Arrivo dell'Ambasciatore Fiorentino

Finalmente Mauramma giunse al Palazzo Reale di Napoli. L'ora era tarda ma provò ugualmente a chiedere ad una guardia se vi fosse ancora qualche funzionario all'interno del Palazzo.

La guardia entrò dentro e poco sortì dal portone un usciere che gli fece cenno di seguirlo.

Perdonate l'ora ma sono arrivato adesso da Firenze in veste di nuovo Ambasciatore presso questi Regni e mi volevo subito presentare al Cancelliere e alla diplomazia tutta disse Mauramma.

L'uomo non proferì parola ma gli fece cenno di seguirlo. Lo portò in una grande sala dove stavano di guardia un altro drappello di soldati.

Finalmente l'uomo si fermò e disse: Prego Messere, datemi la Vostra nomina.

Eccola, disse Mauramma estraendo la pergamena di nomina per il suo nuovo incarico.



Attendete qui Messere, continuò l'uomo, cercherò di potervi soddisfare nel minor tempo possibile, nel frattempo vi farò preparare una stanza per la notte. E detto questo uscì dalla sala.

Finalmente Mauramma fu chiamato ad accomodarsi nell'ufficio del Cancelliere. Venne a chiamarlo un paggio dicendogli di seguirlo.

Finalmente, giunto dinanzi al Cancelliere si presentò:

Buon giorno Eccellenza, sono Filippo Maria Lorena Santoro di Francalanza, Ambasciatore della Repubblica di Firenze presso questi regni, porto i saluti del mio Signore.

E fatto un leggero inchino attese le parole del Cancelliere.

Mauramma adocchiò un pasticcino sul vassoio e al cenno del Cancellier-Ministro se lo mangiò in un sol boccone.

Vista l'accoglienza che mi avete fatto sono sicuro che mi troverò benissimo qui nelle vostre terre.

Quindi seguendo il Cancelliere arrivò finalmente nell'ufficio ove avrebbe svolto le sue mansioni di Ambasciatore.

Grazie di tutto Cancelliere, non dubitate che se avrò dei problemi verrò subito da voi!! Grazie ancora!!

Quindi Mauramma si insediò nel suo ufficio e iniziò a prender confidenza con le leggi e con gli usi di quella terra.