Contratto con la Francia

Finalmente ho ricevuto risposta in merito al contratto inoltrato alla Francia sulla vendita della caracca e che riporto per completezza:

Citazione :

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Regno delle Due Sicilie

Contratto Commerciale 3/1459

Il Regno delle Due Sicilie nella figura di S.M. Aliseo della Brunetta e il Consiglio Provinciale d'Abruzzo, nella figura del Governatore Cyrille Antoine Gardin D’Arborea , dopo aver esaminato la richiesta della Contessa di Soliera e Contessa Consorte di Mignano Eriti Velia Malipiero Giustiniani Longo Vasa, ricevuta il giorno 7 Novembre 1459 e relativa alla costruzione di un Caracca da Guerra per il Regno di Francia presso l’arsenale della città di Silvi

DICHIARANO

legitima e accettabile tale richiesta.

PATTUISCONO

che il prezzo per la Caracca da Guerra è così determinato:
-1200 tronchi di legno.
- 2 Alberi maestri
- 2 vele grandi
- 5 vele piccole
- 140 chili di ferro
- 6000 ducati
Da versarsi in un'unica soluzione all'apertura del cantiere.

La Caracca da Guerra verrà consegnata a persona di fiducia e nominata da Contessa di Soliera e Contessa Consorte di Mignano Eriti Velia Malipiero Giustiniani Longo Vasa presso il porto di Silvi.
Questo Accordo Commerciale tra il Regno Di Francia ed il Principato D'Abruzzo con la supervisione del Regno delle Due Sicile, entrerà in vigore alla firma da parte di tutti i contraenti.




Napoli, XVII Novembre 1459

Il Regno di Francia

Il Regno delle Due Sicilie

Il Governatore degli Abruzzi


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La risposta ricevuta mi ha spiazzato, infatti sembra che la Regina di Francia oltre ad essere molto latitante, abbia dichiarato che le forze armate devono autosostentarsi e foraggiarsi e quindi spetterà a loro pagare la costruzione della Caracca.
Questo non cambia la volontà del Regno di Francia di avere la caracca e Dama Saradhinatra de Montemayeur cybo Malaspina Vice ammiraglio della Reale marina francese dichiara pagherà lei l'intero costo, ma per questo chiede che il contratto sia variato indicando lei come contraente e come persona a cui verrà consegnata impegnadosi inoltre in cambio a dichiarare sullo stesso la sua disponibilità a diventare protettrice del Regno contro pirati, navi da guerra et simili, ma non contro la francia ovviamente.

Io sarei propenso ad accettare la variazione vista la proposta, i rapporti con il Regno e soprattutto la fama del vice ammiraglio.

Temo di non aver compreso...
sarebbe quindi una vendita, la prima, di una nave da guerra a privati?
dopo vedremo per chi e cosa verrà usata...

No sarebbe una vendita al Regno di Francia, ma poichè il vice ammiraglio dovrebbe pagare tutto di tasca sua, vorrebbe che sul contratto fosse specificato che l'acquisto è fatto da lei per evitare, appena giunta in patria, che la nave le venga espropriata anche solo per il cambio di Re, truffandola letteralmente, e in cambio di questa puntualizzazione offre come detto disponibilità a divenire guardiana/vedetta per il nostro Regno.

Questo è ciò che ha avanzato come richiesta e siamo se non ci aggrada liberissimi di non accettare, anche se io sarei per un si.

per come la vedo io è una vendita ad un privato, che dichiara di sua volontà, che userà la nave per la francia e per noi se desideriamo...
Sto cercando di inquadrare per poter stilare un contratto con i punti corretti.

Ci sarebbe il sigillo del regno di francia?
perchè una soluzione potrebbe essere in questo caso, che la nave sia vincolata negli usi.

Da quello che ho inteso i sigilli sarebbero i suoi...a questo punto vendita privata...sono sincero fatico ad inquadrare il caso, trovo assurdo che un Regno faccia pagare le navi ai privati e vorrei i pareri di tutti i membri del Concilio in merito per poter valutare la cosa nel modo più corretto possibile.

Onestamente se la francia farà da garante, semplicemente l'armatore non sarà lo stato ma il privato.... non è così strano, è come il nsotro caso dove imbarcazioni private svolgono servigi al regno... insomma... dipende tutto dalle credenziali e da chi sostiene

il fatto è li Jenin, se fa da garante mette i sigilli...
senza è solo privato.

Mettiamola così: la nave deve essere inquadrata come nave da guerra in forze al Regno di Francia e come avrà diritti e doveri anche nei confornti di terzi, poi si mette una clausola dove si specifica che la nave è di proprietà di Dama Saradhinatra per tutelare la sua proprietà ed evitarle fregature e che questa cosa è stata fatta in via del tutto eccezionale dato che il privato è persona reputata degna di ogni fiducia ma che in ogni caso il Regno di Francia deve fare da garante e prendersi la responsabilità di ogni azione compiuta da chi "comanderà" quella nave in futuro perchè a tutti gli effetti è una nave da guerra francese (metti che la prende un tizio come Arlan e fa le stesse cose).

Tutto questo deve essere scritto nel contratto di vendita e resterà come una sorta di trattato tra i due regni e se vorranno farsi fare altre navi si farà lo stesso


Se a loro stà bene altrimenti non credo si possa fare molto.

non concordo...
Noi si fa al loro regno... e poi so fatti loro
oppure si fa al privato e poi so fatti loro uguali
ci andiamo a ficcare in mezzo a questioni loro interne che alla fine nn ci riguardano.
Se vuole garanzie non è a noi che deve chiederle, bensì al suo regno.

A me pare che troppo spesso ci propongano poche idee ma ben confuse...

La questione è che o facciamo così oppure la nave non viene costruita credo, noi non ci mettiamo in nessuna circostranza strana, semplicemente chiariamo che la nave deve essere riconoscita dal Regno di Francia come sua nave da guerra, non sarebbe stato necessario se non la pagava un altro ma vista la situazione credo che o facciamo così oppure non se ne fa nulla e dopotutto non lo vedo un gran problema per noi non cambia nulla il problema semmai è per il Regno di Francia che si prende la responsabilità per navi di cui non detiene la proprietà.

Concordo che la proposta del Cancelliere sia la più corretta e soprattutto ci conceda margine di contrattazione oltre al rifiuto.

Stiliamo una bozza di contratto di questo tipo e valutiamola nella forma così se S.M. concorderà potremo accellerare i tempi.

facciamo proseguire i contratti con la Francia?

di oggi stilerò una bozza (spero di farcela )anche se continuo a dire che la proprietà della nave dovrebbe stare su un contratto loro e non nostro.

Sarò fatta male eh, e sarò anche ignorante, ma a mio avviso è la cosa meno diplomatica e più arraffazzonata che si possa fare.
Come già detto l'iter dovrebbe essere che la francia fa un contratto con il suo generale, dove dichiara il suo possesso della nave, e noi un contratto con la francia.

Altrimenti ci impicciamo in cose che non ci riguardano minimamente.
Vi rendete conto che facendo come dite voi, putacaso il generale impazzisse (e non sarebbe mica la prima volta che capita che una persona stimatissima e onesta passa al lato oscuro.. e non parlo di arlan) la responsabilità potrebbe esser fatta ricadere anche su di noi?
ma perchè se ci sono soluzioni più mirate dobbiamo noi cacciarci in un ginepraio?

si va bene
vediamo la bozza e ne ridiscutiamo

Quindi per capirci... non serve il permesso della corona francese?
ci saranno i suoi sigilli sul contratto?
e ad ora la contessa eritri che ruolo gioca in tutto questo?
Almeno un qualcosa di ufficiale che ci dica, si davvero tizio è chi dice di essere?

Perchè a me pare davvero strana sta cosa...

Posso ringraziare tutti gli dei conosciuti e non del fatto che nonostante tutto riesci a capire sempre quali sono i miei crucci?

/me li ringrazia uguale

aspetto che mi confermi.

Citazione :

Qui però concordo su una cosa... visti gli usi e i costumi francesi, sta benissimo che la nave venga data ad un'armata o a un generale o capitano o chi cavolo è... ma onde evitare incidenti diplomatici, mi scuseranno tutti, Sua Maestà per prima, ma io voglio la certezza che quel generale sia nelle grazie del re di Francia... e questo può dircelo solo la diplomazia francese...

Si! La prudenza non deve mai essere troppo poca. Concordo Ministro Rimmster.

Ma è stata la Corona di Francia a indicarcela quella persona (oppure ho capito io male?)

Si è stata la Corona di Francia che però poi ha detto che non avrebbe sborsato una lira iniziando il caleidoscopio di interventi sopra esposto.

Se la corona francese ci ha indicato questa persona,penso che possiamo operare.

Reggente è possibile avere copia delle comunicazioni intercorse fra voi e la corona di francia?
Premetto che non è mancanza di fiducia, ma un voler capire nel dettaglio, a differenza vostra è la prima volta che mi interfaccio con abitudini diverse dalla nostra....

Sovraintendente trovate in Concilio forum 2 nel topic riguardante la francia le lettere inviate a me e al Ministro Rimmster ufficialmente dalla Contessa Eriti quale messo ufficiale del Regno di francia, in cui si parla di nave per il Regno di Francia e viene già li citato il nome del Viceammiraglio Sara.

Le sucessive comunicazioni sulle modalità diverse di pagamento del Regno di Francia sono state svolte tra me e la contessa Eriti sul messaggero, ma se ritenete siano necessarie le riporterò qui e posso anche chiedere alla Contessa una lettera ufficiale di accreditamento per lei e il vice ammiraglio.

ah ok, avevo capito ci fossero altre lettere dopo quelle portate di la....

Ora ditemi che son tignosa o come volete....
ma io vedo tanti sigilli personali, della contessa Eritri, e di un ammiraglio reale, che però mette un sigillo personale...
Sigilli o richieste dal Regno di francia non ne vedo...
Comprendo che la Contessa Eritri deve essere ambasciatrice presso la Francia, ma si firma in veste privata e non ufficiale...

Probabilmente son io che ho dei limiti e non sono addentro in queste faccende diplomatiche.... ma da cosa leggo da nessuna parte vedo una richiesta ufficiale, seppur con delega di pagamento, del Regno di Francia...

Rimmm Aiutoooooooo