Accordo Marina Pontificia

Tonius ha fatto intendere che se sigleremo l'accordo intercederà a nostro favore...
Ha parlato di proteggere il nostro mare. Vedremo

Poichè non ho accesso a questi colloqui chiedo a voi se è possible avere qualche informazione sulla consistenza della Marina Pontificia, che navi hanno, dove sono ormeggiate normalmente, insomma qualche notizia che ci faccia comprendere come potrebbero darci supporto...

Nel Concordato che abbiamo con la Chiesa c'è un capitolo sulla Marina, speriamo non chiedano privilegi in contrasto con questo testo

Citazione :

VI - Della Marina


VI.8 – Il Regno delle Due Sicilie, su richiesta del Primate, favorirà la costruzione di navi di proprietà del clero, di qualsiasi tipo e senza limitazione di stazza, a prezzi di listino equiparabili alle navi reali quindi senza nessuna commessa aggiuntiva rispetto al costo di costruzione. Queste navi saranno gestite, finanziate e in responsabilità alle pertinenti congregazioni romane della Santa Chiesa Aristotelica o al responsabile indicato dal Primate.
Le navi costruite saranno della Santa Chiesa Aristotelica o di una sua Congregazione ma non riguardano questo documento navi concesse in costruzione a Ordini terzi.

VI.9 – Tali navi, su richiesta ufficiale del Consiglio della Provincia interessata o della Corona, e dietro esplicito parere positivo del Primate, concorreranno a supportare il Regno in caso di necessità e secondo le proprie possibilità.
Tale collaborazione sarà obbligatoria per tutte le navi per i primi 6 mesi dalla data del varo della nave stessa.
Nel caso di eventuali danni subiti dalle navi nel corso di questa collaborazione, il Regno delle Due Sicilie rifonderà al proprietario (sia esso una congregazione romana o una persona) la totalità delle spese documentate sostenute per le riparazioni.
Nessuna di queste navi, senza il consenso del Sovrano, non potrà mai attaccare un naviglio o un porto Duosiciliano pena l'annullamento di questo Concordato.

VI.9.1 – Il Primate è tenuto ad esprimere il proprio parere su tali richieste ufficiali di collaborazione entro e non oltre le 72 ore seguenti. La concessione verrà regolata da un apposito accordo temporaneo che fissi i termini di responsabilità della missione.

VI. 9.2 – Il Primate ed il Capitano della nave in questione dovranno avere accesso alle sale di coordinamento delle manovre navali.

VI.9.3 – Il Regno delle Due Sicilie garantirà l'approdo alle navi il cui uso rientra nel presente Concordato, sia a quelle armate nei cantieri duosiciliani, sia a quelle di altra provenienza ma iscritte in un apposito registro fornito al Regno. Tale garanzia è da intendersi estesa all'approdo per completare le manovre di sbarco e imbarco di passeggeri, o di riparazione del natante.

VI.10 – Tutte le violazioni alle disposizioni di questo corpo di leggi parte VI saranno considerate come un atto di eresia e perseguite come reato di Alto Tradimento dalla giustizia temporale.

VI.11 – Tutte le navi dovranno regolarmente pagare le tasse portuali, siano esse tasse provinciali o reali, previste per il soggiorno nelle banchine del Regno, a meno che non vi sia esplicita dispensa scritta del Sovrano regnante in comune accordo col Governatore coinvolto.
Tutti i navigli saranno soggetti alle leggi marittime vigenti nel Regno e pagheranno secondo legge ogni danno o mancanza compiuta contro tale legge.

Per ora hanno 4 Navi. Ministro se volete partecipare ai colloqui si svolgono tramite messaggero veloce (skype) vi aggiungo volentieri.
L'incontro è invece raccontato in cancelleria reale forum visibile a tutti

Vorrei capire che tipo di vantaggio ne trae il Regno, 4 posti riservati sono parecchi

ringrazio la cancelliera per avermi dato accesso ai "colloqui"

la prima informazione che abbiamo ricavato è che la marina pontificia nel mediterraneo consiste in 1 galea da guerra e 3 commerciali, cioè, militarmente null

Ovvio che diplomaticamente questo dialogo può dare buoni frutti, ma solo su questo versante, non possiamo aspettarci aiuto concreto nello scontro, a meno che non li si convinca a farsi un viaggetto sotto il naso dei bosniaci con un capitano duosiciliano, portandoli ad affondare una nave con lo Stendardo di Sua Santità il Papa...

Se quella è la loro flotta, purtroppo la loro offerta sul piatto della bilancia è povera. Pur offrendosi di difendere i porti, potrebbero giusto fare da vedetta, e niente altro.
A questo punto hanno una mano debole sulla flotta, quanto possiamo chiedere di appoggio diplomatico nel tempo, su vari fronti? Va bene il supporto portuale, però allora quando ci si siede a un tavolo che la Chiesa sia una nostra alleata. Anche se mi rendo conto che possa essere troppo compromettente per la Chiesa, anche in buona fede.

Credo che l'accordo vada allargato non solo alla difesa marittima, spiegando che oggettivamente la loro flotta non è funzionale, ma anche a livello di appoggio diplomatico su questioni ben definite. Cerchiamo di valutare come, in cosa e in che modo potremmo avvicinare ancora di più gli interessi di Regno e Chiesa.