti a porger scuse che non le spettavano.
Si alza e le parla con voce stranamente dolce e rassicurante:
"Shalom Federica, vieni c'è un posto accanto ad Elita, siedi qui"

Bentornata Onorevole Federica.

ora che ci siete tutti presenti vorrei spiegazioni di questa lettera che ci è stata postata in parlamento,

Elita ha scritto:

A Sua Maestà la Regina,

.............................................
.......come possiamo rendere effettivo il nostro giuramento al popolo e alla terra, se nei fatti è impossibile lavorare a causa di un veto?
Un uomo ha chiesto ai suoi familiari di non rivolgere la parola ad un consigliere,
quei ministri dunque e quei consiglieri che fanno capo a quell'uomo, tralasceranno dunque i loro doveri istituzionali?
Invece di mettere da parte rancori personali e faide familiari in queste sale, preferiranno non adempiere ai loro doveri pur di non dispiacere un congiunto?
Vale dunque di più la parola di un uomo che non il giuramento di fedeltà alla Regina?

Citazione :

[rp]A Federica Maria Cristina Corleone von Hannover


Madonna Federica, noto con piacere che alla sciocchezza e impulsività aggiungete l'arroganza come qualità distintiva del Vostro carattere.

Sono francamente felice della Vostra risposta, primo perché mi rincuora sul giudizio che avevo di Voi, secondo perché mi permette di agire come ora Vi illustrerò.

Voi avete offeso un Casato intero, avete porto delle scuse dicendo che avreste fatto quanto in Vostro potere per rimediare. Io Vi ho chiesto semplicemente il nome di chi Vi ha ispirato tali offese menzognere.

Voi ora credete che rispondendo stizzita risolverete la cosa. Questo sarà solo l'ennesimo Vostro errore. Ai posteri stabilire se sarà l'ultimo.

In un primo momento avevo pensato di scrivere anche ai Vostri famigliari e chiedere soddisfazione a loro, giacché Voi non sembrate disporre di amor proprio sufficiente a dire la verità, tuttavia alcuni di loro li reputo ancora amici e mi dispiace veramente che siano anche solo testimoni dello spettacolo meschino che state offrendo.

Vi offro ancora qualche giorno per meditare, nel frattempo inizierò con l'ordinare a tutti i membri del Casato di comportarsi come se Voi non esisteste. In qualunque sala, in qualunque piazza, ogni membro della Groana semplicemente non udirà le Vostre parole. Comprese le sale del governo.

L'unico che Vi ascolterà sarò io. Attenderò una Vostra missiva con il nome che voglio.

Fra qualche giorno valuterò se prendere ulteriori provvedimenti nei Vostri confronti.

Vi avverto che se lo ritenete, possiamo portare la contesa in campo d'onore anche subito, basta che scegliate uno o più campioni a difendere quel che resta del Vostro onore. Noi siamo Groana, nasciamo guerrieri e tali moriremo.

Attendiamo che ci diciate quel nome, ma non attenderemo per sempre.


Saluti.


Caserta, III Novembre 1459



[/rp]

Chiedo al Marchese Hemmet di spiegarci questa frase contenuta in essa

"................
Vi offro ancora qualche giorno per meditare, nel frattempo inizierò con l'ordinare a tutti i membri del Casato di comportarsi come se Voi non esisteste. In qualunque sala, in qualunque piazza, ogni membro della Groana semplicemente non udirà le Vostre parole. Comprese le sale del governo..............."


Prego parlate pure Vi ascoltiamo così come ascolteremo chiuque voglia intervenire , ma è ora di sbrogliare questa matassa

e Aliseo rimase in attesa

Hans si alzò in piedi e rivolse un inchino alla Regina, poi iniziò a parlare:

Maestà, Vi porgo i miei ossequi.

Non Vi nascondo lo stupore per la Vostra convocazione e ancor più oggi nello scoprire che l'argomento è questa vicenda, che io consideravo prettamente personale e non certamente di interesse pubblico, men che meno di interesse per Voi.

E' certamente Vostro diritto in quanto Sovrana di noi tutti sapere i retroscena di questa vicenda, tuttavia mi chiedo perchè abbiate convocato anche degli estranei.

Vorrei farVi notare che la lettera era privata e indirizzata a Federica., è stata portata alla Vostra attenzione non dalla stessa Federica e nemmeno da un suo congiunto, bensì da una compagna di partito. Io temo che questo colloquio assuma i connotati di uno scontro politico e me ne dispiaccio, perchè in tutto ciò di politico non vi è proprio nulla.

Io Vi suggerirei di convocare il Barone Guglielmo Aster_x Corleone, padre di Federica, per fornire alla ragazza un supporto e un consiglio paritario a ciò che io ho in mia sorella. Per il resto, se volete che questa sia un'udienza di fronte al Concilio, che mi pare di vedere al completo, Io non ho nulla da nascondere.

Federica ha offeso la nostra famiglia nella pubblica piazza del Regno. In seguito ha ritrattato dicendo che era stata mal consigliata a dire quelle parole.

Io ne ho preso atto ma non ho accettato le scuse, pretendendo che dicesse il nome di chi l'aveva vigliaccamente istigata a infamarci.

La lettera che è stata portata alla Vostra attenzione è credo il terzo scambio e ultimo fra me e Federica, in cui la informo che se non rivelerà il nome, io non la riterrò una persona degna e di onore.

Pertanto, ordino a tutti i membri della famiglia di ignorarla e non parlarle. Una persona, soprattutto pubblica, deve essere responsabile sempre delle proprie parole. Non possiamo derogare da questo solo perchè Federica ha assunto dei ruoli. Questo sarebbe un reiterare l'insulto nei nostri confronti e insultare anche le istituzioni stesse, utilizzandole come scusa per l'omertà e l'infamia.

I miei congiunti Vi servono da sempre Maestà. Avete mai avuto modo di lamentarvene? Avete mai trovato fallo nel loro agire?
Io credo che tutta questa vicenda, come Vi ribadisco, vada risolta in privato fra me e Federica. Se c'è la volontà di farla diventare un caso politico, non è certamente da parte mia, ma io frequento questa sale da molti anni Maestà e so come comportarmi. Ditemi a che gioco vogliamo giocare e io mi adeguerò.

A Voi Maestà

molto bene allora che si chiami alla Nostra presenza il Barone Guglielmo Aster_x Corleone ;Cancelliere Vi preghiamo di provvedere.

Marchese Hemmet lungi da Noi idea di fare di questa discussione un affare politico,anzi ci auguriamo che nessuno si permetta di compiere un'azione simile ,
abbiamo aperto questa sala solo allo scopo di allontanare discussioni famigliari dalle aule istituzionali, come successo con la pubblicazione della missiva in parlamento luogo alquanto inopportuno a tale scopo.

ben conosciamo la fedeltà alla Corona del Vostro illustre Casato e mai abbiamo avuto modo di lamentarcene ,
comprendiamo la Vostra posizione di capo casato e le offese rivolte alla Vostra famiglia ,
ma non comprendiamo come sia possibile che i Nostri ministri non debbano parlare con l'onorevole Federica nemmeno in aule deputate al solo svolgimento di amministrazione del Regno

se mi dite che qui volete solo rappresentanti della famiglia Corleone e Groana
allora va bene questo deve essere un punto d'incontro e spiegazione al di là della politica ma solo di famiglie

resteranno in questa sala oltre a Noi
il lMarchese Hemmet e ai Ministri del Regno che portano il cognome Groana . e l'onorevole Federica Corelone .

chiediamo gentilmente agli altri di allontanarsi da questa sala

ringraziamo di essere intervenuti ma è meglio che gli interessati si spieghino tra di loro

"Cancelliere Fosco provvedete, per cortesia, ad invitare chi richiesto dall'onorevole Federca

Molto bene Marchese queste Vostre parole ci rasserenano alquanto ,non dubitate che se mai sia che alcuno di Loro non mantenesse fede al giuramento fatto non mancherò di avvisaVi

ora per derimere le Vostre diatribe attendiamo pure che giungano i convocati

Mi faccio coraggio e dico:

"Maestà, col vostro permesso.
Dal momento che il Marchese ha sottolineato che la sua lettera non è stata riportata dall'onorevole nè da un suo congiunto, e visto che l'ho fatto io, lasciate che possa fare una precisazione e avanzare una richiesta anche io.
Chiedo di poter restare in questa sala, in quanto la questione coinvolge anche me personalmente; infatti, fra coloro che fecero il nome della famiglia Groana in pubblica piazza, quando il Marchese si ritenne offeso, vi fui anche io, soprattutto io. E' per questo che mi sento coinvolta nella faccenda, è per questo che mi sono sentita chiamata in causa e mi sono permessa di scrivere a Voi, Maestà, quando la mia compagna di partito ha chiesto scuse formali in parlamento perchè doveva avvisare che nelle discussioni in cui avessero partecipato ministri regi lei non avrebbe partecipato per impossibilità di comunicazione."

Ascolto le parole del Marchese...
E' difficile ma devo dirlo...
Mi rivolgo nuovamente alla Regina.

"Maestà,
il Marchese giustamente ha detto quello che ha detto, ma il Marchese non conosce un dettaglio della faccenda. Mi spiegherò meglio.

Federica ha detto delle cose in pubblico, nominando la famiglia del Marchese. Successivamente lei ha detto che era stata mal consigliata, il Marchese le ha chiesto il nome di chi fosse stato ad averla mal consigliata. Federica non ha mai voluto fare nomi. Il sacro vincolo dell'amicizia non le ha permesso di mettere nei guai la persona a cui si riferiva. Per non aver fatto quel nome ora è qui e ne paga le conseguenze.
Maestà sono sicura che Voi conoscete il significato dell'amicizia e sono sicura che concorderete con me, che un amico che volta la faccia ad un gesto di amicizia; che un amico che non si prende le proprie responsabilità al momento adatto, tutto è tranne che un amico. Quello è piuttosto un traditore.

Maestà io non voglio essere un traditore, io voglio prendermi le mie responsabilità. Perchè quel nome che non ha fatto Federica è il mio. Ecco perchè insisto che questa facenda è anche una cosa personale mia."