Cambio Nomina Senatore Regio - Santa Chiesa

Perfetto provvedo a dare gli accessi.

Do qui avviso del cambio di regolamento da poco approvato dall'Assemblea.

Citazione :

Regolamento sull'elezione dei rappresentati del clero
della Primazia del Regno delle Due Sicilie e dello Stato Pontificio
nel Senato Regio.



[color=black]l'Assemblea Episcopale della Primazia del Regno delle Due Sicilie e dello Stato Pontificio si dota di uno regolamento che sancisce e definisce le modalità di selezione dei membri del clero che rappresenteranno la Primazia e la Chiesa Aristotelica nel Senato Regio del Regno delle Due Sicilie. Questo regolamento sostituisce ogni regolamento simile emesso in precedenza.


I E'compito del Primate, del Vicarius Urbis e dell' Arcivescovo di Capua proporre all'Assemblea Episcopale degli Stati Pontifici e del Regno Duosiciliano i nomi di quattro senatori che rappresentino la Primazia e la Chiesa Aristotelica nel Senato Regio del Regno delle Due Sicilie. Qualora una sola persona ricopra 2 delle 3 cariche anzidette, oppure qualora vi siano cariche vacanti, è dovere del Primate selezionare, a sua discrezione nell'Assemblea Episcopale, il numero adeguato di vescovi che ricomponga il trio decisionale.

II La scelta dei Senatori può ricadere su ogni membro del Clero della Primazia purchè questo sia ivi residente da almeno due mesi.

III Almeno uno dei quattro senatori nominati dovrà essere appartenente all'Assemblea Episcopale degli Stati Pontifici e del Regno Duosiciliano quindi un Vescovo della Primazia. A lui sarà demandata la coordinazione dei Senatori e di rendere conto all'Assemblea del lavoro degli stessi in Senato. Qualora più di un Senatore sia in possesso di tale requisito, sarà il Primate ad attribuire ad uno di essi il ruolo di Capogruppo presso il Real Senato.

IV La selezione dei nominati è decisa a maggioranza semplice dei votanti. Superati i tre giorni demandati per la votazione o in caso di parità l'ultima parola spetterà al Primate che provvederà alla nomina.

V I Senatori, una volta eletti, rimangono tali fino a prossime elezioni purché: questi non si assentino dalle stanze della Chiesa, non si assentino dal Senato o ci sia un'esplicita richiesta del Sovrano.
Nel caso in cui ciò avvenisse, il Senatore potrà essere dimesso e un nuovo candidato sarà scelto in sostituzione con lo stesso iter sopra menzionato.

Scritto e sigillato a Roma il XV giorno del mese di Dicembre dell'anno di Grazia MCDLXI

Monsignore sapete indicarmi le modifiche? Così quando lo approviamo mettiamo entrambi

PS: Ho un dubbio sul rendere conto all'Assemblea, non vorrei che si dicesse di portare fuori dal Real Senato il lavoro andando contro alla segretezza.

Aurora_ ha scritto:

Monsignore sapete indicarmi le modifiche? Così quando lo approviamo mettiamo entrambi

PS: Ho un dubbio sul rendere conto all'Assemblea, non vorrei che si dicesse di portare fuori dal Real Senato il lavoro andando contro alla segretezza.

Maestà, si tratta di un regolamento interno per la scelta dei Senatori Regi demandati alla Santa Chiesa.
Non deve essere approvato da nessuno.

La costituzione non dice come la Chiesa nomini tali senatori, così l'Assemblea Episcopale del Regno si è dotata di un regolamento.
L'ho portato solo qui per Vostra opportuna conoscenza e dei Ministri.

Monsignore non vorrei contraddirvi, ma la costituzione sancisce 2 capisaldi che anche l'assemblea episcopale DEVE rispettare:

Citazione :

E' eleggibile ed elettore chiunque sia cittadino del Regno da almeno tre mesi. Particolari procedure di elezione verranno stabilite all'interno di ogni ceto sociale, con l'approvazione del Ministro degli Interni o del Sovrano.

Come vedete vi è un limite di residenza minima nel Regno e il Regolamento DEVE venire approvato dagli organi Regi.

Inoltre maestà permettetemi ma con gli attriti che abbiamo con il regno ora la chiesa chi chiede di nominare senatori dei fiorentini? Come lo spiegheremo al popolo che già fa fatica ad accettare gli abitanti delle province gemelle? Inoltre non è accettabili che cittadini dell'impero vengano a legiferare nel regno.

Signori, vi vedo in agitazione. Nessuno voleva mettere Senatori del Regno persone non residenti nel Regno stesso. Essi non votano nemmeno per il Sovrano quindi va da se che siano esclusi dalle isituzioni dello stesso.

Si tratta di una mia svista che non avevo notato.
Provvediamo a modificare immediatamente l'art. II. Mi adeguerò anche ai 3 mesi di residenza anche se per i Chierici questa cosa è molto deleteria in quanto sono facili trasferimenti di gente attiva che però non avrà mai magari i 90 giorni previsti.

Eccellenze,scusate il ritardo ma ora tutto dovrebbe essere corretto e la modifica è stata approvata dall'Assemblea Episcopale.
Attendo l'approvazione della Sovrana.

Citazione :

Regolamento sull'elezione dei rappresentati del clero
della Primazia del Regno delle Due Sicilie e dello Stato Pontificio
nel Senato Regio.



[color=black]l'Assemblea Episcopale della Primazia del Regno delle Due Sicilie e dello Stato Pontificio si dota di uno regolamento che sancisce e definisce le modalità di selezione dei membri del clero che rappresenteranno la Primazia e la Chiesa Aristotelica nel Senato Regio del Regno delle Due Sicilie.


I E'compito del Primate, del Vicarius Urbis e dell' Arcivescovo di Capua proporre all'Assemblea Episcopale degli Stati Pontifici e del Regno Duosiciliano i nomi di quattro senatori che rappresentino la Primazia e la Chiesa Aristotelica nel Senato Regio del Regno delle Due Sicilie. Qualora una sola persona ricopra 2 delle 3 cariche anzidette, oppure qualora vi siano cariche vacanti, è dovere del Primate selezionare, a sua discrezione nell'Assemblea Episcopale, il numero adeguato di vescovi che ricomponga il trio decisionale.

II La scelta dei Senatori può ricadere su ogni membro del Clero della Primazia purchè questo sia residente in una città del Regno da almeno tre mesi.

III Almeno uno dei quattro senatori nominati dovrà essere appartenente all'Assemblea Episcopale degli Stati Pontifici e del Regno Duosiciliano quindi un Vescovo della Primazia. A lui sarà demandata la coordinazione dei Senatori e di rendere conto all'Assemblea del lavoro degli stessi in Senato. Qualora più di un Senatore sia in possesso di tale requisito, sarà il Primate ad attribuire ad uno di essi il ruolo di Capogruppo presso il Real Senato.

IV La selezione dei nominati è decisa a maggioranza semplice dei votanti. Superati i tre giorni demandati per la votazione o in caso di parità l'ultima parola spetterà al Primate che provvederà alla nomina.

V I Senatori, una volta eletti, rimangono tali fino a prossime elezioni purché: questi non si assentino dalle stanze della Chiesa, non si assentino dal Senato o ci sia un'esplicita richiesta del Sovrano.
Nel caso in cui ciò avvenisse, il Senatore potrà essere dimesso e un nuovo candidato sarà scelto in sostituzione con lo stesso iter sopra menzionato.

Scritto e sigillato a Roma il quinto giorno del mese di gennaio dell'anno di Grazia MCDLXII