Statuto Vicereame di Sardegna

Citazione :

STATUTO DEL VICEREAME DI SARDEGNA

Il Vicereame di Sardegna costituisce parte dei domini oltremare del Regno delle Due Sicilie. In quanto territorio Res Parendo dipende direttamente dal Sovrano del Regno delle Due Sicilie che per assicurare un miglior governo nomina un Viceré. Fanno parte del Vicereame di Sardegna l'isola omonima e tutte le isole minori che la circondano esclusa. La capitale del Vicereame è Cagliari posta sulla costa sud dell'isola.

Articolo 1. Dalla suddivisione amministrativa

Per mantenere intatte le antiche suddivisioni amministrative il vicereame di Sardegna è diviso in Giudicati che a sua volta vengono divisi in feudi di giustizierato (reali).

Articolo 2. Il Vicereame

Il Vicereame comprende tutta l'Isola di Sardegna insieme a tutte le isole minori che la circondano. Il Viceré viene nominato direttamente dal Sovrano delle Due Sicilie ed ha lui viene affidato il compito di amministrare le terre sarde e di mettere pace tra i vari Giudici qualora dovessero nascere dei contrasti. Egli risponde direttamente al Sovrano delle proprie azioni. Il titolo di viceré non è ereditabile ed il Sovrano può revocare tale nomina a suo piacimento come descritto nel Regolamento della Real Araldica Duosiciliana.

Articolo 3. I Giudicati

I Giudicati sono estesi territori affidati ad un Giudice. Il compito del Giudice è quello di Governare sul Giudicato a lui assegnato in nome del Sovrano delle Due Sicilie e dell'Altissimo. Il Giudice viene nominato dal Sovrano tra i membri delle famiglie più eccellenti del Regno, inoltre il titolo di Giudice è ereditabile qualora l'erede non sia in contrasto con la Corona e che il Giudice in carica non si sia macchiato di atti di Alto Tradimento contro la Corona. Esistono i seguenti giudicati :

Giudicato di Arborea (Oristano)
Giudicato di Torres
Giudicato di Gallura
Giudicato di Logudoro
Giudicato di Calari

Articolo 3bis. Dalla decadenza dei Giudici

Il Giudice può essere rimosso dal suo incarico solamente se si macchia di Alto Tradimento nei confronti del Regno delle Due Sicilie. Qualora un Giudice dovesse macchiarsi dell'accusa sopracitata il suo incarico verrà assegnato ad un altro membro della sua famiglia che sia in grado di reggere le sorti del Giudicato. Qualora la famiglia si sia estinta e non ci siano più eredi ne di discendenze maschili ne di quelle femminili il Sovrano potrà investire un altro Casato di tale onore.

Articolo 4. Dai Nobili di Giustizierato (Reali)

Sono uomini e donne che si sono contraddistinti per il loro lavoro e per la loro lealtà al Regno delle Due Sicilie. Vengono Nominati direttamente dal Sovrano seguendo il Regolamento della Real Araldica Duosiciliana.

Ottimo, non è una cosa inutile comunque anche questo va fatto

 

Fosco della Bruna ha scritto:

Ottimo, non è una cosa inutile comunque anche questo va fatto

  Come detto è una piccola bozza, soprattutto c'è da sistemare la grammatica ma visto che a differenza del Vicereame di Sicilia, che viene sempre ben considerato e visto dagli ultimi sovrani, quello di Sardegna poverino nessuno se lo è mai filato e per questo volevo dargli un tocco tutto suo, soprattutto evitare che qualche altro stato rivendichi il possesso dell'isola :O

appunto

Siete unica Maesta

mi aggiungo al plauso per l'idea Maestà, a questo punto, ma lo propongo solo come spunto, non avendo io idee pratiche da proporre, non si potrebbe sistemare anche il vicereame di Sicilia?

Certamente!! La Gestione Siciliana mmm mi sfugge, vorrei fare una cosa unica anche per l'amministrazione sicula. Storicamente la sicilia aveva un buona autonomia da Napoli. Potremmo fare una cosa del genere.

Sovrano (capo assoluto del regno)

Viceré di Sicilia (governatore della Sicilia e isolotti per conto del sovrano)

XXXX

Nobili Reali

Maestà trovo l'idea ottima, ma mi preme fare un appunto non per smorzare l'entusiasmo, ma per cercare di instradare la discussione verso un'aspetto non considerato.

La nobiltà di giustizierato è sia per valore di punti nobiltà che per altri aspetti inferiore alla nobiltà di merito e a mio avviso questa è cosa buona e giusta. Tuttavia nelle ultime due reggenze si è lavorato solo per creare e dare lustro alla nobiltà di giustizierato dimenticandosi di quella di merito e trovo che questa tendenza vada invertita e si trovi un modo per dare importanza anche ad un settore che è stato soffocato dagli ultimi regnanti sia per altisonanza di titoli che per pubblicità.

"Presa Visione."

Disse il Ministro.