Ministro Jenin questa la lettera DITEMI SE LA PASSATA COME MISSIVA PERVENUTAVI O GRADITE CHE VI INVIO UN MESSO IN ARALDICA
grazie
Al Maresciallo D'Armi Italofono Maria Leonia Della Gherardesca in Corsini, Viscontessa di Vicopisano, detta Puffetta
Al Maresciallo D'Armi Vicario: Giovanni Tancredi Spadalfieri, Conte di Vallerotonda e Barone di Capodrise, detto Jenin
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Regno delle Due SicilieAl Collegio d'Araldica Italofono
Al Maresciallo D'Armi Vicario Giovanni Tancredi Spadalfieri, Conte di Vallerotonda e Barone di Capodrise, detto Jenin
Noi,
Aliseo Della Brunetta, VIII Regina del Regno delle Due Sicilie,
abbiamo ricevuto e visionato la Vostra richiesta in merito alla
sucessione di Don Ranieri43 D’Arborea, Conte di Cerreto Sannita e
visionato attentamente i regolamenti araldici, unitamente alle
documentazioni ufficiali presentate dall'Araldo della famiglia
D'Arborea.
Comprendiamo lo sgomento della Viscontessa Ruana
D'Arborea, ma proprio in virtù della legalità e della tutela di una
regolamentazione che, se non rispettata, porterebbe a precedenti
inaccettabili per la futura risoluzione delle controversie di tal
genere, non possiamo che concordare con la Vostra lettura in merito
all'impossibilità di consegnare l'eredità alla Viscontessa.
Siamo
innanzi non ad errori ascrivibili al Collegio e/o a falli nelle
normative dello stesso, ma alla mancanza di rispetto dei regolamenti
araldici da parte dell'Araldo di Famiglia nello svolgere le sue
funzioni. Tale ruolo è fondamentale per il Casato e in questo caso le
sue inadempienze sono state fondamentali per il rigetto della richiesta
della Viscontessa.
Pertanto pur con dolore e rammarico
confermiamo che la Vostra lettura in seno all'impossibilità di eredità
del feudo del Conte di Cerreto Sannita
risulta corretta e appoggiamo
la Vostra scelta, confermando quanto da Voi detto su chi abbia la
legittimità per reclamare il podere.
Autorizziamo il Vice Maresciallo alla pubblicazione di questa missiva qualora fosse necessario.
Napoli, XX Marzo 1460
S.M. Aliseo della Brunetta
VIII Sovrano delle Due Sicilie
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