Lettera Labrador

http://forum.iregni.com/viewtopic.php?t=2274266

Al Reggente del Regno pro tempore,
e per conoscenza al Ministro degli Interni pro tempore

Chiedo la sospensione dell'inserimento del mio nome nella lista nera per poter effettuare campagna elettorale capillare nelle città abruzzesi per le prossime elezioni provinciali, che mi vedranno impegnato in una coalizione.

Questi giorni di sospensione potranno essere aggiunti e recuperati alla fine, in modo tale che non vi perdiate questo periodo che mi assegnate e possiate godere del mio nome scritto in quella lista, per il quale neppure il Re Anacleto seppe dare una spiegazione in un incontro presso una taverna a Chieti un paio di mesi prima del suo addio, considerando di non aver mai avuto processi o condanne in relazione ai motivi addotti in narrativa di quella lista.

Ricordo l'anticostituzionalità di un eventuale impedimento alla mia campagna elettorale capillare e personale fatta taverna per taverna, poiché diritto sancito dalla Costituzione.

Per venirvi incontro e per non farvi impaurire troppo vi annuncio la mia presenza in tutte le città abruzzesi eccetto il capoluogo L'Aquila, in modo tale da stroncarvi l'idea di una mia fuga all'estero.

Spero in una risposta celere, considerati i tempi stretti della campagna elettorale.

Labrador


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Non capisco quale articolo della costituzione viola.
Ad ogni modo conto di rispondere per oggi.

Menomale che da domani sono in ferie

All'attenzione di Labrador,

Abbiamo letto con attenzione la Vostra missiva, oltre ad aver consultato la lista nera di questo Regno, trovandovi lì iscritto "per crimini contro la Corona, rivolta e sedizione."
Una accusa al quanto gravosa e pesante, pertanto andremo in fondo a questa vicenda per controllare di persona il vostro status, oltre a darvi la possibilità di inviarci Vostra documentazione in merito.

Sostenete che la Costituzione prevede il Vostro diritto di propaganda "taverna per taverna" e "capillare", tuttavia non ne troviamo menzione proprio nella Carta che Voi impugnate. Dunque, a quale articolo Vi riferite?

Vi rammentiamo, inoltre, che per ottenere risposte della Corona, è preferibile Castel Nuovo, sede della stessa.

Saluti

Pubblicata.

Citazione :

[rp]
Al Reggente del Regno
e per conoscenza all’SMR

In relazione alla vostra missiva, puntualmente ricevuta, debbo constatare e metto a conoscenza del fatto che non ho documentazione da inviare relativamente alla mia posizione in Lista Nera, in quanto non sono io a decidere della mia posizione in quella lista.

Posso tuttavia riportare a parole mie i risultati di un incontro col Re Anacleto poco più di due mesi fa in quel di Chieti, durante il quale chiesi i motivi reali della mia presenza. Anacleto fu un poco titubante, non so se per mancanza di risposte adeguate o per una scarsa conoscenza della metodologia della compilazione del documento in questione. Ad un mio incalzare nella richiesta ebbe a rispondere con un succinto riferimento alla questione teramana, per la quale peraltro le accuse che mi furono rivolte non erano coincidenti con la dicitura applicata al mio nome in lista ricercati.

Ritengo, pertanto, oltre che impossibile inviare documentazione inesistente, anche inutile alla luce di una scelta dell’SMR basata sull’articolo 9.2 della Carta Esercito del Regno delle Due Sicilie, presumibilmente su questo punto:

‘Tutti coloro che, su proposta dei membri dello SMR o dei Prefetti sono ritenuti pericolosi per l'incolumità fisica e la sicurezza dei cittadini, per la sicurezza e la stabilità delle Istituzioni Legittime (pur non avendo commesso reati sul territorio del R2S), presenti o no sul territorio del Regno.’

Infatti tutti gli altri sono non rispondenti ad alcuna occasione che mi si possa additare.

Non sono io che devo, ma lo SMR a dimostrare la giustezza e la fondatezza della presenza del mio nome, come quello di altri dentro la lista nera, in funzione di crimini contro la Corona, rivolta e sedizione.

E da qui discende un contrasto netto con la Costituzione, e vengo alla seconda parte relativa alla richiesta in questione, la quale cita testualmente nel suo primo articolo:

‘Articolo 1. Dei Cittadini DuoSiciliani

Tutti gli individui residenti in una Provincia del Regno delle Due Sicilie sono eguali davanti alla legge. Il Regno delle Due Sicilie riconosce e tutela le diversità sociali di ceto di ognuno. Ogni Provincia del Regno delle Due Sicilie riconosce gli stessi diritti e doveri, anche ereditari, ai figli adottivi, che siano di un singolo individuo o di una coppia.’

L’uguaglianza per la legge, che ammette anche il rispetto per le autonomie provinciali all’articolo 6 della stessa Costituzione, non è garantita a causa del su citato articolo della Carta dell’Esercito. Non è garantito il diritto di agibilità politica, che prevede di poter effettuare una campagna elettorale, che non può esaurirsi esclusivamente nella piazza dell’Abruzzo o in ciascuna piazza delle città abruzzesi, poiché siamo tutti a conoscenza dell’allontanamento della maggior parte della popolazione dalle piazze. Infatti è consuetudine comune dei partiti partecipanti alle elezioni l’invio capillare di missive con temi e proposte elettorali. Oltre a questa potenzialità, che per la situazione attuale, mi vede escluso non potendo accedere agli elenchi delle persone presenti in città, che potrei consultare al mattino nella città in cui mi venissi a trovare, la campagna elettorale può essere svolta anche dentro le varie taverne cittadine per incontrare fisicamente la gente, anche in questo caso possibilità impedita e negata.

Non si potrà non condividere a questo punto che lo SMR stia contravvenendo alla Carta Costituzionale non garantendo uguaglianza, ed inoltre effettui un’ingerenza nella Provincia d’Abruzzo, così come ingerenza vi fu lo scorso anno quando la sciagurata Myluna emise un vergognoso e anticostituzionale editto minacciando la ritorsione della lista nera a chi avesse preso parte alla lista che avevamo approntato, seguita dall’imposizione di non far conferire alcun incarico agli stessi rappresentanti della compagine di Altro Abruzzo regolarmente eletti.

Uno spregevole e irresponsabile atto condiviso dai partiti di quella tornata, alcuni dei quali, sconfitti pesantemente nelle urne elettorali dal voto popolare, si trovarono con l’ancora di salvezza del provvedimento regale, a tutela di posizioni che non spettavano. Inutile sottolineare che la pesante ingerenza anticostituzionale procurò una coperta corta e un funzionamento anomalo del Consiglio Provinciale Abruzzese che risulta essere testimone e rappresentante per il popolo di una autonomia violata.

Prendo atto che il Reggente, facente parte del SMR, non sa i motivi della posizione in lista nera e gli necessita studio.

Gli altri componenti ne sono a conoscenza?

Ma soprattutto, lo SMR sta dalla parte della Costituzione o dalla parte di partiti che sono in netta caduta e che possono essere messi sotto da una compagine non allineata alla gestione del Regno col voto degli abruzzesi?

I giorni stanno trascorrendo, ci sono 13 giorni per poter effettuare la campagna elettorale, poi le urne si apriranno, auspico non una melina per tirarla per le lunghe.

Auspico risposta celere in quanto ritengo sia congruo sostare per due giorni in ciascuna città, in modo da avere possibilità per incontrare gli elettori.

Non tralascerò alcun tentativo, compresa una denuncia a tutto l’SMR in virtù dell’articolo seguente della Carta dell’Esercito:

'Art 9.5 sulle responsabilità delle Istituzioni:
Le Istituzioni preposte alla stesura, alla pubblicazione e all’utilizzo della lista nera dovranno mantenere un comportamento razionale e attenente alla diligenza del buon padre di famiglia.
Ogni violazione degli articoli di cui sopra da parte dei componenti dello SMR, dei Prefetti o dei Marescialli o dei Generali o Marescialli, sarà punita con il reato di Alto Tradimento.'

Pur sapendo che Prefettura, Pm e Giudice difficilmente agiranno secondo la Costituzione e il CJA, visto che provengono ordini da Reggente e SMR su condanne da applicare, ancora una volta con una presunzione che viola l’autonomia provinciale.

Verrei a Castel Nuovo, ma essendo ricercato non voglio creare problemi agli eserciti che stanno in giro.

Labrador
[/rp]

All'attenzione di Labrador,

in risposta alla Vostra, non ravvisiamo alcuna violazione della Carta Costituzionale per quanto dite, altrimenti sarebbe anticostituzionale la lista nera di ogni stato, poiché non permette ai propri sudditi di spostarsi liberamente, Noi riteniamo invece, che chi sia inserito, lo sia per qualche comprovato e grave motivo e pertanto è un ricercato, potrebbe magari consegnarsi autonomamente alla autorità.

La Vostra richiesta ci sembra come quella di un ladro sorpreso a rubare, che chiede ai gendarmi di lasciarlo libero poiché è suo diritto costituzionale l'uguaglianza con tutti gli altri sudditi. Non trovate che sia un controsenso?

Per quanto riguarda la Vostra posizione, la Nostra era una offerta, ad ogni modo facciamo fatica a ritenere che Nostro Figlio non Vi abbia saputo dire il perché della Vostra presenza, tuttavia lo richiederemo allo Stato Maggiore; il Reggente, Vi ricordo, subentra alla gestione del Regno e non avendo avuti altri ruoli per sedere lì, ed avendo un filius fedele ai principi della segretezza, di certo non conosce il perché di inserimenti di vecchia data.

Chiariti questi punti, Vi confidiamo che per quanto ci riguarda la lista nera non dovrebbe essere nemmeno pubblica, lo riteniamo un avvisare i ricercati di non andare dove è un esercito, permettendogli un gioco facile sin quando non si esauriscano i tempi.
Ciò viene portato avanti con successi in altri stati.

Dispiaciuti che il rogante non abbia compreso il Nostro voler venir incontro, Vi salutiamo
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Sta da ieri, se nessuno ha obiezioni e/o suggerimenti pubblico in serata.

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