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 Statuto della Cavalleria Reale del Regno delle Due Sicilie

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Fosco della Bruna

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MessaggioTitolo: Statuto della Cavalleria Reale del Regno delle Due Sicilie Statuto della Cavalleria Reale del Regno delle Due Sicilie Empty24/10/13, 06:45 pm

Lady_carey ha scritto:
Citazione :
STATUTO DELLA CAVALLERIA REALE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE

La Cavalleria Reale del Regno delle Due Sicilie (anche detta CR) è al comando del Sovrano del Regno delle Due Sicilie, al quale deve obbedienza e fedeltà.

La massima autorità della CR è il Sovrano del Regno delle Due Sicilie

I membri tutti dell'ordine siano denominati Cavalieri Reali.

Elezione per morte pervenuta, dimissione e sucessione del Sovrano
La sucessione alla guida della CR segue la linea di sucessione al trono del Regno delle Due Sicilie, è infatti riconosciuto Comandante della CR il Sovrano in carica e regolarmente eletto. Qualora il Sovrano muoia prematuramente, nell'interludio elettivo la CR sarà sotto la guida del Colonnello e le azioni della stessa verranno realizzate previo accordo con la Corte Reale rappresentata dal Magister e con lo Stato Maggiore.

Prerogative e compiti della Cavalleria Reale:
La CR nasce con lo scopo di elevarsi a corpo di Elite dell'Esercito Regio grazie all'azione sinergica e coordinata di tutti i nobili Duosiciliani fedeli alla Corona, che con la loro caratura morale, culturale e sociale siano punti di riferimento per un comportamento civile ed educativo al fine di orientare il popolo ai più alti ideali di nobiltà d'animo.

Siano i seguenti gli obbiettivi che l'ordine vorrebbe raggiungere:
- La CR si pone come obiettivo di divenire un corpo scelto dell’Esercito Regio.
- Combatterà per difendere il Regno, sia da eserciti nemici, sia da forze sovversive.
- Difenderà il Sovrano e il buon nome del Regno, reputando nemici tutti coloro che getteranno discredito sulla Corona e sulla Nobiltà Duosiciliana.


Gerarchia della Cavalleria Reale

La Cavalleria Reale è composta da 7 figure che sono:

IL SOVRANO DEL REGNO DELLE DUE SICILIE
E' il comandante della CR. Dirige l'ordine ed è punto di riferimento e massima autorità in merito ad ogni attività in cui sia coinvolta la CR.

IL COLONNELLO
Viene nominato dalla Corte Reale e avallato da Sua Maestà un Alto Nobile con il ruolo di Colonnello della Cavalleria Reale. Suo sarà il compito di organizzare e comandare la CR secondo le direttive del Sovrano. Risponderà direttamente alla Corte e a Sua Maestà e in caso di assenza del Sovrano svolgerà il ruolo di massima autorità in sostituzione dello stesso.
Il Colonnello della CR sarà l'amministratore delle sale della CR (subforum della CR) e avrà un seggio nello Stato Maggiore Regio.

IL CONESTABILE
Viene nominato dalla Corte Reale e avallato da Sua Maestà un Alto Nobile con il ruolo di Conestabile della Cavalleria Reale. Suo sarà il compito di organizzare le risorse per il mantenimento dei corpi di Cavalleria. Le spese per il mantenimento della CR saranno divise in maniera equa fra le Province del Regno.

IL PROCURATORE REALE
Viene nominato dalla Corte Reale e avallato da Sua Maestà un Nobile con il ruolo di Procuratore Reale della Cavalleria Reale.
E' il responsabile dell’amministrazione giudiziaria interna della CR. Suo è il compito di controllare la condotta morale e terrena dei Cavalieri Reali, istruire processi contro gli stessi qualora non seguano i precetti della CR e occuparsi di tutte le faccende giudiziarie per conto e a nome della CR.

LA CORTE REALE
E' organo probiviro della CR. Ad essa il Colonnello farà resoconto settimanale delle attività svolte dalla CR e sempre alla stessa spetterà diritto di nominare, con avvallo del Sovrano, il Colonnello, il Conestabile, il Procuratore Reale.

I CAVALIERI
Siano definiti Cavalieri tutti i Nobili del Regno delle Due Sicilie secondo le norme indicate in seguito.

Ammissione e doveri dei cavalieri:
Siano ammessi solo coloro che, nobili secondo le norme in calce, riceveranno nomina dal Sovrano del Regno delle Due Sicilie conseguentemente al loro giuramento alla Corona. Siano ammessi per grazie Regia tutti i sovrani del Regno delle Due Sicilie passati e futuri.
E’ obbligatorio, a meno di gravi impedimenti (ritiro, lontananza per viaggio, etc.) prestare servizio in caso di richiamo da parte di Sua Maestà, del Colonnello o della Corte Reale.
Nel caso il nobile si trovi in viaggio sarà compito del suo Vassallo farsi carico della chiamata alle armi.
I nobili membri dell’Esercito Regio manterranno i loro ruoli di comando e potranno guidare corpi di fanteria in deroga al presente regolamento.
I nobili membri di Ordini militari o cavallereschi riconosciuti dal Regno e con i quali il Regno stesso ha un concordato, sono esonerati dal rispetto del presente documento. Saranno chiamati a rispettare il regolamento del proprio Ordine e il Concordato, tuttavia qualora tali nobili, membri di un Ordine, alzassero un vessillo, o ne rilevassero il comando da terzi, esso sarebbe sottoposto alla presente carta inquadrandolo come un esercito nobiliare.
I nobili membri di Ordini militari o cavallereschi non riconosciuti dal Regno o con i quali il Regno non ha un concordato saranno chiamati a rispettare il presente documento e quindi considerati a tutti gli effetti membri della CR.
I nobili membri del Clero sono esonerati dal rispetto del presente documento. Saranno chiamati a rispettare gli eventuali precetti previsti dal Concordato e potranno prestare servizio come Cappellani Militari.
I nobili insigniti della carica di Console del Regno delle due Sicilie sono esonerati dal rispetto del presente documento per il periodo di permanenza all'estero come Consoli del Regno.
I Cavalieri prestano servizio a titolo gratuito. E’ previsto unicamente un rimborso spese sotto forma di vettovagliamento per i giorni di mobilitazione.

Precisazione sulla definizione di Nobiltà:
Nel presente documento intendiamo come nobili tutti coloro a cui il Collegio di Araldica ha attribuito un titolo e l’amministrazione di un feudo nel territorio del Regno delle Due Sicilie.
Ammettiamo al servizio nella CR, con l'avvallo del Sovrano, anche tutti i nobili che hanno un feudo in territori stranieri attribuiti loro da Collegi Araldici Italiani o Stranieri Riconosciuti se in seguito a un loro trasferimento hanno giurato fedeltà a Sua Maestà il Sovrano delle Due Sicilie.
In deroga alla normale definizione nobiliare viene concesso l'accesso alla CR, su indicazione del Colonnello e avvallo di Sua Maestà, anche al coniuge e ai figli del nobile che ne faccia richiesta.

Licenze:
Sia diritto del cavaliere richiedere licenza con almeno tre giorni di preavviso specificando le date di inizio e termine della licenza e motivandone la richiesta. La licenza non abbia durata maggiore di 30 giorni se non previo consenso del Colonnello. La ferma dei cavalieri abbia durata di quindici giorni successivi al giuramento alla Corona e al relativo ingresso in CR e in caso di licenza la ferma sia prolungata di un numero di giorni pari ai giorni di licenza richiesta. Una licenza di un periodo maggiore di trenta giorni, non autorizzata dal Colonnello, comporta il congedo dalla CR. La mancata richiesta di licenza provoca l'espulsione dalla CR. Qualora la CR si trovi in stato di allerta non saranno rilasciate licenze e le domande per le stesse verranno d'ufficio rifiutate, tranne che per motivi eccezionali valutati ad insindacabile giudizio dal Colonnello.
Ogni Cavaliere della CR non può abbandonare, per alcun motivo, il territorio del Regno senza darne prima comunicazione al Colonnello ed aver ottenuto regolare licenza.

Unità armate:
Quale corpo armato la CR può, su avvallo di Sua Maestà costituire eserciti con gli scopi prescritti dalla presente Carta.
A capo della Prima formazione militare vi sarà sempre il Colonnello che nominerà tesoriere il Conestabile.
Nel caso in cui, per gravi motivi (indisposizione dovuta ad uccisione, lontananza per missione), il Colonnello non potesse prendere il comando dell'esercito o fosse necessaria una ulteriore formazione militare, sarà possibile affidare tale compito ad un Cavaliere su proposta del Colonnello e avvallo si Sua Maestà.

Corte Marziale:
La corte marziale è l'organo di giustizia interno alla CR ed è composta dal Sovrano, dal Capitano e dal Magister della Corte Reale.
La corte marziale giudica i nobili in forza alla CR che:

- contravvengano alla presente Carta o si rendano colpevoli di violazioni agli ordini dei propri superiori, salvo che il fatto non costituisca reato in base alle leggi del Regno;

- mettano a rischio il successo di una missione, la sicurezza del Regno o delle sue truppe, salvo che il fatto non costituisca reato in base alle leggi del Regno;

- si rendano colpevoli di comportamenti che compromettano il buon nome della CR o usino modi non consoni nel rivolgersi ad un superiore.
La richiesta di aprire un procedimento davanti alla corte marziale può venire da qualsiasi Cavaliere.
La richiesta va rivolta esclusivamente al Procuratore Militare, salvo che si richieda l'apertura di un procedimento contro quest'ultimo, nel qual caso va rivolta al Colonello.
Il Procuratore Militare aprirà negli uffici della CR un fascicolo per ogni richiesta, compirà i necessari atti di indagine ed entro tre giorni deciderà se aprire il procedimento o archiviare la richiesta.
Qualora il Procuratore Militare apra il procedimento, esso si svolgerà mediante un GdR nel forum della CR. Il Procuratore opererà come organo della pubblica accusa. I procedimenti sono riservati e non è consentita la pubblicazione degli atti.
La corte marziale decide a maggioranza e può assolvere il Cavaliere imputato, oppure condannarlo alle seguenti sanzioni, a seconda della gravità della sua condotta:
- ammonimento formale;
- privazione di eventuali onorificenze militari;
- congedo con disonore dalla Cavalleria Reale.
- la richiesta di apertura presso il Tribunale Araldico di un procedimento con il capo di accusa di aver infranto il giuramento di fedeltà alla Corona.
Le decisioni della corte marziale non sono impugnabili, ma il Sovrano può, con decreto motivato, graziare i condannati.

I Vessilli e i Blasoni dell'ordine:
Da elaborare insiemi ai maestri d'arte del collegio d'araldica.

Elenco de li membri presenti durante la fondatione
Siano costoro li primi cavalieri ad alzare lo vessillo de la “Cavalleria Reale” con Onore et Rispetto.
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