lettera dal Cardinal Tacuma

Citazione :

Stimatissima Regina del Regno delle due Sicilie
Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea,
scusate questa informale lettera , ma consideratela inviata da una persona che vive in queste terre dilaniate.

E' con enorme gratitudine che leggo la volonta' di inviare aiuti ad una terra che soffre ormai da troppo tempo.
E poiche' come bene e giustamente dite
"...non è con l’uso delle armi che si porta la pace. Non è con l’uso delle armi che si risolve una situazione di conflitto interna a Venezia..." ,
io confido sulla vostra anima aristotelica.

Per tal motivo vi chiedo questo aiuto alimentare , i nostri mercati sono vuoti , i pani, l'alimento primo dei giovani e dei poveri , hanno prezzi altissimi...quando si trovano...
Ma oso anche ricordarvi che l' aiuto, quando e' vero e dettato dal cuore, e voluto con l'anima giunge senza armi, qualsiasi sia la situazione che un popolo sta vivendo.

Se pensate di poterci dare un aiuto, maesta', fatelo tramite la Santa Chiesa. Io son certo che preti, diaconi, lo stesso primate del sud si muovera' per aiutare questa terra.

Ma non una lama deve brillare nelle notti travagliate di questo popolo, nessun rumore di ferro deve sentirsi ai nostri confini.
Ovviamente, maesta' questa richiesta vale per tutti, nessuno straniero escluso.

Finche' la parola ci aiutera' potremo dire di essere uomini del Signore.
Ricordiamo il profeta quando diceva

"Tutte le Nazioni sono meritevoli di rispetto
e le loro genti
d'amicizia e di Liberta'!"

A Venezia serve questo: rispetto, amicizia e liberta'

Vi benedica il Signore

e la libertà di venezia non si preserva anche allontanando invasori stranieri che nulla c'entrano con la guerra civile e voglio solo approfittare della debolezza di venezia per vendicarsi e devastare quelle terre?

Vostra Maestà se ci organizziamo io provvedo a versare i 1000 ducati che avevo promesso, unitamente a Sua Eccellenza Borgia, per gli aiuti, devo anche dare il mio contributo personale per la spedizione di recupero dei nostri conterranei, se mi date il via libera contatto lo Sceriffo di Terra di Lavoro per effettuare il versamento.

Circa l'altra cosa resta sempre il fatto che se il Doge dovesse chiederci un sostegno militare in questo frangente non potremo negarlo perchè c'è un'invasione in atto ed abbiamo trattati che ci vincolano, naturalmente ci limiteremmo solo a contrastare gli invasori.

Mi unisco a sua eccellenza il cancelliere. Sono in viaggio pastorale ma vedo di rientrare all'Aquila per girare la somma se serve.

Le parole del Patriarca devono leggersi a favore di una pace da sempre invocata dalla Santa Chiesa.
Ovvio che risponda che non è con le armi che si porta la pace.
Non lo si veda quindi contro il Regno ma a favore.
Ricordiamoci che siamo gli unici che si stanno muovendo per fare qualcosa.

ma occorre far presto. Prestissimo.

Io sono pronto a versare la somma ma vorrei capire se c'è qualcosa in atto di concreto, 1000 ducati li do volentieri per aiutare le popolazioni in difficoltà ma buttarli al vento no perchè me li sudo per guadagnarli

Fosco della Bruna ha scritto:

Io sono pronto a versare la somma ma vorrei capire se c'è qualcosa in atto di concreto, 1000 ducati li do volentieri per aiutare le popolazioni in difficoltà ma buttarli al vento no perchè me li sudo per guadagnarli

Ci si sta muovendo?????

Premesso che reputo che tutti i membri di questo Concilio siano a favore di una pace ottenuta senza l'uso delle armi,eppur vero, che se richiesti ,abbiamo degli obblighi militari sanciti da trattato che non possiamo ignorare.