Arrivo del nuovo Ambasciatore della Repubblica Fiorentina

Anchise giunse al Palazzo Reale di Napoli quando ormai il sole era già alto nel cielo.
Entro nel grosso landrone del palazzo,dove un usciere li chiese cosa volesse.
-Cosa cercate messere? disse l'usciere.
-Sono il nuovo ambasciatore della Repubblica Fiorentina,ecco la mia lettera di presentazione. rispose il giovane Anchise,poi porse la lettera all'usciere:

Citazione :

Io Salvestro de Medici, Gran Ciambellano della Repubblica, con il benestare della Signora di Firenze Cristina Cocca De' Giustiniani Pucci , nomino Messer Anchise Consigliere di Legazione della Repubblica di Firenze delegato presso il Regno delle Due Sicilie affinché possa rappresentare Firenze in queste terre e con il suo operato possa garantire la nascita e il mantenimento di salde relazioni con esso.

In fede
Salvestro de Medici
Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze

-Non dovete mostrarla a me ambasciatore,vado a chiamare qualcuno che si occupi di voi,attendete qui,torno al più presto,rispose l'usciere.

A quel punto Anchise si accomodò e attese di essere ricevuto,nel frattempo ammirava le bellezze del palazzo.

Il giovane Anchise aveva atteso fino a che il sole non andò a riposarsi dietro la collina,dopodichè si alzò,si guardò attorno e si avvio alla sua locanda per riposarsi,sarebbe tornato l'indomani mattina sperando di essere accolto...

Il mattino seguente Anchise tornò di buon ora,chiamò l'usciere e disse:

-Sono nuovamente il nuovo ambasciatore Fiorentino per il regno delle due sicilie,vorrei vedere qualcuno abbastanza con urgenza,ho alcune cose da dire e da chiedere da parte del consiglio Fiorentino,attenderò qui.

Il giovane Anchise,sperando stavolta di essere accolto al più presto.

Attese fino a sera facendo sopra e sotto per il landrone,arrivata sera tornò nuovamente alla locanda,avrebbe ritentato il mattino seguente,sperando che qualcuno finalmente lo avesse accolto.
Più che altro aveva alcune cose importanti da riferire,ma non sapendo a chi rivolgersi,doveva attendere che qualcuno lo accogliesse nel suo ufficio.

Il mattino seguente Anchise,si ripresentò per il terzo giorno consecutivo al palazzo,l'usciere appena lo vice fece un sorriso a 32 denti,ormai erano diventati quasi amici e si misero a parlare del più e del meno,il tutto...sperando che qualche incaricato lo accogliesse e lo conducesse verso il suo nuovo ufficio dove avrebbe iniziato a svolgere il suo lavoro.

-Non si preoccupi ambasciatore,il vostro usciere mi ha intrattenuto a dovere,detto ciò Anchise sorrise,prese con se le chiavi del suo ufficio ed una volta accompagnato ve ne prese possesso iniziando a lavorare.