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 Carta dell'Esercito di Terra di Lavoro

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MessaggioTitolo: Carta dell'Esercito di Terra di Lavoro Carta dell'Esercito di Terra di Lavoro Empty02/06/09, 11:45 pm

Citazione :
Carta dell'Esercito di Terra di Lavoro


Articolo 1-1
Ogni militare è sottoposto al codice marziale seguente.

Articolo 1-2

Ogni legge della presente Carta sostiene il potere unico dello Stato Maggiore attivo.

Articolo 1-3
Lo Stato Maggiore è composto dal Principe, dal Capitano,dal Sergente e dai Tribuni Militari.

Articolo 1-4
In caso di guerra, il Capitano decreta la mobilitazione su ordine del Principe, cioè l’obbligo per ogni soldato di mobilitarsi per l’Esercito del Principato. Gli ordini e l’amministrazione saranno assicurati dallo Stato Maggiore.

Articolo 1-5
In caso di guerra o di manovra militare preventivamente dichiarata, il Principe può accordare delle deroghe alla legge per i militari. Le leggi in questione dovranno essere individuate e questa deroga dovrà essere resa pubblica prima dell’entrata in vigore.

Articolo 1-6
In tempi di pace si obbliga tutti i militari ad informare il proprio Tribuno e il proprio Capitano di ogni spostamento al di fuori di Terra di Lavoro e di ogni ritiro spirituale.

II. La composizione dell’Esercito

Lo Stato Maggiore


Il Principe: Capo di Stato Maggiore, Comandante delle armate. Egli può delegare il suo potere decisionale di Comandante al Capitano. E’ il moderatore di quella parte del forum dedicata all’Esercito della Provincia Terra di Lavoro(http://esercitoterralavoro.forumattivo.com/index.htm)

Il Capitano: Egli è il braccio armato del Ducato ed è il tramite tra il Principe e l’esercito. Egli è colui che decide, in concerto con il Principe la politica diplomatica e militare da adottare e può in ogni momento decidere di revocare, degradare o promuovere qualsiasi militare. Questo potere, però, può essere in qualsiasi momento alienato dal principe dietro giusta causa. Il principe si riserva , inoltre, di modificare le decisioni del capitano, solo ed esclusivamente , se queste mettono a rischio l’incolumità e la sicurezza del Principato. Egli è il comandante dell’esercito e può revocare qualsiasi membro dell’esercito, nel caso di revoca dei Tribuni Militari dal loro incarico necessita dell’approvazione del Principe e del Sergente) . Egli è un membro del Consiglio e il moderatore di quella parte del forum dedicata all’Esercito della Provincia Terra di Lavoro.

Il Sergente: Egli gestisce la logistica dell’Esercito, si cura dell’ingresso e della selezione di coloro che vogliono entrare a farne parte, previo parere favorevole del Capitano, e si occupa dell’approvvigionamento delle truppe dal momento della loro mobilitazione. Egli è un membro del Consiglio e il moderatore di quella parte del forum dedicata all’Esercito della Provincia Terra di Lavoro.
Il Sergente è anche capo della Fureria e in tempi di pace, di concerto con gli altri membri dello Stato Maggiore e il Ministro del Commercio, provvede, con la collaborazione dei Furieri, all’acquisto di beni per l’esercito.
Deteniene l’elenco nominativo di tutti i soldati costituenti l’esercito e a cadenza giornaliera, stila il resoconto delle spettanze sia in termini di cibo, sia in termini monetari, per ogni soldato

I Tribuni Militari: sono necessariamente nominati tra i membri del Cavalierato che si sono distinti per impegno e capacità non solo militari ma anche di piccola amministrazione e vengono eletti nel numero di sei, uno per ogni città della Terra di Lavoro. Guidano le formazioni militari durante le missioni , in funzione della loro importanza e segretezza. Appartengono allo Stato Maggiore. Restano in carica due mesi e devono essere eletti o riconfermati da una votazione eseguita dai membri del Cavalierato, ed approvata dal Principe
Nel caso in cui un Tribuno Militare non sia in grado di adempiere al proprio dovere, oppure nel caso dimissioni o di revoca motivata dell’incarico, il Capitano può nominare un Tribuno Militare pro-tempore fino alla scelta di un sostituito, che deve essere approvata dal Principe.
Il Tribuno Militare è l’organo di riferimento di tutti i membri di un Battaglione e a lui dovranno rivolgersi per qualsiasi problema e per qualunque comunicazione.
Successivamente il Tribuno provvederà ad informare il Capitano e il Sergente.

Intelligence: Esso sarà alle dirette dipendenze del Capitano che ne coadiuverà e coordinerà le azioni di merito, in base alle esigenze dell’esercito.
Tale corpo sarà composto da militari e civili,scelti dallo Stato Maggiore.
Costoro avranno il compito di accogliere ed elaborare tutte quelle informazioni ritenute di importanza fondamentale per la sicurezza del Principato.
Le notizie che verranno considerate fondate verranno poste all'attenzione del Consiglio di Terra di Lavoro.

Cavalierato
I membri del Cavalierato costituiscono l’elitè dell’Esercito della Provincia Terra di Lavoro. I Tribuni Militari sono scelti tra di loro e generalmente comandano le unità operative in caso di mobilitazione. Per diventare membro del Cavalierato, un Armigero Maggiore deve essere proposto dal Capitano o dal comandante del suo Reggimento e la decisione viene presa tramite voto dello Stato Maggiore, almeno un mese successivo alla nomina ad Armigero Maggiore, tempo durante il quale deve dimostrare le proprie capacità. Ogni Cavaliere deve possedere le proprie armi da portare in battaglia. Un Armigero Maggiore deve quindi possedere manico, spada e scudo di proprietà, prima di poter chiedere avanzamento di grado. Al momento della nomina a membro del Cavalierato, il candidato deve rinnovare il Giuramento di Lealtà.
I gradi del Cavalierato sono:

Gran Dragone: dai 201 Punti Forza in su.

Dragone: dai 181 ai 200 Punti Forza.

Cavaliere: dai 131 Punti Forza ai 180 Punti Forza.

Il passaggio di grado all’interno del Cavalierato avviene quando vengono raggiunti i valori limite di PF e vi sia conferma di promozione da parte del Capitano e del Principe.
Sono considerati membri del Cavalierato anche quei Nobili (In GdR) che sono ammessi nell’Esercito e che pronunciano il Giuramento di Lealtà e il Giuramento del Segreto.
Essi portano il grado di Cavaliere fino ai 200 Punti Forza, oltre seguono la normale gerarchia dei membri del Cavalierato. Questi "Cavalieri nobili" non possono però tenere il comando di truppe o missioni qualora sia disponibile un "Cavaliere di merito" con più esperienza il quale ne ha più diritto avendo scalato i gradi fino al cavalierato e non essendosi imposto per nobiltà.

Capitani di Brigata
Vengono nominati dallo Stato Maggiore in caso di mobilitazione dell’Esercito tra i membri del Cavalierato e restano in carica per la durata della mobilitazione. Il loro compito è di comando dei Reggimenti qualora fosse necessario.


I Battaglioni
Sono formati dai militari (sia membri del Cavalierato che Truppa) che risiedono nelle città di competenza di ciascun Battaglione. A capo del Battaglione vi è il Tribuno Militare che ha l’incarico di coordinarne e amministrare le proprie truppe.
In caso di mobilitazione lo Stato Maggiore può assegnare ad ogni Reggimento un Capitano di Brigata per il coordinamento delle operazioni militari.
I Battaglioni prendono nome dalle città della Provincia e sono sei:

Battaglione capitolino : destinato alla difesa del confine sud est estremo, comprendente la città di Capua (assegnato al tribuno militare di Capua)

Battaglione est: destinato alla difesa del confine sud comprendente le città di Sessa Aurunca (assegnato al tribuno militare di Sessa Aurunca)

Battaglione sud: destinato al controllo e alla difesa della costa meridionale comprendente la città di Gaeta (assegnato al tribuno militare di Gaeta)

Battaglione ovest : destinato al controllo e alla difesa del confine con il futuro regno di Roma comprendente, la città di Terracina (assegnato al tribuno militare di Terracina)

Battaglione nord: destinato al controllo e alla difesa del confine con l’Abruzzo comprendente la città di Sora( assegnato al tribuno militare di Sora)

Battaglione centrale : destinato al controllo e alla difesa del confine orientale comprendente la città di Pontecorvo(assegnato al tribuno militare di Pontecorvo)


I Reggimenti
I Reggimenti formano i Battaglioni.
Possono essere più di uno per città e si configurano solo nei casi di mobilitazione.
I Capitani di Brigata sono coloro che guidano il Reggimento e non hanno alcun potere decisionale. Prendono ordini o dal Tribuno Militare o dal Capitano.

La Truppa
Per accedere all’esercito bisogna avere un minimo di 30 di forza.
La Truppa costituisce la gran parte dell’Esercito della Provincia di Terra di Lavoro.

I gradi della truppa sono:
Armigero Maggiore (o Maggiore): dai 131 Punti forza in su,

Armigero: dai 101 ai 130 Punti Forza

Lanciere: dai 71 ai 100 Punti Forza

Fante: dai 51 ai 70 Punti Forza



Il passaggio di grado all’interno della Truppa fino al grado di Armigero può avvenire in modo automatico una volta raggiunti i Punti Forza necessari o per merito tramite decisione del comandante del Battaglione di appartenenza o del Capitano o del Principe


Ausiliari Volontari
In casi di emergenza, qualora una città si trovasse sguarnita o con un numero di soldati insufficienti a contrastare una minaccia impellente e sia impossibile far raggiungere rinforzi dalle città vicine, è possibile per il Comandante di un Reggimento dell'Esercito (Capitano di Brigata) accettare l'ammissione momentanea e volontaria di cittadini della città che non fanno parte dell'esercito per contrastare la minaccia. Questi cittadini prendono così il nome di Ausiliari Volontari.
Il Capitano di Brigata deve pertanto informare un membro dello Stato Maggiore dell'Esercito spiegando le motivazioni che lo inducono a ricorrere a queste forze esterne.
L'ausiliario può essere un qualunque cittadino non di livello zero. Non è prevista nessuna paga. Non sono considerati Ausiliari coloro che svolgono il servizio di difesa della città in Gruppi Armati non comandati da un membro dell'Esercito.
Nell'Archivio del Castello verrà stesa una lista di tutti coloro che si rendono disponibili come Volontari da tenere come riserve nelle città.

Fureria
La Fureria è il corpo che si occupa della logistica e dell’approvvigionamento dei militari mobilitati ed è il punto di riferimento dei Tribuni e del Ministro del Commercio.
Viene nominato dal Sergente, su approvazione del Capitano.
Il ruolo viene ricoperto da militari che sono in grado di operare sul mercato con una certa facilità quindi buon carisma, tempo da dedicare ed esperienza.
E' suo compito comunicare, su richiesta dei Tribuni Militari, ciò che serve all'esercito mobilitato, come equipaggiamento e cassa, alla Provincia che dovrà procurare le merci e il denaro.
Durante le missioni di guerra, e quindi con l'uso dell'esercito vero e proprio creato IG, le merci vengono passate dal Sergente nell'inventario dell'esercito e il Furiere, su concessione del Capitano, dovrà gestire tale inventario.
Durante le missioni "secondarie" di scorta o difesa al potere, il Furiere riceve le merci tramite mandati o collaborando con il TM/Sindaco della città in cui si opera e dovrà poi distribuirle ai soldati.
Ci sarà uno spazio apposito nel forum dell’esercito e avranno diritto all’accesso soltanto il Sergente, i Furieri, lo Stato Maggiore, lo Sceriffo e il Ministro del Commercio.



Gli incarichi operativi
Nel momento in cui i militari sono mobilitati dal Capitano per una missione essi possono costituire IG un gruppo armato. Il comando della missione può essere delegato ad un Tribuno Militare qualora sia di particolare importanza o altrimenti un qualsiasi altro membro del Cavalierato con il grado più elevato.
Gli stessi Cavalieri Comandanti e il Capitano potranno essere posti a capo di un gruppo armato IG.
I gruppi armati durante la mobilitazione in caso di guerra dovranno essere composti da militari appartenenti allo stesso Battaglione.
All’interno del gruppo armato, il capo di esso assume un grado operativo, che gli permette di dare ordine anche ad un eventuale suo pari grado mobilitato all’interno del suo stesso gruppo armato.
Colui che è a capo del gruppo armato (esercito IG) assume il grado di Capitano di Brigata.

Nel caso in cui venga costituita un’armata In Game (possono farla solo i livello 3 che abbiano scelto la via della Guerra), colui che viene posto a capo di questa armata assume il grado di Comandante di Armata.

Parte dei membri dell’esercito possono essere mobilitati per compiere missioni specifiche di controllo, contenimento di briganti o spionaggio nelle varie città o nodi del ducato e all’esterno. Alcune di queste missioni potrebbero essere considerate segrete con un certo livello di riservatezza.
Per ogni missione intrapresa, il comandante dovrà fare rapporto tramite missiva IG al Sergente o Capitano di quanto accaduto almeno una volta ogni due o tre giorni di servizio e sarà suo compito gestire i vari membri del suo gruppo operativo comunicando i vari ordini sempre tramite missiva. A missione conclusa verranno raccolti ed archiviati i vari rapporti nell’Archivio Operativo dell’Esercito.

E’ istituito un corpo di intelligence.

Esso sarà alle dirette dipendenze del capitano che ne coadiuverà e coordinerà le azioni di merito, in base alle esigenze dell’esercito.
Tale corpo sarà composto da sei soldati, più un responsabile di corpo.
Saranno scelti all’interno dell’esercito e avranno il compito di accogliere ed elaborare tutte quelle informazioni ritenute di importanza fondamentale per la sicurezza del principato.
Ciascun membro dell'Intelligence dovrà fare giuramento di segretezza e di lealtà nei confronti di Terra di Lavoro e del Principe.
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MessaggioTitolo: Re: Carta dell'Esercito di Terra di Lavoro Carta dell'Esercito di Terra di Lavoro Empty02/06/09, 11:46 pm

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III. Il reclutamento dei militari

Articolo 2-1 - dei Giuramenti
Per diventare militare occorre essere di livello uno e bisogna prestare il seguente giuramento allo Stato Maggiore:

Giuramento di Lealtà
Io, [nome], giuro di sempre servire la mia patria di Terra di Lavoro, di sacrificarmi per la provincia con tutte le mie forze, dando se necessario la mia vita per la sua difesa. Giuro di servire fedelmente, lealmente, e in buona fede la Provincia di Terra di Lavoro. Giuro di rispettare la gerarchia militare e di obbedire agli ordini dati dai miei superiori.

Giuramento del Segreto
Io, [nome], giuro che senza autorizzazione data, non comunicherò o rivelerò a nessuno che non ne abbia legittimo diritto le informazioni di cui vengono a conoscenza o che otterrò in ragione delle mie funzioni presso l’Esercito della Provincia di Terra di Lavoro.

Articolo 2-2 del Reclutamento.
Il reclutamento si fa tramite una richiesta al Tribuno Militare della città di appartenenza, che, inoltrerà la domanda al Sergente.
Il Sergente avrà il compito di controllare i requisiti del richiedente e la sua presenza/attività, e se questi saranno in regola, invierà la recluta al castello per il riconoscimento e la registrazione.
Ogni componente dello Stato Maggiore potrà annullare, in seguito alla decisione del Sergente, la candidatura di un richiedente fornendo le dovute motivazioni.
Il grado massimo che si può ottenere al momento dell'arruolamento è quello di Armigero Maggiore, qualunque siano i punti forza posseduti.
E' possibile sospendere o riprendere il periodo di reclutamento a discrezione del Capitano.
Tutti coloro che sono reclutati devono avere un casellario giudiziale privo di qualsiasi condanna di Tradimento o di Alto Tradimento, non devono mai aver compiuto atti di brigantaggio, fatte salve, nel caso specifico di assalti a municipi, richieste provenienti dal Principe , avere un minimo di 51 punti forza, prestare i giuramenti dinnanzi ad Aristotele e devono impegnarsi a rispettare gli articoli della Carta dell'Esercito.



Articolo 2-4 - dello Scioglimento dei Giuramenti
Ogni militare può lasciare l'Esercito sciogliendo i suoi giuramenti e il vincolo che lo lega alla Provincia di Terra di Lavoro comunicandone l'intenzione in via ufficiale, quindi scritta, al Capitano . La richiesta può essere respinta e posticipata in caso di Stato di Allerta o Stato di Guerra. Chiunque non rispetti questa procedura verrà perseguito per reato di Tradimento e quindi nemico della Provincia.

IV. I doveri e diritti fondamentali

Articolo 3-1 - della Gerarchia
Un militare deve sempre rispettare la gerarchia militare e rivolgersi ai suoi superiori in maniera adeguata nei contesti ufficiali e pubblici.

Articolo 3-2 - dell'Obbedienza
Un militare deve sempre obbedire ad un ordine proveniente da un suo superiore se in forma scritta e ufficiale. In caso riceva ordini discordanti da più persone e non vi sia modo di chiedere ulteriori spiegazioni, egli obbedirà al più alto in grado.
Se riceve un ordine che disobbedisce alla legge, egli deve conformarsi se l’ordine è firmato e controfirmato dallo Stato Maggiore. Se l’ordine è orale e non proviene dallo Stato Maggiore egli si deve rifiutare o ne subirà personalmente le conseguenze.

Articolo 3-3 - della Disposizione
In caso di Stato d'Allerta, un militare deve essere pronto a partire in qualsiasi momento dall’istante in cui ha ricevuto il suo ordine di mobilitazione, per questo motivo non potrà compiere azioni di alcun tipo (lavorare, esercitare la professione, pescare, raccogliere …) se non a fine giornata quando sarà ormai palese che per quel giorno non si è reso necessario il suo apporto.

Articolo 3-4 - dell'Esonero dal servizio
Un militare che ricopra ruoli amministrativi di rilevanza nelle città della Provincia o all'interno del Consiglio, può essere esonerato dall'ordine di mobilitazione per poter continuare a occuparsi del suo lavoro se risultasse altrimenti impossibile da svolgere.

Articolo 3-5 - del Segreto Militare
Un militare non deve mai trasmettere informazioni confidenziali riguardanti l'organizzazione dell'Esercito e la sua "forza", numero dei componenti, ordini o direttive prese. Non si devono comunicare ad "estranei" anche tutte le proposte in discussione nel forum del Castello, fino a loro approvazione da parte dello Stato Maggiore o del Consiglio.

Articolo 3-6 - della Responsabilità individuale
Un militare ha il dovere di tenersi informato e mantenere controllate le sezioni riguardanti il suo battaglione, oltre che la sezione generale del forum del Castello dedicato all'Esercito, senza aspettare che sia indirizzato dal suo comandante. La mancata frequentazione del forum, e la conseguente mancanza di aggiornamenti relativi all’Esercito della Provincia di Terra di Lavoro, non sarà tollerata soprattutto nel caso in cui impediscano al soldato di svolgere le proprie mansioni e di compiere il proprio dovere.
Nel caso in cui si venga a conoscenza di notizie/dati/eventi/avvistamenti di possibile interesse per l'Esercito e la sicurezza della Provincia, ogni militare ha in dovere di avvisare i suoi superiori o direttamente lo Stato Maggiore in via ufficiale. Informazioni ufficiali volutamente falsificate e/o fuorvianti potrebbero portare a provvedimenti anche gravi nei riguardi dell'informatore. Lo Stato Maggiore si riserva il diritto di giudicare la validità di tali informazioni.

Articolo 3-7 (abrogato)

Articolo 3-8 - della Licenza
E' diritto di ogni militare avere un periodo di riposo/viaggio/assenza forzata/ecc... E' dovere comunicare tale intenzione nell'apposito spazio indicando il motivo, la data di inizio e la durata della licenza. Sono esonerati da questo obbligo Capitano e Sergente i quali possono spostarsi liberamente all'interno della Provincia.
Lo Stato Maggiore si riserva la possibilità di respingere la licenza nei casi di Stato di Allerta qualora la richiesta sia stata fatta per futili motivi (es. commercio, viaggio di piacere). Lo Stato Maggiore si riserva altresì la possibilità di allertare i propri soldati anche durante il periodo di licenza, in qualsiasi città della Provincia di Terra di Lavoro essi si trovino, in modo che possano essere di supporto al Battaglione del luogo.

Articolo 3-9 - della Comunicazione
E' dovere di ogni militare, in particolare per i comandanti, prestare attenzione ai modi con cui si redigono i rapporti e le comunicazioni ufficiali.
Si riserva al Capitano dell’Esercito, di concerto con il Principe, la disciplina delle modalità di comunicazione.

Articolo 3-10 - dell'Esternazione del pensiero politico
E' fatto divieto per tutti i militari di intavolare discussioni politiche di qualsiasi genere all'interno del forum del Castello o utilizzare l'elenco dei soldati per fini elettorali. L'Esercito è uno strumento al servizio della Provincia e deve restare fuori dalla politica.

Articolo 3-11 - dell'Accusa
E' diritto di ogni militare, in presenza di prove irrefutabili considerate come tali, rivolgersi allo Stato Maggiore per portare un'accusa verso un altro componente dell'Esercito, di grado qualsiasi. Sta al Principe decidere di intervenire nei modi e nei tempi che ritiene più opportuni.

Articolo 3-12 - delle Paghe
E' diritto di ogni militare ricevere una paga in seguito alla mobilitazione.
Il calcolo della paga spetta allo Sceriffo di Terra di Lavoro
Sarà compito del Tribuno Militare conteggiare i giorni di mobilitazione e poi successivamente del Capitano o del Comandante d’Armata conteggiare i giorni di arruolamento.
Poi il Capitano invierà i resoconti dei giorni al Consiglio di Terra di Lavoro.
I resoconti da postare devono essere due: uno che contenga solo i giorni di mobilitazione e di arruolamento di ciascun soldato, e un altro che invece contenga il resoconto completo dei giorni con affianco i costi delle paghe.

La paga sarà unica sia per i giorni di mobilitazione, sia per i giorni di arruolamento.

16 ducati oppure 10 ducati + un pezzo di pane al giorno per: membri della Truppa.

20 ducati oppure 14 ducati + un pezzo di pane al giorno per: Cavalieri e Tribuni Militari

24 ducati oppure 18 ducati + un pezzo di pane al giorno per: Capitano o Comandante d'Armata

Per ottenere la paga non si deve fare alcuna richiesta, perché sarà tutto automatico.
Le uniche richieste permesse, in merito, sono quelle relative al rifiuto della paga.

Articolo 3-13 - della Condanna
Ogni militare che trasgredisce ad un qualunque articolo della Carta dell'Esercito, può essere oggetto di provvedimenti o condanne che variano dal semplice richiamo fino a processi per Alto Tradimento.
Per tutti quei reati commessi nella funzione di militare,che non siano Tradimento o Alto Tradimento, è prevista, su richiesta del condannato, una commutazione dei giorni di prigione in servizio attivo in milizia (gratuito) nella città in cui risiede.
Restano salvi pene accessorie e pecuniarie.
I giorni di servizio attivo nella milizia dovranno essere provati con screen.
Il mancanto adempimento di questi doveri, porterà ad un'aggravante della pena.



Articolo 4-1 - dell'Uguaglianza
Tutti i militari sono processabili nel caso in cui si sia in possesso di prove che dimostrino una loro violazione degli articoli della Carta, senza alcun riguardo per grado, incarico, status civile.

Articolo 4-2 - della Sospensione
I processi del Tribunale sono sospesi in caso di Stato di Guerra per dare precedenza alle operazioni militari, e verranno immediatamente ripresi al termine della guerra o in caso di temporanea tregua.

Articolo 4-3 - dell’Aggravante della Pena
I crimini compiuti o iniziati durante il periodo di Stato di Guerra saranno considerati un'aggravante nel momento in cui viene emessa la sentenza
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