Palazzo Reale di Napoli
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 Udienza messer Bonanno

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Velle

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MessaggioTitolo: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty03/04/11, 11:05 pm

La porta della Sala Santa Lucia si aprì piano.
L'attendente entrò e fece strada a Messer Bonanno di entrare. Poi con una riverenza si congedò.

Il Cancelliere era seduto su un divano e fece cenno al messere di accomodarsi sulla poltrona di fronte a lei.

"Accomodatevi messere.
E' passato del tempo dall'ultima volta che abbiamo avuto l'opportunità di parlare.
E vi confesso che mi perplime non poco l'idea di dover affrontare un discorso similare a quello di qualche anno fa. Credevo infatti che certe cose appartenessero al passato e che già allora avevate deciso di cambiare completamente vita. Ma evidentemente mi sbagliavo."
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Maurice Bonanno

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty04/04/11, 11:37 am

Maurice seguì il cancelliere che lo condusse nella sala Santa Lucia..dove lo fece accomodare in una comoda poltrona e gli disse Accomodatevi messere....percui Maurice si accomodò....e poi disse ancora la marchesa cancelliere." E' passato del tempo dall'ultima volta che abbiamo avuto l'opportunità di parlare.
E vi confesso che mi perplime non poco l'idea di dover affrontare un discorso similare a quello di qualche anno fa. Credevo infatti che certe cose appartenessero al passato e che già allora avevate deciso di cambiare completamente vita. Ma evidentemente mi sbagliavo
Maurice al sentir quelle parole rimase un pò perplesso ma ugualmente rispose ..
Marchesa mi permetta di dirle che io sono felice che mi abbiate invitato a Palazzo...ma non sono qui perchè sono pentito della mia vità..ma bensì sono pentito di aver seguito soltanto a parole un gruppo di facinorosi che izzavano parole di rabbia verso il regno...e so che mi conoscete bene...io non mi pento di quello che sono,ma bensi a volte di quello che faccio... Detto ciò Maurice sospirò e pensò tra se e se quello che gli ricordò il padre maestro templare...e cioè "facess o male e pentiti...facess u bene e scuordat"
Dopo quel pensiero Maurice si rivolse al cancelliere dicendogli ciòMarchesa mi perdoni...è lecito sapere il motivo di questa convocazione? è restò in attesa di una risposta
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Velle

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty07/04/11, 10:10 pm

non sono qui perchè sono pentito della mia vità..ma bensì sono pentito di aver seguito soltanto a parole un gruppo di facinorosi che izzavano parole di rabbia verso il regno... so che mi conoscete bene...io non mi pento di quello che sono,ma bensi a volte di quello che faccio...

Il Cancelliere lo guardò dritto negli occhi.
"Per l'appunto messere, è proprio questo che mi ha lasciato perplessa. Come è possibile che siate caduto per l'ennessima volta nello stesso sbaglio? Anche la volta precedente mi diceste le stesse parole, e cioè che vi eravate pentito di aver collaborato con dei facinorosi. Non verrebbe anche a voi, se foste al mio posto, di pensare che quella del pentimento sia una scusa utile per evitare peggiori conseguenze? Il vostro comportamento, non solo è andato contro le Istituzioni del Regno e la Corona stessa, ma con le vostre parole voi avete aizzato fratello contro fratello, mettendo in pericolo la pace e la convivenza della vostra stessa gente! Io sono sicura che vi renderete conto che se la prima volta è stato chiuso un occhio questa volta non è affatto possibile."

Il Cancelliere fece una pausa. Si alzò dal divano e si avvicinò ad una finestra.
"Tuttavia come voi dite, vi conosciamo e sappiamo che in fondo voi siete mosso da buone intenzioni che ahimè si traducono in gesti irresponsabili. Ed è per questo che vi abbiamo voluto qui, perchè pur non potendo far finta di niente questa volta, il Regno pur vi tende una mano, affinchè vi sia data una lezione che non giunga sul vostro capo come una dura punizione, ma come un insegnamento che una madre accorta da al proprio figliolo, vi faccia tenere a mente la prossima volta quale sia la retta via, così che non possiate più sbagliare. Ma basta per ora, continueremo a discutere altrove."


Il Cancelliere suonò un campanello e subito un paggio giunse. "Avvisate Vostra Maestà che il Cancelliere con Messer Bonnano stanno per giungere da Ella"
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Maurice Bonanno

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty08/04/11, 05:50 pm

Maurice era sempre più perplesso di quelle parole proferite dalla cancelliera e non volle risponderle solo per rispetto ad essa..perciò fu così che seguì la stessa da sua maestà in attesa di parlare con lei
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Madonnaluna

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty11/04/11, 10:29 pm

La Regina attendeva nel suo studio l'arrivo di Messer Maurice_Bonanno.
Aveva parlato con la Cancelliera e coi suoi Ministri prima di decidere per quell'incontro e aveva incaricato la Marchesa d'Altavilla di tenere i contatti e di accoglierlo al suo arrivo.

Era stata da lei informata che il Bonanno era giunto e che lo avrebbe accolto prima di condurlo al cospetto della Sovrana.

La Regina lo conosceva molto bene ed era stato davvero un dolore leggere ciò che i dispacci le facevano conoscere delle parole da lui pronunciate.

La venuta del paggio che annunciava il loro ingresso non la colse dunque affatto di sorpresa...

Avrebbe udito ora dalla sua viva voce quali pensieri potessero averlo mosso a un gesto tanto sconsiderato... e maggiormente poichè pochissimi mesi orsono si era prodigato per salire al trono e offrire il suo impegno personale per quel Regno che poi aveva detto di voler annientare... Non lo poteva davvero credere...

Rimase seduta al suo scrittoio come tante volte le era capitato quando era Sindaca e aveva avuto occasione di incontrarlo.

La Marchesa d'Altavilla si fermò accanto alla finestra ove vi era un piccolo divano mentre Maurice_Bonanno si inchinava davanti alla Regina proferendo il suo saluto...

Si era imposta di rimanere seduta ma l'impeto fu troppo forte e levandosi in piedi disse senza interrompersi:


"Messer Bonanno, ben lo sapete che non sono i gesti d'apparenza ciò che apprezzo... mi conoscete da lunga fiata.
Non ginocchia piegate, ma verità e onestà dell'animo.
Non parole fatue, ma sentimenti veri...
Ho provato molta amarezza nell'apprendere che proprio Voi che vi eravate offerto per questo Regno lo andavate denigrando e predicando la sua fine.
Attendo di conoscere cosa vi abbia mosso a tanto e confido che sarete onesto con me come io lo sono sempre stata con Voi.
Parlate dunque... Vi è concesso..."
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Maurice Bonanno

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty12/04/11, 08:20 pm

Maurice vide arrivare la regina al suo cospetto e non appena la vide si chinò e vide sedersi la Regina,che poco dopo improvvisamente si alzò e disse al Maurice

Messer Bonanno, ben lo sapete che non sono i gesti d'apparenza ciò che apprezzo... mi conoscete da lunga fiata.
Non ginocchia piegate, ma verità e onestà dell'animo.
Non parole fatue, ma sentimenti veri...
Ho provato molta amarezza nell'apprendere che proprio Voi che vi eravate offerto per questo Regno lo andavate denigrando e predicando la sua fine.
Attendo di conoscere cosa vi abbia mosso a tanto e confido che sarete onesto con me come io lo sono sempre stata con Voi.
Parlate dunque... Vi è concesso...


Maurice Rispose Maestà vi prego accomodatevi,ho compreso bene ciò che mi state chiedendo...ed ho riflettuto molto,e sono giunto alla conclusione che sia necessario parlare e confessarmi

Detto ciò Maurice guardò un attimo fuori dalla finestra..poi riguardò sua maestà e disse

Quello che vi sto per dire è una confessione molto importante,però non è avallata da nessuna prova che posso fornirvi..dovreste solo accontentarvi delle mie parole....spero che dopo vorrete concedermi di non essere piu' in nessuna lista nemici e che mi darete l'opportunità di essere libero e motivato

Maurice attese una risposta da sua maestà prima di inziare la sua grande confessione
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Madonnaluna

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty14/04/11, 10:50 pm

La Regina Beatrice guardava ben diritto gli occhi di Messer Bonanno mentre le parlava.
Lo vide volgere un attimo lo sguardo verso l'esterno e poi udì di nuovo la sua voce...


"Quello che vi sto per dire è una confessione molto importante,però non è avallata da nessuna prova che posso fornirvi..dovreste solo accontentarvi delle mie parole....spero che dopo vorrete concedermi di non essere piu' in nessuna lista nemici e che mi darete l'opportunità di essere libero e motivato"

Vi fu un attimo di silenzio... poi la Regina riprese la parola:

"Messer Bonanno... mi conoscete molto bene e bene sapete come la penso.
Certo che vi ascolterò con attenzione, ma come ho sempre fatto anche con voi ogni cosa andrà vagliata e comprovata.
Voi sapete che non giudico e non condanno mai prima di aver davvero creduto a ciò che odo.
Avete la possibilità di farmi capire e sapete che vi ascolterò con molta attenzione...
Prego, parlate pure. Siete giunto per questo."


E attese che Messer Bonanno le facesse comprendere i motivi delle sue scelte...
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Maurice Bonanno

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty19/04/11, 04:42 pm

Dopo tante riflessioni Maurice si trovò al cospetto della regina pronto a dire ogni verità..pensò che oramai quella fu la scelta giusta e perchè le sue parole avrebbero smosso la sua coscenza..perciò tirò un sospiro e disse

Io per loro sono sempre stato un punto di riferimento importante, buono solo e a incitare gli animi e farsi coraggio, ma vede sua mesta', io sarò anche un punto di riferimento ma i zozzi veri in questa storia sono artri..perciò ascoltatemi
Maurice tirò un sospiro e scrisse

Faccio parte della più grossa organizzazione massonica dei regni, comandiamo su tutto,politica, commercio,associazioni militari ufficiali e non.
L'idea di una congregazione politico religiosa di pari grado pari grado che controllasse tutto il regno fu di mio padre Von Klausen e raggruppava cellule deviate della chiesa e della politica duosiciliana e anche di altri regni.
Pochi mesi fa io fui contattato dall'organizzazione Black eagles nella persona del ex principe giustiniani che mi propose di andare in albania e di unirmi a loro per l'assalto all'abruzzo che avrebbe avuto appoggio in Luca Ros che può contare ancora su contatti e di forti coperture nella sua famiglia.
Pochi giorni dopo il mio arrivo e dopo l'uccisione della mia ex moglie azizah..Luca ros mi chiese se potevo andare in Chieti perchè doveva andare a prendersi i suoi valori in proprietà e avrebbe dovuto inserire dei personaggi nell'abruzzo a preparare il terreno.
Io non potetti e restai ancora 2 mesi per far nulla,ci fu tante promesse di incarichi da parte loro ma alla fine persero le elezioni e tutto quello si trasformò in un nulla di fatto.
Ovviamente io parlo per il pericolo che correva e corre secondo me tutt'ora questo regno con certe famiglie e personaggi in giro che sono in un modo o nell'altro legati mani e piedi tra loro.
Detto ciò sua maestà io ho chiuso con queste persone,e voglio andarmene di qui,e aspetto un vostro gesto di clemenza,o meglio...spero.
Il resto non posso raccontervelo poichè questa associazione lavora sopratutto per il bene,e alcuni personaggi fingendosi dei servizi segreti cercano di capirne i componenti per rovinare il suo scopo...e mi creda apparte ogni cosa nessuno di noi agirebbe per male.

Rimetto ogni decisione nelle vostre mani...potrei parlarvi di tante altre cose...ma non ho prove,poichè i fatti in questione sono stati discussi in sale e luoghi non ufficiali e senza riscontri provatori,perciò spero che crederete a quello che vi ho detto,anche perchè non ho più nulla a che fare con codeste persone e avrei potuto anche non dire nulla che nessuno di loro si sarebbe autoaccusato.
Maestà..voglio una nuova vita,il mio matrimonio è finito,sono un uomo pieno di doti che però ha perso l'amore e sta per perdere anche i natali della propria terra,non mi resta che andarmene e fare del bene dove potrò per riflettere sul passato.



Detto ciò Maurice aspetto una reazione di sua maestà la regina
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rimmster

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty09/07/11, 07:07 pm

Vostra Maetà,

in data di ieri ho ricevuto questa missiva a me indirizzata da Messer Bonanno dal suo confino.

Attendo istruzioni a riguardo



Citazione :
Vostra maestà Beatrice luna Challant,chi vi scrive è il vostro vecchio spero ancora amico Maurice Bonanno,e vi scrivo per dirvi che ieri ho sognato un angelo che mi diceva "la tua sovrana ti vuole sentire" come se mi avesse avvisato di un qualcosa.

Bene,io dopo tutti questi mesi di esilio vi scrivo questa lettera con il cuore in mano,e spero che quello che vi racconterò potrà toccare il vostro cuore e restare in voi per sempre,anche perchè ora sono molto lontano,e dubito che potrò tornare li dove ebbi i natali,perciò forse questa sarà l'ultima volta che mi leggerete,non so...qualcosa me lo fa pensare.

Oggi ho voglia di scrivere, con lei nn l'ho quasi mai fatto, forse riesco a farmi comprendere di più in certi casi...
Intanto volevo dirle che le voglio tanto bene,dal profondo del cuore,e mi creda non prenda ciò che facevo come un deterrente per dubitarne, non sono una pazzo, nn mi manca ppiù adesso quella persona che amavo al mio fianco,con essa provai dei veri sentimenti ma tutto questo non è bastato nonostante tutto.
Non mi piace vivere nell'incertezza, nella mancanza di stabilità, e pensando bene a tutto quello che ho fatto in questi anni ora se mi guardo le spalle vedo tante cose,positive ed anche negative,ma dopotutto la vità è come noi stessi c'è la creiamo.

Riflettendo bene, mi son detto, che se voglio tornare veramente a sorridere devo avere il coraggio di affrontare il dolore di un amore "non corrisposto in definitiva come mi aspettavo".. ..
Allora mi armo ancora di tanta pazienza e ricomincio da "me", perchè non posso più continuare così, la soluzione migliore è quella di non sentirsi e vedersi più.. ed eccomi qui adesso,in regno d'inghilterra dove vivo attualmente e dove ho iniziato una nuova vita qui in questo lontano regno,dove tutti mi apprezzano e dove la mentalità è all'opposto di li.

Sarò un grande corsaro,sto per laurearmi in via della navigazione e presto avrò la mia prima cocca da guerra e solcherò i mari,quei mari che ho sempre amato e a cui penso dedicherò il resto della mia vita.

Ho lasciato tante cose li in abruzzo,amici,un figlio che non ha voluto seguirmi,due fratelli,tutti loro li penso sempre,percui si vede che era destino,ma sono convinto che dietro l'angolo c'è sempre un giorno nuovo,e fin che il cielo ci dona la luce è nostro dovere provare a viverlo per trovare la felicità che a volte perdiamo.

Ho sofferto molto per ciò che mi è successo,separazione da mia moglie,l'esilio lontano da tutto e da tutti,ma ciò nonostante ho accettato di andare via e grazie anche ad un bravissimo messere "Rimmster" di cui ho un ottimo ricordo per tutto il viaggio..mi sono detto che avrei dovuto dimostrare a me stesso la mia maturità,però devo essere sincero,la notte quando mi ritiro in stanza molto spesso mi sento morire dentro e non posso fare altro che urlare il mio dolore al silenzio e cercare di sorridere a tutti coloro che ora mi stanno vicino perchè loro non sappiano e perchè non giudichino anche chi ha spezzato il mio cuore,non sarebbe giusto.
Quando sono davanti alla porta d'entrata di casa so già che oltre quella porta c'è il silenzio,nessuno mi sta aspettando,nessuno mi abbraccerà quando entrerò,nessuno mi bacerà,non so se prepararmi la cena, o saltarla, tanto nessuno se ne accorgerà,nessuno dirà "cosa si mangia per cena"?La solitudine è accanto a me,ed io che credevo che non sarei mai rimasto solo,sfuggire alla solitudine è impossibile,percui l'unico rimedio è andarmene a letto e finire li la giornata.
Io però penso che quando si vive un amore si è felici,e quei momenti vengono come fotografati nella nostra anima,e ci servano per ricordare ogni cosa bella,quando finisce un amore è perchè era destino che succedesse,si soffre,si piange,si sta male,ma poi per forza di cose si accetta il destino e si passa al domani avendo maggiore esperienzae cercando di non ripetere più gli errori fatti,o di evitare quelli fatti nei nostri confronti,...è così,nessuno di noi può cambiare questa legge di vita,possiamo solo attenerci ad essa.

Una parola voglio spenderla per messer rimmster,anzi vorrei spenderne più di una ma forse mi dilungherei troppo,non che non se lo meriti,ma preferisco non essere troppo puntiglioso....
Egli mi ha sopportato nella mia fase di incertezza,di rabbia,quel messere ha fatto ogni cosa per servire la vostra causa,ha pure subito un ingiusta condanna,ma mai si è scomposto con me,mi portò in portogallo,e dopo ho incontrato vecchi amici e ho deciso di unirmi a loro,e di provare a vivere una nuova vita,ma davvero ringrazio voi e quel messere per avermi sopportato in quel periodo,e so che non me lo meritavo,ma voi nonostante tutto lo avete fatto,che l'altissimo ve ne dia merito.

ed ora maestà perdonatemi ma in questa ultima parte vorrei parlare a la sindaca di l'aquila e non alla sovrana delle due sicilie,perchè so che è l'ultima volta questa che ci sentiremo perciò voglio parlare con la mia vecchia amica Luna.

Bene Luna,dopo tutto questo tempo finalmente ho deciso di dirti una paio di cose,anche perchè non tornerò mai più in abruzzo,e difficilmente potremmo rincontrarci,questo lo sento.
E' ora delle confessioni per me,voglio che queste parole te le porti con te,e che non le dimentichi mai.

Ti ringrazio per tutte le volte che mi hai aiutato quando vivevamo nella stessa città.

Sai devo essere sincero,io volevo diventare Re,quando ho visto che ti candidavi h pensato che per me sarebbe stata dura,daltronde tu avevi l'appoggio della tua grande famiglia numerosa e di tante altre cariche,e quando ho visto quello mi sono visto sfuggire il sogno,tanti si sono fatti pagare il voto da me,ma non è bastato,e devo essere sincero che per alcuni ho pensato anche male,mi spiace.


Ho saputo che è stata dura per te fino ad oggi,ne è successo di ogni colore,mi informavano spesso e a volte mi chiedo se io al tuo posto sarei riuscito a non fare una strage,beh...forse no,anzi togliamo il forse.
In questo periodo poi sto cercando di fare i conti col mio passato, cercando di archiviarlo, accettarlo una volta per tutte.
Ah, sapessi da quanto tempo non mi diverto veramente!!! Da troppo tempo, non ricordo nemmeno più quando è stata l’ultima volta. L’altro giorno ho scritto “Io sono un buco nero, e niente esce dai buchi neri”, forse è così.
Inutile dirti che io dalla vita non voglio ricchezze, fama, successo, no. Voglio solo essere in grado di spalancare al massimo le mie ali, ma così e in questo mondo, io non ci riesco,..e purtroppo ormai temo che non ci riuscirò mai.
Eppure, a volte, io la speranza ce l’ho...molte persone mi dicono di aspettare, che la vita è lunga e che col tempo si cambia, si cresce e si risolvono tante cose,ed io allora spero,e cerco di farmi coraggio,cosa non facile,ma ho il dovere di provarci.

Bene,spero che la sovrana mi darà il suo perdono,non che tornerò mai,ma nella vita mai dire mai,però sappi che non ti dimenticherò mai,sei stata una grande amica,anche nei momenti quando avresti avuto il diritto di non esserlo più,questo ti da un posto speciale nella mia vita,tra tutte le persone che ho voluto e voglio bene.

Concludo dicendoti che per me dire" addio" non è mai stato semplice, l'addio ci spezza il cuore e ci ferisse dentro,dire addio ad una persona cara e come dire addio ad una parte di te che se ne va via,...e ta sera forse ho detto addio ad un mio amica...Volevo e speravao che questo momento non fosse mai accaduto,ma dentro di me qualcosa mi dice che purtoppo è così.

Voglio ricordarti per quelle belle cose che io e te abbiamo passato gli anni orsono,e ricordarti con il sorriso che avevi sempre per me quando entravo in taverna,e che mi rendeva tanto felice,non ti dimenticherò mai,si felice tu e lancillotto e tutta la tua famiglia.

Bulldozer alias Maurice Bonanno.

8 Luglio 1459

off
Aurtorizzo Rimmster a pubblicare la mia lettera per mio conto,cioè maurice_bonanno
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rimmster

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty12/07/11, 05:04 pm

Citazione :
Nello studio dei suoi appartamenti privati messi a disposizione dalla Corona per chi lavorava presso il Palazzo di Napoli, il Cancelliere era sempre indaffarato con i preparativi del Convivio e con mille altre faccende nonostante l’ora tarda, quando sentì bussare alla porta. Si stupì che qualcuno lo reclamasse a quell’ora ma non poteva fare altro che dare il suo assenso acché entrasse. Il suo fidato portavoce Gaaabriel, che lo aveva seguito ovunque in tutti i suoi incarichi ambasciatoriali, s’affacciò alla porta senza varcare la soglia, cosa che il biondo odiava, perché lo obbligava a capire cose dette a distanza e, due volte su tre, non le capiva: Gaaabriel, per la miliardesima volta… o entri o parli più forte, che non ho l’udito d’un cavallo! - Come da copione il suo fidato arrossì, tradendo molto più di una sola ingenua ragione per quella vampata, lo fissò negli occhi senza più abbassarli e cominciò a scandire meglio le sue parole in quel suo italico reso zoppicante dall'imbarazzo: Ri… Cancelliere… È arrivata questa missiva indirizzata a t.. a Voi…. Dice di dart… darVela immediatamente … c’è una nota esterna alla pergamena e allora quando ho sentito che è arrivato un dispaccio urgentissimo per il cancelliere l'ho fatto dare a me e mi sono offerto per consegnarlo. Sono corso su qui per vedert… vedere se c’eravate! Credevo che era bene farlo subito… pensavo era ancora meglio subito subito … scandì con un fare che Rimmster conosceva più che bene… Hai fatto bene… Gaaabriel … rispose il biondo che nel frattempo s’era alzato e gli stava andando incontro fissandolo negli occhi, lasciandolo parlare e ammirando quell’imbarazzo non celato… Hai fatto più che bene … gli ripeté ad un palmo dal naso senza mai smettere di fissarlo negli occhi e chiudendo la porta dietro di lui….

… Quel dispaccio aveva dovuto attendere… non poteva cambiare molto qualche ora in più o in meno prima di leggerlo. Appena l’aveva visto tra le mani di Gaaabriel aveva capito che arrivava da molto lontano e nessun messo stava attendendo risposta: era arrivato con la diligenza della posta, quindi poteva attendere.

Ora... ai primi bagliori dell’alba e decisamente rilassato, poteva prendersi cura anche di quella pergamena ancora laccata. Così com’era, ancora bagnato da un bagno rinfrescante, si strofinò alla svelta i capelli, scosse la testa per sgranarli, se li tirò all’indietro con una manata decisa, si cinse un asciugamano intorno alla vita, attraversò la stanza, afferrò la pergamena e si accomodò sul davanzale della grande finestra godendosi la frescura di quel mattino di luglio. Con la pressione delle dita staccò la cera lacca, srotolò il foglio e lesse…

Maurice_bonanno. ha scritto:
[rp]Vostra maestà Beatrice luna Challant,chi vi scrive è il vostro vecchio spero ancora amico Maurice Bonanno,e vi scrivo per dirvi che ieri ho sognato un angelo che mi diceva "la tua sovrana ti vuole sentire" come se mi avesse avvisato di un qualcosa.

Bene,io dopo tutti questi mesi di esilio vi scrivo questa lettera con il cuore in mano,e spero che quello che vi racconterò potrà toccare il vostro cuore e restare in voi per sempre,anche perchè ora sono molto lontano,e dubito che potrò tornare li dove ebbi i natali,perciò forse questa sarà l'ultima volta che mi leggerete,non so...qualcosa me lo fa pensare.

Oggi ho voglia di scrivere, con lei nn l'ho quasi mai fatto, forse riesco a farmi comprendere di più in certi casi...
Intanto volevo dirle che le voglio tanto bene,dal profondo del cuore,e mi creda non prenda ciò che facevo come un deterrente per dubitarne, non sono una pazzo, nn mi manca ppiù adesso quella persona che amavo al mio fianco,con essa provai dei veri sentimenti ma tutto questo non è bastato nonostante tutto.
Non mi piace vivere nell'incertezza, nella mancanza di stabilità, e pensando bene a tutto quello che ho fatto in questi anni ora se mi guardo le spalle vedo tante cose,positive ed anche negative,ma dopotutto la vità è come noi stessi c'è la creiamo.

Riflettendo bene, mi son detto, che se voglio tornare veramente a sorridere devo avere il coraggio di affrontare il dolore di un amore "non corrisposto in definitiva come mi aspettavo".. ..
Allora mi armo ancora di tanta pazienza e ricomincio da "me", perchè non posso più continuare così, la soluzione migliore è quella di non sentirsi e vedersi più.. ed eccomi qui adesso,in regno d'inghilterra dove vivo attualmente e dove ho iniziato una nuova vita qui in questo lontano regno,dove tutti mi apprezzano e dove la mentalità è all'opposto di li.

Sarò un grande corsaro,sto per laurearmi in via della navigazione e presto avrò la mia prima cocca da guerra e solcherò i mari,quei mari che ho sempre amato e a cui penso dedicherò il resto della mia vita.

Ho lasciato tante cose li in abruzzo,amici,un figlio che non ha voluto seguirmi,due fratelli,tutti loro li penso sempre,percui si vede che era destino,ma sono convinto che dietro l'angolo c'è sempre un giorno nuovo,e fin che il cielo ci dona la luce è nostro dovere provare a viverlo per trovare la felicità che a volte perdiamo.

Ho sofferto molto per ciò che mi è successo,separazione da mia moglie,l'esilio lontano da tutto e da tutti,ma ciò nonostante ho accettato di andare via e grazie anche ad un bravissimo messere "Rimmster" di cui ho un ottimo ricordo per tutto il viaggio..mi sono detto che avrei dovuto dimostrare a me stesso la mia maturità,però devo essere sincero,la notte quando mi ritiro in stanza molto spesso mi sento morire dentro e non posso fare altro che urlare il mio dolore al silenzio e cercare di sorridere a tutti coloro che ora mi stanno vicino perchè loro non sappiano e perchè non giudichino anche chi ha spezzato il mio cuore,non sarebbe giusto.
Quando sono davanti alla porta d'entrata di casa so già che oltre quella porta c'è il silenzio,nessuno mi sta aspettando,nessuno mi abbraccerà quando entrerò,nessuno mi bacerà,non so se prepararmi la cena, o saltarla, tanto nessuno se ne accorgerà,nessuno dirà "cosa si mangia per cena"?La solitudine è accanto a me,ed io che credevo che non sarei mai rimasto solo,sfuggire alla solitudine è impossibile,percui l'unico rimedio è andarmene a letto e finire li la giornata.
Io però penso che quando si vive un amore si è felici,e quei momenti vengono come fotografati nella nostra anima,e ci servano per ricordare ogni cosa bella,quando finisce un amore è perchè era destino che succedesse,si soffre,si piange,si sta male,ma poi per forza di cose si accetta il destino e si passa al domani avendo maggiore esperienzae cercando di non ripetere più gli errori fatti,o di evitare quelli fatti nei nostri confronti,...è così,nessuno di noi può cambiare questa legge di vita,possiamo solo attenerci ad essa.

Una parola voglio spenderla per messer rimmster,anzi vorrei spenderne più di una ma forse mi dilungherei troppo,non che non se lo meriti,ma preferisco non essere troppo puntiglioso....
Egli mi ha sopportato nella mia fase di incertezza,di rabbia,quel messere ha fatto ogni cosa per servire la vostra causa,ha pure subito un ingiusta condanna,ma mai si è scomposto con me,mi portò in portogallo,e dopo ho incontrato vecchi amici e ho deciso di unirmi a loro,e di provare a vivere una nuova vita,ma davvero ringrazio voi e quel messere per avermi sopportato in quel periodo,e so che non me lo meritavo,ma voi nonostante tutto lo avete fatto,che l'altissimo ve ne dia merito.

ed ora maestà perdonatemi ma in questa ultima parte vorrei parlare a la sindaca di l'aquila e non alla sovrana delle due sicilie,perchè so che è l'ultima volta questa che ci sentiremo perciò voglio parlare con la mia vecchia amica Luna.

Bene Luna,dopo tutto questo tempo finalmente ho deciso di dirti una paio di cose,anche perchè non tornerò mai più in abruzzo,e difficilmente potremmo rincontrarci,questo lo sento.
E' ora delle confessioni per me,voglio che queste parole te le porti con te,e che non le dimentichi mai.

Ti ringrazio per tutte le volte che mi hai aiutato quando vivevamo nella stessa città.

Sai devo essere sincero,io volevo diventare Re,quando ho visto che ti candidavi h pensato che per me sarebbe stata dura,daltronde tu avevi l'appoggio della tua grande famiglia numerosa e di tante altre cariche,e quando ho visto quello mi sono visto sfuggire il sogno,tanti si sono fatti pagare il voto da me,ma non è bastato,e devo essere sincero che per alcuni ho pensato anche male,mi spiace.


Ho saputo che è stata dura per te fino ad oggi,ne è successo di ogni colore,mi informavano spesso e a volte mi chiedo se io al tuo posto sarei riuscito a non fare una strage,beh...forse no,anzi togliamo il forse.
In questo periodo poi sto cercando di fare i conti col mio passato, cercando di archiviarlo, accettarlo una volta per tutte.
Ah, sapessi da quanto tempo non mi diverto veramente!!! Da troppo tempo, non ricordo nemmeno più quando è stata l’ultima volta. L’altro giorno ho scritto “Io sono un buco nero, e niente esce dai buchi neri”, forse è così.
Inutile dirti che io dalla vita non voglio ricchezze, fama, successo, no. Voglio solo essere in grado di spalancare al massimo le mie ali, ma così e in questo mondo, io non ci riesco,..e purtroppo ormai temo che non ci riuscirò mai.
Eppure, a volte, io la speranza ce l’ho...molte persone mi dicono di aspettare, che la vita è lunga e che col tempo si cambia, si cresce e si risolvono tante cose,ed io allora spero,e cerco di farmi coraggio,cosa non facile,ma ho il dovere di provarci.

Bene,spero che la sovrana mi darà il suo perdono,non che tornerò mai,ma nella vita mai dire mai,però sappi che non ti dimenticherò mai,sei stata una grande amica,anche nei momenti quando avresti avuto il diritto di non esserlo più,questo ti da un posto speciale nella mia vita,tra tutte le persone che ho voluto e voglio bene.

Concludo dicendoti che per me dire" addio" non è mai stato semplice, l'addio ci spezza il cuore e ci ferisse dentro,dire addio ad una persona cara e come dire addio ad una parte di te che se ne va via,...e ta sera forse ho detto addio ad un mio amica...Volevo e speravao che questo momento non fosse mai accaduto,ma dentro di me qualcosa mi dice che purtoppo è così.

Voglio ricordarti per quelle belle cose che io e te abbiamo passato gli anni orsono,e ricordarti con il sorriso che avevi sempre per me quando entravo in taverna,e che mi rendeva tanto felice,non ti dimenticherò mai,si felice tu e lancillotto e tutta la tua famiglia.

Bulldozer alias Maurice Bonanno.

8 Luglio 1459

off
Aurtorizzo Rimmster a pubblicare la mia lettera per mio conto,cioè maurice_bonanno
[/rp]
Gaaabriel ha scritto:
Gaaabriel era pronto per uscire ed attendeva solo che il Cancelliere lo raggiungesse per recarsi assieme al Palazzo: dovevano rivedere alcune carte nel suo ufficio e poi chiedere udienza a Sua Maestà.

Mentre si preparavano Rimmster gli aveva fatto leggere quella missiva e avevano ripercorso quei due mesi di viaggio da Gaeta ad Alcacer do Sal, che poi era diventato Setùbal, visto i rischi che quel primo porto rappresentava per l’incolumità della nave. Ricordò le titubanze del Cancelliere alla partenza: l’avevano appena denunciato e non voleva partire… eppure non poteva fare diversamente, aveva preso un impegno con la Corona: ed aveva tutte le carte in regola per presentarsi alla Corona di Portogallo con quell’uomo condannato al confino: fu lui stesso a dare una mano per preparare tutto affinché quelle pergamene, tutte con lo stesso testo, fossero pronte da consegnare a Governatori e Cancellieri d’oltre mare: di Catalunya, Valencia e Portogallo. La partenza prevista per il 19 Aprile fu poi rimandata di vari giorni nella speranza che si dessero una mossa con il processo, finché il giorno 24 Sua Maestà fu tassativa: partite! E così fece, nonostante tutto, senza poter spiegare niente a nessuno perché quella missione era segreta ma, immaginandosi cosa avrebbe causato la sua partenza in tribunale, assieme avevano deciso di raggiungere dapprima Tortosa. Quante missive aveva inviato alla sua terra incitando acchè quel processo si facesse in piazza pubblica, almeno per potersi difendere, ma mai arrivava una risposta in tal senso… finché un dì, ormai oltremare, le guardie catalane, nel più grande imbarazzo del Principato e di tutti, lo raggiunsero e quasi scusandosi lo invitarono a seguirle: Gaaabriel ricordava quel momento e ricordava le parole del cancelliere: Non importa, va bene così, non potevo dire nulla … Il Regno viene prima di me. Dai, per fortuna abbiamo fatto rotta prima su Tortosa… potevamo essere già verso Gibilterra e pensa se le guardie ci avessero raggiunto per mare: ci avrebbero riportato a Gaeta… giorni e giorni di navigazione sprecati, e senza poter spiegare nulla. Meglio così … almeno siamo ancora a Tortosa, almeno risparmiamo un po'… . I giorni passarono in fretta e poterono salpare dal porto di Tortosa facendo rotta sul Portogallo… Presto si resero conto che tutte le mappe esistenti erano sbagliate: le coste non erano dove le mappe le individuavano, ed allora avevano dovuto procedere sotto costa dal sud del Regno di Valencia sino al porto di destinazione: era la sera del 24 maggio 1459. Il 26 mattina fecero finalmente una colazione da papi, in una locanda di Setùbal, si congedarono dall'oggetto del loro viaggio, colui che avevano portato al confino, lo assicurarono con tutte le dovute precauzioni del caso alle Autorità locali, acquistarono vivande al mercato e la sera stessa ripartirono verso Valencia prima e Gaeta poi. Gaaabriel cominciò a fare due conti a mente, parlottando tra sé e sé: 8 giorni Gaeta/Tortosa più 16 giorni Tortosa/Setùbal fanno 24 giorni, solo di navigazione: però! … 24 giorni di navigazione per 15 ducati a stipendio da miniera fanno 360 e altrettanti per il ritorno fanno 720 … con una media di 5 ducati giornalieri per mangiare fanno 960 … e visto che eravamo in due fanno 1920 ducati in due mesi... e solo per la traversata… Rifece i conti una seconda volta non credendo a quella cifra … non ne aveva mai fatto una questione di numeri e non si era mai reso conto fino a che punto il suo biondo era disposto a sacrificarsi per il Regno. E in quel momento come un lampo gli rimbombò nella mente quella frase "… se le guardie ci avessero raggiunto per mare ci avrebbero riportato a Gaeta …. Meglio così … almeno siamo ancora a Tortosa, almeno risparmiamo un po'… "
Rimmster ha scritto:
Attraversarono i giardini antistanti il Palazzo ricambiando a più riprese il saluto delle guardie e dei funzionari che, a tutte le ore, presidiavano e popolavano la Sede della Diplomazia Siciliana. Nel tragitto tra gli appartamenti e la sede diplomatica i due avevano chiacchierato a lungo: Gaaabriel gli aveva confidato quella sua riflessione e Rimmster gli aveva risposto che mai aveva fatto di conto. Sollecitato da quelle parole e alla luce di quel dato, non volle nemmeno provare a fare un’analisi di cosa fosse stato l’impegno finanziario sostenuto da altre cariche del Regno, ben più importanti di lui, a cominciare dalla Sovrana e dalla sua scorta. Non volendo dare corda a quell’argomento pensò che in quel caso: altro che due mesi!
Entrarono nell’androne dove giorni prima il Poeta di Corte, Messer Suare, aveva ricevuto personalmente tanti illustri ospiti in occasione del Convivio, quindi risalirono lo scalone che portava al primo piano, imboccarono uno dei corridoi che si aprivano sul loggiato, raggiunsero le stanze della Cancelleria ed entrarono nell’ufficio del Cancelliere. Senza indugiare, il biondo siciliano aprì un paio di cassetti, ne estrasse sigilli, ceralacca e pergamene, passò il calamaio a Gaaabriel, lasciò alcuni oggetti personali sparsi tra scrivania e sofà, fece cenno al suo portavoce di seguirlo, dirigendosi poi verso il loggiato dal quale erano arrivati per imboccale il grande corridoio centrale che portava alle stanze più maestose di quell’edificio, le stanze della Corona delle Due Sicilie. Sua Maestà era già stata avvisata per tempo del suo arrivo e non appena il funzionario responsabile del decoro di quella sezione del palazzo li vide, subito si fece loro incontro, informandoli che Sua Maestà li attendeva e che potevano seguirlo, cosa che fecero senza perdere tempo raggiungendo così l’immenso studio dove i Sovrani delle Due Sicilie erano soliti ricevere le varie cariche Istituzionali del paese.

Appena entrarono si inchinarono al cospetto della Corona delle Due Sicilie, riverirono la Regina informandosi sulla sua salute in un rituale ma sincero scambio di convenevoli, durante i quali il Cancelliere ebbe modo di appoggiare su un tavolino di servizio quanto portava seco. Sua Maestà, come era suo uso, protestò bonariamente per quegli inchini… il Cancelliere non poteva che sottoscrivere, dato ch’egli stesso a fatica sopportava che qualcuno si inchinasse a suo cospetto, e quando si trattava d’una dama la dispensava immediatamente da quel rituale d’etichetta: chiunque lo avesse conosciuto in qualche locanda avrebbe potuto testimoniare quella suoa abitudine … così come lui stesso avrebbe potuto fare di Sua Maestà. Appena la Regina s’informò sul motivo di quell’incontro sollecitato con urgenza, Rimmster fece cenno a Gaaabriel che poteva tornare in Cancelleria ma Sua Maestà, conscia del rapporto che esisteva tra i due, gentilmente lo invitò a restare… del resto da un anno a quella parte i due erano inseparabili, avevano portato a termine svariate missioni assieme e sarebbe stato sciocco per chiunque anche solo pensare che il portavoce del Cancelliere non sapesse tutto ciò che succedeva. Inoltre mai una voce s’era alzata a mettere in dubbio l’assoluta affidabilità di quell’uomo, che mai in vita sua aveva rivelato una sola virgola di quel che conosceva, spesso suo malgrado, quindi la decisione di farlo accomodare apparve naturale e ulteriore indizio di quella fiducia che la Sovrana nutriva verso entrambi.

Il Cancelliere estrasse la missiva ricevuta da messer Bonanno e raggiungendo Sua Maestà gliela porse indicandola come motivo della sua urgenza. La regina prese quello scritto e, lette le prime righe tradì per un solo attimo la sorpresa. Lesse attentamente più volte quella missiva, alternando espressioni del viso che rivelavano quanto quelle parole non la lasciassero indifferente… Passarono alcuni minuti e d'un tratto, con grazia s'alzò in direzione grande porta finestra, arrotolò la pergamena e fece alcuni passi per la sala … batteva leggermente quel cilindro sul palmo della mano dando loro le spalle, evidentemente immersa nei suoi pensieri quando, improvvisamente, si girò nuovamente accompagnata dal fruscio delle sue vesti, guardò il Cancelliere e gli chiese se avesse la trascrizione del colloquio ch'Ella aveva avuto mesi prima con messer Bonanno. Non appena il Cancelliere annuì, Sua Maestà si rivolse al portavoce del Diplomatico chiedendogli di usar loro la cortesia di leggere quella trascrizione ad alta voce.


Ultima modifica di rimmster il 16/07/11, 12:40 pm - modificato 3 volte.
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Madonnaluna

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MessaggioTitolo: Re: Udienza messer Bonanno Udienza messer Bonanno Empty12/07/11, 05:46 pm

Erano passati molti mesi da quell'incontro e l'arrivo di quella missiva aveva riportato la sua mente a quel momento, quando di fronte a lei Maurice Bonanno aveva confessato le sue amarezze di una vita e si era disponibile a pagare di persona per dimostrare la sua onestà e fedeltà al Regno.

Maurice Bonanno ha scritto:
...
Rimetto ogni decisione nelle vostre mani...potrei parlarvi di tante altre cose...ma non ho prove,poichè i fatti in questione sono stati discussi in sale e luoghi non ufficiali e senza riscontri provatori,perciò spero che crederete a quello che vi ho detto,anche perchè non ho più nulla a che fare con codeste persone e avrei potuto anche non dire nulla che nessuno di loro si sarebbe autoaccusato.
Maestà..voglio una nuova vita,il mio matrimonio è finito,sono un uomo pieno di doti che però ha perso l'amore e sta per perdere anche i natali della propria terra,non mi resta che andarmene e fare del bene dove potrò per riflettere sul passato.

Nei mesi passati a volte le erano sovvenute quelle parole e i sentimenti che l'avevano colta nel momento esatto in cui erano state pronunciate.
Aveva pensato di comminargli un periodo di esilio dal Regno, perchè potesse riflettere sulle cose affermate nelle pubbliche piazze.
E ora quello appunto le veniva quasi proposto.

La Regina aveva appena deciso di inviare un suo Legato personale nelle lontane terre portoghesi da cui provenivano notizie poco rassicuranti.
In quell'istante dunque pensò che Messer Bonanno avrebbe potuto mettere a buon frutto quel periodo di esilio mettendosi a servizio del suo Legato per ciò che sarebbe stato necessario.
E così la decisione era stata immediata.

Il suo Legato Rimmster di Monforte, come suo costume, non aveva frapposto obiezioni alle richieste della Regina e incurante delle difficolta, che poi in effetti erano state molte, si era accollato l'onere di tutta quella gestione.

Nei mesi successivi Messer Rimmster l'aveva tenuta costantemente aggiornata... il lungo e periglioso viaggio... le difficoltà all'arrivo quando ormai la guerra era in corso...

Naturalmente il Legato Messer Rimmster si era organizzato con persone fidate del luogo per poter lasciare Bonanno al loro controllo alla sua partenza, e mai erano stati riferiti problemi a suo carico.

Quando il Legato aveva poi assunto l'incarico di Cancelliere del Regno la Regina aveva già deciso di chiudere quel periodo di esilio di messer Bonanno... poi purtroppo le ultime vicende l'avevano fatta ritardare nell'emazione di quel decreto che lo avrebbe reso di nuovo un cittadino libero.

Ora quella lettera le ricordava che era tempo di mandare a Messer Bonanno la sua risposta.
La Regina fece dunque preparare una comunicazione ove si indicava che la permanenza di Messer Bonanno nelle liste delle persone pericolose era definitivamente conclusa, e che avrebbe potuto liberamente percorrere le strade del Regno.
Poi, volle unire una brevissima missiva per l'uomo che conosceva ormai da una vita.



Caro Maurice

è la tua antica amica Luna che ti risponde, come tu hai scritto a lei.
Il perdono della Regina lo avesti fin da quando ti misi nelle mani del Legato Rimmster, persona che sapevo ti avrebbe seguito ottimamente.
Non hai perso nemmeno la mia amicizia perchè, come sempre ho cercato di far intendere, una cosa è la figura della Regina e altra è la persona che la incarna.
Il Regno nel momento in cui lo si rappresenta diviene il tutto della propria esistenza, la persona che è salita a quel trono sparisce nei suoi sentimenti individuali e vive del servizio che deve compiere.
Presto il mio tempo per il Regno sarà concluso e come dimenticherò le delusioni che sono state molte, specialmente quando portate da persone a cui avevo dato la mia fiducia, non dimenticherò mai tutti coloro che mi sono stati accanto...
Uomini e donne delle taverne, che mi hanno aperto il loro cuore e la loro vita, uomini e donne dell'esercito che si sono prodigati per la nostra sicurezza e tutti coloro che hanno lavorato al mio fianco.
Mi addolorano le tue parole, perchè so che in fondo al tuo cuore alberga l'entusiasmo e non il vuoto.
Riporta alla luce il mio vecchio amico Bulldozer e non temere, ci sarà modo di incontrarci ancora...
Con affetto e l'augurio di una vita serena

Luna

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