Arrivo del Primo Cancelliere della Guardia Episcopale

Fosco si stava dirigendo verso la Cancelleria e mentre attraversava la corte interna non potè fare a meno di notare un gentiluomo dall'aria seria e marziale ma che dal suo comportamento sembrava emanare una certa titubanza sul dove dirigersi, poi avvicinandosi noto che indossava le insegne della Cancelleria della Guardia Episcopale per cui si affrettò a raggiungerlo e quando fu presso di lui disse:

"Buongiorno Eccellenza, permettete che mi presenti, il mio nome è Roberto d'Avalos al secolo Fosco della Bruna e sono il Cancelliere del Regno, posso esservi utile?"

Felice di quell'incontro fortuito Fosco disse: "Onore mio Eccellenza per potevi conoscere di persona, a cosa è dovuto il piacere della Vostra presenza qui a Palazzo?"

"Ho benissimo quindi avrò il piacere di vedervi spesso" disse Fosco contento "Per l'Ambasciata senese sistemeremo subito, per gli uffici delle Sante Armate dovremo lavorarci un po su per ripristinare quelle sale che temo siano state un po abbandonate, ma con il Vostro aiuto sono certo che sarà una cosa semplice... ma ... prego non parliamone qui! se avrete la bontà di seguirmi nel mio uffico sistemeremo tutto al caldo e bevendo un buon calice di vino"

Seeligford si riassettò a puntino non appena venne informato dell'arrivo di tanti ambasciatori. Chiese del Cancelliere Fosco ed il paggio lo informò che stava ricevendo le Eccellenze arrivate quel dì. Uscì dal suo ufficio e percorse con passo svelto i lunghi corridoi che dividevano le stanze private del suo Dicastero dalle scalinate marmoree che davano sulla grande Sala dell'Accoglienza. Dal piano superiore individuò il Cancelliere intento a conversare e istintivamente diede un'occhiata spaziando sulla sala. Sapeva dell'arrivo dell'Ambasciatore dello Sring, dell'Ambasciatore di Siena, dell'Ambasciatore di Venezia e del primo Cancelliere della Guardia Episcopale.
Si sporse ancora, con discrezione, individuando solo tre personalità ... ma della quarta non v'era ombra. Fece chiamare il comandante delle Guardie, pregandolo di passare dalle entrate di servizio, e non appena questi lo raggiunse gli chiese di indicargli chi fosse chi... Questi, prontamente, indicò uno per uno le Eccellenze e ne rivelò al Ministro degli Esteri della Corona la loro provenienza. Rimmster restò un momento in silenzio, quasi non avesse capito bene, e in effetti chiese al Comandante delle Guardie di ripetere le credenziali di tutti. Una volta che ebbe così conferma di quel che aveva ascoltato anche pochi istanti prima ringraziò il militare e lo lasciò libero di tornare al suo posto.

Il biondo si ritrasse tra le colonne del piano superiore, s'appoggiò ad una di esse e restò a pensare per qualche minuto. Poi, senza esitare, chiamò a sè un paggio al quale ordinò di raggiungere immediatamente il Cancelliere e di pregarlo di salire con la massima urgenza nelle stanze private del Ministero. Il paggio annuì, prendendo in consegna anche il resto del messaggio, scese con elegante andatura la scalinata, si avvicinò ai due uomini e chiedendo udienza al Cancelliere gli recapitò il messaggio del Capo della Diplomazia Siciliana.

Mentre si dirigevano verso la Cancelleria discutendo piacevolmente, un messo si avvicinò e scusandosi per l'interruzione consegnò un biglietto al Cancelliere Reale dicendo che era un messaggio urgente da parte del Ministro degli Esteri, Fosco si scusò con il Diplomatico, prese il biglietto e lo aprì per leggerlo.

Dopo aver letto, rivolto al Diplomatico, disse:

"Dovete scusarmi Vostra Eccellenza ma sono stato convocato per una questione urgente, intanto se vorrete vi farò accompagnare dal messo nel mio uffico io vi raggiungerò quanto prima, se poi dovesse essere una questione che dovesse prendermi parecchio allora vi farò avvisare subito dal mio Segretario così potrete anche un fissare un appuntamento al più presto,non appena i Vostri impegni ve lo consentiranno, per sistemare tutte le scartoffie burocratiche e consegnarvi le chiavi delle sale che vi spettano di diritto"

poi aggiunse mortificato: "Chiedo venia per lo spiacevole inconveniente ma purtroppo non posso fare altrimenti".

"Un ospite illustre e gradito come tutti gli ospiti che Sua Maestà accoglie a Palazzo" disse Fosco sorridendo ed aggiunse "Bene allora il messo qui presente Vi accompagnerà nel mio ufficio, vi farò avere notizie entro breve" e detto ciò si congedò con un inchino e si diresse a passo svelto all'incontro con il Ministro.

Il messo fece strada all'alto dignitario conducendolo nell'ufficio, qui fu accolto dal Segretario del Cancelliere Reale che fu edotto dal messo circa la situazione e che fece accomodare l'ospite facendogli servire del vino e qualche stuzzichino così che non si sarebbe annoiato troppo nell'attesa, quindi si congedò ed uscì.

Dopo pochissimo arrivò anche Fosco, al volo prese un calice dal tavolino su cui ne erano allienati diversi e si sedette di fronte al suo ospite, si versò del vino e ne bevve un piccolo sorso "Scusate ne avevo bisogno... sempre di corsa..." poi si schiari la voce e continuò "Benissimo... finalmente veniamo a noi... Eccellenza mi duole dirvelo ma come corpo diplomatico del Regno ci troviamo in una situazione un po imbarazzante e siamo costretti a porVi di fronte ad un scelta, Voi adesso vi trovate in una duplice veste sia di Diplomatico che cura i rapporti con la fedele alleata della Repubblica di Siena sia come capo della Diplomazia delle Guardie Episcopali e quindi un rappresnetante del Corpo diplomatico Ecclesiastico, questi due ruoli, come potrete facilmente intuire, non sono cumulabili perchè come diplomatico sarete la voce di chi vi ha nominato a rappresentarli ed in questo caso vi potreste trovare limitato dato che dovreste rappresentare due enti illustri e fidati ma diversi per noi..." restò qualche attimo in silenzio guardando il suo interlocutore per cercare di cogliere la sua reazione e cercando le parole adatte per rendere chiaro il suo discorso, portò di nuovo il calice alle labbra e bevve un altro piccolo sorso quindi continuò "... dovete perdonarmi forse io Vi ho anche preceduto perchè non conosco le tempistiche delle Vostre nomine e nemmeno abbiamo approndito l'argomento, magari sono arrivate a distanza di poco tempo l'una dall'altra ed è probabile che magari Voi stesso mi avreste detto di optare per l'una o per l'altra, quindi se è così dimenticate tutto quello che vi ho detto sinora e procediamo all'insediamento presso la sede diplomatica da voi scelta e... gustiamoci in tutta calma un buon calice" concluse sorridendo e sollevando il calice, quindi bevve un altro piccolo sorso e restò in attesa della risposta del Primo Cancelliere (o dell'Ambasciatore senese).

Mentre Erano seduti a parlare il Cancelliere si alzò per uscire e mettersi a passeggiare fuori dallo studio di Fosco, stupito da tale comportamento il Cancelliere Reale uscì e vide il suo omologo andare avanti e indietro guardando le mura e gli ornamenti, cercò di capire cosa fosse successo poi disse:

"Eccellenza... cercate qualcosa? stamavo parlando e ve ne siete andato per venire a passaggiare qui fuori... se rientrate possiamo continuare..."

Oh, non Vi preoccupate e scusatemi, ma non sono abituato a star tanto tempo fermo ed il viaggio in carrozza mi ha stancato...
Ritornando a guiardare l'interlocutore e portando la destra mano a grattarsi il capo.
Comunque sia, ho avvisato che un Cadetto qui in città mi porti una copia della mia promozione quanto prima in modo da poter avviare le pratiche per ottenere il mio ufficio...
E guardando fuori dalla finestra scorge un manipolo di Cadetti, vestiti di grigio e senza mantello addosso, dialogar con qualche guardia di stanza presso il Palazzo; una smorfia sorridente si fa largo sul suo volto per ritornare a prestar la sua completa attenzione a Fosco.
Entro pochi minuti le mie credenziali saranno al Vostro cospetto, Cancelliere...
E detto fatto, passa poco che un rumore di passi svelti anticipa la comparsa di un inserviente dell'Ambasciata e di un Cadetto della Guardfia Episcopale con in mano una pergamena arrotolata.

Citazione :

Nomina di Monsignor Tridinum alla carica di Primo Cancelliere italico della Guardia Episcopale et Pontificia Romana

Noi, Mons. Antonio De Dulcis Dell'Ovo Navarro De La Vega, Primo Cancelliere della Guardia Episcopale, Consigliere Diplomatico delle Sante Armate, Grand'Ufficiale dell'Ordine di Saint Kyrene, Vice Dominus Veteranus,
secondo la volontà del Signore Dio onnipotente e sotto lo sguardo dei Suoi due Profeti,
a nome della Guardia Episcopale e Pontificia, annunziamo:

La Revoca di Mons. Tonius dalla carica di Primo Cancelliere della Guardia Episcopale e la contestuale nomina di Mons. Tridinum alla carica di Primo Cancelliere della Guardia Episcopale.
La nomina di Mons. Tridinum, Sergente della vidamia di Siena, alla carica di Primo Cancelliere italico della Guardia Episcopale et Pontificia Romana. Ella siederà nel Consiglio degli Alti Dignitari ed è affidato il centro diplomatico direttamente collegato al Consiglio degli Alti Dignitari. Riceve la missione di supervisione e sorveglianza dei negoziati e dei Trattati della Guardia Episcopale con le autorità temporali in collaborazione con il Consiglio degli Alti Dignitari e del Consiglio Diplomatico delle Sante Armate.

Per Decori Virtus


Scritto e sigillato nella fortezza di San Michele Arcangelo nel XI giorno del xII mese dell’Anno del Signore MCDLIX.

Resta dunque fermo, portando di nuovo le manio ad unirsi dietro la schiena, mentre fissa il sorttoposto avvicinarsi a loro, un chino del capo risponde al saluto militare del commilitone ed un cenno del mento gli indica il Cancelliere del Regno, al quale vien consegnato l'incarto.