Dama Steffola entrò a Palazzo e un sorriso lieve si disegnò sul suo viso.
C'era stato un tempo, nemmeno eccessivamente lontano, in cui aveva varcato spesso quella soglia e la magnificenza di quelle Sale la lasciavano comunque sempre esterrefatta.
All'epoca era Coordinatrice degli Araldi Regi, Primo Banditore Palatino e altresì Scrittrice di Corte. E di questi ruoli, quello che le aveva dato maggiori soddisfazioni era proprio quello di scrittrice.
Il Ministro della Cultura le aveva assegnato il compito di redigere degli annuali delle guerre dall'inizio del Regno delle Due Sicilie ai giorni nostri e per far ciò aveva viaggiato per il Regno in lungo ed in largo, raccogliendo le testimonianze di quanti vissero quegli avvenimenti.
Era stato allora che aveva avuto modo di conoscere persone con caratteri incredibili, che avevano fatto la storia del Regno.
Poi, l'imprevedibile.
Dama Steffola era stata per un periodo dalle suore e al suo ritorno alla vita normale... non aveva più trovato le chiavi per accedere a Palazzo.
Erano andate perse, forse a causa sua, o di qualche fantesca troppo solerte, chissà.
Così, quando era stata di nuovo convocata dal Ministro della Cultura, non le era rimasta altra possibilità che farsene dare di nuove.
Sperava col tempo di poter avere accesso alle sale alle quali - precedentemente - aveva dedicato tanto tempo e cura... quelle della Cultura e altresì quelle del Ministero dell'Interno.
Per ora si limitò ad attendere che arrivasse qualcuno ad accoglierla.
Si sedette dunque, sistemandosi una piega dell'abito, ed osservando i dipinti che decoravano le pareti.