Spedicato arrivò di fretta al Palazzo Reale sul carro di un vecchio contadino che si era offerto di accompagnarlo. Il Palazzo si ergeva, potente, davanti ai suoi occhi mostrandosi in tutto il suo splendore... era il posto perfetto per la rappresentanza di un Regno. Ma Spedicato non era li per contemplare la bellezza di quel posto, anzi, aveva importanti questioni da sbrigare quindi, appena arrivato alla porta, fu accolto da un faccendiere che, dopo i convenevoli, gli chiese chi fosse e perché fosse li. Spedicato rispose:
"Sono Spedicato ben Jamal, vengo in rappresentanza degli spinozisti di Avezzano, e vorrei parlare con chi di dovere per avere il permesso di fondare una comunità spinozista. Sono a conoscenza del concordato del Regno con la Chiesa Aristotelica, e anche delle prese di posizione della Primazia aristotelica nei nostri confronti per questo voglio regolarizzare, tramite un accordo, la nostra posizione.
Sottolineo che non esiste una comunità stabile e che, per la fondazione di tale comunità, vorremmo parlare con chi di dovere."