Palazzo Reale di Napoli
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 Lettera del Cardinale

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Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 04:25 pm

Ecco cosa ci ha postato il Cardinale come regalo...ora preparo una risposta che vi sottoporrò e vichiedo di valutare e dirmi se sia buona.

Philipdikingsbridge ha scritto:
[rp]

    Lettera del Cardinale 22xhd5


    Nobilissimo e stimatissimo Reggente Ettore della Groana,
    verghiamo questa nostra epistola pubblica per palesare a voi e a tutti il nostro primo e speriamo ultimo timore e disappunto in ciò che si è deciso negli ultimi giorni.
    Siamo venuti a conoscenza che la corona ha ridato il benestare ad un criminale plurirecidivo, ma sopratutto scomunicato ed eretico che ha creato una delle più nocive eresie del creato, il becchino, di entrare e riprendere possesso della sua residenza a Silvi insieme con i suoi famigliari, molti dei quali anche essi scomunicati, tutti seguaci dell'ignobile marianesimo.
    Al contempo abbiamo appreso che è stato rescisso nella giornata di ieri il concordato tra la corona e l'ordine teutonico italiano.

    Ci chiediamo, stimato reggente, se questa via intrapresa in cui si concede clemenza e fiducia ad eretici, scomunicati pluricriminali togliendola invece a persone che hanno sempre seguito la retta via delle virtù aristoteliche, delle leggi regie e della regina sia un atto voluto contro la chiesa ed i suoi sostenitori che si sono per altro messi al servizio anche della difesa del popolo duosicilaino o semplicemente queste due decisioni sono da non considerarsi complementari.
    Eppur che non lo fossero ci stupiamo come siano stati usati pesi e misure diverse senza guardare al passato e a ciò che è stato dato a questo regno da entrambi i soggetti presi in causa. Una clemenza sconcertante verso uno scomunicato che ha fatto della sua vita come bandiera il crimine a cui viene ridata piena facoltà di agire nel regno mentre al contempo altre persone che solo con le parole hanno in questi 6 mesi leso la corona sono state trattate come personaggi nocivi peggio di briganti ed assassini.

    Siamo molto turbati da quanto è avvenuto in quanto seppur noi abbiamo sempre rispettato il volere della corona anche quando lo si è considerato troppo duro contro alcune frange del popolo ci sentiamo di palesare il nostro disappunto in questa faccenda che non riusciamo a comprendere.

    E' mai possibile, reggente, che vi fidiate più di uno scomunicato e pluricriminale che di un intero gruppo di militi devoti ad Aristotele e al bene per questa terra?

    Dobbiamo credere che la vostra fede che deve guidare le scelte in base alle virtù aristoteliche sia stata corrotta dall'eresia e riponiate fiducia e clemenza in persone che hanno ripudiato il bene per sguazzare nel peccato e per nuocere al nostro popolo e alla nostra terra?

    Aiutateci a capire reggente.

    Attendendo una vostra sicura risposta vi rinnoviamo la nostra stima ammonendovi nel seguire pedissequamente i dettami e le fondamenta della vostra fede anche nelle decisioni più importanti perchè è proprio da essa che un uomo può trovare la verità.

    Scritto il XII giorno del mese di Aprile dell'Anno di Grazia MCDLX da:

    Lettera del Cardinale Cardphil

    Lettera del Cardinale 6jn602



[/rp]
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Fosco della Bruna

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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 05:31 pm

Per favore dite a Sua Eminenza che

Citazione :
il concordato con l'Ordine Teutonico non è stato rescisso ex abrupto ma che essendo esso obsoleto ne abbiamo chiesto da mesi la revisione all'Ordine presentando anche una proposta dove era specificato punto per punto dettagliatamente tutte le modifiche che erano dal nostro punto di vista da apportare e cosa da elidere in quanto inaccettabili. Abbiamo ricevuto una controproposta che ci ripresentava quasi integralmente il trattato precedente con diversi punti tra quelli non recepibili che avevamo da mesi ormai segnalato, a quel punto non restava altro da fare che rescindere il trattato in quanto non più adeguato ma S. M. incaricò il Cancelliere di continuare le trattative per cercare di concordare un nuovo trattato e precisò che nonostante la rescissione i rapporti diplomatici con l'Ordine restavano immutati e che era lieta di continuare ad ospitarli a Palazzo con la loro sede diplomatica.

in allegato potete aggiungerci copia della lettera di rescissione di S.M. ed anche copia della bozza di proposta che abbiamo presentato cosicchè possa rendersi conto di persona anche delle assurdità che tale trattato esprimeva.

Circa il becchino ci deve far capire quale problema solleva che gli abbiamo concesso la grazia nonostante il suo passato oppure che lui è un adepto di quella religione e quindi non meritava la grazia?

Nel primo caso ha ricevuto una possibilità di redimersi, se la spreca non avrà più alcuna possibilità di movimento, per il secondo caso invece se quella religione non entra in contrasto con le leggi del Regno non possiamo farci granchè mi dispiace per loro ma la Costituzione parla chiaro, se poi abbiamo violato il concordato non lo so, il Ministro Rimmster saprà dire meglio di me.

Se poi tutto questo è per dire che vuole veder graziati gli illuminati ancora colpiti allora non stà a noi, S. M. è stata clementissima con tutti coloro che si sono presentati secondo le modalità richieste da parte di quelle persone invece non c'è mai stato il minimo accenno di dubbio circa le loro posizioni e i loro atti significa che sono ancora convinti che quello che hanno compiuto e il livore con cui hanno attaccato fino ad ora non credo lasci spazio a possibilità di grazia a meno che non si ritenga un atto dovuto, dopotutto loro stessi hanno ritenuto colpevole Sir John che rispetto a costoro era molto meno esposto pubblicamente.



Ultima modifica di Fosco della Bruna il 12/04/12, 07:59 pm - modificato 2 volte.
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Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 05:33 pm

Citazione :
[rp]Lettera del Cardinale Blasonepiccolo Regno delle Due SicilieLettera del Cardinale Blasonepiccolo


A sua Eminenza il Cardinale Filippo Benedetto Spadalfieri Borgia da Pontiregi

Eminenza non nascondiamo che leggiamo la Vostra missiva con un particolare disappunto per la grossolana commistione di fatti ed eventi che sono presenti nella Vostra disamina e che vorremmo chiarire con Voi.

Siamo a conoscenza del passato di Diego Verminio de Loculis e delle parole e degli atti da lui più volte perpetrati.
Esso è stato allontanato dal Regno e dichiarato suo nemico per i crimini perpetrati ai danni dello Stesso ed inserito nelle liste dei ricercati per questo.
Sucessivamente, dopo essere stato plurimamente ferito e quasi ucciso dalle nostre forze armare di confine si è rivolto alla Corona per ottenere la possibilità di tornare presso la sua città natale e ivi poter riposare fino alla fine dei suoi giorni.

Certamente ricorderete quanto dichiarato in merito all'uso, per conto della Chiesa, della lista dei ricercati da parte della Regina Elisabetta Maria d'Oria Borbone e che sono depositate preso le Vostre sale diplomatiche in cui si dichiara che

Citazione :
[rp]Vi rendiamo nota l'intenzione del Regno delle Due Sicilie di scindere il Trattato "Sulla immissione nelle Liste Nere di Eretici, Interdetti o Scomunicati dalla Santa Chiesa Aristotelica", non avvalendoci oltre dell'Esercito, ma tornando a seguire le indicazioni del Concordato firmato il XXVI Agosto dello scorso anno, ovverosia ricorrendo al Tribunale della Giustizia In Gratibus per perseguire Eretici, Interdetti e Scomunicati. [/rp]

Il Regno delle Due Sicilie non ha mai appoggiato né mai appoggerà le eresie professate dal Capofamiglia de Loculis, ma in quanto cittadino del Regno esso ha, per gli organi civili, pagando più volte con il proprio sangue e con la prigione e giurando fedeltà alla Corona, estinto il suo debito verso la comunità e merita almeno il diritto di poter tornare alla sua abitazione.
Sono certo che le virtù della temperanza e del perdono che più volte evocaste nella Nostra persona oggi possano dimostrarsi anche nel comprendere questo atto del Regno che non vuole sminuire la Nostra religione di Stato, ma che compiere un atto di perdono per chi lo invoca promettendo di cambiare vita.

Per quanto riguarda la questione dell'ordine Teutonico invece credo che dovreste chiedere ai responsabili dell'ordine maggiori delucidazioni.
In data 12 febbraio 1460, analogamente a quanto fatto con ogni altro Ordine del Regno avente un concordato in vigore, e su questo potete contattare gli altri Gran Maestri per averne conferma, sono stati convocati tutti gli Ordini presso le loro ambasciate per procedere alla revisione dei trattati in vigore ed uniformali secondo canoni standard di giustizia ed equità. Nel caso dei Teutonici ciò era anche dovuto al cambio dell'assetto dell'Ordine avvenuto nei mesi precedenti e che variavano la sua posizione nei confronti degli obblighi contratti non solo verso il Regno ma ache verso la Chiesa Aristotelica.

Tutti gli ordini hanno prontamente risposto, fatto salvo appunto l'Ordine Teutonico che dopo qualche breve scambio di battute in cui non si diceva disponibile a variare nessun comma del proprio concordato ha portato avanti una politica del silenzio per quasi un mese per poi giungere ad una controproposta ritenuta a dir poco inaccettabile.

Vi prego di visionare tutti i Concordati invigore con gli Ordini e poi soffermarvi su queste richieste dei teutonici:

Citazione :
Articolo III – Del diritto di passaggio

Comma I - Il Regno delle due Sicilie accorda il diritto di libera circolazione sul loro territorio a tutti i Cavalieri Teutonici, singolarmente, in gruppi armati o in formazione esercito che operano per il bene dell'umanità, della Chiesa Aristotelica, a nome e gloria di Dio. In caso di operazioni militari l'Ordine avviserà i Principi e Sua Maestà il Re prima del passaggio delle sue truppe sul territorio di competenza.

Comma II - Il Regno delle due Sicilie accorda il diritto di attracco a massimo una nave della Marina Teutonica e di sbarco a tutti i Cavalieri Teutonici, la base principale della Marina Teutonica attualmente è la città di Gaeta.

Comma III - Il Regno delle due Sicilie autorizza l'entrata di altri Ordini Religiosi sotto la responsabilità dei Cavalieri Teutonici per condurre missioni definite di comune accordo con le Province sotto l’egida autorizzazione della Santa Chiesa Aristotelica.

Comma IV - I Cavalieri Teutonici per costituire un esercito sul territorio del Regno delle Due Sicilie dovranno prima ottenere l'autorizzazione della Corona del Regno delle Due Sicilie, presentando richiesta scritta e motivazioni tramite i canali diplomatici.

Presa in visione della richiesta la Corona avrà 48 (quarantotto) ore per comunicare la sua decisione.
Se una risposta non arriverà entro il termine stabilito, il permesso per costituire l'armata è da considerarsi negato sino a nuova comunicazione.

Articolo IIII - Del beneficio territoriale

Il Regno delle Due Sicilie, nella volontà di mostrare il suo attaccamento sincero e profondo alla Santa Chiesa, concede un feudo all'Ordine Teutonico in modo che possa stabilire il suo comando.
Il Gran Maestro ne sarà il beneficiario e ne porterà il titolo e le armi. Tuttavia, conformemente al Diritto Canonico, la sua fedeltà rimarrà a Sua Santità il Papa, seppur il Re manterrà il diritto di riconoscimento di tale feudo.

Art. VI - Delle transazioni pecuniarie

Ogni transazione pecuniaria, o di derrate alimentari o di altro genere di conforto e ogni forma di auto tassazione dei Cavalieri Teutonici è autorizzata e protetta dalle Province.

Tuttavia i Cavalieri Teutonici provvederanno, preventivamente, a darne notizia ai Ministri dell'Economia e del Commercio o al Sindaco di competenza della città dove deve avvenire la transazione. Essa è da considerarsi come transazione privata in ogni caso, l'Ordine si potrà appellare al presente Trattato per richiedere al Pubblico Ministero l'apertura di un processo per disturbo dell'ordine pubblico, contro chiunque infici, anche parzialmente dette transazioni segnalate. Sarà cura del Gran Precettore di competenza territoriale a presentare al PM della Provincia in cui è avvenuto il reato, le prove a carico dell'imputato.
Qualora venisse a mancare la comunicazione al Sindaco o ai Ministri, e qualora la transazione non autorizzata infrangesse qualche legge (ad es. quella sulle merci non inerenti la propria professione, o sull'incetta), il Cavaliere Teutonico verrebbe denunciato per disturbo all'ordine pubblico.

Queste pretese sono chiaramente in contrasto con alcuni principi e regole di rispetto reciproco:

1. la sovranità del Regno in materia di controllo del territorio e difesa sono di competenza del Regno e non possono essere messi in secondo piano ne inficiati da accordi presi con altri soggetti del diritto pubblico, per cui l'Articolo III non poteva essere accettato se non nella forma suggerita nella proposta del Regno e rifiutata;

2. nel Regno delle Due Sicilie chiunque, duosiciliano o straniero che sia, è libero di acquistare tutto ciò che è messo in vendita al mercato, tale punto di equità e parità di diritti erastato spiegato dal Regno nella sua proposta ma continuamente rifiutato;

3. che il Regno possa concedere secondo i principi araldici un feudo nelle sue terre all'ordine sarebbe possibile, ma non ripudiando tutti i vincoli di fedeltà alla Corona;

Cardinale, come potete vedere da quanto vi abbiamo esposto la Nostra fede e salda e imperitura e mai ha vacillato e dovreste sapere che saremmo i primi a rispondere ad una chiamata delle Sante Armate, qualora essa arrivasse, per difendere l'onore della Santa Chiesa, ma.....bozza in proseguzione se avete appuntoi sottoponeteli pure.
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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 07:23 pm

questa frase può creare contrasti meglio essere più morbidi (per come si sono svolti i fatti che non stò qui a riassumervi perchè non credo interessi più di tanto)

Citazione :
fatto salvo appunto l'Ordine Teutonico che dopo qualche breve scambio di battute in cui non si diceva disponibile a variare nessun comma del proprio concordato ha portato avanti una politica del silenzio per quasi un mese per poi giungere ad una controproposta ritenuta a dir poco inaccettabile.

propongo di aggiustare come segue

Citazione :
fatto salvo appunto l'Ordine Teutonico che dopo lungo confronto non si è reso disponibile a cambiare proprio gli articoli che avevamo evidenziato come problematici per poi giungere ad una controproposta ben poco difforme dal trattato in vigore.

specificherei però che la rescissione si è resa necessaria ma i rapporti diplomatici non sono stati interrotti, non è poco come dettaglio, inoltre ho rirpeso le trattative proprio oggi con il Gran Maestro ed ho dovuto rispiegargli quello che ho detto ad Angelus prima (insieme ai Ministri Jenin e Rimmster) e poi a Iacobuscook, quindi da parte nostra c'è la disponibilità ad firmare il trattato dipende solo da loro
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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 09:54 pm

Se concordate posto stasera stessa.

Marcius_da_Valmacca ha scritto:
Citazione :
[rp]Lettera del Cardinale Blasonepiccolo Regno delle Due SicilieLettera del Cardinale Blasonepiccolo


A sua Eminenza il Cardinale Filippo Benedetto Spadalfieri Borgia da Pontiregi

Eminenza non nascondiamo che leggiamo la Vostra missiva con un particolare disappunto per la grossolana commistione di fatti ed eventi che sono presenti nella Vostra disamina e che vorremmo chiarire con Voi.

Siamo a conoscenza del passato di Diego Verminio de Loculis e delle parole e degli atti da lui più volte perpetrati.
Esso è stato allontanato dal Regno e dichiarato suo nemico per i crimini perpetrati ai danni dello Stesso ed inserito nelle liste dei ricercati per questo.
Sucessivamente, dopo essere stato plurimamente ferito e quasi ucciso dalle nostre forze armare di confine si è rivolto alla Corona per ottenere la possibilità di tornare presso la sua città natale e ivi poter riposare fino alla fine dei suoi giorni.

Certamente ricorderete quanto dichiarato in merito all'uso, per conto della Chiesa, della lista dei ricercati da parte della Regina Elisabetta Maria d'Oria Borbone e che sono depositate preso le Vostre sale diplomatiche in cui si dichiara che

Citazione :
[rp]Vi rendiamo nota l'intenzione del Regno delle Due Sicilie di scindere il Trattato "Sulla immissione nelle Liste Nere di Eretici, Interdetti o Scomunicati dalla Santa Chiesa Aristotelica", non avvalendoci oltre dell'Esercito, ma tornando a seguire le indicazioni del Concordato firmato il XXVI Agosto dello scorso anno, ovverosia ricorrendo al Tribunale della Giustizia In Gratibus per perseguire Eretici, Interdetti e Scomunicati. [/rp]

Il Regno delle Due Sicilie non ha mai appoggiato né mai appoggerà le eresie professate dal Capofamiglia de Loculis, ma in quanto cittadino del Regno esso ha, per gli organi civili, pagando più volte con il proprio sangue e con la prigione e giurando fedeltà alla Corona, estinto il suo debito verso la comunità e merita almeno il diritto di poter tornare alla sua abitazione.
Sono certo che le virtù della temperanza e del perdono che più volte evocaste nella Nostra persona oggi possano dimostrarsi anche nel comprendere questo atto del Regno che non vuole sminuire la Nostra religione di Stato, ma che compiere un atto di perdono per chi lo invoca promettendo di cambiare vita.

Siamo certi che la forza delle Vostra fede, che come sempre vediamo indomabile e travolgente in voi, vi abbia fatto sminuire gli atti di turpi criminali che neppure hanno il coraggio di ammettere le proprie azioni volte a delegittimare il Regno, incitare alla rivolta, disconoscere le autorità del Regno e addirittura fomentare l'insubordianzione sia a livello militare che nobiliare solo per i propri fini partitici e personalistici contro ogni interesse del Regno per affermare la superiorità di un piccolo gruppo riottoso sull'essenza stessa del Regno.

Per quanto riguarda la questione dell'ordine Teutonico invece credo che dovreste chiedere ai responsabili dell'ordine maggiori delucidazioni.
In data 12 febbraio 1460, analogamente a quanto fatto con ogni altro Ordine del Regno avente un concordato in vigore, e su questo potete contattare gli altri Gran Maestri per averne conferma, sono stati convocati tutti gli Ordini presso le loro ambasciate per procedere alla revisione dei trattati in vigore ed uniformali secondo canoni standard di giustizia ed equità. Nel caso dei Teutonici ciò era anche dovuto al cambio dell'assetto dell'Ordine avvenuto nei mesi precedenti e che variavano la sua posizione nei confronti degli obblighi contratti non solo verso il Regno ma ache verso la Chiesa Aristotelica.

Tutti gli ordini hanno prontamente risposto, fatto salvo appunto l'Ordine Teutonico che dopo lungo confronto non si è reso disponibile a cambiare proprio gli articoli che avevamo evidenziato come problematici per poi giungere ad una controproposta ben poco difforme dal trattato in vigore.

Vi prego di visionare tutti i Concordati invigore con gli Ordini e poi soffermarvi su queste richieste dei teutonici:

Citazione :
Articolo III – Del diritto di passaggio

Comma I - Il Regno delle due Sicilie accorda il diritto di libera circolazione sul loro territorio a tutti i Cavalieri Teutonici, singolarmente, in gruppi armati o in formazione esercito che operano per il bene dell'umanità, della Chiesa Aristotelica, a nome e gloria di Dio. In caso di operazioni militari l'Ordine avviserà i Principi e Sua Maestà il Re prima del passaggio delle sue truppe sul territorio di competenza.

Comma II - Il Regno delle due Sicilie accorda il diritto di attracco a massimo una nave della Marina Teutonica e di sbarco a tutti i Cavalieri Teutonici, la base principale della Marina Teutonica attualmente è la città di Gaeta.

Comma III - Il Regno delle due Sicilie autorizza l'entrata di altri Ordini Religiosi sotto la responsabilità dei Cavalieri Teutonici per condurre missioni definite di comune accordo con le Province sotto l’egida autorizzazione della Santa Chiesa Aristotelica.

Comma IV - I Cavalieri Teutonici per costituire un esercito sul territorio del Regno delle Due Sicilie dovranno prima ottenere l'autorizzazione della Corona del Regno delle Due Sicilie, presentando richiesta scritta e motivazioni tramite i canali diplomatici.

Presa in visione della richiesta la Corona avrà 48 (quarantotto) ore per comunicare la sua decisione.
Se una risposta non arriverà entro il termine stabilito, il permesso per costituire l'armata è da considerarsi negato sino a nuova comunicazione.

Articolo IIII - Del beneficio territoriale

Il Regno delle Due Sicilie, nella volontà di mostrare il suo attaccamento sincero e profondo alla Santa Chiesa, concede un feudo all'Ordine Teutonico in modo che possa stabilire il suo comando.
Il Gran Maestro ne sarà il beneficiario e ne porterà il titolo e le armi. Tuttavia, conformemente al Diritto Canonico, la sua fedeltà rimarrà a Sua Santità il Papa, seppur il Re manterrà il diritto di riconoscimento di tale feudo.

Art. VI - Delle transazioni pecuniarie

Ogni transazione pecuniaria, o di derrate alimentari o di altro genere di conforto e ogni forma di auto tassazione dei Cavalieri Teutonici è autorizzata e protetta dalle Province.

Tuttavia i Cavalieri Teutonici provvederanno, preventivamente, a darne notizia ai Ministri dell'Economia e del Commercio o al Sindaco di competenza della città dove deve avvenire la transazione. Essa è da considerarsi come transazione privata in ogni caso, l'Ordine si potrà appellare al presente Trattato per richiedere al Pubblico Ministero l'apertura di un processo per disturbo dell'ordine pubblico, contro chiunque infici, anche parzialmente dette transazioni segnalate. Sarà cura del Gran Precettore di competenza territoriale a presentare al PM della Provincia in cui è avvenuto il reato, le prove a carico dell'imputato.
Qualora venisse a mancare la comunicazione al Sindaco o ai Ministri, e qualora la transazione non autorizzata infrangesse qualche legge (ad es. quella sulle merci non inerenti la propria professione, o sull'incetta), il Cavaliere Teutonico verrebbe denunciato per disturbo all'ordine pubblico.

Queste pretese sono chiaramente in contrasto con alcuni principi e regole di rispetto reciproco:

1. la sovranità del Regno in materia di controllo del territorio e difesa sono di competenza del Regno e non possono essere messi in secondo piano ne inficiati da accordi presi con altri soggetti del diritto pubblico, per cui l'Articolo III non poteva essere accettato se non nella forma suggerita nella proposta del Regno e rifiutata;

2. nel Regno delle Due Sicilie chiunque, duosiciliano o straniero che sia, è libero di acquistare tutto ciò che è messo in vendita al mercato, tale punto di equità e parità di diritti erastato spiegato dal Regno nella sua proposta ma continuamente rifiutato;

3. che il Regno possa concedere secondo i principi araldici un feudo nelle sue terre all'ordine sarebbe possibile, ma non ripudiando tutti i vincoli di fedeltà alla Corona;

Inoltre non dimenticate che se la rescissione si è resa necessaria i rapporti diplomatici con l'Ordine non sono stati interrotti e tuttora si sta discutendo nelle sale adibite alla diplomazia in quanto da parte nostra c'è tutta la volontà a ratificare un nuovo trattato e questo non è avvenuto solo perchè l'Ordine continua a insistere per l'inserimento di alcuni punti che sono a Nostro avviso inaccettabili.

Cardinale, come potete vedere da quanto vi abbiamo esposto la Nostra fede e salda e imperitura e mai ha vacillato e dovreste sapere che saremmo i primi a rispondere ad una chiamata delle Sante Armate, qualora essa arrivasse, per difendere l'onore della Santa Chiesa, tuttavia come amministratori abbiamo dei doveri di tutela verso le Nostre terre a cui non possiamo venir meno e in base ai quali ogni Nostra azione viene compiuta.

Vi porgo i Nostri più sentiti saluti e rimango come sempre a Vostra disposizione quale uomo di stato ma soprattutto devoto fedele.

Napoli, XII Aprile 1460
Come Reggente del Regno:
Lettera del Cardinale Bianca2

Lettera del Cardinale Rd2sRLettera del Cardinale 2jdf88o
[/rp]


Ultima modifica di Marcius_da_Valmacca il 12/04/12, 10:16 pm - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 10:11 pm

si va benissimo a mio avviso, però, perdonate ancora, meglio essere più mordidi anche qui

Citazione :
Inoltre non dimenticate che se la rescissione si è resa necessaria i rapporti diplomatici con l'Ordine non sono stati interrotti e tuttora si sta discutendo nelle sale adibite alla diplomazia seppure siano proprio i rappresentanti dell'Ordine a non voler retrocedere nelle loro richieste in nessun punto.

suggerirei qualcosa del genere

Citazione :
Inoltre non dimenticate che se la rescissione si è resa necessaria i rapporti diplomatici con l'Ordine non sono stati interrotti e tuttora si sta discutendo nelle sale adibite alla diplomazia in quanto da parte nostra c'è tutta la volontà a ratificare un nuovo trattato e questo non è avvenuto solo perchè l'Ordine continua a insistere per l'inserimento di alcuni punti che sono improponibili.

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Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 10:17 pm

Ho apportato la modifica suggerita e attendo ancora qualche ora per aver altri suggerimenti.
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Boianto

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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 10:21 pm

Concordo.
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Jenin



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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 11:30 pm

mi affido a voi
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Ful71



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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty12/04/12, 11:43 pm

Per me potete pubblicare, proviamo a smorzare almeno questo fronte di polemica
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Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty13/04/12, 12:21 am

Postato con piccole correzioni stilistiche.
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Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty13/04/12, 03:08 pm

Ecco la replica...si accettano suggerimenti mentre preparo una risposta.

Philipdikingsbridge ha scritto:
[rp]

    Lettera del Cardinale 22xhd5


    Nobilissimo e stimatissimo Reggente Ettore della Groana,
    rispondiamo alla vostra epistola argomentando i punti ancora a noi oscuri e che lasciano strascichi di titubanza nel nostro pacato animo.
    La rottura del trattato da parte del regno per quanto riguarda la Black List è una questione che non amiamo nemmeno prendere in considerazione perchè il nostro intervento non era mirato a quell'evento. Anzi amiamo argomentare le nostre tesi senza bisogno di affidarci a trattati, leggi, o quant'altro andando direttamente a conferire con la persona toccando punti come la moralità, le virtù e il rispetto tra gente d'onore.
    Quindi per quanto riguarda il becchino e la sua ignobile eresia non faremo uso di nessun espediente legiferativo o di qualche accordo tra le parti.
    Noi ci riferiamo a ciò che il marianesimo e il becchino con i suoi famigliari rappresenta. Permettere ad egli, anzi permettere, a degli scomunicati di avere, sulla bilancia della dignità umana, anche dinnanzi al rapporto con lo stato, lo stesso peso di gente fedele che possiede morale e che mai ha leso un suo simile è un affronto alla fede aristotelica stessa e offende noi come chiunque persona sia stata sempre nel recinto delle leggi e abbia camminato nella strada tracciata da Dio.
    Vedere un uomo che ha leso mille e mille volte ristabilito come una qualsiasi brava persona ci rattrista molto. Noi crediamo molto nella conversione e più volte abbiamo mostrato magnanimità verso molti fedeli e in futuro ancora ne vedrete ma con esemplari di quella stirpe non c'è dialogo, non c'è speranza, c'è solo peccato.
    Che sia stato levato o meno dalla lista nera alla chiesa poco interessa anzi se ci facesse meno uso di tale strumento sarebbe un'azione lieta all'Altissimo.
    La nostra persona, che rappresenta la chiesa in queste terre, non ha gradito il concedere la grazia e quindi accordare libertà come un cittadino qualunque ad uno scomunicato e ai suoi famigliari.
    Se noi dobbiamo pensare che le scelte in materia morale e di fede della chiesa che valgono moltissimo perchè vengono date in casi estremi e quindi il loro peso è immenso non rappresentano per la corona un metro di giudizio per riflettere su chi sia degno di grazia e chi invece vada fatto marcire nel proprio peccato, prenderemo e cogiteremo le nostre considerazioni.

    Per quanto riguarda il trattato e la stipula dell'ordine teutonico torniamo a ribadire:
    vi fidate così poco delle sante armate della chiesa? I rappresentanti dell'ordine anzi, il gran maestro in persona, ci ha riferito che la corona ha avanzato obbiezioni sul punti riguardante la formazione dell'esercito da parte delle forze della chiesa dopo benestare della corona per aiutare la difesa del regno (cosa che per altro acconsentiamo seppur siano direttamente sotto il controllo della chiesa - ma chiesa è stato non dovrebbero essere parimenti concordi? ). I punti economici nemmeno lì commentiamo, sono questioni diplomatiche che poco ci interessano e che se la corona non desidera discutere appoggeremo le loro ragioni. Ma se il gran maestro Targos ci riferisce che il punto lesivo è stato la possibilità dell'alzare orifiamma dobbiamo credergli.
    Indi vi chiedo, se così è stato, se concedere la possibilità ad un esercito Santo di alzare un esercito è così pericoloso dobbiamo ritenere che la fiducia e le buone azioni che sempre sono state dimostrate dalla chiesa alla corona siano state cancellate dalla diplomazia spicciola?
    Ci rammarichiamo che il sacro e fedele ordine teutonico non possa avere gli stessi diritti dell'altrettanto stimata brigata Amesha (che prendiamo in esame come ultimo esempio di accordo tra corona e gruppo militare).
    Reggente, cosa permette alla brigata Amesha di poter avere il beneplacido della corona per costituire un esercito mentre le sante armate che combattono sempre per il bene e per la fede debbano vedersi negato questo accordo?
    Ecco perchè torniamo a considerare la possibilità che i pesi e le misure della bilancia siano stati anche in questo caso spostati troppo a sfavore e senza motivo a discapito della Chiesa e di ciò che ruota intorno ad essa.

    Attendendo una vostra ulteriore risposta salutiamo voi e la vostra famiglia.

    PS: attendiamo anche di conoscere le sorti dell'amata regina per procedere nel caso ai preparativi del funerale.

    Scritto il XIII giorno del mese di Aprile dell'Anno di Grazia MCDLX da:

    Lettera del Cardinale Cardphil

    Lettera del Cardinale 6jn602



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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty13/04/12, 03:53 pm

Ecco una prima bozza.

Citazione :
[rp]Lettera del Cardinale Blasonepiccolo Regno delle Due SicilieLettera del Cardinale Blasonepiccolo



A sua Eminenza il Cardinale Filippo Benedetto Spadalfieri Borgia da Pontiregi



Eminenza, conoscete la profonda fede che ci anima e il senso di giustizia che ha sempre guidato le Nostre azioni, ma leggendo le Vostre parole non possiamo che farVi presente come qui purtroppo non stiate parlando ad un semplice uomo, che condivide, abbraccia e sostiene ogni dogma della Chiesa Aristotelica, ma con il Reggente del Regno delle Due Sicilie che deve basare le proprie azioni sulla base dei fatti, delle prove e della legge.
In base a quanto detto, non contestando Voi la delezione dalla lista dei ricercati di Diego Verminio de Loculis, ma il fatto stesso che lo Stato debba concedergli i diritti minimi sanciti per Costituzione, poichè egli si è civilmente pentito, ha pagato con ben quattro ferimenti mortali e ha giurato al Regno fedeltà? Dobbiamo quindi dedurne che interpretando alla lettera le Vostre parole tutti i de Loculis o coloro che vengono dalla Chiesa scomunicati dovrebbero avere diverso trattamento per le Nostre strade, per le Nostre leggi e nei Nostri tribunali? Posto che da credente quale mi ritengo, l'uomo che è in me sarebbe con Voi concorde, da amministratore questa linea di azione non mi è concessa.

Tuttavia comprendo il Vostro stato d'animo e la Vostra preoccupazione e voglio cercare di rinfrancare l'uno e mitigare l'altra dicendoVi che l'aver ottenuto il perdono della Corona, permette si a Diego Verminio de Loculis di tornare presso la sua abitazione e vivere la propria vita nel rispetto delle leggi, ma non di attentare nuovamente allo Stato o alla sua moralità che è rappresentata dalla Nostra fede e se ciò avverà la Nostra azione sarà dura e inflessibile, ma fino ad allora vogliamo sperare che così come egli ha dimostrato finalmente di accettare la legge costituita possa trovare ravvedimento e rispetto per ciò che umanamente conta davvero.

Per quanto riguarda il trattato, non è la fiducia nell'Ordine che manca, ma Noi non possiamo tralasciare la totalità degli articoli del Trattato e i punti economici, che avete detto non essere di vostro interesse, avrebbero sancito una superiorità inaccettabile dei membri dell'Ordine Teutonico rispetto ai comuni cittadini del Regno andando a violare lo stesso incipit di ugualianza tra le genti della Nostra Costituzione.
Per quanto riguarda invece il punto sulle forze armate non è il concedere o meno la possibilità di alzare un vessillo all'Ordine (possibilità che troverete indicata in ogni trattato) e che noi stessi abbiamo proposto di confermare al Gran Maestro (nelle stesse condizioni offerte ad ogni altro ordine sia esso Amoriano o Amesha o quantaltro), ma che il trattato concedesse libera gestione militare all'Ordine delle sue forze senza nessun tipo di concertazione con lo Stato Maggiore Regio e la Corona e inoltre prevedesse la totale mancanza del rispetto di regole minime come quelle dei permessi da richiedersi presso le dogane permettendo ai membri stessi dell'Ordine di introdurre presso il Regno anche forze armate terze non alle loro dirette dipendenze.

A tale proposito spero il Gran Maestro vi abbia sottposto copia della lettera che S.M. gli inviò per sancire lo scioglimento del Trattato e che vorrei sottoporvi:

Citazione :

Lettera del Cardinale BlasonepiccoloRegno delle Due SicilieLettera del Cardinale Blasonepiccolo




Al Gran Maestro del Sovrano Ordine Militare ed Ospitaliero di S. Maria di Gerusalemme

Noi, Aliseo della Brunetta, VIII Regina del Regno delle Due Sicilie, avendo preso visione della controproposta di revisione del trattato tra Sovrano Ordine Militare ed Ospitaliero di S. Maria di Gerusalemme, detto Ordine Teutonico, e Regno delle Due Sicilie, presentata dal Vostro Ambasciatore al Cancelliere del Regno e constatando che nulla di quanto avevamo detto di non poter recepire è stato rimosso ed essendo il concordato attualmente in vigore inadeguato ed inapplicabile in più punti, siamo costrette, nostro malgrado, a rescindere il trattato in vigore. Nonostante tale rescissione abbiamo provveduto a dare disposizione affinchè si continuino le trattative, se l'Ordine Teutonico lo ritiene opportuno, per la stipula di un nuovo trattato tra Ordine e Regno, fermo restando i punti non recepibili sinora indicati nelle trattative, che saranno nuovamente esposti nel dettaglio dal Cancelliere, e che non hanno permesso l'accettazione della Vostra controproposta. La rescissione del trattato non inficia in alcun modo le relazioni diplomatiche e i rapporti di amicizia e rispetto da parte del Regno delle Due Sicilie nei confronti dell'Ordine Teutonico e la Corona è lieta di continuare ad ospitare la sede diplomatica del Vostro Ordine presso Palazzo Reale di Napoli.


Napoli, IX Aprile 1460
S.M. Aliseo della Brunetta
VIII Sovrano delle Due Sicilie


Lettera del Cardinale 34jeqro

Tuttavia, poichè disquisire tra di Noi sulla rescissione del trattato senza che Voi possiate visionarne la discussione crediamo non vi permetta di valutare in toto il perchè del Nostro agire e quindi Vi facciamo formale invito a raggiungere la sede diplomatica dell'Ortine Teutonico dove verrete messo a parte dei verbali della discussione ancora in atto. Siamo certi che dopo aver visionato tutti gli interventi converrete con Noi che la rigidità e la mancanza di concertazione non è venuta da Noi, ma è stata solo una conseguenza alla sordità dell'Ordine in merito alle Nostre richieste.

RinovandoVi il Nostro saluto e la Nostra imperitura fede vi porgiamo i Nostri saluti.

Napoli, XIII Aprile 1460
Come Reggente del Regno:
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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty13/04/12, 04:41 pm

Mi dispiace che devo uscire e tornerò stasera tardi, comunque leggendo la risposta di sua eminenza mi chiedo se per caso vuole venire lui a sedersi sul trono e governare il regno visto che vuole venire a dirci quello che dobbiamo fare.

io sarei per una risposta che tagli corto con molta diplomazia e smussi ogni polemica, perchè il cardinale secondo me stà cercando di creare una qualche situazione, è apertamente polemico e provocatorio, ben sapendo, non è certo un pivellino o un conte ruggero qualsiasi da fare ragionamenti così ottusi e polemici.

Attenzione l'ingresso del cardinale nella sede diplomatica per visionarei documenti deve essere data solo dopo aver chiesto il parere dei teutonici, tuteliamoci da altre polemiche.

La questione del'esercito con i teutonici, proprio ieri ancora una volta ho specificato che non gli è stata negata ogni possibilità di passare con l'esercito o di formarne uno solo che devono farne richiesta alla Corona, ed è esattamente quello che diceva il vecchio trattato, ossia che prima di formare l'esercito doveno chiedere il premesso al re e ai principi. Il problema è l'accesso incondizionato di altri ordini sotto la loro tutela e l'attracco e sbarco senza alcun controllo da parte della dogana, a loro non costa nulla per noi sigifica avere la certezza del controllo del territorio, la fiducia è una cosa bellissima ma a livello di Istituzioni non è un argomento da porre sul tavolo delle trattative, il Cardinale sa bene che prorio nei Templari ci fu un rovesciamento del potere da un giorno all'atr ed il Gran Maestro si ritrovò tagliato fuori dalla sera al mattino, noi dobbiamo ragionare pensando non al presente, con chi abbiamo oggi di fronte, ma con quello che oggettivamente il trattato consente di fare alla controparte, senza considerare l'interlocutore odieno di cui ci si può fidare ma in generale di cosa permetterebbe ad un interlocutore a noi sconosciuto, gli darmmo la stessa fiducia? non credo.

Edit:il cardinale dice che abusiamo della lista nera, però poi vuole che siamo intransigenti con chi offende la chiesa, allora gli direi caro cardinale le minacce e le offse allo stato si pagano, abbiamo l'utorità per farlo e lo facciamo, esattamtne come la chisa esercita il suo potere contro le eresei, se noi andassimo da loro a dire la chiesa deve essere più clemente contro gli eretici cosa ci risponderebbero?
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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty13/04/12, 05:03 pm

Prendo nota delle proposte e appena vi saranno le altre provvederò all'eventuale modifica completa. Grazie dei suggerimenti.
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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty13/04/12, 06:05 pm

eccomi ancora una mezzoretta la tengo a disposizione e posso scrivere con più calma

Dicamo che il senso del messaggio che gli darei per stoppare tutto senza alimentare altre polemiche sarebbe chiedergli cosa vuole da noi, perchè questo dialogare divagando tra mille problemi irrisolti mi ricorda molto quelle coppie in crisi che non si parlano mai se non per litigare.

Abbiamo ritenuto credere alla conversione del becchino, come ad altri senza metterci con il metro in mano a misurare i meriti o i demeriti, gli abbiamo offerto una possibilità di riscatto, se saprà farla fruttare, lui o la sua famiglia, sarà un uomo saggio altrimenti finiranno nella lista nera in eterno.

in quanto al trattato come ho gia detto, la fiducia non è sentimento su cui basare i trattati, abbiamo la massima fiducia nell'Ordine Teuonico come pure negli altri Ordini e Stati con cui abbiamo firmato trattati, se così non fosse non vi sarebbero nemmeno i concordati, ci siamo semplicemente attenuti a dei criteri minimi di sovranità a cui uno Regno deve rifarsi, non ponendo alcuna veto, tanto più che si stà discutendo ancora per riuscire ad arrivare ad un accordo e non saremo noi ad abbandonare il tavolo delle trattative.

Non scenderei ulteriormente nei dettagli del trattato perchè si allungherebbe ulteriormente il discorso, e soprattuto se non si affronta un aspetto specifico non si può dare un risposta chiara.

Personalmente Reggente seguirei la linea di dare risposte che tendino a smorzare il discorso, ignorando le frecciatine ed evidando di mandarne a nostra volta, diciamo offriamo una camomilla a Sua Eminenza ^^


ci vediamo stasera dopo le 22
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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty14/04/12, 12:24 am

Ecco un'ulteriore bozza limata da quanta più polemicità potevo evitare, ma non priva di durezza. Raccolgo anche i Vostri consigli, ma credo che un po' di filippica sia necessaria al Mastro di filippiche, sfruttiamo i ganci che ci ha dato per argomentare e non sembrare chiuderci in difesa quasi fossimo nel torto.

Attendo un vostro giudizio è pubblicherò in mattinata.

Citazione :
[rp]Lettera del Cardinale Blasonepiccolo Regno delle Due SicilieLettera del Cardinale Blasonepiccolo



A sua Eminenza il Cardinale Filippo Benedetto Spadalfieri Borgia da Pontiregi



Eminenza, conoscete la profonda fede che ci anima e il senso di giustizia che ha sempre guidato le Nostre azioni, ma leggendo le Vostre parole non possiamo che farVi presente come qui purtroppo non stiate parlando ad un semplice uomo, che condivide, abbraccia e sostiene ogni dogma della Chiesa Aristotelica, ma con il Reggente del Regno delle Due Sicilie che deve basare le proprie azioni sulla base dei fatti, delle prove e della legge.
In base a quanto detto sembra che, non contestando Voi la delezione dalla lista dei ricercati di Diego Verminio de Loculis, Vi vogliate opporre al fatto stesso che lo Stato debba concedergli i diritti minimi sanciti per Costituzione, poichè egli si è civilmente pentito, ha pagato con ben quattro ferimenti mortali e ha giurato fedeltà al Regno. Siamo certi di non dover intendere nelle Vostre parole che tutti i de Loculis o coloro che vengono dalla Chiesa scomunicati dovrebbero avere diverso trattamento per le Nostre strade, per le Nostre leggi e nei Nostri tribunali sebbene da credente quale mi ritengo, l'uomo che è in me potrebbe esserne a favore, ma da amministratore questa linea di azione non mi è concessa.

Comprendiamo il Vostro stato d'animo e la Vostra preoccupazione e vogliamo cercare di rinfrancare l'uno e mitigare l'altra dicendoVi che l'aver ottenuto il perdono della Corona, permette si a Diego Verminio de Loculis di tornare presso la sua abitazione e vivere la propria vita nel rispetto delle leggi, ma non di attentare nuovamente allo Stato o alla sua moralità che è rappresentata dalla Nostra fede e se ciò avverà la Nostra azione sarà dura e inflessibile, ma fino ad allora vogliamo sperare che così come egli ha dimostrato finalmente di accettare la legge costituita possa trovare ravvedimento e rispetto per ciò che umanamente conta davvero.

Per quanto riguarda il trattato, non è la fiducia nell'Ordine che manca, essa non verrà mai meno sia per l'integrità che per la fede degli uomini che ne fanno parte, ma non possiamo tralasciare la totalità degli articoli del Trattato e i punti economici, che comprendiamo non siano di Vostro interesse, avrebbero sancito una superiorità inaccettabile dei membri dell'Ordine Teutonico rispetto ai comuni cittadini del Regno andando a violare lo stesso principio di ugualianza delle genti della Nostra Costituzione.
Per quanto riguarda invece il punto sulle forze armate non è il concedere o meno la possibilità di alzare un vessillo all'Ordine (possibilità che troverete indicata in ogni trattato) e che Noi stessi abbiamo proposto di confermare al Gran Maestro (nelle stesse condizioni offerte ad ogni altro ordine sia esso Amoriano, Amesha o quantaltro), ma la concessione di libera gestione militare dello stesso all'Ordine senza nessun tipo di concertazione con lo Stato Maggiore Regio e la Corona; la totale mancanza del rispetto di regole minime come quelle dei permessi da richiedersi presso le dogane e il permesso di introdurre presso il Regno anche forze armate terze non eventualmente non vincolate al Regno e direttamente sottoposte solo all'Ordine.

A tale proposito spero il Gran Maestro vi abbia sottposto copia della lettera che S.M. gli inviò per sancire lo scioglimento del Trattato e che vorrei sottoporVi

Citazione :

Lettera del Cardinale BlasonepiccoloRegno delle Due SicilieLettera del Cardinale Blasonepiccolo




Al Gran Maestro del Sovrano Ordine Militare ed Ospitaliero di S. Maria di Gerusalemme

Noi, Aliseo della Brunetta, VIII Regina del Regno delle Due Sicilie, avendo preso visione della controproposta di revisione del trattato tra Sovrano Ordine Militare ed Ospitaliero di S. Maria di Gerusalemme, detto Ordine Teutonico, e Regno delle Due Sicilie, presentata dal Vostro Ambasciatore al Cancelliere del Regno e constatando che nulla di quanto avevamo detto di non poter recepire è stato rimosso ed essendo il concordato attualmente in vigore inadeguato ed inapplicabile in più punti, siamo costrette, nostro malgrado, a rescindere il trattato in vigore. Nonostante tale rescissione abbiamo provveduto a dare disposizione affinchè si continuino le trattative, se l'Ordine Teutonico lo ritiene opportuno, per la stipula di un nuovo trattato tra Ordine e Regno, fermo restando i punti non recepibili sinora indicati nelle trattative, che saranno nuovamente esposti nel dettaglio dal Cancelliere, e che non hanno permesso l'accettazione della Vostra controproposta. La rescissione del trattato non inficia in alcun modo le relazioni diplomatiche e i rapporti di amicizia e rispetto da parte del Regno delle Due Sicilie nei confronti dell'Ordine Teutonico e la Corona è lieta di continuare ad ospitare la sede diplomatica del Vostro Ordine presso Palazzo Reale di Napoli.


Napoli, IX Aprile 1460
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Tuttavia, poichè disquisire tra di Noi sulla rescissione del trattato senza che Voi possiate visionarne la discussione crediamo non Vi permetta di valutare in toto il perchè del Nostro agire, Vi facciamo formale invito a raggiungere la sede diplomatica dell'Ortine Teutonico, se il Gran Maestro vorrà acconsentire ad accoglierVi presso le loro ambascerie, dove verrete messo a parte dei verbali della discussione ancora in atto.
RinnovandoVi il Nostro saluto e la Nostra imperitura fede vi porgiamo i Nostri saluti.

Per quanto riguarda la solenne funzione per Sua Maestà Vi contatteremo privatamente per l'organizzazione della Stessa.


Napoli, XIV Aprile 1460
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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty14/04/12, 12:50 am

No perfetto Reggente, come sempre, avete scritto proprio con lo spirito che avevo proposto, per conoscenza vi passo qui l'ultimo mio intervento dove ancora una volta tiro la discussione sui binari da cui loro continuamente deragliano, la cosa deprimente è che io devo fare anche il lavoro dell'ambasciatore dell'ordine avanzando proposte che dovrebbero venire da loro perchè sono loro che devono sapere cosa cavolo voglio concordare con noi, noi gli abbiamo fatto sapere cosa è inaccettabile ma non gli abbiamo detto qualsiasi cosa proponete ve la neghiamo, anzi glielo stò mettendo in bocca con il cucchiaino ^^ (per sfizio vi metto anche l'intervento precedete a cui io rispondo, tanto per farvi capire in che condizioni stò dialogando con Iacobuscook)

Iacobuscook ha scritto:
Fosco della Bruna ha scritto:
Ambasciatore la differenza tra noi e loro è che se un esercito vuole passare sul nostro territorio deve chiedere il permesso, nessuno ha detto qui non potrete mai passare, vi stò dicendo che inserirlo nel trattato come privilegio non rientra nei criteri che sono stati adottati ma se un giorno si dovesse presentare questa necessità basterà fare una richiesta motivata alla Corona, Questa valuterà la richiesta e le motivazioni e vi dirà se è possibile, secondo me vi state cristallizzando su dei dettagli insignificanti.

PS ho detto regno di Francia tanto per dire uno stato sovrano


Citazione :
Citazione:
Citazione:
c) Le Province autorizzano l'entrata di altri Ordini Religiosi sotto la responsabilità dei Cavalieri Teutonici per condurre missioni definite di comune accordo con le Province sotto l’egida autorizzazione della Santa Chiesa Aristotelica.


ne chiediamo la cancellazione

Nota esplicativa: questo comma va cancellato perchè è inutile e inattuabile allo stato attuale delle cose, non si può pretendere che lasciamo decidere ad altri l'ingresso o meno sul nostro territorio di ordini militari con cui non abbiamo alcun trattato, mentre se abbiamo dei trattati con essi non serve la garanzia di terzi, inoltre la difesa e di competenza del Regno e non delle Province, una simile autorizzazione dovrebbe comunque essere data dalla Corona tramite il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore Regio.

Perdonatemi Eccellenza,
lasciamo perdere i giochetti degli esempi,
credo che sia chiaro il concetto.
Ora cambiate versione, sulle modifiche richiedendo, come evidenziato sopra, di inserirlo,
ma precedentemente ci avevate richiesto:

Citazione :
Citazione:
Citazione:
c) Le Province autorizzano l'entrata di altri Ordini Religiosi sotto la responsabilità dei Cavalieri Teutonici per condurre missioni definite di comune accordo con le Province sotto l’egida autorizzazione della Santa Chiesa Aristotelica.


ne chiediamo la cancellazione

Nota esplicativa: questo comma va cancellato perchè è inutile e inattuabile allo stato attuale delle cose, non si può pretendere che lasciamo decidere ad altri l'ingresso o meno sul nostro territorio di ordini militari con cui non abbiamo alcun trattato, mentre se abbiamo dei trattati con essi non serve la garanzia di terzi, inoltre la difesa e di competenza del Regno e non delle Province, una simile autorizzazione dovrebbe comunque essere data dalla Corona tramite il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore Regio.

ora ci chiediamo, se questo "fraintendimento" sia causa di una frettolosa cancellazione di un trattato,
o conseguenza di avvenimenti politici, che riguardano il Regno, e non noi,
perche sembra che la decisione presa da sua Maestà,
sia influenzata da questo che da uno stallo nella discussione.

Ma ribadisco il concetto ribadito precedentemente,
ognuno agisce come meglio crede a casa propria.
Con la speranza che, tutto si chiarisca,
auguro una buona giornata a tutti.


Fosco della Bruna ha scritto:
Perdonate Eccellenza ma non ho capito il vostro ultimo intervento, volete essere così gentile da chiarirmi a quale fraintendimento vi riferite?

e quella cosa evidenzia in grassetto, dove sarebbe la differente versione, mi sono perso.

Eccellenza come pure parlare di uno sciogliemento frettoloso e di situazione paticolare dle Regno, mi sembra un controsenso, ne stiamo parlando da mesi e vi abbiamo detto sempre le stesse cose.

Però invece di divagare su queste cose perchè non discutiamo sul come poter firmare un nuovo trattato, atteniamoci alla questione senza perderci in mille rivoli


questo è l'articolo da voi proposto

Citazione :
Articolo III – Del diritto di passaggio

Comma I - Il Regno delle due Sicilie accorda il diritto di libera circolazione sul loro territorio a tutti i Cavalieri Teutonici, singolarmente, in gruppi armati o in formazione esercito che operano per il bene dell'umanità, della Chiesa Aristotelica, a nome e gloria di Dio. In caso di operazioni militari l'Ordine avviserà i Principi e Sua Maestà il Re prima del passaggio delle sue truppe sul territorio di competenza.

Comma II - Il Regno delle due Sicilie accorda il diritto di attracco a massimo una nave della Marina Teutonica e di sbarco a tutti i Cavalieri Teutonici, la base principale della Marina Teutonica attualmente è la città di Gaeta.

Comma III - Il Regno delle due Sicilie autorizza l'entrata di altri Ordini Religiosi sotto la responsabilità dei Cavalieri Teutonici per condurre missioni definite di comune accordo con le Province sotto l’egida autorizzazione della Santa Chiesa Aristotelica.

Comma IV - I Cavalieri Teutonici per costituire un esercito sul territorio del Regno delle Due Sicilie dovranno prima ottenere l'autorizzazione della Corona del Regno delle Due Sicilie, presentando richiesta scritta e motivazioni tramite i canali diplomatici.

Presa in visione della richiesta la Corona avrà 48 (quarantotto) ore per comunicare la sua decisione.
Se una risposta non arriverà entro il termine stabilito, il permesso per costituire l'armata è da considerarsi negato sino a nuova comunicazione.

mi sa che mi toccherà fare il vostro lavoro... dunque

prendiamo il comma I

Citazione :
Comma I - Il Regno delle due Sicilie accorda il diritto di libera circolazione sul loro territorio a tutti i Cavalieri Teutonici, singolarmente, in gruppi armati o in formazione esercito che operano per il bene dell'umanità, della Chiesa Aristotelica, a nome e gloria di Dio. In caso di operazioni militari l'Ordine avviserà i Principi e Sua Maestà il Re prima del passaggio delle sue truppe sul territorio di competenza.

qui il problema sarebbe la circolazione in formazione di esercito, però è un non problema perchè voi al comma IV specificate che per formare un esercito sul nostro territorio dovete chiedere il permesso alla Corona (non centrano i Principi ma non scendiamo in dettagli che esulano dal nostro lavoro), per cui siccome una tale richiesta in teoria e proponibile da chiunque è inutile inserilo nel trattato, come pure è inutile specificare ne comma I che potrete circolare in forma di esercito dato che nel momento in cui ottereste un permesso per formare un esercito ottereste anche il permesso di usarlo per le motivazioni addotte nella richiesta, spero di essere riuscito a farmi capire.

allora dite voi perchè eliminarli? semplicissimo perchè è una cosa ovvia e le cose ovvie appesantiscono solamente i trattati e possono creare problemi di interpretazione mentre per voi non cambia assolutamente nulla se viene eliso.

passiamo al comma II

Citazione :
Comma II - Il Regno delle due Sicilie accorda il diritto di attracco a massimo una nave della Marina Teutonica e di sbarco a tutti i Cavalieri Teutonici, la base principale della Marina Teutonica attualmente è la città di Gaeta.

Il Regno vi ha chiesto la cancellazione di questo articolo per non avere zone franche nel controllo degli accessi, non offendetevi non è per mancanza di fiducia tant'è vero che se da un lato vi chiediamo la cancellazione di questo articolo dall'altro vi diciamo vi facciamo notare che se utilizzate le modalità normali di richiesta di attracco e sbarco tramite la dogana avrete il permesso, banchine libere permettendo, di arrivare non con una ma con tutte le navi che vorrete e sbarcare tutti i cavalieri che vorrete, tutto quello che noi chiediamo e di poter sapere chi entra nel regno. Mi pare che per voi non cambi nulla anzi ci andate a guadagnare.

ora veniamo al comma III

Citazione :
Comma III - Il Regno delle due Sicilie autorizza l'entrata di altri Ordini Religiosi sotto la responsabilità dei Cavalieri Teutonici per condurre missioni definite di comune accordo con le Province sotto l’egida autorizzazione della Santa Chiesa Aristotelica.

Questo è il privilegio che dicevo non si poteva concedere, a parte che le province non possono essere i vostri interlocutori in materia militare ma deve esserlo la Corona o lo SMR, per il resto se proprio si presenterà questa necessità si chiede alla Corona, si fa presente il caso e la Corona, o lo SMR, valuterà se ed in che termini concedere il premesso. Per questo dicevo "non vi si nega in toto la possibilita" si chiedeva di eliminare questo privilegio che è troppo ampio, e la fiducia non centra nulla, non è per mancanza di fiducia nell'Ordine semplicemente una tale libertà su cui il Regno non ha controllo abbiamo trovato che sia troppo, magari altri lo fanno ma occorre vedere il contesto in cui operano, per quanto ci riguarda preferiamo che di volta in volta ci sia una richiesta e si valuti la questione. Anche in questo caso per voi non cambia nulla.

Circa il comma IV venendo a mancare i comma precedenti è inutile e come gia spiegato dato che esprime una cosa ovvia va eliso.

PS per ora occupiamoci di questi articoli che sono più significativi, poi dopo ci sono anche altri articoli che andrebbero cancellati perchè inutili o rivisti, visto che ormai il trattato deve essere riscritto tanto vale fare una cosa pulita, mi riferisco agli articoli circa la revisione e la cancellazione, XII e XIII se non erro, ve lo specifico perchè nella proposta precedente erano stati lasciati invariati, ma ripeto quelli sono secondari ora occupiamoci di questi altri che sono più importanti.


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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty14/04/12, 11:17 am

Sono senza parole...provvedo a pubblicare.
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MessaggioTitolo: Re: Lettera del Cardinale Lettera del Cardinale Empty15/04/12, 11:04 am

Ecco la replica del Cardinale, ritenete sia necessaria una roisposta di cortesia? Vorrei poi chiedere a voi un consiglio su una questione che vi sottoporrò nel topic del becchino.

Philipdikingsbridge ha scritto:
[rp]

    Lettera del Cardinale 22xhd5


    Nobilissimo e stimatissimo Reggente Ettore della Groana,
    il vostro ultimo scritto ci ha leggermente rassicurati sulla questione in materia della rottura del concordato tra la corona è l'ordine teutonico. Ci teniamo a chiedervi però che nelle future trattative per ritornare a siglare un trattato la diplomazia tenga conto in sede di discussione anche di ciò che rappresenta un ordine militare religioso e chi vigila dietro di esso, ossia la Chiesa che è fedele senza ombra di dubbio a tutto ciò che le virtù ci indicano e a ciò che l'Altissimo ci insegna, ossia il bene e l'amicizia. Ma più di tutti che tenga conto che sulla totale fedeltà e onestà dell'ordine teutonico ci sia la nostra persona come garante e speriamo che questa nostra presenza possa concedere qualche sorta di concessione regia.

    Per quanto riguarda la questione della grazia data al becchino vogliamo rammentarvi che la Chiesa veglierà attentamente sull'operato che egli svolgerà una volta tornato in queste terre, sopratutto se farà proselitismo riguardo la peccaminosa eresia del marianesimo. E se questo dovesse accadere e portare imbarazzo e difficoltà alla fede Aristotelica e alla Chiesa Aristotelica, speriamo in futuro vi prenderete le vostre responsabilità anche se non avrete più potere decisionale nel regno, dopo aver concesso tale libertà.

    Rinnoviamo i nostro ossequi.

    Scritto il XIV giorno del mese di Aprile dell'Anno di Grazia MCDLX da:

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