Palazzo Reale di Napoli
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 Caso Arlan

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rimmster

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Numero di messaggi : 1026
Località : Tortosa, Principado de Catalunya
Occupazione/Hobby : Ambasciatore e studioso
Data d'iscrizione : 31.08.09

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MessaggioTitolo: Caso Arlan Caso Arlan Empty12/09/11, 11:41 am

Depositerò in questa sede il resoconto integrale del mio incontro con il Ciambellano senese, Diego73.
Prego la Principessa di TDL di portare in questa stabnza tutte le evidenze relative a quel caso, presenti in Concilio di Tdl.
Per non fare confusione, proporrei di editare lo stesso intervento con tutto quello che riguarda lo stato dei fatti come da mio incontro a Siena e da Consiglio di TDL. A seguire continueremo con la nostra discussione e valutazione dei fatti


Hemmet_jax ha scritto:
    Caso Arlan Blasonepiccolo
    Il Regno delle Due Sicilie
Citazione :

    Noi, Hans Ludwig della Groana, Reggente delle Due Sicilie, Marchese della Valle del Garigliano e Conte di Caserta, inviamo messer S.D. Rimmster Monforte d.F. come Legato della Corona Siciliana presso il Castello di Siena al fine di chiarire le posizioni del Regno relativamente ai recenti fatti che hanno portato all'affondamento della nave provinciale Trinacria.

    Napoli, II Settembre 1459


    Caso Arlan Firmaxb

    Caso Arlan HemmetgialloCaso Arlan 34jeqro
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rimmster

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MessaggioTitolo: Siena - Dal 02 all'11 Settembre 1459 Caso Arlan Empty12/09/11, 12:12 pm

Buon dì Messere,
sono Seeligford Dieter Rimmster Monforte des Friederichs, Legato della Corona delle Due Sicilie.

L'uscere lo guardò palesemente basito... s'era solo presentato ma il suo nome, il biondo intenso dei suoi capelli, il verde chiaro dei suoi occhi e l'imponenza della sua altezza evidentemente stridevano con il suo titolo e la sua nazionalità...

Siate gentile ed usatemi la cortesia d'annunciarmi a Sua Eccellenza Niccolò Diego Cagliostro d'Altavilla. Ho ricevuto il suo invito a Castello e mi sta aspettando. Non dannatevi col mio nome... annunciategli l'Ambasciatore Siciliano Rimmster, lui capirà ...
Diego73 ha scritto:
Niccolò era immerso nel suo lavoro quando venne avvisato dell'arrivo dell'illustre ospite e della sua scorta, lo attendeva da qualche giorno e finalmente era giunto per un incontro formale.

Fatelo Accomodare sarò dall'Ambasciatore in pochi minuti disse alla guardia che lo aveva avvisato

Chiuse il libro che stava leggendo e si incamminò verso l'Ambasciatore Seeligford

Onorato di avervi a palazzo ambasciatore, lo sguardo fisso negli occhi era segno di chi non aveva nulla da nascondere e apprezzava la presenza di quell'uomo in quella circostanza segno di schiettezza e rispetto

Abbiamo di che parlare Ambasciatore, prego accomodatevi sarà per me un piacere collaborare con il Regno per il meglio, vi raggiungerò immediatamente nel vostroUfficio, vi prego mettetevi a vostro agio
Diego73 ha scritto:
Eccellenza, spero sia di vostro gradimento la sala, sono a vostra completa disposizione e vi prego di non avere nessuna remora nel parlare queste stanze sono sicure e spero siano spettatrici di un rapido chiarimento.

Vi prego di iniziare voi ad esporre i fatti sarà mio dovere darvi tutta la collaborazione del caso, sono lieto di avervi qui in questo momento e spero che tutto si risolva per il meglio

prima di iniziare avete fatto un buon viaggio? Desiderate del buon vino toscano per rifocillarvi?


Niccolò sorrise e attese
Rimmster ha scritto:
Il biondo siciliano si accomodò di fronte al Ciambellano senese. Apprezzava quello sguardo diretto, schietto: avrebbe giurato che quell'uomo gli avrebbe risparmiato il solito sfronzolamento italico, quell'ingombrante ricamo che spesso, in questa lingua di terra che dal nord corre in mezzo al mare cercando il sud, spesso riempe i discorsi di puro formalismo e niente più.

L'invito era uno di quelli allietanti: Un sorso di buon vino non si rifiuta mai, fa sempre buon sangue - rispose accettando l'offerta. Estrasse dalla sua borsa un documento e lo porse al diplomatico senese: Eccellenza, questo per regolarità: apprezzo che non ne abbiate ancora fatto cenno ma ci tengo che tutto sia in regola, anche per le Vostre prassi interne.

HRP > non mi fa postare il mio accredito, dice: New members are not allowed to post external links or emails for 7 days. Please contact the forum administrator for more information - Lo mando sulla posta del forum 1 dei RR
Diego73 ha scritto:
E vino sia, disse Niccolò facendo cenno di portarne una buona bottiglia e due bicchieri, come avrete capito sono un uomo piuttosto pratico, comprendo l'etichetta ma adoro mettere a loro agio gli ospiti, lo ritengo molto piu distensivo quando si parla

Niccolò aveva intuito che quell'incontro sarebbe stato molto cordiale fin da subito, ed era quello che avrebbe desiderato se le regole e l'etichetta non lo avessero costretto ad un minimo di formalismo.

Vi ringrazio della documentazione Niccolò versò il vino rosso rubino nelle due coppe

Dunque ditemi cosa è successo, ritengo a questo punto che mi siano oscuri alcuni punti della vicenda, vediamo di metterli in luce se possibile Niccolò passò una delle coppe all'ambasciatore
Rimmster ha scritto:
il biondo siciliano sorseggiò il vino dopo averne alzato la coppa in segno di augurio al suo interlocutore. Quelle terre erano famose per la qualità dei loro nettari e il suo palato confermava quelle voci e plaudeva a quella fama. Ripose il bicchiere e si mise comodo slacciandosi il mantello, dopo di che fece brevemente mente locale e si rivolse al ciambellano senese guardandolo negli occhi, come si confà tra persone sincere.
Eccellenza, prima di tutto è bene che vi chiarisca la mia posizione. Sono ambasciatore di lungo corso, già dal lontano luglio del 1457, ho servito la mia patria all'ombra della Testa Coronata di sei sovrani e mi accingo a servirla anche con la fiducia della settima. Per via della mia formazione personale ho rappresentato la mia terra dal Regno d'Inghilterra a quello di Portogallo, dalla Corona d'Aragona a quella Imperiale finanche nelle sale del Coordinamento italico e della Tavola Rotonda. L'ho fatto come ambasciatore e come Cancelliere del regno ma, cosa che più mi inorgoglisce, regnanti di diversa estrazione e orientamento, abruzzesi e laburini che fossero, mi hanno spesso investito della carica, e dell'onore, della Legatoria della Corona Siciliana. É esattamente in questa veste che mi trovate di fronte a voi, come Legato della Corona delle Due Sicilie, ossia come ambasciatore della Corona, plenipotenziario e con carta bianca.
- fece una pausa per accertarsi che il senese non avesse domande, dunque continuò - É importante questa mia precisazione poiché il Corpo Diplomatico Siciliano accreditato a Siena è assolutamente legittimo e legittimato, soprattutto non è destituito dalla mia persona solo per esservi oggi interlocutore per i fatti che sappiamo. - Attese un attimo ponderando sulla successiva dichiarazione e continuò: La mia Corona, il Reggente della stessa, in attesa dell'avvenuta incoronazione della Regina, si è con Ella consultato ed Ella ha voluto che il sottoscritto la rappresentasse in questa occasione. Non è solamente una questione di fiducia, della quale godo e della quale mi onoro, è piuttosto una questione di una certa fama che ricopre la mia persona, fama che per alcuni è di poco conto preferendo i titoli araldici a legittimazione d'una carica. Il sottoscritto è molto ben conosciuto in patria per una qualità, o difetto secondo le interpretazioni: non sono di nessuna parte, non mi schiero da nessuna parte, non m'interessa altro che la verità e il Regno delle Due Sicilie. Non esistono nella mia veste di Legato né Terra di Lavoro né Abruzzo, non esistono provincialismi di sorta che possano giustificare, minandola, l'unità del mio Stato, il Regno delle Due Sicilie e chiunque, amici o meno che siano, di una cosa sono sempre stati tutti concordi: non ho l’hobby di mentire ed inseguo una sola cosa ... la verità, bella o brutta che sia a me interessa solo la verità.
Pensò ancora una volta alla dichiarazione che mancava e che stava ponderando da quando aveva iniziato a parlare. Gli avevano parlato di quell'uomo e, come sempre, gliene avevano parlato chi bene chi male chi senza schierarsi: la sua percezione era quella di avere di fronte a sé un uomo che sapeva il fatto suo ma col quale era meglio giocare a carte scoperte, quindi si decise e terminò il suo prologo - In definitiva, stimata Eccellenza, la mia Corona mi ha delegato a Voi per chiarire i fatti ai quali immediatamente passeremo, poiché la linea della schiettezza e del parlarsi chiaro a me non è mai parsa una linea irrispettosa e irriverente, come spesso qualcuno la vorrebbe dipingere. Le mie origini teutoniche mi hanno negato la pratica del parlare in maniera labirintica, non sono capace di ricamare sulle parole, sono convintissimo che quando gli argomenti si fanno seri, da adulti ci si parla schiettamente e senza tanti fronzoli ... questa è la mia linea di condotta, la quale nulla toglie al massimo rispetto che ho per tutti e tutto, a cominciare dal pensiero altrui. Questa è l'impronta che darò alla Diplomazia Siciliana non appena sarà pubblicato il Decreto Regio con il quale verranno nominati i Ministri della Corona, decreto che mi vedrà annoverato tra di essi come Ministro degli Esteri ...
Terminò di parlare, sporgendosi verso il suo bicchiere e lo portò alle labbra rinfrescandosi la bocca in attesa che il Ciambellano senese prendesse la parola ...

Diego73 ha scritto:
Il vino era appena andato giù di certo aveva svolto il suo ruolo fondamentale prima ancora di essere gustato in tutto il suo brio ovvero quello di rompere il ghiaccio e porre la questione su un piano di piena disponibilità e rilassatezza in considerazione del fatto che nessuno dei due interlocutori aveva nulla da nascondere o da temere dall'altro.

Le vostre parole delineano ciò che siete, parlando di voi come di un esperto rappresentante che non ama lasciare nulla al caso e conosce a pieno il peso delle parole in tutte le loro sfumature.

Niccolò aveva percepito l'abilità e i modi di chi non era venuto per pretendere ma per condividere e ne fu ben lieto

Difficile oggi giorno avere a che fare con chi fa del dialogo un punto di forza, troppo spesso si tende a superare i limiti della ragionevolezza con sconsiderata superficialità ed è questo il vero male che prelude il dialogo.

Vi dico di me.

Sono mio malgrado alla prima esperienza diplomatica per così dire "istituzionale", anche se nel corso della mia vita ho spesso ricoperto ruoli di mediazione e accordo ma piu o meno prettamente di stampo tecnico ma se cercate la chiarezza e i discorsi diretti siete di certo in perfetto allineamento con le mie aspettative essendo di concezione pratica e privo di peli sulla lingua, come credo che vi abbiano riportato.

Di voi ho avuto subito un impressione di correttezza e responsabilità, quello che mi avete appena comunicato conferma le mie impressioni di chi non ha nessun motivo per sbracciarsi quando ha dalla sua il metodo e la forza della comunicazione, arte che non è di certo a disposizione di tutti.


Niccolò sorrise, quel biondo era molto in gamba, e da quell'incontro di sicuro avrebbe avuto il piacere di estrapolare considerazioni interessanti circa un arte di cui forse a lui non era così familiare nelle etichette ma che da sempre l'affascinava

Sono lieto di apprendere che presto vi saranno riconosciuti i meriti indubbi che la Corona vi attribuisce da tempo, lo ritengo qualcosa di inconsueto e al contempo di auspicabile ma che raramente ho potuto constatare nelle terre che mi hanno visto transitare fino ad ora. Solo questo fa di voi una persona interessante.

Pertanto basterà dire le cose come stanno per giungere ad una conclusione condivisibile e naturalmente coerente con la realtà dei fatti, non si cerca altro in queste sale che una verità, fin troppo spesso fuori di qui mascherata per opportunismo, ma che in questo caso non ho da considerare come in pericolo

Vi prego di esporre i fatti secondo il punto di vista della Corona, a seguire potrò aggiungere le considerazioni fatte dalla Repubblica di Siena affinchè si possa valutare la sintesi comune, vedrete che non ci sarà bisogno di modificare gli eventi per quello che sono stati e ci sorprenderemo di come il tutto sia conseguenziale e ragionevole da comprendere


Niccolò attese la replica dell'Emissario continuando a non distogliere lo sguardo dall'illustre ospite
Rimmster ha scritto:
Il siciliano ascoltò la repplica del suo interlocutore certo di aver trovato chi non fraintendesse il significato di schiettezza. Si liberò la fronte con un gesto automatico della mano: erano anni che quel ciuffo lo tediava ma, al contempo, erano altrettanti anni che lui tediava quel ciuffo e non aveva nessuna intenzione di arrendersi per primo. Si liberò le spalle dal mantello, che ricadde sullo schienale senza lamentarsi, lasciandolo finalmente libero. Accettò di buon grado l'invito del senese a venire al dunque e non se lo fece ripetere due volte. Don Nicolò ... azzardò ... mi pemetto di chiamarvi per nome se non vi dispiace: ho sempre pensato che nulla ci appartenga di più del nostro nome e alla maniera nordica apprezzo chi ricambia, chiamandomi con il mio.... ovviamente Rimmster basta, che tutto il resto è alquanto complicato e me ne rendo conto. Quell'introduzione la faceva quasi sempre, mal sopportando l'ingombro dei vari Eccellenza e degli inchini e di tutte quelle opulose reverenze anche in chiacchierate a quattr'occhi... inutili zavorre atte solo a condire di aria fritta una pietanza che, se succulenta, lo era comnque già da sè e, se mediocre, non ne avrebbe di certo giovato in gusto ... Ho apprezzato le vostre missive e la celerità delle vostre risposte. Come ho già avuto modo di anticiparvi, tutta la questione legata alla Trinacria è immersa in un nebulosissimo alone di mistero. Ora non so da dove cominciare... sarebbe utile che Vi spiegassi il perchè lo è secondo gli usi e le rgole della Diplomazia Siciliana oppure che vi svelassi le incongruenze rilevate nelle documentazioni consililiari che hanno portato a quella decisione della provincia che mi diede i natali. In entrambi i casi dovrei annoiarvi con una lunghissima premessa della quale io stesso, se ne venissi investito, ricorderei forse un decimo. Con un secco soffio diretto all'insù rispedì il ciuffo là dov'era ... si rese conto solo a cosa fatta che quello era il metodo usato nel privato, ma ormai era troppo tardi .... fece finta di nulla e proseguì Vi chiederei invece di procedere al contrario. Conosciamo entrambi i fatti e possiamo ragionare con cognizione di causa. Sarebbe motlo utile se voi cominciaste col raccontarmi quello che successe, i fatti visti da questa parte della frontiera, visti da Siena: chi vi contattò, in che modo, che scritti si sono susseguiti, anche vedere quegli scritti sarebbe molto utile per arrivare a capo della questione. Sulla base di questo posso allora pian piano dare il via alla spiegazione che mi compete, ma in quel caso, anche se ci vorrà un po di pazienza, almeno capirete l'implicazione di quel che vi racconterò in relazione ai fatti della Trinacria, e non solo. Si sporse verso il suo bicchiere e sorseggiò un po di vino, dando tempo al suo interlocutore di prendere in considerazione la sua richiesta sul metodo ...
Diego73 ha scritto:
Lentamente quasi senza accorgersi ci si stava lasciando andare ad una conversazione amichevole quasi informale e questo di certo era un bene, gesti incondizionati erano i segnali che l'atmosfera era distesa e cordiale e il tutto proseguiva con in ritmo pacato e disteso niccolò continuò da dove si era fermato l'illustre ospite

Egregio Rimmster, prendendo atto delle vostre parole a questo punto condivido con voi le perplessità di una situazione non molto chiara che ha coinvolto la repubblica di siena fin dalle origini della richiesta che a quanto mi sembra di aver capito non è stata per voi del tutto legittima. Avete potuto vedere nei testi che vi ho anticipato quale fu il primo interlocutore, cosa chiese e per completezza e praticità vi riposto un altro testo del giorno seguente che non fece che confermare una situazione all'apparenza sotto gestione ma a quanto mi dite non correttamente o meglio con dolo portata avanti da attori primari delle istituzioni laburine.

Niccolò presentò un cartiglio

Citazione :
Mittente : Ult1926ras
Data d'invio : 22/08/2011 - 17:57:51
Titre : Re: Re: Urgente
Gentile Signora di Siena, vi scrivo per comunicarvi che il ladro si sta dirigendo verso nord, sottocosta, ed è già quasi completamente fuori dalla visuale del porto di Gaeta, e tra poco uscirà anche dalla visuale di Terracina. L'invasato in questione ha scritto di voler affondare altre navi ma al momento non conosciamo le sue intenzioni. Sono in possesso di una lettera di messer Iacobuscook, quello che era Capitano della nave Teutonica affondata, il quale, trovandosi a bordo della Trinacria, rapito e senza più cibo, chiede:

fateci affondare e cosi dovremmo ritrovarci nuovamente a gaeta forse

non voglio morire di fame, preferisco morire affogato.

grazie

Iaco

se ti serve, hai l'autorizzazione a postare il mio pm.

A questo appello si unisce anche la richiesta del Consiglio di TdL, e se fosse nelle vostre possibilità, vi saremmo grati se quella nave fosse affondata.


il VicePrincipe di Terra di Lavoro

Ultras Hannover

a questa ne seguirono altre

Citazione :
Mittente : Ult1926ras
Data d'invio : 22/08/2011 - 22:20:09
Titre : Re: Re: Re: Re: Urgente
Ho appena informato il resto del Consiglio ed attendo il loro via libera.
Vi ringrazzio ancora per l'interessamento.

Cordiali saluti.

Ultras Hannover

Citazione :
Mittente : Ult1926ras
Data d'invio : 24/08/2011 - 10:54:17
Titre : Re: Re: Re: Re: Urgente
Perdonate il mio di ritardo adesso..

Pare che qualche abitante di TdL abbia convinto il ladro Arlan ad attraccare ad Orbetello, con la scusa e promessa di comprare la nave.

Quindi è probabile che il ladro vi faccia richiesta di attracco.

Non so se ci sia poi un modo per estrometterlo dal comando della nave, ma mi sto informando se fosse possibile. Vi chiedo se i vostri esperti naviganti conoscano qualche sistema.


Saluti

Nel mentre fatte le dovute verifiche con altri referenti ci veniva confermato un affondamento e il furto della Trinacria da parte di cavalieri teutonici che qui a siena hanno una rappresentanza corposa e con cui la repubblica aveva gia intrapreso un dialogo che di fatto si è concretizzato pochi giorni fa nel loro riconoscimento e inquadramento come attore attivo sociale e nella gestione della difesa delle istituzioni repubblicane.

Niccolò passo altri incartamenti al delegato reale

Citazione :
Mittente : Ult1926ras
Data d'invio : 24/08/2011 - 15:42:44
Titre : Re: Missione compiuta.
Vi siamo molto grati per l'aiuto che ci avete dato.
Terra di Lavoro ed il suo Consiglio vi sono riconoscenti.

Contatto subito il Capitano per accordarmi con lui.

Cordiali Saluti.


Il VicePrincipe di Terra di Lavoro
Ultras Hannover

Citazione :
Mittente : Fridal
Data d'invio : 24/08/2011 - 19:40:59
Titre : nave
Illustre dama Beatrice Dondi de Falconieri
Signora di Siena

volevo personalmente ringraziarvi dell'aiuto e della gentilezza che ci avete mostrato in questa occasione.
La nostra terra tutta ve ne è grata, ed in particolare ve ne sono grato io, che ho subito un tradimento tanto odioso da un consigliere di un partito a me avverso.
Sono davvero obbligato nei confronti vostri e della vostra Terra.

Procederemo con assoluta priorità alla riparazione dei punti danno subiti dalla vostra eroica nave.

Nel rinnovarvi i ringraziamenti e la stima vi saluto

Fridal von Hannover
Principe della Terra di Lavoro

Eseguita l'azione richiesta dal principe l'epilogo fu l'accesso alle strutture portuali per le riparazioni della nave senese come concordato con il consiglio territoriale, riparazioni avvenute nei tempi e nelle modalità concordate.

Citazione :
Mittente : Fridal
Data d'invio : 25/08/2011 - 20:19:17
Titre : sbarco
Illustre Signora di Siena,
vi scrivo per una mera formalità.

Dato che autorizzare lo sbarco di un esercito nella propria terra, vorrei presentare al Consiglio del Principato di terra di lavoro una vostra lettera di garanzia e referenze circa lo sbarco dell'esercito Brigata Latina nella nostra Gaeta.

Tale esercito è contenuto nell'equipaggio della nave Magna Grecia:
Amatojunior (Capitano Smile
Iurampard (Equipaggio)
Korea (Equipaggio)
Lelouchvibritania (Equipaggio)
Mentalista (Equipaggio)
Tarellone (Equipaggio)

Potreste farmi questa ulteriore cortesia con autorizzazione alla pubblicazione?

Vi ringrazio ancora una volta per la gentilezza

In fede
Fridal von Hannover
Principe della Terra di Lavoro

Niccolò cercò di essere sintetico piu possibile anche se la sua fama narrava tutt'altro

In conclusione mi sono chiare le dinamiche provinciali ma non quelle della corona di cui a questo punto vi chiedo lumi.

Quello che ha visto siena è una richiesta di supporto per un furto o presunto tale confermato anche da altri attori quali un ordine rispettabile come quello dei Cavalieri Teutonici, richiesta proveniente da un consiglio che non solo ha votato per chiedere l'intervento suppongo, ma ha anche risposto agli accordi organizzativi in modo puntuale e preciso.

Quello che stona in effetti è il perchè la corona non si sia coordinata con la provincia e cosa sia de facto sia accaduto se quanto emerso dalle fitte corrispondenze con la provincia non è altro a quanto mi dite un raggiro delle istituzioni repubblicane sensi che si sono sentite in dovere di intervenire per tre motivi:

- presenza di un patto di alleanza che a nostro avviso copriva anche richieste territoriali locali come quelle della provincia di terra lavoro facente parte del regno e quindi coperta da concordato
- assenza presunta a questo punto delle autorità preposte al coordinamento delle diplomazia imperiale (off assenza rl per ferie) e data l'urgenza, verificata con altri organi di considerevole morale giudicata, generazione del "causa pro" il non intervento delle regie diplomazie
- un pericolo effettivo date le azioni confermate di attacchi (reali o meno a questo punto da verificare) che vedevano siena come possibile destinazione di un cittadino di terra lavoro, membro del consiglio, prefetto sotto la responsabilità del principe e del consiglio che veniva accusato di reati gravi e di giurisdizione laburina dal consiglio stesso essendo fatti avvenuti in quel territorio (città di gaeta)


Niccolò prese fiato...

Questo quello che ha visto siena e alcuni dei motivo che ci hanno spinto a intervenire tempestivamente.

Inoltre io stesso ho provveduto a prendere contatti con il capitano/prefetto Arlan via missiva prima dell'affondamento, ma non mi fu data risposta, contatti finalizzati a sentire la sua versione della storia ma che non mi è stato possibile recuperare per mancata disponibilità da parte dell'interessato, e non risposta che "de facto" mi ha fatto intendere che il tutto poteva essere verosimile se non realmente accaduto.


concluse con una domanda

In considerazione del fatto che nessuna delle controparti (Arlan, diplomazia imperiale) si fece sentire, ne rispose agli appelli per dei chiarimenti di rito e delle verifiche ulteriori che noi cercammo, potete oggi farci capire, oggi, come sono andate le cose dal punto di vista della Corona per inquadrare forse in ritardo ormai certamente i fatti e gli eventi della vicenda?

Avete parlato di raggiro delle istituzioni, sono certo che da parte vostra non avrete remore a confidarci la vostra versione dei fatti fermo restando che sarebbe stato auspicabile un vostro intervento preventivo e non a valle degli eventi, ma capisco anche che non sia stato possibile per ovvi motivi organizzativi e burocratici.

Se posso essere sincero e schietto come da premessa, vi pregherei di inquadrare la situazione in modo da fugare possibili dubbi su beghe interne al regno delle due sicilie e contrasti ai quali voi come espressamente detto non avete mai preso parte, perchè mi risulterebbe deludente venire a coscienza che poi il tutto sia riconducibile ad una lotta di potere e a contrasti tra partiti quando ritengo la questione ben diversa e di sicuro di piu elevata problematica.


Niccolò fece mente locale e si rese conto che la sintesi anche quella volta si era andata a far benedire, e si ripropose di impegnarsi di piu per il proseguo del discorso al fine di non stremare il gentil ospite a cui teneva particolarmente.
Rimmster ha scritto:
Prese le carte e le scorreva mentre ascoltava il suo interlocutore. Quando questi terminò gli sorrise e senza induguiare gli annunciò: Don Nicolò, la Corona non ne sapeva niente, o meglio, non ha avuto nemmeno il tempo per rendersi conto che avrebbe dovuto sapere qualcosa ... ne consegue che non ha avuto il modo di rispondere... Ovviamente non me la caverò così facilmente con questa affermazione: devo aggiungerVi altro. Datemi solo un attimo per leggere con attenzione le missive che mi avete confidenzialmente consegnato.
Diego73 ha scritto:
Siamo qui per giungere alla verità dei fatti, e non si da fretta alla verità.

Niccolò prese un altro sorso del rosso nettare in attesa che l'ospite finisse di visionare le carte
Rimmster ha scritto:
Esattamente, Don Nicolò. - Rimmster leggeva quelle carte e si rese conto che mai prima aveva visto tanta tracotatnte blasfemia istituzionale far sfoggio si dè con la firma inequivocabile d'un Consigliere, d'un uomo dello Stato. Man mano che leggeva capiva quanto fosse vera la buona fede dei senesi e quanto su questa avessero giocato persone dai pochissimi scrupoli. Capì che doveva cominciare a dare delle spiegazioni ma poteva nel frattempo colmare una perplessità che il Ciambellano gli aveva già espresso anche con le sue missive. Si chinò sulla sua borsa e ne estrasse una pergamena. L'aprì, prese una mina e sottolineò alcune cose poi, porgendola al suo interlocutore, gli si indirizzò: Don Nicolò, mi spiace ma vedo che dovremo cominciare davvero dall'inizio. Vi pregherei di leggere questo, attentamente: da uomo delle Istituzioni capirete il perchè di alcune mie affermazioni. Mentre finisco di leggere e rivalutare le varie affermazioni dei miei concittadini, proporrei che vi cimentaste con la nostra Costituzione. Vi ho sottolineato alcuni passaggi, i quali risultano palesi rispetto alla posizione del regno su quei fatti. Capirete anche perchè io non ritenga Siena responsabile per quegli eventi e, qua lo sottolineo con forza e ben bvolentieri, se il sottoscritto non vi ritiene responsabili, state puir certo che il REGNO non vi ritiene responsabile. Con un sorriso pieno anche di umiltà porse quella Charta al senese, certo che le sue parole anticipavano delle scuse che prima o poi avrebbe dovuto esprimere ufficialmente, scuse necessarie per rimediare ad una presa in giro architettata da Consiglieri senza scrupoli di Terra di lavoro ai Danni di un paese amico.

Citazione :
Costituzione del Regno delle Due Sicilie

Citazione :

LIBRO 0 - Premessa

La presente carta sancisce i principi generali su cui il Regno delle Due Sicilie pone le proprie fondamenta.
Ad essa devono rifarsi i legislatori delle Province Regie, le istituzioni ed i cittadini.
Tutti i sottoposti della Corona DuoSiciliana devono conoscere e sottostare ai diritti e ai doveri sanciti dalla presente Carta. L'ignoranza della legge non è ammessa.

Il Regno delle Due Sicilie è una Monarchia Costituzionale Elettiva, al cui vertice c'è il Sovrano/a.


Capitolo I - Dei diritti

Articolo 1. Dei Cittadini DuoSiciliani

Tutti gli individui residenti in una Provincia del Regno delle Due Sicilie hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, etnia, lingua, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Ogni Provincia del Regno delle Due Sicilie riconosce gli stessi diritti e doveri, anche ereditari, ai figli adottivi, che siano di un singolo individuo o di una coppia.

Articolo 2. Del Culto

L'Aristotelismo è la religione ufficiale del Regno delle Due Sicilie.
I rapporti tra la Chiesa Aristotelica Romana e il Regno delle Due Sicilie sono regolati da un apposito Concordato.
Il Regno delle Due Sicilie tutela i diritti fondamentali degli individui facenti parte delle Comunità Spinoziste e Averroiste che vivono nelle Province del Regno, tollerandone il credo religioso. I rapporti tra tali Comunità Religiose e il Regno delle Due Sicilie sono regolati da specifici accordi, qualora richiesti.

Articolo 3. Della fedeltà e del rispetto delle leggi

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli e di osservarne le leggi del Regno delle Due Sicilie e della Provincia nella quale risiedono. Gli stranieri, ovvero i non residenti all'interno di una Provincia del Regno delle Due Sicilie, devono anch’essi rispettare le norme vigenti, salvo trattati che diano particolari privilegi.
Tutti i Cittadini, nonchè gli Stranieri in visita in una Provincia del Regno delle Due Sicilie, devono conoscere le Leggi, i Decreti e le Ordinanze Municipali delle città in cui risiedono o si trovano, e devono ad esse conformarsi e osservarle.
In qualsiasi procedimento giudiziario l'onere della prova della colpevolezza spetta al denunciante o a chi sostiene l'accusa. In caso di mancanza di prove il giudice è tenuto ad assolvere l'imputato.

Tutte le navi ancorate nei porti di una Provincia del Regno delle Due Sicilie sono considerate ad ogni effetto territorio di una Provincia del Regno delle Due Sicilie e sono soggette alle leggi che la governano.

Articolo 4. Delle proposte popolari

È diritto sovrano del Popolo di ogni Provincia del Regno proporre leggi al Parlamento del Regno. Per proporre un progetto di legge i cittadini devono pubblicare il testo proposto redatto in articoli nella Pubblica Piazza del Regno e raccogliere 65 sottoscrizioni di cittadini del Regno entro 7 gg dalla proposta.
[gdr off Le sottoscrizioni devono essere inseriti come messaggio risposta al messaggio proposta]
Una volta raccolte le 65 sottoscrizioni il cittadino proponente avviserà il Ministro degli interni del traguardo raggiunto.
Il Parlamento è obbligato a discutere la proposta di Legge. È diritto del Parlamento modificare o bocciare il progetto di legge di iniziativa popolare. La discussione sul progetto di legge ed il voto vanno resi pubblici
Anche qualora non vengano raggiunte le firme richieste, è facoltà del Ministro degli Interni portare la proposta in aula se la ritiene meritevole e migliorativa per l'interesse del Regno.
Citazione :

LIBRO I – Dell'Istituzione

Articolo 1.
Il Regno è una Confederazione di Province retta da una Monarchia costituzionale elettiva, unite dal proposito di avere politiche comuni nelle materie e nei modi stabiliti in questa Carta.

Articolo 2.
Fanno parte del Regno quelle Province che accettanno e ratificano la presente carta, inserendola nell'archivio delle proprie leggi.
Il Regno delle Due Sicilie rivendica come propri tutti i territori a sud delle Province di Abruzzo e Terra di Lavoro compresi fra il Mar Tirreno, il Mar Adriatico ed il Mar Ionio, ivi compresa l'isola Sicilie e gli arcipelaghi minori.

Articolo 3.
Fanno riferimento al Regno delle Due Sicilie organi quali:
- Concilio Ristretto della Corona
- Parlamento del Regno delle Due Sicilie
- Commissioni
Citazione :

LIBRO II – Degli Organi istituzionali

Capitolo I. Concilio

Articolo 1. Composizione

Fanno parte del Concilio: il Sovrano del Regno, i Governatori, il Cancelliere, i Ministri ed il Magister.
Alla data odierna sono formalmente esistenti tre ministeri: interni, esteri, difesa.
La nomina dei membri del Concilio è preroganitva unica del Sovrano, che potrà cambiarne la composizione in qualsiasi momento. In qualsiasi caso, la carica dei ministri terminerà col mandato del Sovrano che li ha nominati.
I Ministri, durante lo svolgimento del loro incarico, non potranno ricoprire cariche elettive, pena la perdita dello status da Ministro.
I membri del Concilio Ristretto sono tenuti alla segretezza su tutto ciò che viene trattato dal Concilio e/o dal Parlamento del Regno.
Coloro che non rispetteranno tale obbligo potranno essere processati per alto tradimento, su richiesta del Sovrano.

Articolo 2. Incarichi

a) Il ministero degli interni si occuperà di lavorare all'unificazione delle strutture provinciali e alla loro convergenza in strutture regie, delle leggi e dei regolamenti, per garantire gli stessi diritti e doveri a tutti i cittadini duosiciliani.

b) Il ministero degli esteri, si occuperà della diplomazia regia e sostituirà l'attuale ciambellano reale.

c) Il ministero della difesa avrà il compito di gestire e coordinare l'Esercito Regio. In caso di guerra o stato di allerta sarà responsabile della gestione delle armate.

d) Il Concilio aiuterà il Sovrano nello svolgimento dei suoi compiti. Tutte le proposte e le iniziative che scaturiranno da questo collegio saranno sottoposte al vaglio del Parlamento.


Capitolo 2. Parlamento


Articolo 1. Composizione
Il Parlamento è composto dai membri di ogni singolo Consiglio provinciale, presieduto dal Re.
I membri del parlamento avranno il diritto di beneficiare del titolo di "Onorevole", durante la durata dell'ìncarico.
Essi sono tenuti alla segretezza oltre che per le informazioni e discussioni consiliari anche per quelle presenti nel parlamento del regno.
Coloro che non rispetteranno tale obbligo potranno essere processati per alto tradimento, su richiesta del Sovrano.


Articolo 2. Incarichi
Gli incarichi del Parlamento in seduta plenaria consistono:
- nella votazione delle proposte di legge;
- nella votazione della dichiarazione di guerra;
- nell'elezione del Sovrano ogni 5 mesi.


Articolo 3. Votazioni e Ratifiche.
Una votazione avvenuta in seno al parlamento sarà considerata valida al raggiungimento della maggioranza semplice dei voti pervenuti entro due giorni lavorativi dall'apertura del referendum.
I voti degli astenuti saranno considerati validi solo qualora venga palesata l'astensione.
Le decisioni del Parlamento devono essere pubblicate e/o ratificate entro 4 giorni da ogni Consiglio provinciale in tutte le piazze ( taverne ) del Regno, salvo urgenze che prevedono una pubblicazione immediata.
Tali decisioni per essere valide devono essere firmate dal Sovrano e portare i sigilli del Regno.
Le decisioni del Parlamento vincolano ogni Consiglio e ogni abitante del Regno al loro rispetto.


Capitolo III. Commissioni

Ogni Sovrano avrà il diritto di indire delle commissioni interne od esterne al parlamento con uno scopo preciso.
Entro massimo il termine del mandato regio, le singole commissioni dovranno relazionare l'operato svolto, al Sovrano, pena, un processo ( gdr ) per tradimento, al responsabile della commissione.
Le commissioni potranno anche essere istituite su richiesta di 1/3 dei parlamentari.
In questo caso i membri che ne faranno parte avranno uguali diritti e doveri di quelle istituite per volontà regia.
Nella prima ipotesi sarà il Sovrano a scegliere i componenti, nel secondo i parlamentari che ne avranno fatto richiesta.


Capitolo IV. Cariche

Articolo 1. Monarca
Il Monarca è l'autorità massima del Regno. Deve presentarsi in ogni momento come super partes, è garante della legalità e dell'imparzialità delle istituzioni del Regno. A lui è affidata la moderazione del Parlamento, del Concilio Ristretto e della Camera Comune delle Due Sicilie.
Il Re non ha autorità decisionale sui Consigli Provinciali, tuttavia è garantito al Sovrano o a un Suo delegato l'accesso, senza diritto di voto, alle sale Consigliari.

Articolo 2. Elezione
Il Re viene eletto in seduta comune dal Parlamento del Regno ogni 5 mesi. È da considerarsi in carica il Re uscente finché il neoeletto non giura fedeltà al Regno e alle sue istituzioni.
Il Re viene eletto tra i membri colti del Regno [livelli 3 o superiori] che si candidano entro il termine stabilito (7 giorni dalla pubblicazione del bando), con la maggioranza di 15 voti, fra gli aventi diritto. Il Re non può essere eletto per più di due mandati. Ogni votazione ha durata di 2 giorni.
Dal secondo turno di votazione risulterà eletto colui il quale avrà ottenuto la maggioranza relativa dei voti validi.
I candidati che nel primo turno di votazione non riceveranno nemmeno una preferenza, verranno automaticamente esclusi sal secondo e così via.
Nel caso in cui nel secondo turno di votazioni dovesse verificarsi un ex aequo tra due o più candidatati il Sovrano uscente acquisirà diritto di voto.
Prima della fine del secondo turno di votazione, il Sovrano, dovrà esprimere tramite messaggio privato ig, pubblicabile, al Cancelliere, la propria preferenza.
Nessuno dei Consiglieri in carica al momento del bando può candidarsi per questo ruolo, a meno che il mandato non termini prima dell'inizio della votazione.
Lo stesso trattamento è riservato ai sindaci.
Il Re in carica non può presentarsi alle elezioni provinciali finchè dura il proprio mandato, pena la perdita dei diritti al trono e l'inizio della reggenza sino alla nomina di un successore.


Articolo 3. Durata in carica
Ogni Re dura in carica 5 mesi calcolati dalla data del giuramento al Regno. In caso di assenza (minore o uguale alle 48 ore) il Reggente ne farà le veci.
Nel caso in cui il Monarca si assenti senza avvertire il Concilio della Corona o il Parlamento per un periodo superiore a 7 giorni lavorativi, perderà il diritto al trono, verrà privato di ogni titolo legato alla carica, e privilegio.
Non potrà accampare alcun tipo di pretesa sulla Corona ne ambire al trono per due elezioni regie.
Sarà sempre compito del Reggente governare il Paese sino alla nomina di un successore al Trono DuoSiciliano.


Articolo 4. Sfiducia
Un Re può essere sfiduciato se dimostra di non essere imparziale e super partes, o con le sue azioni lede la reputazione del Regno o di una sua Provincia. Per la sfiducia è necessario che il 50% più 1 dei parlamentari richieda ai Governatori di procedere con l'iter di sfiducia.
Quest'ultimi faranno chiamare a corte tutti i nobili aventi il feudo nei territori regi ed ivi residenti, che avranno prestato giuramento alla Corona, entro 15 giorni dalla nomina del Sovrano.
Nel caso in cui un nobile risieda fuori dai confini regi o non sia presente, il Vassallo nominato e certificato dal Collegio Araldico ne farà le veci.
Se i 3/4 dei nobili presenti ed i Governatori in carica voteranno favorevolmente alla richiesta, il Sovrano in carica risulterà sfiduciato, perderà ogni diritto come per l'articolo 3 del Capitolo III.
Il voto deve essere palese. Astenersi equivale a concedere la fiducia.


Articolo 5. Reggente
Il Reggente viene indicato dal Sovrano in carica ad inizio mandato e ne fa le veci durante ogni assenza.
Ha gli stessi diritti e doveri del Monarca e deve prestare giuramento di fedeltà al Regno e al Re.
Nel caso in cui anch'egli si assenti, sarà il Cancelliere a detenere il potere nel Regno e prendere le decisioni.


Articolo 6. Cancelliere
Il Cancelliere è il custode del Palazzo Reale di Napoli, sede della diplomazia siciliana, egli ha oneri e onori di amministratore del forum e gestisce in accordo con il Re ed il Ministro degli Esteri la struttura della cancelleria, impegnandosi a tenerla sempre aggiornata e dinamica.
Il Cancelliere fa parte del Concilio Ristretto della Corona ed è scelto direttamente dal Monarca in carica.
La sua persona è una delle più fidate del Regno ed è tenuta al rispetto del segreto ed alla riservatezza.
Il Cancelliere ha diritto ad applicare il suo sigillo sui trattati, come segno di continuità della diplomazia.
Citazione :

LIBRO III – Della Giurisdizione e delle Competenze


Capitolo I. Della politica estera e della diplomazia

Articolo 1. Castello
Viene istituito un Castello unico, con sede a Napoli, la città più antica del Regno delle Due Sicilie.
Indirizzo: https://palazzoreale.forumattivo.com/index.htm


Articolo 2. Trattati
Il Regno delle Due Sicilie firma trattati che vincolano ogni sua Provincia.
Il Sovrano in carica, assieme ai governatori, decideranno la politica estera da seguire.
I trattati con paesi esterni alle province del Regno verranno ritenuti validi per tutte le provincie che aderiscono al suddetto.
Il Concilio Ristretto della Corona voterà le proposte di trattati.
Su un trattato approvato dal Regno devono essere presenti almeno le firme del Sovrano del Regno, del Ministro degli esteri o in sua assenza del Cancelliere.
Le Province del regno possono stipulare con soggetti terzi trattati commerciali a tempo determinato validi solo tra la Provincia che lo stipula e il soggetto terzo.

Articolo 3. Dell'ingresso di nuove province nel Regno
In caso nuove province volessero fare il loro ingresso nel Regno, con l'accettazione di questa Carta vengono accettate anche tutte le leggi, i decreti e gli accordi specifici vigenti sul territorio.


Capitolo II. Dell'esercito Regio

Le Forze Armate del Regno delle Due Sicilie, sono composte dal Regio Esercito e dalla Regia Marina ed hanno il compito di difenderne il territorio e mantenere l'ordine pubblico al suo interno.
Il monarca è a capo delle Forze Armate e guida l'organo posto al vertice delle stesse, lo Stato Maggiore del Regno, di concerto con i Governatori ed i Consigli delle province che lo compongono


Capitolo III. Dell'Università Regia

La Regia Università delle Due Sicilie avrà due sedi, una nella Provincia degli Abruzzi e una nella Provincia di Terra di Lavoro. I Rettori dovranno collaborare per la preparazione di un orario che consenta l'equa distribuzione degli insegnanti, quindi delle materie, sul territorio, tenendo conto delle esigenze e necessità di entrambe le Province, pena la rimozione dall'incari
I Ministri nominati membri del Concilio Ristretto della Corona dovrenno prestare giuramento in taverna del Regno con il seguente testo:
[hrp]Io XXX sono stato nominato Ministro del Regno delle Due Sicilie da Sua Maestà XXX in data XXX.
Giuro di servire il Regno e Sua Maestà la Regina/il Re al meglio delle mie possibilità, onorando l’incarico che mi è stato affidato, di aver letto la Costituzione del Regno, di averla compresa e di impegnarmi a rispettarla e lavorare secondo le sue direttive.
Con questo giuramento io, XXX, entro a far parte del Concilio Ristretto della Corona e garantisco massima serietà e discrezione nello svolgimento del mio incarico, assicurando totale fedeltà al Regno e alle sue istituzioni.

In fede
Firma e sigilli [/hrp]
Prestando il loro giuramento ai Governatori, i Parlamentari contemporaneamente esprimono la loro fedeltà alla Corona.

Nel caso in cui un Governatore o un Ministro non prestino giuramento entro 10 giorni dalla nomina, verrà processato per Alto Tradimento.
Citazione :

Capitolo V. Disposizioni transitorie e finali

Qualunque legge, o articolo di legge, decreto, ordinanza, che vada in palese contrasto con la presente carta costituzionale è da considerarsi priva di efficacia e abrogata. E' fatto mandato ai consigli provinciali di procedere alla revisione delle proprie leggi per
armonizzarle con la presente costituzione entro due mesi dalla sua approvazione.
Diego73 ha scritto:
Niccolò lesse interessato il documento che aveva visto gia in dettaglio nei primi giorni di insediamento e si soffermò su due righe

I trattati con paesi esterni alle province del Regno verranno ritenuti validi per tutte le provincie che aderiscono al suddetto.

Niccolò a questo punto aveva una domanda.

In base a questo, devo considerare la copertura territoriale del trattato come legittima o meno? A me sembra una conferma a quanto ci siamo detti in virtù di questo ho reputato piu che legittimo l'intervento d'urgenza in quanto richiesto da una regione del regno beneficiaria appunto del concordato

Niccolò continuò

Posso capire che non si siano usati i canali ufficiali del regno (canali per altro assenti giustificati) ma l'emergenza è stata portata anche dalle azioni del capitano/prefetto Arlan e dalla sua non disponibilità a spiegare gli eventi se pur informato sui fatti.

continuò

Io comprendo perfettamente ora la posizione del regno e non sarò neanche così invadente da chiedere i motivi che possono aver spinto un delegati provinciale ad agire in tali modalità, lo ritengo un fatto interno al regno e li dovrà essere gestito.

Quello che mi preme invece comprendere, è come possiamo darvi supporto e su che criteri, capirete bene che posso ovviamente far fede alla vostra parola ma vorrei avere delle oggettività al fine di potervi dare pieno supporto.

Come possiamo renderci utili per la corona alleata?
Rimmster ha scritto:
Il siciliano ascoltò le parole del Ciambellano senese e non potè che ammettere che aveva fatto un'osservazione pienamente sensata. Sorrise e gli rispose Don Nicolò, io capisco quanto mi dite ma permettetemi un'osservazione. L'abitudine a volte ci cela evidenze che possiamo anche leggere. S'interruppe un solo momento e sorrise. Se fossi senese credo che farei la vostra stessa valutazione: faccio parte di un grande stato che si chiama SRING ma faccio anche parte di una parte di essoi che si chiama SRING Italico e, cosa da non poco, faccio parte di una Repubblica che gestisce in piena autonomia tutta la propria gestione istituzionale, ordinaria o straordinaria che essa sia. Ovviamente se questa gestione garba all'Imperatore è meglio che non il contrario, ma resta che la diplomazia senese opera indipendentemente da quella fiorentina o milanese, quindi quello che avrei letto della Costituzione Siciliana non mi cambierebbe molto le cose. Lo guardò ancora trovando un interlocutore attento ed interessato ... Anche Terra di Lavoro e Abruzzi fanno parte di uno stato più grande chiamato Regno delle Due Sicilie, ma la differenza la fa la loro posizione rispetto al Regno. Le due province siciliane sono autonome l'una rispetto all'altra ma assieme federate per formare il Regno, Regno al quale hanno ceduto tutta la gestione Istituzionale degli Esteri, della Difesa e degli Interni. Le Provoince siciliane godono di piena autonomia per la gestione ordinaria della Provincia, quindi i vari Dicasteri Provinciali sono autonomi rispetto al Regno: Prefettura, Miniere, Sceriffato ... sono tutte Autorità autonome, finanche l'Economia, che ha libertà di stipulare trattati economici con altri paesi del mondo. Ma esattamente questa puntualizzazione costituzionale rivela quanto per tutto il resto le Province non godano di autonomia rispetto al Regno, ne sono vincolate e devono intervenire sì a 360 gradi, ma tramite le Istituzioni delegate alla Diplomazia, quando si tratti di estero e sempre e comunque per la gestione straordinaria.. Fece ancora una lunga pausa e, con un sospiro che rivelava un'azione che mai avrebbe voluto fare, estrasse un incartamento dalla sua borsa Don Nicolò, il Concilio Ristretto della Corona, di cui fanno parte i due Principi, è stato informato della situazione dall'allora Principe Fridal in data 20 agosto, un sabato all'ora del vespro. Speravo di non dovervi mostrare questo documento: non che contenga informazioni sconvenienti ma... preferisco che valutiate da voi. Quel che leggerete non è un estratto... è la copia integrale dell'informativa dell'allora Principe, è tutto quello ch'egli comunicò al Concilio, dunque alla Corona ... porse quel documento al senese senza distorgliergli lo sguardo: voleva vedere la sua espressione appena avesse letto
Inviato: 20 Ago 2011 19:08 Oggetto: Arlan - Fridal ha scritto:
Arlan -------------------------------------------------------------------------------- chiunque lo veda lo ammazzi -.- si è fregato la Trinacria , la nave da guerra di tdl, vuole affondare un po' di navi in giro e se la vuole rivendere in francia. Ammazatelo :S
Diego73 ha scritto:
Lette le poche righe Niccolò resto a fissarle per qualche secondo

In effetti non posso darvi torto se queste sono le comunicazioni che vi giungevano la vostra strutturazione è piu che giustificabile anche agli occhi di un profano

Niccolò continuò

La forma è decisamente carente, ora però vorrei soffermarmi sul contenuto anche se nascosto da un dialetto congruo piu del volgo che di un principe per capire se questa affermazione per conto della corona è legittima, concreta e reale o se è mera diffamazione e come poi la corona spiega gli attacchi effettuati dal capitano /prefetto arlan alle navi teutoniche ormeggiate a gaeta.

Ritengo che il tutto sia l'incontro di piu fattori, che hanno di fatto messo in allarme con eventi reali le cancellerie alleate altresì sempre state disponibili al dialogo prima dell'intervento possibilità che è sembrata mancare forse per la troppa iniziativa del principe e "troppa" reattività dell'alleato sense, ma vorrei capire se le affermazioni contenute in quel biglietto sgualcito si possono ritenere ufficialmente corrette o meno a prescindere dalla forma ovviamente.

Rimmster ha scritto:
Certamente, arrivo subito anche a quanto mi chiedete. Ci tenevo però a che leggeste quel comunicato che propriamente avete aggettivato. In realtà della situazione del Conisgiere Arlan si discorreva ormai da qualche giorno, al punto che il nostro Stato Maggiore stava già discutendo sul da farsi. A conferma di ciò va la risposta che arrivò dal Ministro della Difesa. La sua risposta al Principe Fridal contiene informazioni riservate ma un estratto di quello che ci riguarda, è illuminate:
Witos ha scritto:
(omissis) Vi invito inoltre a presenziare alla discussione che stiamo tenendo in stato maggiore del regno, lì vanno discusse tutte le proposte e notizie riguardanti le materie di carattere militare riguardanti l'intero regno, e la vostra presenza in qualità di governatore è come non mai gradita. Vi aspetto lì.
a cui il Principe rispose così:
Fridal ha scritto:
vabbè allora tutto a posto
Dopo di che sparì... nessuno l'ha più visto da nessuna parte e mentre lo SM attendeva di poter valutare assieme a lui l'esatta posizione del consigliere Arlan per decidere poi cosa fare e chi eventualemnte interpellare tra i nostri alleati, i Viceprincipe Ultras cominciò a scrivere a Siena e a Firenze, disattendendo qualsiasi obbligo Istituzionale Siciliano. Lasciò che il senese leggesse con i suoi occhi i due brevi documenti che gli aveva consegnato, attendendone pazientemente le impressioni.
Diego73 ha scritto:
Comprendo lo scenario, quello che posso evincere dai documenti che mi avete mostrato è un chiaro superficialismo da parte dell'amministrazione territoriale.

vi prego continuate

disse niccolò

vi sto seguendo nei ragionamenti
Rimmster ha scritto:
Ecco, diciamo che con quello che vi ho confidenzialmente mostrato non ci sono molti altri ragionamenti da fare. ovviamente rispnderò alle domande che mi avete fatto e vi metterò al corrente di come continuò il discorso, ma è evidente che lo SM del Regno, e con esso la sua Diplomazia, avendo invitato il principe a discuterne in appropriata sede e dopo aver ricevuto un suo semplice ma chiarissimo:"Vabbè allora tutto a posto" a tutto poteva pensare fuorchè al fatto che la nave provionciale sarebbe stata bombardata da li a qualche ora.
Mi pare evidente che chi stava gestendo al situazione s'è preso gioco delle istituzione dalle quali dipende, quelle Regie, ma ancor peggio, della buona fede della diplomazia Senese. Diciamo che hanno puntato sul fatto che per un senese l'intervento dell'Impero non è vincolante e davano per scontato che, in base a questa abitudine, la loro richiesta di aiuto sarebbe stata presa senza controllare chi fosse autorizzato ad inoltrarla. In questo vedo sicuramente una carenza da parte degli ambasciatori di entrambe le parti: i nostri sarebbero tenuti ad informare degli usi e dei costumi del Regno, i vostri, stazionando a Napoli, avrebbero dovuto informarvi a riguardo.
Fece una pausa per prendere fiato e rinfrescarsi la bocca con un goccio di vino poi riprese: Sarà mia premura inviare una circolare informativa a tutte le Province e gli Stati Italici affinchè sia ribadita questa peculiarità costituzionale del Regno, evitando così l'infrazione del Protocollo ma, cosa più importante, evitando che in futuro qualcuno con pochi scrupoli possa prendersi nuovamente gioco dei nostri alleati i quali è vero che dovrebbero sapere di queste cose, ma presi nell'urgenza degli eventi, facilmente potrebbero cadere in questa specie di trappola protocollare.


Ultima modifica di rimmster il 13/09/11, 08:53 am - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Siena - 12 settembre 1459 Caso Arlan Empty13/09/11, 08:50 am

Diego73 ha scritto:
Eccellenza, di certo mettere in chiaro qualcosa che oggi non è scritta sui trattati aiuterà in futuro chiunque si avvicini a questa professione e renderà di certo piu peculiare e circoscritto quanto siglato negli accordi internazionali che resteranno se non rivisti purtroppo vaghi sulle procedure operative.

Vi consiglio pertanto non solo di fare dispaccio di informative ma anche di specificare, magari rivedendo le attuali carte diplomatiche, direttamente in esse le metodologie e le possibilità date ad ogni parte contraente.

Rimane comunque aperto il dubbio, e questo è un mio puntiglio che potete anche non soddisfare, se messer Arlan sia di fatto reo o meno di un furto e di un affondamento che non credo siano frutto di immaginazioni viste le testimonianze che lo hanno confermato (teutonici)

Non sono di certo affari di Siena ora, ma giusto per capire se si sono prese lucciole per lanterne come spiegate l'azione di messer Arlan alla luce della logica imperiale?

Ovviamente si rimane aperti a rivedere insieme gli accordi per irrobustirli o meglio specificare procedure e iter diplomatici nel caso in cui lo riterreste utile

l'importante è che non si dia piu la possibilità a nessuno di agire secondo coscienza senza avere l'autorizzazione a farlo, pertanto circoscrivere meglio e specificare meglio anche nei trattati le tecniche procedurali potrebbe essere una valida soluzione
Rimmster ha scritto:
Il biondo sorrise. Capiva il suo interlocutore ma allo stesso tempo faceva fatica ad immaginare che servisse una specificazione sui trattati o su qualsivoglia carta. Certo che il Ciambellano non si sarebbe offeso, gli sottopose un quesito tanto diretto quanto articolato: Don Diego, senza dubbio, vi esprimerò la posizione del Regno sulle azioni dell'ex Consigliere Arlan, Prima però permettetemi di rivolgervi un quesito che, per quanto brutale può sembrare, nulla toglie alla nostra squisita pacatezza: Quando un Senese, un Bretone, uno Scozzese e finanche un Finlandese legge "Ambasciata del Regno delle Due Sicilie" e non sente mai parlare di Ambasciata di Terra di Lavoro o di Abruzzo, secondo voi è una nostra dimenticanza o sottintende un valore intrinseco ed esprime di per sè qualcosa? Non vi pare strano che nel Vostro Castello nn esistano rappresentanze delle nostre due Province? Davero nessuno si è mai chiesto il perchè? I vostri ambasciatori sono accomodati nelle stanze del Palazzo Reale di Napoli, dove delle due Province non c'è nulla, se non la noiosa sequenza dei vari Consigli Provinciali che si susseguono, puramente a titolo informativo? Non si è mai incontrato un rappresentate provinciale in Coordinamento Italico o in Tavola Rotonda ma sempre e solo un Ministro degli Esteri del Regno o un Cancelliere del Regno, e ovviamente il suo Sovrano: è davvero mai possibile che tutto questo non l'abbia mai notato nessuno e che nessuno si sia mai domandato il perchè e, se mai l'avesse fatto, non si fosse anche dato l'ovvia risposta?
Diego73 ha scritto:
Niccolò sorrise e rispose ben sapendo che non era mancanza di rispetto ma un gioco che stavano facendo di comune accordo

In effetti però non stiamo parlando di rappresentanza ma di carta, una carta valevole su tutto il territorio del regno per ovvi motivi visto che vi è scritto Regno delle due Sicilie e se la geografia non è un opinione sorrise divertito del gioco la Terra Lavoro è di fatto un territorio del regno e quindi coperto da trattato di alleanza questo è innegabile

Ora quello che resta da appurare è come e chi sia autorizzato a chiedere l'intervento, ma sul trattato questo non si evince il che in diplomazia lascerebbe adito a giudizi personali di chi deve valutare se intervenire o meno. Possiamo quindi dire che non essendo espressamente indicato di fatto era demandato tutto alla controparte che fatte le sue valutazioni ha ritenuto fosse il caso di dare supporto.

Il sorriso lasciò il posto ad un tono piu tranquillo

Ora a prescindere dalle modalità di intervento (sinceramente lo specificherei anche per evitare che qualcuno se ne approfitti) resta solo da capire se il furto e l'azione offensiva di attacco verso una nave sia o meno avvenuto, e questa forse l'unica certezza che potrebbe farci intendere se l'intervento tempestivo è servito almeno a qualcosa o se è stata solo fatica sprecata se non danno.

Concluse

Eccellenza, voi sapete bene che quando si parla di parole si scende su un arte antica come il mondo, dove i primi oratori furono consegnati alla storia, così come è antica l'arte di interpretarle le parole, specie quelle scritte in modo forse chiaro ma non inequivocabile.

Ciò che spero ora, è solo che il tutto sia almeno servito a qualcosa, anche se non attivato direttamente dalla Cancelleria Reale e questo solo voi potete dircelo
Rimmster ha scritto:
Il siciliano annuì, non arreso alla risposta evidentemente divertita del suo interlocutore, quindi continuò:
Stimato amico, quanta verità dite citando l'arte oratoria ma vi dirò che non sono del tutto convinto: nessuno mai si è appellato alle nostre Province, in nessun caso, e se c'è un paese che avrei giurato non avese dubbi di questo tipo, ebbene quel Paese è proprio il vostro, la Repubblica di Siena. Fu il Regno delle Due Sicilie che poco più di un anno fa corse in aiuto al vostro Popolo. Ricorderete l'esercito Regio comandato dall'allora Sovrano delle Due Sicilie, S.M. il Re Hemmet: ebbene a nessuno mai venne in mente di chiedere l'intervento di una nostra Provincia bensì al Regno, com'è ovvio che sia. Comunque, vi posso già anticipare che per volere della Corona, il Reggente Conte Marcius mi ha già impartito l'ordine di diramare una nota informativa a tutte le Province Italiche dello SRING nonchè a Venezia, al fine di rammentare questo delicato aspetto delle competenze del Regno in ambito di Diritto Internazionale, ossia di ribadire la supremazia dell'Istituzione Regia su quelle Provinciali in ambito Esteri e Difesa. fece una pausa. Gli venne in mente il Trattato d'Amicizia tra il Regno e le Province dello SRING e gli sovvenne come a calce della firma dell'Imperatore si susseguissero le firme ed i sigilli di ogni Governo Provinciale, mentre il Regno appariva rappresentato solo da se stesso: la simbologia in Diplomazia è tanto importante quanto lo sono le parole, ciò che appare appare per un motivo ben preciso e ciò che manca manca per un'altrettanto ben precisa ragione. Il Protocollo, del resto, cos'altro è, assieme all'Etichetta, se non uno sfoggio che un paese da di se stesso affidandosi ad una serie di rituali e di simboli? Si chiese se non fosse il caso di ricordare quel fatto, preferì però tralasciare, anche per ricambiare finalmente la cortesia del suo ospite e rispondere alle domande del Ciambellano Senese. Eccellenza, i fatti relativi alla Trinacria sono uno dei casi più complicati che mi sia mai capitato di dover sbrogliare. Pian piano ci stiamo arrivando ma alcuni punti oscuri restano. Vengo però alla vostra domanda, ossia se la nave sia stata rubata. Converrete con me che in questa sede non siamo chiamati a fare processi sommari a nessuno, e mi rincuora parlare con un uomo delle Istituzioni e non con la piazza, sebbene io la piazza la rispetti sopra ogni cosa. In questi casi però la piazza fa molta fatica a distiguere tra giusto e legale, ingiusto e illegale, cosa che le Istituzioni invece devono assolutamente fare. Ebbene il Consigliere Arlan è stato indicato dal Consiglio di Terra di Lavoro per il comando della nave Trinacria, in base a quellla decisione governativa è stato nominato Capitano e in quella qualità è salpato. Nessuna Legge del Regno e nessuna Ordinanza della Provincia vieta ad un Capitano di salpare e non ci sono indicazioni in base alle quali per salpare il Capitano della nave Provinciale debba ricevere il beneplacito del Consiglio. Ecco che quindi il mero fatto ch'egli fosse in navigazione davati alle acque territoriali del Regno, le quali si estendono dal sud di Terra di Lavoro al nord in linea d'aria con la Provincia degli Abruzzi, non può essere ascritto in nessun reato. Dite giustamente se è stata rubata... Il problema è proprio questo: oggi possiamo solo fare qualche processo alle intenzioni. Il consigliere Arlan sostiene che mai avrebbe rubato qualcosa, tantomeno una nave, il Viceprincipe Ultras sotiene che invece l'avrebbe fatto.... fatto sta che avendolo bombardato prima, oggi le posizioni di entrambi sono equivalenti. Sfido chiunque a dimostrare il contrario, visto che quell'azione da uno smentita e dall'altro confermata, mai si potrà più perfezionare. Sapete meglio di me che i rapporti giuridici e, quindi, le situazioni giuridiche soggettive sorgono, si modificano e si estinguono al verificarsi di determinate fattispecie, fatti tipici ai quali la norma collega determinati effetti giuridici. Quindi di furto dubito che si potrà parlare. D'insubordinazione ... mah, anche in questo caso manca la premessa delegittimante, ossia una norma che permetta al capitano di salpare solo in seguito al benestare del Consiglio, quindi credo che cadrà tutto in una bolla di sapone. In questa storia una posizione invece è certa e, appena avrò tutti gli estremi, informerò Sua Eccellenza in maniera puntuale e dettagliata: mi riferisco alla posizione giuridica di alcuni Consiglieri e dell'allora Principe, ma mi riserbo di parlarvene solo in presenza di fatti accertati. Nella nostra ricostruzione manca qualcosa all'appello, o meglio mancava: un movente, sia per gli uni che per gli altri. Oggi forse c'è, si comincia a intravedere ma, come premesso, vi lascerò questa indicazione senza entrare nel merito, poichè non m'interessa sparlare di nessuno, non ho l'abitudine di diffamare, tantomento degli ex Consiglieri: come ci siamo detti all'inizio a me interessa solo l'accertamento della verità, nuda e cruda, tutto il resto lo lascio agli amanti della cronaca nera. Con estremo rammarico posso però dirvi che, alla luce dei fatti, l'affondamento della Trinacria è stato fatto avventato, affrettato e del tutto ingiustificato. Ovviamente in tutto questo la posizione di Siena è per noi chiara ed è escuso a priori che la mia Corona ne intraveda una possibile corresponsabilità: per noi Siena è vittima di un raggiro che qualcuno realizzò affidandosi esclusivamente alla vostra buonafede. Voglio essere più chiaro: chi lo mise in essere avrebbe giurato che la risposta di Siena ad uno dei miei quesiti di poc'anzi sarebbe stato quella che voi stesso mi avete dato, e su quella certezza ha giocato.

In quanto alla nave dei teutonici: preferisco non esprimere nessun giudizio. Anche in questo caso stanno emergendo fatti ed evidenze in base alle quali non scommetterei un solo capello nè sull'innocenza nè sulla colpevolezza di qualcuno. Dovremo pazientare e vedere gli sviluppi di questa inchiesta prima di dare giudizi con cognizione di causa.
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MessaggioTitolo: Siena - 14 settembre 1459 Caso Arlan Empty14/09/11, 07:47 am

Diego73 ha scritto:
Non posso che condividere le vostre parole, ormai tutto è fumoso e di sicuro chi sa non dirà come sono andate realmente le cose. Sapete bene che la storia la disegnano i vincitori o certamente chi è al potere per potersi permettere di disegnare soluzioni e vie per il bene di tutti.

Avete dato un grande esempio di oratoria, e questo mi ha fatto capire che siete un grande uomo che serve il suo paese con criterio e fedeltà, così come io faccio con il mio.

Fino a quando ci sarà il bene superiore a guidare le nostre azioni non ci saranno problemi di sorta, lo ritengo l'unico compito e l'unico obbligo di ogni buon suddito.

Non mi occorrono altre parole per comprendere la situazione, siete stato chiarissimo e mi auguro di potervi incontrare nuovamente magari in un occasione piu lieta e tendente a rafforzare le nostre alleanze sul campo

Se fino a oggi siena e la corona hanno sempre risposto ai bisogni è segno che i due popoli si sono sempre rispettati e onorati e così si continuerà a fare. E' chiaro lo scenario, un po meno chiare le dinamiche ma non credo e non ritengo che sia importante giunti a questo punto e nel ringraziarvi della visita, vi auguro di risolvere presto l'enigma come sono certo farete brillantemente.


Niccolò si alzò dalla sedia e tese la mano all'ambasciatore

E' stato un piacere, se avete altri approfondimenti o domande resto a vostra disposizione, non avete che da domandare
Rimmster ha scritto:
Il biondo s'alzò, sorrise e rispose al gesto di saluto del Ciambellano Senese Don Nicolò, il piaere è stato tutto mio, sinceramente. Vi terrò informato,e con voi Siena, sugli sviluppi di questa vicenda. Lasciatemi un'ultima battuta prima di congedarmi: la storia la disegnano i vincitori e quindi nutro ancora buone speranze. Tutto è fumoso fino ad un certo punto...tutto è fumoso ma non abbastanza per aver offuscato tutta la situazione: nutro ottime speranze di poterne venir a capo... anche i potenti a volte sono maldestri e lasciano tracce e, con quello che mi avete mostrato credo di avere più di un elemento per arrivare a fondo alle cose.

Bene, è ora che vi liberi e che vi lasci alle vostre cose. Devo affrettarmi, vita anche l'ora: prima di ripartire vorrei vedere i paraggi e rifocillarmi in un'osteria tipica della vostra zona, di quelle dove "etichetta" è solo una patacca sulle botti per ricordare che vino contiene.

Portate i saluto della Corona Siciliana al Vostro Governo ed al Vostro Popolo...ovviamente accompagnati dai miei.
sorrise chinandosi di lato ed afferrando il mantello che non rimise sulle spalle. Un'ultima stretta di mano segnò il congedo da quell'interlocutore squisitamente pacato... Mantenne il coprcapo in mano, come si conviene finchè si è inm casa di ospiti, chiese permesso dovendo rivolgere le spalle al senese, un ultimo gesto di saluto appena smosse l'aria e, preceduto da un paggio, si avviò verso l'uscita
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty24/09/11, 11:42 am

Ecco l'epilogo... pietosissimo ...


Diego73 ha scritto:
Mittente : Diego73 , Cavaliere dell'Imperturbabile
Data d'invio : 24/09/2011 - 10:48:08
Titre : missive

queste le missive giunte alla Signora di Siena per conoscenza ve le inoltro, vi pregherei però di non renderle pubbliche in rispetto della correttezza che mettereste in discussione della Repubblica di Siena. (off: non sarebbe corretto da parte nostra essendo vietato per regolamento game)

Siena non vuole ulteriori coinvolgimenti sulla questione e vi prego di rispettare questa richiesta.

Inoltre a seguire la risposta che probabilmente darà la nostra Signora, vi giro una bozza non ancora inviata, quindi non la prendete per definitiva, ma almeno sapete il senso della replica.

I miei omaggi Eccellenza

Niccolò Cagliostro
Ciambellano della Repubblica di Siena

Ult1926ras ha scritto:
Mittente : Ult1926ras
Data d'invio : 23/09/2011 - 23:20:53
Titre : hello xD
Ciao Bea Smile

So (anzi, immagino) che ti abbiano fatto credere che il mese scorso io ti abbia preso in giro per la richiesta di aiuto che ti feci, che non ne avessi diritto, che fossimo fuorilegge o cose del genere.

Se mai qualcuno ti abbia detto cose del genere, sta pure certa che sono gli stessi urlatori che in piazza ci infanganno da mesi.

Vabbuò, non ti avevo scritto per questo..

Volevo chiedere se avessi ancora i messaggi che ti mandai all'epoca.

Very Happy

Grazie cara, e scusami se ti abbiamo causato contrattempi, polemiche o cose simili

Smile

'notte


Fridal ha scritto:
Mittente : Fridal
Data d'invio : 24/09/2011 - 03:50:34
Titre : All'attenzione della Viscontessa Beatrice
Illustre Viscontessa Beatrice,
chi vi scrive è una vostra vecchia conoscenza, spero vi ricordiate di me, sono Fridal von Hannover, ex principe di terra di lavoro.

Avemmo occasione di sentirci quando organizzammo l'abbattimento della nave del traditore Arlan con il vostro aiuto.

Nelle piazze tidielline girano voci che in seguito a quel fatto sia scoppiata una crisi diplomatica tra il Regno delle Due Sicilie e la Repubblica di Siena.

Potreste voi, in nome della collaborazione che ha caratterizzato i nostri mandati, dirmi in cuor vostro se ciò è vero?
potreste dirmi se voi agiste in esecuzione di un trattato o semplicemente per cortesia istituzionale verso una provincia che vi ha chiesto un aiuto, riparandovi poi la nave per compensarvi
potreste voi spiegarmi un po' tutte queste cose e magari autorizzarmi a pubblicare tale spiegazione in piazza laddove mi stanno linciando per aver fatto scoppiare una crisi diplomatica tra r2s e repubblica di siena?

Ve ne sarei grato.

Vi ringrazio anche solo della disponibilità mostrata nel leggere la missiva. Spero che un giorno potremo discutere di temi più leggeri

Cordialmente

Fridal von Hannover


Beatrice77 ha scritto:
Messer Fridal,
non spetta a noi definire la natura della richiesta pervenute a Siena da parte vostra secondo la legislazione della Corona quando ricoprivate la carica di principe di Terra Lavoro.

Siena si è limitata a onorare un trattato di collaborazione che ha ritenuto valido ai fini della richiesta effettuata da un rappresentate territoriale, in particolar modo di un territorio coperto dal trattato, previa verifica dei fatti in collaborazione con l'ordine Teutonico con cui ha da poco redatto un concordato.

Dei perchè e dei percome la richiesta sia pervenuta da voi e non dai Ministri della Corona Siena non deve e non vuole esprimersi e rimane un problema di Terra Lavoro e della sua Amministrazione. Non sta a noi giudicare sulle problematiche inerenti la politica interna del Regno e sarebbe opportuno non coinvolgerci oltre nella questione.

L'affondamento della nave Teutonica ci è stato confermato da fonti attendibili, che sia stato legittimo o no lo giudicherà la legge della Corona, noi come gia comunicato al Ministro degli Esteri, ci siamo limitati a rispondere ad un accordo internazionale in quel caso scegliendo di intervenire secondo quanto concordato e controfirmato nell'accordo stesso.

La questione è stata piu che chiarita con i Ministri incaricati e nessuno mette in dubbio in alcun caso la lealtà che lega La Corona delle due Sicilie e la Repubblica di Siena, su di cui si nutre piena fiducia.

Vi prego di non coinvolgere oltre Siena in questioni interne perchè non è Siena che deve mettere bocca in questioni che sono prettamente e territorialmente di competenza della Corona delle due Sicilie.

La collaborazione tra il Regno e la Repubblica pertanto perdura e ha pieno vigore, e questo è un fatto inequivocabile che Siena non vuole sia strumentalizzato per nessun motivo.

In fede
Beatrice Dondi de Falconieri
Signora di Siena


Rimmster, il 24 settembre alle ore 11:30 ha scritto:
Vi ringrazio Eccellenza,

vi chiedo solo, se possibile, di non inviare i testi richiesti.
Ma non volgio mettermi sullo stesso piano di questi due ignobili fratelli, quindi il mio è un mero desiderio del tutto personale: voi agirete come meglio crederete.

Ci tengo a sottolineare che in tutte le parole espresse nelle Taverne del Regno, Siena ne è sempre uscita come una vittima, come colei che è stata raggirata facendo leva sulla sua indiscussa buonafede. Quindi, ci tengo moltissimo a specificarlo, la Vostra buonafede non è mai stata messa in questione, checchè ne dicano questi due: tanto per chiarezza.

Mi scuso per quanto vi tocca sopportare e spero che questa storia diventi presto solo "storia", per l'appunto.

Con stima
S.D. Rimmster Monforte d.F.
MdE delle Due Sicilie
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty24/09/11, 04:56 pm

Rimmster vorrei poi replicassi alla Principessa che tutte le questioni diplomatiche sono e restano Corona/Stati esteri, se becco anche solo un pm sulla politica estera mandato da lei a uno che non è chi detto nella lettera giuro che è la volta che finiamo a guerra e sberle!
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty24/09/11, 09:05 pm

ho postato in tavola rotonda proprio quest'oggi.
Le invierò anche tutto il resto, ma anche via ambasciatore senese a napoli.
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MessaggioTitolo: Resoconto sul i fatti della Trinacria Caso Arlan Empty26/09/11, 05:56 pm

Caso Arlan

resocontato dopo gli screen richiesti


Ultima modifica di rimmster il 27/09/11, 01:16 pm - modificato 23 volte.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty26/09/11, 10:03 pm

Ecco il topic del Concilio necessario per il resoconto:

Caso Arlan Concilior

Ed ecco lo SMR:

Caso Arlan Smrf
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MessaggioTitolo: Relazione CAso Arlan Caso Arlan Empty27/09/11, 01:15 pm

Caso Arlan

Sua Maestà.
Reggente Marcius.

a seguire il mio resoconto sulla situazione dopo la missione affidatami in quel di Siena per raccogliere la documentazione mancante alla ricostruzione meticolosa della vicenda.

Il “caso Arlan”, o“caso Trinacria” è stato oggetto di una attenta analisi nonché ricostruzione dei fatti per i quali deve andare la nostra riconoscenza al decisivo aiuto delle Autorità senesi. Come noto, in data 2 di settembre del 1459 sono stato incaricato di fare luce sugli eventi da S.M. La Regina delle Due Sicilie, con incarico ricevuto materialmente dall’allora Reggente, il Marchese della Valle del Garigliano H.M. Hemmet Jax della Groana, che mi inviò come Legato della Corona a Siena. Una delle tante ragioni che spinsero la nostra Sovrana ad affidarmi quell'incarico va ricercato non solo nella fiducia della quale mi pregio di godere da parte di Sua Maestà, ma anche e, direi, soprattutto, dal fatto che rientravo in quei giorni da un lungo periodo di ritiro spirituale: questo particolare è importante, perché ho ricostruito il tutto in base a prove documentali e a testimonianze di ogni tipo, senza però essere stato coinvolto in quelle vicende, nemmeno come spettatore.

Questa che mi accingo a presentare è quindi una ricostruzione cronologica dei fatti, supportata da documentazione, qualora esistente, e corroborata da testimonianze verbali, che potrò presto trasformare in testimonianze scritte, appena chi ha già avuto la cortesia di espormi i fatti a voce mi userà la stessa cortesia di fissarli con l'inchiostro.

Tutto quello che ho ricostruito, con il passar del tempo si è come illuminato nel tassello che mancava al mosaico:il movente. L'evoluzione di un altro caso, che all'inizio ritenevo solo cronologicamente parallelo, ha fatto luce anche su quel tassello mancante: per capire tutta questa faccenda non bisogna distogliere lo sguardo da un altro fatto eclatante ancora in essere: il caso della pietra venduta ad agosto ai catalani e trasportata a Barcellona da messer Lord Nelson. Questa precisazione è necessaria onde capire l'attinenza della mia ricostruzione cronologica a far data dal luglio 1459, ricostruzione con la quale procedo senza indugio ulteriore.

23.07.1459
- Durante la notte tra il 24 ed il 24 luglio arriva un messaggero in convento, chiede di Rimmster e viene per conto di Neo tallaferro (> ig _neo_ ) il mio amico catalano. Trovo il suo messaggio al risveglio, prima della meditazione e in quello mi chiede se abbiamo 1000 di pietra da vendere loro
- Alle ore 15:07 invio un messaggero a mia volta, all'allora Principe Fridal: ho ancora copia di quel che gli scrissi in maniera confidenziale: " Fridal, abbiamo 1000 di petra da vendere ai catalani? se mi dai un prezzo lo comunico, se a loro sta bene partono subito e nel giro di 15 giorni è venduta "
- Qualche ora più tardi, alle 19:54 bussa al convento un suo messaggero tramite il quale mi manda a dire: Contatta Gianluca123, la pietra c'è, anche più di mille ma nn so quanta da vendere.. Purtroppo ero impegnato in meditazione e nessuno mi consegnò quel messaggio prima del 24 notte, dopo la preghiera.
25.07.1459
- rispondo immediatamente al Principe Fridal. Il mio messaggero ha lasciato il convento in piena notte, alle 02:03, e recava questo messaggio: "Non posso scrivere a Gianluca. Sono in ritiro e ci resto. Se puoi informa tu il consiglio e quando avrete un prezzo dimmelo che in formo io o scrivete a _neo_ (Neo Tallaferro, il catalano)"
- Non ricevendo risposta dopo alle 5:13 gli faccio recapitare un altro messaggio: "Ti è arrivato il mio msg per il discorso pietra / Gianluca123?"
- Passa poco e bussano al convento per recapitarmi la risposta del principe: "ho letto di gianluca, ma non capivo a cosa ti riferissi."
- Mi venne il dubbio di aver capito male io qualcosa quindi gli rispondo immediatamente ricordandogli: "tu mi hai scritto, di scrivere a lui, ma io sono in ritiro. se volete o potete fare quel commercio posso farvi da tramite via messaggero con Neo, altrimenti ci parlate direttamente"
- La sua risposta arriva praticamente subito.... mi dispiacevo infatti per quel povero messaggero che era sempre di corsa. Il messaggio diceva: ah si si, chi è che voleva la pietra?
- Ovviamente subito: "la catalunya, il mio contatto è Neo Tallaferro... il suo nome è _neo_ "
la portineria del convento registra l'uscita del messaggero alle ore 5:15. Seguirono di lì a poco le sue conferme, che aveva capito e la richiesta se parlasse inglese o francese, domanda alla quale risposi che parlava inglese e, ovviamente, spagnolo.
Passano i giorni e n on so più niente. I Catalani mi riempivano di messaggi e alla rine non posso che richiedere informazioni, non sapendo che rispondere a loro.
29.07.1459
- alle 9:46 è registrato il mio messaggero in uscita dal convento che portava questo messaggio: Ciao Principe., Per quella pietra che vorrebbe la catalunya sai se ne hanno parlato? Neo mi chiede sempre a me ma io nn so che dirgli. gli ho dato il tuo nome e quello di gianluca123, dicendogli di scrivervi direttamente
- Poco dopo torna il mesaggero, con la risposta di Fridal: ciao rimm, gli ho detto di scrivere a gianluca123, ora ricordo la cosa a gian
- gli mando la risposta: ok, il nome è _neo_ , vedrai che comunqiue vi scrive pure lui Smile
- alle 9:51 mi recapitano l’ultimo suo messaggio: ok, thanx, si mi ha scritto, ora becco gian ^^

Fu l’ultimo suo messaggio fino al giorno 4 settembre quando mi fece recapitare un messaggio nel quale si riferiva ai fatti correlati al consigliere Arlan e si proponeva a darmi la sua versione sulla vicenda. Evidentemente la notizia della mia partenza per il Castello di Siena s'era sparsa in fretta e qualcuno cominciava ad avere qualche pensiero. Quindi in quell’occasione gli risposi che non volevo sapere di nessuna versione, avremmo fatto le nostre indagini e ci saremmo arrivati da soli. Alla sua ulterirore proposta di fare quattro chiacchiere reppilcai immediatamente: questa è copia della mia risposta, inviata con messaggero registrato alle ore 20:53 del 4 settembre 1459 - ah no.... le facciamo poi un'altra volta. stavolta ci arrivo da solo - e nn volgio che mi si facciano premesse. le cose come stanno le scopro poi chiedendole a chi le ha sentite raccontare .... dammi qualche giorno e vedrai cosa dirò.... se quello che c'è dietro è quello che mi vuoi raccontare tu ebbene il problema nn si mette, io cercop la verità, nn m'interessa scoprire cose nn vere

Appena arrivai a Siena fui accolto dal Ciambellano, Don Niccolò, detto Diego73. Immediatamente cominciammo il nostro colloquio privato e subito mi mostrò tutta la corrispondenza ricevuta da terra di lavoro. farò un riepilogo cronologico, coadiuvando quello che mi ha consegnato Siena copn ciò che appare nelle nostre varie stanze Istituzionali:

- in data 20 agosto il principe Fridal “urla” “Arlan -------------------------------------------------------------------------------- chiunque lo veda lo ammazzi -.- si è fregato la Trinacria , la nave da guerra di tdl, vuole affondare un po' di navi in giro e se la vuole rivendere in francia. Ammazatelo :S
- gli risponde il Ministro Witos, (omissis) Vi invito inoltre a presenziare alla discussione che stiamo tenendo in stato maggiore del regno, lì vanno discusse tutte le proposte e notizie riguardanti le materie di carattere militare riguardanti l'intero regno, e la vostra presenza in qualità di governatore è come non mai gradita. Vi aspetto lì.
- l’Ex principe risponde con un laconico vabbè allora tutto a posto
Si evince dalla risposta del Ministro Witos l’invito ad affrontare la situazione in SMR, essendo quello un problema militare, essendo in corso un presunto furto d’una nave militare provinciale e una serie di minacce di affondare navi in terre altrui. Nonostante il laconico “vabbè, allora tutto a posto” la situazione veniva presa in mano dal vice principe, Ultras, il quale, scavalcando qualsiasi protocollo e la stessa Costituzione (vedasi la definizione di Corpo Diplomatico in essa contenuta). Di domenica, ad agosto, in data
21.8.1459
Il vice principe Ultras scrive direttamente al Siena una prima missiva .. Nella stessa data scrive anche ad Amatojunior, il capitano dell'ammiraglia di Siena, peraltro sdrammatizzando il pericolo rappresentato da Arlan. Poco più tardi, gli invierà un’alto messaggio informandolo di cosa si dica in Tdl sulle intenzioni di Arlan, il tutto condito dalla citazione d'un'invocazione di Iacobuscook, il passeggero a bordo della trinacria. In quest'occasione il capitano dell'ammiraglia di Siena si mette il porblema di chiedere in ambasciata, ma pare che sia passata inossrvata questa sua preoccupazione.

Tutto ciò il viceprincipe Ultras lo fa evidentemente senza informare nessuno ufficialmente visto che solo il giorno dopo, in data
22.08.1459
propone di scrivere a Siena o a Firenze , quando invece l’aveva già fatto oltre 24 ore prima. In quella stessa data il Principe da il suo consenso all’affondamento, sebbene inviti ancora tutti a procedere solo come ultima opzione. Subito dopo suo fratello, il vice principe Ultras, sollecita l’ok per poter interpellare Siena. Il principe gli da il suo benestare per contattare Siena informando che nel frattempo lui informerà il Ministro Wits. Sappiamo però che il Ministro era stato avvisato il 20 sera, un sabato sera d’agosto.. e nelle maniere che ora sono note. Il 22 settembre fu una giornata cruciale per questa faccenda. Il Consiglio era impegnatissimo:Il viceprincipe incalza e qualcun altro si preoccupa, molti tra i consiglieri intervenivano senza farsi attendere mentre il viceprincipe continua per la sua strada. A questo punto qualcuno esprime moderata perplessità, indubbiamente altri sono iper interventisti, con il solito viceprincipe a sofiare sul fuoco, fino a chi attinge da non ho mai capito quali fonti le sue informazioni... e arriviamo così al
23.08.1459
con il solito Viceprincipe Utras che non vede l'ora di bombardare la Trinacria e sollecita un vialibera definitivo: L'unica cosa incomprensibile è che in data 23 settembre costui continui ad aspettare benestari definitivi dal Consiglio, quando in data 22 l'aveva già dato come si evince senza ombra di dubbio da questi scritti che già vi avevo mostrato: alle 15:20 del 23 agosto dice al Consiglio di Terra di Lavoro che la Signora di Siena aspetta una sua risposta per l'affondamento della Trinacria quando lui gliel'ha già confermato in data 22 agosto alle 17 e 59 minuti e 55 secondi, per la precisione... 24 ore prima.
Alciuni consiglieri gli fanno subito coro, nnn so se coscienti della presa in giro, quindi complici di quella furberia, o del tutto ignari che con due o tre applausi si è preso la libertà di decidere per tutti. Infatti improvvisamente tace, fino a 24 ore dopo, quando, in data
24.08.1459
informa del fatto avvenuto come da missiva del capitano dell'Ammiraglia senese. Si preoccupano quindi degli onori e delle riparazioni e delle incolumità dei senesi, e ci mancherebbe altro, meno male almeno questo (fatto salvo che il Capitano parla di Tdl come il Regno di Terra di Lavoro, quindi qualche dubbio comuncue mi resta...). Qualche ora prima il principe Fridal aveva già ringraziato Siena, cosa che qualche ora dopo, già in data
25.08.1459
il Principe Fridal comunicherà anche al Consiglio di terra di Lavoro


Preso atto di questo excursus di incongruenze e di evidente operare su due fronti del Consigliere Ultras, uno volto a apparire in regola nella costante ricerca di una approvazione consigliare delle varie azioni da intraprender, l’altro decisamente disinteressato al parere altrui tant’è che le varie istruzioni a Siena le dava a prescindere dal parere Consigliare, mi venne il dubbio che questi operasse senza neppure informare suo fratello, il principe Fridal. Questo dubbio è svanito quando il Concilio Ristretto ( da ora CR) e lo Stato Maggiore Regio (da ora SMR) fornirono la successione delle discussioni relative alla crisi aperta dal Capitano Arlan. In una taverna di Gaeta ebbi modo di fare due chiacchiere con il Consigliere Ultras: devo dire che a quel tempo era già terminato il suo mandato consiliare. Gli chiesi come mai fecero tutto da soli scavalcando l’istituzione regia e la risposta fu che c’era fretta, che non si poteva perdere tempo e che loro avevano preso contatto con le Istituzioni della Corona ma che non ricevevano risposte. Questa sua posizione mi lasciò nel dubbio che potesse essere almeno parzialmente vero, visto il periodo particolare, sempre critico, in cui si svolsero i fatti. Appena ricevetti la documentazione del CR e dello SMR, subito mi resi conto che anche quella sua versione era una menzogna.
Scopo della ricostruzione a seguire, sempre cronologica, è quella di evidenziare come in realtà Principe e Vice principe stessero agendo da soli e nell’ombra, il primo tenendo buoni ed impegnati i membri del CR e dello SMR, il secondo dando l’impressione al Consiglio laburino che tutto si stava svolgendo rispettando le decisioni del Consiglio stesso: la verità è che i due si presero gioco tanto delle Istituzioni Regie quanto di quelle Provinciali, per non parlare poi delle Istituzioni senesi.

20.08.1459
19:08h- Il principe informa il CR del presunto furto della Trinacria – Nonostante il modo poco Principesco con cui da la notizia, pare voler rimettere la gestione della crisi nelle mani del Concilio: quel “ammazzatelo” è evidentemente una preghiera rivolta al Concilio, come se stesse chiedendo aiuto per risolvere la situazione.
Faccio notare come questa richiesta avvenga alle 19 di un sabato di pieno agosto …
21.08.1459
Già alle 09:14H di quella mattina d’una domenica di pieno agosto il Conte Marcius informa lo SMR delle notizie che gli arrivano da TDL.
Alle 10:01h, quindi pochissimo dopo, l’allora Ministro della Difesa Witos gli fa eco in CR, informando che sapeva della situazione dalla sera prima. Invita poi espressamente ed inequivocabilmente il Principe Fridal ad aggiornarsi in quella sala del CR sull’evolversi della situazione. In quest’occasione suggerisce anche di prendere i primi contatti con le marine alleate.
Precisamente alle 10:13, ossia solo 12 minuti più tardi, il Ministro Witos si fa coro in SMR e propiro nella sua qualità di Ministro competente per la Difesa (la Trinacria era una nave militare) chiede di aggiornare in SMR gli sviluppi della vicenda. Lo SRM era evidentemente in costante aggiornamento, visto che già 6 minuti dopo, alle 10:19h, il Conte Marcius sottoscrive le parole del Ministro Witos, sottolineando il carattere nazionale della questione, quindi palesando l’intenzione di gestire la crisi a livello Regio con il supporto quindi di tutti, come per altro doveva essere fatto, trattandosi di questioni militari.
In quella giornata il Principe Fridal non si confronta mai con lo SMR, e si potrebbe pensare che fosse impossibilitato a farlo. Ciò è assolutamente da escludersi, visto che se in SMR latitava, in CR il Principe discorreva di tutte altre cose. Interviene infatti alle 16:48 di quella stessa domenica, come segnala lo stesso Ministro Witos in SMR. Nel suo intervento in CR il Principe si astiene dall’informare che nel frattempo il vice principe Ultras aveva preso contatti diretti con Siena, esattamente alle 11:32h di quella stessa mattinata.
22.08.1459
In SMR il primo intervento è del Conte Marcius già alle 06:58h a cui fa subito seguito quello del Ministro Witos alle 10:07h, il quale era già intervenuto in CR qualche minuto prima, alle 10:04h. Per tutta la giornata in SRM si continua a parlare della faccenda legata ad una futura nave da guerra da affidare eventualmente ai teutonici, ossia commentando le uniche cose di cui parla il principe Fridal in CR, come continuerà a fare ancora alle 15:17h di quel giorno, senza mai dare altre informazioni su cosa si stava invece discutendo in Consiglio, senza partecipare alla discussione in SMR. Intanto il Ministro Witos continua ad intervenire, rispettivamente in CR alle 22:10h e in SMR alle 22:23h
23.08.1459
Il Conte Marcius interviene invece per primo in SRM alle ore 08:38h ma sarà l’ultimo intervento della giornate. Il principe fridal continua a non presentarsi in SMR e la discussione è infatti tutta spostata il CR.
Il primo intervento della giornata è del Principe Fridal in CR, alle 07:46h a cui risponde immediatamente il Ministro Witos alle 10:33h. Segue alle ore 18:11h l’intervento del Cancelliere Full71 il quale parla ancora di prese di contatto con le marine alleate. Si continua ancora a discutere della situazione come se si stesse ancora cercando una soluzione e come se le marine alleate, e con esse i loro Pesi, fossero ancora una opzione presa in considerazione ed il principe Fridal continua a mantenere la discussione in questi termini.
Peccato che suo fratello Ultras avesse già dato il benestare a Siena per l’affondamento della Trinacria oltre 24 ore prima, ossia il 22 agosto alle 17:59h spacciandolo oltretutto a Siena come una decisione Consiliare ormai presa, quando invece sappiamo bene che in questa stessa data, ossia il 23 agosto, precisamente alle 15:20h lo stesso Vice principe sollecita i Consiglieri Laburini a decidere cosa fare per poter dare quanto prima una risposta a Siena dove, come lui stesso afferma, stanno ancora aspettando il via libera definitivo.
Interessante è anche come già 24 ore prima, il 22 agosto alle 16:12h lo stesso Principe Fridal avesse già dato il suo indubbio benestare a contattare Siena, altra cosa sulla quale tace sia in CR che in SRM, dove semmai parla d’altro. In pratica l’attacco alla Trinacria è questione di ore, Siena è convinta di avere un interlocutore autorizzato a gestire tutta quell’azione militare, ma in realtà né il CR, né ilo SMR né tanto meno lo stesso Consiglio Laburino, ancora sollecitato a dare risposte, sa esattamente cosa stia succedendo, con Principe e Viceprincipe che sviano l’attenzione sulla cosa, il primo facendo credere a CR e SMR che tutto sia ancora in fase di decisione, il secondo facendo credere al Consiglio di Tdl che a Siena tutto è pronto e aspettano impazienti un ordine, ordine che dipende da cosa decideranno i Consiglieri stessi.
24.08.1459
Il 24 agosto è, a mio avviso, la giornata più demenziale di tutta questa vicenda.
Comincia apparentemente alle 12:42h con quello che sarà il primo e l’ultimo intervento del Principe Fridal in SMR, dove finalmente arriva dopo 5 giorni da quando è cominciata questa crisi, oltretutto senza dare notizie di nessun tipo ma solo per rispondere ad una osservazione che il Conte Marcius aveva fatto il giorno prima discorrendo con il suo unico interlocutore sino ad allora, ossia il Ministro Witos. Questa è la prova che il Principe ha sempre letto in SRM, si è solo astenuto, per volontà propria, di dare qualsiasi spiegazione o informazione. L’osservazione fatta dal Conte Marcius era, infatti, sempre legata al discorso Teutonici/futura probabile nave da guerra provinciale. Immagino che l’intervento del Principe Fridal in SMR sia stato stimolato dal discorso del Conte, il quale faceva presente a tutti la supremazia del regno in tutta quella storia, cosa che ovviamente il Principe non sopporta, motivo per il quale il Conte Marcius si vede costretto a riprenderlo mettendogli tutti i puntini sulle i in base alle Leggi del Regno.
Da questo momento in avanti in CR ed in SM tutto tace fino al pomeriggio. Il Principe non da nessun tipo di notizie eppure il Vice principe Ultras continuava a scivere a Siena e questo già in mattinata, precisamente alle 10:54h. È abbastanza probabile che abbia ricevuto risposte intermedie dal Capitano dell’Ammiraglia di Siena, ma certissimo è che alle ore 16:33h sapesse già dell’avvenuto affondamento, visto che a quell’ora pubblica in Consiglio Laburino la missiva di Amatojunior che conferma il termine dell’azione militare. Che dire poi della missiva che lo stesso Utrlas invia a Siena già alle ore 15:42h???

Altrettanto certo è che le prime notizie arrivano anche allo SMR. Alle 14:09h il Conte Marcius informa che alcune voci gli danno la Trinacria come affondata e chiede se qualcuno ne sa qualcosa con certezza… Ancora una volta il Principe nn ha informato né il CR né tantomeno lo SMR.
Ma il principe sapeva da tempo, perché pur concedendo qualche tempo per la pubblicazione dei ringraziamenti personali del principe alla Signora di Siena, fatto sta che quest’ultima alle 18:57h aveva già ricevuto i ringraziamenti ufficiali da parte del Governatore di Tdl.
Ancora una volta il principe non informa nessuno del CR o dello SMR fino a che si raggiunge il culmine del paradosso e dell’insubordinazione al Regno, a qualsiasi regola di buonsenso ed alla più spicciola educazione… In tutto questo silenzio durato 5 giorni, il Principe non si era nemmeno preoccupato di avvisare almeno Sua Maestà dell’avvenuto affondamento, fosse anche in via privata… Sua Maestà interviene in CR in base a quello che fino ad allora era conosciuto in quelle stanze, ossia che si stava trattando una resa nella speranza di salvare ancora capre e cavoli. Sua Maestà, infatti, pone ancora l’accento su questa linea da seguire, proponendosi addirittura di contattare il consigliere Arlan. Le risponderà ufficialmente il Principe solo ore dopo, informandola che la nave è già affindata, senza dare una ben che minima spiegazione di come ciò sia possibile e passando direttamente all'unico argomento che pare interessargli:la nave da costruire e da affidare ai Teutonici. Così, come se fosse la copsa più nornale di questa terra ...

Si deduce che le motivazioni datemi dal vice principe Ultras in taverna a Gaeta, ossia della presunta irreperibilità del CR e/o dello SMR e dell'urgenza di quella missione siano fasulle. L'unico che ha sempre latitato da quelle stanze Istituzionali è stato il principe Fridal. Questa ricostruzione sarebbe già abbastanza offensiva dell’atteggiamento tenuto verso il Regno e verso Siena dai due Consiglieri, il Principe Fridal e suo fratello Ultras, ma non potevano farsi mancare la ciliegina sulla torta. In occasione della mia seconda visita a Siena, quando attraccai giorni fa ad Orbetello, mi furono consegnate queste due missive ricevute dai due:

Citazione :
Caso Arlan Ultrasabeatrice77
Citazione :
Caso Arlan Fridalabeatrice77
Caso Arlan Fridalabeatrice771

Ad oltre un mese da quei fatti, senza avere nessun titolo per rivolgersi alla Signora di Siena, si sono invece a lei indirizzati per avere indietro delle missive che ormai tutti conosciamo e che loro stessi ci hanno consegnato settimane fa, o nel maldestro tentativo di spiegare cose inspiegabili, cercandoli di metterli di nuovo in mezzo a tutte quelle loro beghe, quelle beghe che Siena non vuole neanche più sapere, sentendosi in prima persona vittima della spregiudicatezza di quei due fratelli che si sono presi gioco di una Repubblica straniera, del loro Regno e della loro Provincia tutta. . Va da sé che mi sono scusato personalmente per tutto ciò. Non so esattamente cosa abbia risposto loro la Signora di Siena perché ha avuto l’elegante bontà di non mostrarmi nulla… so solo che ha ribadito la fedeltà di Siena all’alleato storico chiamato Regno delle Due Sicilie.

Questo per quanto ci compete in termini istituzionali. É certo che la posizione del consigliere Arlan fosse, sia e a mio parere rimarrà contraddittoria, ma non mi stupisco che così sia: nel vortice di tutto questa confusione io dubito davvero che qualcuno ci capisse qualcosa e tutta questa manovra fatta in fretta e furia, tenendo all'oscuro tutti, mi suona davvero molto strana. Non voglio con ciò dire che abbia mancato meno di quello che in realtà ha fatto, ma l'atteggiamento del principe e del Vice principe non aiutano a capire chi veramente stesse lottando contro chi e per quale ragione...

Autorizzo la pubblicazione di questa mia per gli usi consentiti dalla legge

In fede
Seeligford Dieter Rimmster Monforte des Friederichs
Ministro degli Esteri della Corona delle Due Sicilie
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty09/10/11, 10:34 am

Ed ecco il finale di un siparietto ridicolo...vi riporto quanto sostenuto da Fridal in GDR chiuso in taverna di TDL.

Fenicio ha scritto:
Alle prime frasi del Ministro, Fenicio storceva il naso e si notava sul suo viso il disaccordo.

"Permettetemi, Ministro, di dissentire sull'uso dei comunicati.
Con tutto il rispetto, ma certe volte sembra che li al Castello vi pesino le mani.
A redarre un comunicato non si perde molto tempo e secondo me va fatto perchè regolarizza tutte le azioni che ne conseguono.
Prendo ad esempio proprio il cambio di Comando sulla "Trinacria": Messer Arlan si rifiuta di cedere il Comando della Galea a Messer Iacobuscook perchè non è stato scritto niente al riguardo.
Un giudice può dargli torto?
Secondo me, no.
E lo stesso può succedere per ogni singola cosa che riguarda il Regno, la Provincia o il semplice Municipio.
Insomma, per come la vedo io, ogni cambiamento che avviene a livello istituzionale va sancito con un comunicato.
Pubblico o segreto, ma pur sempre scritto."


Fenicio credeva molto nelle istituzioni e nei loro precisi meccanismi.
Le scartoffie che tanto tediano il tempo dei Consiglieri erano per lui l'olio che serviva a quei meccanismi per poter funzionare senza intoppi.


"Ma continuiamo la discussione, chè cominciano a pervenirmi interessanti domande da parte del popolo.
Il popolo, infatti, Vi chiede: come mai la richiesta d'aiuto ai senesi è avvenuta due giorni prima che la stessa venisse approvata in Consiglio?
E' di pochi giorni fa, infatti, la pubblicazione in questa Piazza di uno stralcio della lettera del Governatore di Siena ai suoi cittadini.
Nella suddetta viene descritto come la richiesta d'aiuto sia pervenuta il giorno 21 agosto, praticamente il giorno dopo la partenza di Messer Arlan con la "Trinacria", mentre la votazione in Consiglio è avvenuta il 22 agosto.
Molti pensano che, con questa mossa, il Consiglio fu scavalcato.
Le mie domande, invece sono le seguenti: avete autorizzato Voi il "fuori programma" di Lord Nelson che ha permesso a Dama Ultana di raggiungere il capezzale della madre?
Eventualmente, ve n'è traccia da qualche parte?
Ed infine, una pungente: conoscete Messer Oswold?"


All'ultima domanda, tornava il sorriso sul viso di Fenicio.
Sapeva che il Ministro si sarebbe un po' stizzito, ma faceva parte del "gioco".

Fridal ha scritto:
Fenicio aveva la faccia di uno che era convinto che stesse facendo domande scomode, Fridal invece sapeva benissimo cosa rispondere, e questo lo faceva sentire sempre più a suo agio in quella discussione.

Sui comunicati, messer Fenicio, continuiamo a vederla in maniera diversa. Visti i fatti inizio quasi a pensare che voi abbiate ragione, ma vi assicuro che sarebbe il trionfo della burocrazia e la sconfitta del buon senso.

Per rispetto Fridal iniziò dalla domanda di provenienza popolare.

Ho ascoltato l'osservazione di qualche nostro concittadino attento alle vicende popolari e risponderò con piacere.
Come può evincersi dalla lettura incrociata di molte discussioni il 20 agosto Arlan scappa con la Trinacria ed è sempre il 20 agosto che scrive:

Arlan ha scritto:
Inviato: 20 Ago 2011 17:41 Oggetto:
Ernestus io eseguo solo gli ordini del Principe Fridal e del Viceprincipe Ult1926ras, devo affondare la nave di Iaco e poi partire con la Trinacria la venderò in Francia e dividiamo il bottino.

Lo sceriffo non mi ha assegnato il cautelativo per errore altrimenti gli ordini erano di far sparire pure quello

W I GOLIA

A questo punto abbiamo dovuto agire con grande tempestività. Non potevamo permetterci di correre rischi gravi. Pertanto il 20 agosto stesso ho nominato Ruana Prefetto per garantire il buon funzionamento del Principato, il 21 è stato emesso il comunicato con il quale ci dissociavamo dalle azioni di Arlan.
Su mia disposizione personale il vice-governatore Ult1926ras si è messo subito in contatto con i governi dei territori tirrenici in via meramente cautelativa, per informarli del fatto che una nave pericolosa veleggiava verso nord e che questa non era più, oramai, una nave ufficiale del Principato.

Il via a chiedere ufficialmente l'affondamento della Trinacria arrivò solamente dopo la decisione consiliare. Nessuno fu né saltato né sopravanzato.

E posso dirlo con assoluta certezza in quanto - sebbene egli avesse pieni poteri interni - ogni azione di mio fratello Ultras riguardante la vicenda non solo ebbe il mio benestare, ma fu espressione della mia volontà a lui manifestata.

Ad ogni modo ribadisco: si chiese l'abbattimento solo dopo la decisione consiliare


Sulla questione del fuori programma disse:

Ovvio che non ho autorizzato alcun fuori programma. Ma intendo difendere il mio Ministro del Commercio di allora: fu una mia disposizione quella di non porre un termine perentorio al mandato.
Andiamo sul concreto: se uno vuole rubarsi un mandato se lo ruba, ed è denunciabile anche se non aveva un termine di scadenza.
Poi: non è che doveva andare a Sora a prender legna e tornare. Doveva arrivare sino in Catalunya, e quindi era giusto che si prendesse tutto il tempo necessario.
Inoltre: Lord.nelson aveva la mia piena fiducia. Egli è tornato a casa con un ricco bottino per il nostro principato, portando a termine una riuscitissima missione commerciale.


Fridal sorrise pensando a chi aveva pubblicato dei fallaci specchietti sul rendimento finanziario del suo principato.

Non sapevo del fuori programma. Come si evince dagli atti della discussione "Lord.nelson" (che oggi non si trova) fui io stesso a dire in consiglio "Pare che stia accompagnando ultana al funerale della madre", e ciò avvenne quando già non ero più al comando del Consiglio.

Poi l'ex Principe aggrottò le ciglia:

Perché mai pungente?
Tutti conoscono Oswold Hador. Il Casato Hador e il mio hanno avuto molte tensioni, soprattutto in tempi antichi.
Ho avuto modo di discorrere con Hador molte volte in taverna, altre volte di bacchettarlo per alcune questioni.
Ho avuto anche modo di giuocare con lui alla giostra della lizza: un'amichevole che ha fatto felici i macellai della provincia per tutta la carne che mi sono dovuto comprare per rimediare alle botte prese.


Qui Fridal rise ricordando ancora la sonora lezione ricevuta - per gioco - in lizza.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty09/10/11, 10:37 am

Fenicio ha scritto:
"Bene Ministro.
Un'ultima domanda prima di lasciarVi nuovamente ai Vostri compiti istituzionali.
E di istituzioni stiamo proprio per parlare."
.

Fenicio si fermava e prendeva tempo mentre spulciava, fra i tanti documenti che aveva con se, quello che interessava ai fini della domanda.
Trovato il quale, ricominciava a discutere.


"Questo che sto per mostrarVi è il "Trattato di Cooperazione Giudiziaria tra il Regno delle Due Sicilie e la Repubblica di Siena".".

[rp]Trattato di cooperazione giudiziaria tra il Regno delle Due Sicilie e la Republica di Siena

Nella loro grande saggezza, Arimanno David Spadalfieri, Conte di Catel Volturno, Re delle Due Sicilie e Tommaso Ildebrando Aldobrandeschi detto Tomweasley, Barone di Castel del Piano, Principe di Siena, hanno chiesto di mettere per iscritto il presente trattato di cooperazione giudiziaria che vincoli i popoli del regno delle Due Sicilie e della Republica di Siena.

Articolo I - del principio di cooperazione
Ogni individuo che abbia commesso un'offesa o un crimine nei confronti della legge e delle regole vigenti nel territorio di uno dei due contraenti dovrà, su domanda, essere ricercato e preso dopodichè, con decisione fatta di comune accordo, estradato oppure messo a giudizio dalle autorità giudiziarie sul territorio del quale l'individuo sia stato arrestato (detta autorità giudiziaria richiedente).

Articolo II - dell'applicazione del diritto del ricorrente
Il comune accordo prevede una piena e fattiva cooperazione tra procuratori e giudici dei due paesi in modo che l'accusato riceva lo stesso giudizio che avrebbe ricevuto nel caso non fosse fuggito alla giustizia del contraente ricorrente (sul territorio del quale ha avuto luogo l'infrazione), essendo il giudizio svolto per e da delegazione del contraente che ha emesso la richiesta (chiamato richiedente).

Articolo III - della procedura di giudizio
Il procuratore del ricorrente redige l'atto d'accusa premurandosi di fare apparire le leggi o abitudini sui quali l'atto si basa. Lo trasmette al suo omologo insieme alle prove in suo possesso a carico dell'imputato.

Il giudice richiedente deve ricevere i dettagli del processo.

Il giudice richiedente redigerà la sentenza premurandosi di fare apparire le leggi o abitudini del ricorrente sui quali l'atto si basa. Le trasmetterà al suo omologo per un parere. quest'ultimo rimarrà sovrano della sua sentenza, e motiverà questa con l'aiuto della legge e delle abitudini del richiedente.

Articolo IV - della cooperazione dei Prefetti e dei corsi di giustizia
I membri della prefettura, della giustizia e delle delle alte parti contraenti (Prefetti, Capitani, Sergenti, Giudici, Cancellieri, Procuratori) si impegnano a collaborare attivamente affinché le leggi dei due paesi siano rispettate, in particolare:

- condividendo le loro informazioni sugli individui o gruppi di individui identificati come potenzialmente pericolosi. Informano così, emettendo un Avviso allerta, di tutti i disordini che potrebbero causare a un contraente sul suo territorio.

- Facendo rispettare la giustizia quando un'offesa o crimine sia stata commessa e l'accusato sia sul territorio di uno dei due contraenti. La procedura prevede l'emissione di un avviso di ricerca, che è una richiesta destinata a procedere all'indagine, all'arresto, alla messa sotto accusa ed al giudizio della persona accusata.

Articolo V - della richiesta
Emessa da un funzionario del contraente, è formulata come segue:



Citazione :
Ducato/Contea di _________

Natura della richiesta: Avviso di ricerca/ Avviso di allerta (messa in guardia)

Emittente (nome, funzione):

Data:

Individui accusati (nomi):

Descrizione dell'offesa/crimine o del pericolo:

Localizzazione dell'offesa/crimine ed di o degli individui:

Dossier completo delle prove relativo al caso:

Articoli di legge sui quali si basa la richiesta: (soltanto in caso di parere di ricerca)

Scheda d'identità di o degli individui:


Articolo VI - dei termini di giudizio
Il processo non deve essere superiore a tre settimane tra l'accusa e la pronuncia del verdetto. Se il termine è passato, le disposizioni del presente Trattato verranno annullate.

Articolo VII - delle disposizioni allegate
Le modalità allegate, in particolare quelle relative ai diritti degli accusati saranno discusse dai Giudici, Procuratori e Prefetti dei contraenti. I Cancellieri dei contraenti procederanno all'archiviazione dei processi.

Articolo VIII - degli inadempimenti al trattato
In tempo di pace come in guerra, qualsiasi inadempimento al presente trattato o annullamento di quest'ultimo non conforme all'articolo qui di seguito può aprire il diritto ad una compensazione della parte danneggiata.

Articolo IX - della procedura di denunzia del trattato
Il contraente che desidera porre fine al presente trattato dovrà fare pervenire una lettera ufficiale di denunzia all'altro contraente. Quest'ultimo dispone di quattro giorni lavorativi per prendere atto. Senza risposta ufficiale che lo accenna, il presente contratto è considerato nullo passato questi termini. Le parti contraenti si impegnano a pubblicare in modo ufficiale una lettera che precisa l'abrogazione del contratto.

Articolo X - della modifica del trattato
Per consenso reciproco, la riscrittura del trattato può essere effettuata nella sua integrità o parzialmente.

Articolo XI - dell'entrata in vigore del trattato
Il presente trattato entra in vigore senza limitazione di tempo dopo la ratifica da parte dei contraenti, che impegna le loro terre ed i loro popoli.


Firmato nell' ambasciata di Siena presso il Palazzo Reale di Napoli Sabato 11 Luglio 1457

In nome del Regno delle Due Sicilie:

Arimanno David Spadalfieri, Conte di Castel Volturno, Re delle Due Sicilie
Elisabetta Maria D'Oria Borbone, detta Lady_carey, Ciambellano Reale
Witos Kyle Spadalfieri,Barone di Cellole, Ciambellano Anziano



In nome della Republica di Siena:

Tommaso Ildebrando Aldobrandeschi detto Tomweasley Barone di Castel del Piano, Principe di Siena
Folco Tullio Aldobrandeschi detto Lord_Barkley Gran Ciambellano di Siena
Sofia Sforza detta Sophy Ambasciatrice Senese presso il Regno delle due Sicilie
[/rp]

"Secondo questo Trattato qualunque funzionario del Regno può chiedere alla Repubblica di Siena la ricerca e, quindi, la cattura di un individuo ritenuto pericoloso o, comunque, reo di qualche crimine.
L'articolo V ne sancisce la richiesta.
Immaginando che non sia un atto secretato, è possibile visionare una copia di tale richiesta?
Se quello che dite è verità, la data di tale richiesta sarà del 23 agosto 1459.
Infatti non poteva essere redatta prima in quanto Messer Ult1926ras il giorno 23 agosto 1459 alle ore 15.20 chiedeva al Consiglio tutto, nella discussione "Affondamento della Trinacria",


Ult1926ras ha scritto:
Colleghi io credo che ormai il ladro sia quasi arrivato dalle parti di Orbetello.

La Signora di Siena aspetta una mia riposta per l'affondamento della nave e per quanto riguarda la copertura di eventuali spese in caso di danni.

Che le dico?

Inoltre Vi chiedo se esistono missive che informano il nostro Sovrano dell'accaduto e della richiesta di cooperazione alla Repubblica di Siena.
Eventualmente potreste fornire copia di queste e della risposta della Regina?"
.

Fenicio ammassava, così, tutti i documenti presi precedentemente e si fermava ad ascoltare quell'ultimo responso.

Fridal ha scritto:
Fridal guardò il trattato con la faccia di uno che faceva finta di non saperlo a memoria.

Il trattato di cooperazione giudiziaria. Messere ditemi dove c'è stata la cooperazione giudiziaria in questa vicenda.

La decisione di abbattere la Trinacria non fu l'applicazione di una pena giudiziaria, messer Fenicio, ma fu un'importante scelta di carattere esecutivo.

Vi ripeto: non fu fatta abbattere la Trinacria per uccidere Arlan, ma per evitare che egli potesse far dei danni in giro mettendoci in seria difficoltà.


L'ex principe articolava il suo pensiero con la voce e con le mani che sembravano quasi disegnare il suo ragionamento.

Vedete Fenicio, tecnicamente non è stata chiesta l'esecuzione di un trattato, ma è stato chiesto un aiuto alla Repubblica di Siena.

Della serie: in virtù degli ottimi rapporti che intercorrono tra di noi, testimoniati anche dal trattato, potreste aiutarci ad abbattere una nave che, peraltro, potrebbe arrecare dei danni anche a voi?

Questo era più o meno il tono della nostra richiesta d'aiuto.


Poi Fridal riprese il discorso con la faccia di uno che sta rispiegando una cosa già detta:

Per quanto riguarda la tempistica, noi siamo andati da Siena a sondare il terreno, a capire se e come fossero stati disposti ad aiutarci, ma solo dopo la decisione consiliare venne dato il via libera all'abbattimento.

Mio fratello lo dice proprio chiaramente! "La signora di Siena aspetta una risposta per l'abbattimento della nave". Chiaro dunque che era già stata allertata, chiaro anche che non aveva la conferma.

Peraltro, se la cosa vi è di qualche utilità, qualora non fossi riuscito ad ottenere più sollecite risposte, avrei agito per decreto del principe, assumendomi poi tutte le responsabilità di un'eventuale mancata conversione consiliare. Fortunatamente la quasi totalità del consiglio era d'accordo.


Un sorriso iniziò a solcare il volto di Fridal al pensiero dell'argomento che stava per accingersi a trattare.

Missive alla regina?
Messere, Sua Maestà la Regina Aliseo della Brunetta era salita al trono da meno di una settimana ed in quei giorni, probabilmente per render gloria all'Altissimo per averci illuminato nel dare a Lei questo duro compito, era ritirata presso un convento di suore.


Fridal trattenne la risata per colui che andava a nominare:

L'allora ministro degli Esteri F.Petrus Vasa, che tanto si scalda a diffamarmi parlando irresponsabilmente di incidenti diplomatici con Siena che non sono MAI avvenuti, e facendolo peraltro in luoghi visibili a tutti i regni italici, era anch'egli ritirato in monastero.

E ancora riprese:

Non posso entrare nei dettagli delle mie azioni, perché la legge me lo vieta, ma posso senza problemi dichiarare che aprii personalmente una discussione nelle sale del Concilio Ristretto, e che per giunta - ma qui davvero non posso spingermi a far nomi, e purtroppo non posso neanche mostrare le carte perché sono segrete - anche altri membri di quel consesso parlarono, e se non erro suggerirono, di arrivare all'affondamento mediante richieste ad altre repubbliche.

Chiedete a Sua Maestà di farmi rientrare qualche ora in quelle sale a ricontrollar le carte e saprei essere ancor più preciso.

Ma ripeto: il concetto che ho espresso è chiaro, però non posso spingermi oltre.


Detto questo Fridal rifletté sulle domande di Fenicio e si rese conto di aver risposto a tutto.

Si mise in ascolto aspettando di capire se dovesse rispondere ad altre domande o se fosse congedato.

Quasi gli dispiaceva andarsene, visto che iniziava a divertirsi a chiacchierare.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty09/10/11, 10:39 am

Riporto anche cosa ho detto in Concilio e che è il mio intendimento!

Marcius_da_valmacca ha scritto:
Non è più mia intenzione tollerare quanto leggo nelle pubbliche piazze ad opera di un ormai folle senza criterio ne pudore che sostiene in pratica:

- che per avviare azione esegutive (ricordiamo che il potere esegutivo è SOLAMENTE della Corona) estere gli bastava l'autorizzazione della Corona.
- che non ha atteso il parere della Regina perchè la stessa assente (falso non è mai stata i nritiro) e non vi era nessuno a sostituirla (altrettanto falvo vi era un reggente) soprattutto in virtù del fatto che questa cosa era in gestione da parte del Concilio ristretto.

Lunedì procederò alla denuncia di questi individui secondo dossier e lo prometto davanti a voi Maestà, o la loro testa o la mia! Non posso sopportare CHE UNA PROVINCIA SICILIANA E CON LEI IL REGNO INTERO vengano prese emeritamente per i fondelli da un incapace che NON rispetta neppure i minimi dettami delle gerarchie.

Nello stesso istante depositerò anche denuncia presso le sale araldiche per chiedere sanzioni a questo pseudo nobile, e comunicazione ufficiale in taverna del Regno, il tempo della pacificazione con questo individuo e i suoi lacchè è per me terminato e che tutto il Regno sappia chi realmente rema contro la sua unità.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty10/10/11, 10:26 am

Dunque eccoci qui a valutare i primi capi di imputazione secondo il CPR e le leggi laburine anche.

Posterò in rima sparsa tutte le possibili imputazioni e vorrei un parere di ognuno ripostando a riferimento la Costituzione che sarà la base per i capi d'imputazione e l'articolo della legge provinciale che equipara per responsabilità Fridal e Ultras, ricordo inoltre che secondo le leggi di TDL il consiglio ha soltanto poteri legislativi e non esegutivi (la prossima volta imparano a scrivere meglio e non vi sono decreti di affondamento quindi nessun atto reale e ufficiale neppure a cose fatte):

Lady_carey ha scritto:
Citazione :
Costituzione del Regno delle Due Sicilie

LIBRO 0 - Premessa


La presente carta sancisce i principi generali su cui il Regno delle Due Sicilie pone le proprie fondamenta.
Ad essa devono rifarsi i legislatori delle Province Regie, le istituzioni ed i cittadini.
Tutti i sottoposti della Corona DuoSiciliana devono conoscere e sottostare ai diritti e ai doveri sanciti dalla presente Carta. L'ignoranza della legge non è ammessa.
Il Regno delle Due Sicilie è una Monarchia Costituzionale Elettiva, al cui vertice c'è il Sovrano/a.


Capitolo I - Dei diritti

Articolo 1. Dei Cittadini DuoSiciliani

Tutti gli individui residenti in una Provincia del Regno delle Due Sicilie hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, etnia, lingua, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Ogni Provincia del Regno delle Due Sicilie riconosce gli stessi diritti e doveri, anche ereditari, ai figli adottivi, che siano di un singolo individuo o di una coppia.

Articolo 2. Del Culto

L'Aristotelismo è la religione ufficiale del Regno delle Due Sicilie.
I rapporti tra la Chiesa Aristotelica Romana e il Regno delle Due Sicilie sono regolati da un apposito Concordato.
Il Regno delle Due Sicilie tutela i diritti fondamentali degli individui facenti parte delle Comunità Spinoziste e Averroiste che vivono nelle Province del Regno, tollerandone il credo religioso. I rapporti tra tali Comunità Religiose e il Regno delle Due Sicilie sono regolati da specifici accordi, qualora richiesti.

Articolo 3. Della fedeltà e del rispetto delle leggi

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli e di osservarne le leggi del Regno delle Due Sicilie e della Provincia nella quale risiedono. Gli stranieri, ovvero i non residenti all'interno di una Provincia del Regno delle Due Sicilie, devono anch’essi rispettare le norme vigenti, salvo trattati che diano particolari privilegi.
Tutti i Cittadini, nonchè gli Stranieri in visita in una Provincia del Regno delle Due Sicilie, devono conoscere le Leggi, i Decreti e le Ordinanze Municipali delle città in cui risiedono o si trovano, e devono ad esse conformarsi e osservarle.
In qualsiasi procedimento giudiziario l'onere della prova della colpevolezza spetta al denunciante o a chi sostiene l'accusa. In caso di mancanza di prove il giudice è tenuto ad assolvere l'imputato.

Tutte le navi ancorate nei porti di una Provincia del Regno delle Due Sicilie sono considerate ad ogni effetto territorio di una Provincia del Regno delle Due Sicilie e sono soggette alle leggi che la governano.

Articolo 4. Delle proposte popolari

È diritto sovrano del Popolo di ogni Provincia del Regno proporre leggi al Parlamento del Regno. Per proporre un progetto di legge i cittadini devono pubblicare il testo proposto redatto in articoli nella Pubblica Piazza del Regno e raccogliere 65 sottoscrizioni di cittadini del Regno entro 7 gg dalla proposta.
[gdr off Le sottoscrizioni devono essere inseriti come messaggio risposta al messaggio proposta]
Una volta raccolte le 65 sottoscrizioni il cittadino proponente avviserà il Ministro degli interni del traguardo raggiunto.
Il Parlamento è obbligato a discutere la proposta di Legge. È diritto del Parlamento modificare o bocciare il progetto di legge di iniziativa popolare. La discussione sul progetto di legge ed il voto vanno resi pubblici
Anche qualora non vengano raggiunte le firme richieste, è facoltà del Ministro degli Interni portare la proposta in aula se la ritiene meritevole e migliorativa per l'interesse del Regno.


LIBRO I – Dell'Istituzione

Articolo 1.
Il Regno è una Confederazione di Province retta da una Monarchia costituzionale elettiva, unite dal proposito di avere politiche comuni nelle materie e nei modi stabiliti in questa Carta.

Articolo 2.
Fanno parte del Regno quelle Province che accettanno e ratificano la presente carta, inserendola nell'archivio delle proprie leggi.
Il Regno delle Due Sicilie rivendica come propri tutti i territori a sud delle Province di Abruzzo e Terra di Lavoro compresi fra il Mar Tirreno, il Mar Adriatico ed il Mar Ionio, ivi compresa l'isola Sicilie e gli arcipelaghi minori.

Articolo 3.
Fanno riferimento al Regno delle Due Sicilie organi quali:
- Concilio Ristretto della Corona
- Parlamento del Regno delle Due Sicilie
- Commissioni


LIBRO II – Degli Organi istituzionali

Capitolo I. Concilio

Articolo 1. Composizione

Fanno parte del Concilio: il Sovrano del Regno, i Governatori, il Cancelliere, i Ministri ed il Magister.
I ministeri esistenti sono: interni, difesa, esteri.
La nomina dei membri del Concilio è preroganitva unica del Sovrano, che potrà cambiarne la composizione in qualsiasi momento. In qualsiasi caso, la carica dei ministri terminerà col mandato del Sovrano che li ha nominati.
I Ministri, durante lo svolgimento del loro incarico, non potranno ricoprire cariche elettive, pena la perdita dello status da Ministro.
I membri del Concilio Ristretto sono tenuti alla segretezza su tutto ciò che viene trattato dal Concilio e/o dal Parlamento del Regno.
Coloro che non rispetteranno tale obbligo potranno essere processati per alto tradimento, su richiesta del Sovrano.

Articolo 2. Incarichi

a) Il ministero degli interni supervisiona i lavori per l'unificazione delle strutture provinciali e la loro convergenza in strutture regie, per le leggi e per i regolamenti, in modo da garantire la medesima validità in tutto il reame.

b) Il ministero degli esteri gestisce la diplomazia del regno.

c) Il ministero della difesa ha il compito di gestire e coordinare l'Esercito Regio. In caso di guerra o stato di allerta sarà responsabile della gestione delle armate.

d) Il Concilio aiuta il Sovrano nello svolgimento dei suoi compiti. Tutte le proposte e le iniziative che scaturiscono da questo collegio sono sottoposte al vaglio del Parlamento.


Capitolo 2. Parlamento


Articolo 1. Composizione
Il Parlamento è composto dai membri di ogni singolo Consiglio provinciale, presieduto dal Re.
I membri del parlamento avranno il diritto di beneficiare del titolo di "Onorevole", durante la durata dell'ìncarico.
Essi sono tenuti alla segretezza oltre che per le informazioni e discussioni consiliari anche per quelle presenti nel parlamento del regno.
Coloro che non rispetteranno tale obbligo potranno essere processati per alto tradimento, su richiesta del Sovrano.


Articolo 2. Incarichi
Gli incarichi del Parlamento in seduta plenaria consistono:
- nel proporre leggi, da parte anche di un singolo parlamentare;
- nella votazione delle proposte di legge;
- nella votazione della dichiarazione di guerra;


Articolo 3. Votazioni e Ratifiche.
Una votazione avvenuta in seno al parlamento sarà considerata valida al raggiungimento della maggioranza semplice dei voti pervenuti entro due giorni lavorativi dall'apertura del referendum.
I voti degli astenuti saranno considerati validi solo qualora venga palesata l'astensione.
Le decisioni del Parlamento devono essere pubblicate e/o ratificate entro 4 giorni da ogni Consiglio provinciale in tutte le piazze ( taverne ) del Regno, salvo urgenze che prevedono una pubblicazione immediata.
Tali decisioni per essere valide devono essere firmate dal Sovrano e portare i sigilli del Regno.
Le decisioni del Parlamento vincolano ogni Consiglio e ogni abitante del Regno al loro rispetto.


Capitolo III. Commissioni

Ogni Sovrano avrà il diritto di indire delle commissioni interne od esterne al parlamento con uno scopo preciso.
Entro massimo il termine del mandato regio, le singole commissioni dovranno relazionare l'operato svolto, al Sovrano, pena, un processo ( gdr ) per tradimento, al responsabile della commissione.
Le commissioni potranno anche essere istituite su richiesta di 1/3 dei parlamentari.
In questo caso i membri che ne faranno parte avranno uguali diritti e doveri di quelle istituite per volontà regia.
Nella prima ipotesi sarà il Sovrano a scegliere i componenti, nel secondo i parlamentari che ne avranno fatto richiesta.


Capitolo IV. Cariche

Articolo 1. Monarca
Il Monarca è l'autorità massima del Regno. Deve presentarsi in ogni momento come super partes, è garante della legalità e dell'imparzialità delle istituzioni del Regno. A lui è affidata la moderazione del Parlamento, del Concilio Ristretto e della Camera Comune delle Due Sicilie.
Il Re non ha autorità decisionale sui Consigli Provinciali, tuttavia è garantito al Sovrano o a un Suo delegato l'accesso, senza diritto di voto, alle sale Consigliari.

Articolo 2. Elezione
ABROGATO IL 20/01/1459


Articolo 3. Durata in carica
ABROGATO IL 20/01/1459


Articolo 4. Sfiducia
ABROGATO IL 20/01/1459


Articolo 5. Reggente
Il Reggente viene indicato dal Sovrano in carica ad inizio mandato e ne fa le veci durante ogni assenza.
Ha gli stessi diritti e doveri del Monarca e deve prestare giuramento di fedeltà al Regno e al Re.
Nel caso in cui anch'egli si assenti, sarà il Cancelliere a detenere il potere nel Regno e prendere le decisioni.


Articolo 6. Cancelliere
Il Cancelliere è il custode del Palazzo Reale di Napoli, sede della diplomazia siciliana, egli ha oneri e onori di amministratore del forum e gestisce in accordo con il Re ed il Ministro degli Esteri la struttura della cancelleria, impegnandosi a tenerla sempre aggiornata e dinamica.
Il Cancelliere fa parte del Concilio Ristretto della Corona ed è scelto direttamente dal Monarca in carica.
La sua persona è una delle più fidate del Regno ed è tenuta al rispetto del segreto ed alla riservatezza.
Il Cancelliere ha diritto ad applicare il suo sigillo sui trattati, come segno di continuità della diplomazia.


LIBRO III – Della Giurisdizione e delle Competenze


Capitolo I. Della politica estera e della diplomazia

Articolo 1. Capitale
La capitale del Regno delle Due Sicilie è Napoli, in cui si trova il Palazzo Reale, sede della diplomazia duosiciliana.
Indirizzo: https://palazzoreale.forumattivo.com/index.htm

Articolo 2. Trattati
Il Regno delle Due Sicilie firma trattati che vincolano ogni sua Provincia.
Il Sovrano in carica, assieme ai governatori, decideranno la politica estera da seguire.
I trattati con paesi esterni alle province del Regno verranno ritenuti validi per tutte le provincie che aderiscono al suddetto.
Il Concilio Ristretto della Corona voterà le proposte di trattati.
Su un trattato approvato dal Regno devono essere presenti almeno le firme del Sovrano del Regno, del Ministro degli esteri o in sua assenza del Cancelliere.
Le Province del regno possono stipulare con soggetti terzi trattati commerciali a tempo determinato validi solo tra la Provincia che lo stipula e il soggetto terzo.

Articolo 3. Dell'ingresso di nuove province nel Regno
In caso nuove province volessero fare il loro ingresso nel Regno, con l'accettazione di questa Carta vengono accettate anche tutte le leggi, i decreti e gli accordi specifici vigenti sul territorio.


Capitolo II. Dell'esercito Regio

Le Forze Armate del Regno delle Due Sicilie, sono composte dal Regio Esercito e dalla Regia Marina ed hanno il compito di difenderne il territorio e mantenere l'ordine pubblico al suo interno.
Il monarca è a capo delle Forze Armate e guida l'organo posto al vertice delle stesse, lo Stato Maggiore del Regno, di concerto con i Governatori. I membri dello SMR sono indicati dalla carta dell'esercito regio.


Capitolo III. Dell'Università Regia

La Regia Università delle Due Sicilie avrà due sedi, una nella Provincia degli Abruzzi e una nella Provincia di Terra di Lavoro. I Rettori dovranno collaborare per la preparazione di un orario che consenta l'equa distribuzione degli insegnanti, quindi delle materie, sul territorio, tenendo conto delle esigenze e necessità di entrambe le Province, pena la rimozione dall'incarico.


Capitolo IV. Dei Giuramenti

Il Sovrano in carica dovrà prestare il seguente giuramento in taverna del Regno:



Citazione :
Noi XXX in data XXX, in seguito alla nomina a Sovrano/a del Regno delle Due Sicilie, giuriamo fedeltà al Regno e alle sue istituzioni. Garantiamo di conoscere la costituzione, i nostri diritti e doveri nei confronti della patria. Ci impegnamo a ricoprire il ruolo che ci è stato assegnato con orgoglio, imparzialità e dedizione.

In fede
Firma e sigilli


I Governatori dovranno prestare giuramento in taverna del Regno con il seguente testo:



Citazione :
Noi XXX in data XXX, in seguito alla nomina a Governatore/trice della Provincia di XXX, giuriamo fedeltà al Regno delle Due Sicilie, alla Provincia di XXX, alle sue istituzioni e a Sua Maestà il/la Re/Regina XXX . Garantiamo di conoscere le leggi, i nostri diritti e doveri nei confronti della patria. Ci impegnamo a ricoprire il ruolo che ci è stato assegnato con orgoglio, imparzialità e dedizione.

In fede
Firma e sigilli

I Ministri nominati membri del Concilio Ristretto della Corona dovrenno prestare giuramento in taverna del Regno con il seguente testo:

Citazione :
Io XXX sono stato nominato Ministro del Regno delle Due Sicilie da Sua Maestà XXX in data XXX.
Giuro di servire il Regno e Sua Maestà la Regina/il Re al meglio delle mie possibilità, onorando l’incarico che mi è stato affidato, di aver letto la Costituzione del Regno, di averla compresa e di impegnarmi a rispettarla e lavorare secondo le sue direttive.
Con questo giuramento io, XXX, entro a far parte del Concilio Ristretto della Corona e garantisco massima serietà e discrezione nello svolgimento del mio incarico, assicurando totale fedeltà al Regno e alle sue istituzioni.


In fede
Firma e sigilli

Prestando il loro giuramento ai governatori, i parlamentari contemporaneamente esprimono la loro fedeltà alla Corona.

Nel caso in cui un Governatore o un Ministro non prestino giuramento entro 10 giorni dalla nomina, verrà processato per Alto Tradimento.


Capitolo V. Disposizioni transitorie e finali

Qualunque legge, o articolo di legge, decreto, ordinanza, che vada in palese contrasto con la presente carta costituzionale è da considerarsi priva di efficacia e abrogata. E' fatto mandato ai consigli provinciali di procedere alla revisione delle proprie leggi per
armonizzarle con la presente costituzione entro due mesi dalla sua approvazione.


Aggiornata al 1 Settembre 1459

Citazione :
8- In aggiunta ai precedenti ruoli, il Principe/Governatore nominerà un Vice Principe/Governatore con l'incarico di sostituirlo in tutto e per tutto in caso di assenza prolungata per più di un'intera giornata, dall'alba al tramonto. Tale Vice Principe/Governatore potrà, sotto questa condizione, prendere ogni decisione di politica interna ed estera ed utilizzare il Sigillo della Provincia.
La nomina del Vice Principe/Governatore deve essere effettuata direttamente dal Principe/Governatore tramite comunicato ufficiale in Aula Legislativa. Il Principe/Governatore può scegliere il Vice Principe/Governatore esclusivamente tra i Consiglieri Eletti.

E ora siamo pronti:

Dal CPR:
Citazione :
Art. 26 - Omissione o abuso di atti d’ufficio
Commette il reato di omissione o abuso di atti d’ufficio:
A - il funzionario della Prefettura che ritardi artificiosamente la presentazione di una denuncia ovvero ometta di presentarla in maniera veritiera indicando ogni elemento utile a perseguire l’imputato;
B - il Pubblico Ministero che, al fine di evitare la condanna di taluno, ometta di procedere o di indicare prove decisive per grave negligenza o in mala fede;
C - il Giudice che ometta di applicare la legge o la interpreti in maniera del tutto avulsa dal suo tenore letterale per grave negligenza o in mala fede;
D - il titolare di una carica che ometta o ritardi in misura significativa il compimento di un atto imposto dalla legge regia o provinciale ovvero eserciti una sua prerogativa senza ottenere le necessarie autorizzazioni ove esse siano richieste dalla legge regia o provinciale (es. rendiconti dei sindaci, preavviso di dimissioni, imposizione delle tasse ecc.).
L’omissione o l’abuso di atti d’ufficio è un reato moderato.

Alto Tradimento per violazione del giuramento obbligatorio in costituzione e che costituisce reato massimo. (chiaro che con il suo agire NON dimostri di conoscere le nostre leggi)

Procedimento in Corte Marziale per il solo Fridal per l'infrazione dell'obbligo di giuramento sancito dalla Carta dell'esercito a tutti i membri dello SMR, in tutto il suo mandato non lo ha mai fatto e quindi ora si becca tale procedimento che è volto a ottenere l'allontanamento da ogni futuro ruolo in esercito o marina.

Richiesta di apertura di denuncia per alto tradimento al tribunale araldico per il solo Fridal con conseguente richiesta di ritiro del Titolo.

Tutte queste imputazioni verranno redatte simultaneamente in una denuncia da postare in tav. tdl e tav del Regno (che non si insabbi la cosa) con tutti gli atti non secretati e laddove ve ne fossero verrà fornita una spiegazione a parole di massima, con l'apertura di un procedimento in tribunale che conterrà TUTTE le prove documentali che in quella sede non richiedono autorizzazione (solo per il GDR chiederemo a Fenicio) e la denuncia araldica.

Verrà anche richiesto parere di costituzionalità sulle azioni dell'ex Governatore alla CAD che così renderà impossibile un eventuale ricorso in caso di condanna.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty10/10/11, 10:52 am

Volevo solo puntualizzare che si sta parlando di accuse di massima poichè vi sono altri fatti che saltano all'occhio, come l'azione prima ancora di aver avvisato il proprio consiglio, ma che spetteranno poi ad una seconda tornata di giudizio.

Inoltre ricordo che proprio perchè stronzo ed ex giudice, chiederò l'apertura di un procedimento per ogni capo d'imputazione per massimizzare le pene comminabili poichè NON accetto la prassi dell'unione di cause e il diritto mi da possibilità di farlo. Troppo comodo dover contemplare tutto in una sola pena.

Inoltre per l'apertura dei procedimenti la Principessa Vampiretta ha già dato disposizioni tramite pm, di cui ho copia, che il PM esegua le mie richieste senza opporsi.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty11/10/11, 03:11 pm

Ecco una bozza della prima accusa che sarà speculare per Ultras essendo lui nominato Viceprincipe e per codice di TDL equiparabile al principe con stessi doveri e oneri.

Citazione :
Accusatore: Regno delle Due Sicilie

Luogo: Provincia di Terra di Lavoro, Gaeta

Accusato: Fridal

Crimine/accusa: Alto Tradimento per violazione del giuramento prestato da Governatore di TDL durante il suo mandato.
Art. 26 - Omissione o abuso di atti d’ufficio.

Commenti: L'accusato con azioni e parole dimostra di non conoscere le leggi e gli obblighi a cui è sottoposto nel ricoprire il suo ruolo e favorisce una condotta lesiva della Sovranità e Dignità del Regno in quanto massimo garante delle leggi della Provincia. Inoltre come dimostrato dalle prove allegate è chiara l'azione di scavallo dell'autorità regia, unica figura deputata alla gestione degli affari esteri non di natura commerciale.

Data e ora : 12/12/1459

Profilo: http://www.iregni.com/FichePersonnage.php?login=fridal

(per la versione pubblica in taverna)Prove:
i documenti atti a dimostrare gli illeciti e soprattutto il dolo delle azioni compiute, poichè provenienti da missive private, Consiglio laburino, Concilio Ristretto, Stato Maggiore del Regno e Camera comune senese, saranno allegati nell'atto di accusa depositato in Tribunale e non sottoposto ai vincoli di segretezza pubblici.
Aggiungerò poi anche la parte del GDR chiuso in cui Fridal sostiene che necessitava solo dell'autorizzazione del suo Consiglio per agire e lo farò io dopo aver richiesto di partecipare al GDr a fenicio così da non violare le regole del tribunale.

(per il tribunale)Prove:
Dalla Camera Comune Senese e dal Consiglio di TDL:
https://2img.net/r/ihimizer/img27/2480/44999506.png
https://2img.net/r/ihimizer/img51/7808/74265004.png
https://2img.net/r/ihimizer/img217/7578/40543722.png
https://2img.net/r/ihimizer/img839/5301/74220948.png
https://2img.net/r/ihimizer/img263/3756/con100.png
https://2img.net/r/ihimizer/img41/9002/con102.png
https://2img.net/r/ihimizer/img828/6673/con103.png
https://2img.net/r/ihimizer/img829/1234/con104.png
https://2img.net/r/ihimizer/img829/6869/con105.png
https://2img.net/r/ihimizer/img535/4075/con106.png
https://2img.net/r/ihimizer/img683/8886/con107.png
https://2img.net/r/ihimizer/img851/121/con108.png
https://2img.net/r/ihimizer/img819/5373/con109.png
https://2img.net/r/ihimizer/img819/5373/con109.png
https://2img.net/r/ihimizer/img217/7578/40543722.png
https://2img.net/r/ihimizer/img839/5301/74220948.png
https://2img.net/r/ihimizer/img40/3870/con110.png
https://2img.net/r/ihimizer/img192/3629/con111.png
https://2img.net/r/ihimizer/img15/5207/con112.png
https://2img.net/r/ihimizer/img7/7175/48304518.png

Dal Concilio Ristretto della Corona e dallo SMR:
https://2img.net/r/ihimizer/img42/959/concilior.jpg
https://2img.net/r/ihimizer/img855/1350/smrf.jpg


Ultima modifica di Marcius_da_Valmacca il 11/10/11, 11:00 pm - modificato 2 volte.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty11/10/11, 10:07 pm

Ecco la bozza per l'Araldica ovviamente mancano tutti i fronzoli che aggiungerò dopo le correzioni:

Citazione :
Illustre Tribunale Araldico,

a nome di Sua Maestà Aliseo della Brunetta, VIII Sovrana delle Due Sicilie siamo qui per richiedere un'azione del Collegio Araldico e del suo tribunale a carico di Fridal von Hannover.
Vista la condotta dello stesso che ha dimostrato sempre, sia ora che nel suo Governatorato, l'incapacità assoluta di essere super partes e di ragionare come uomo di governo e non di partito politico, che ha messo più volte la sua terra in situazioni pericolose pur di affermare il suo potere partitico, alla luce della denuncia per Alto Tradimento da noi depositata presso il Tribunale del Regno a suo carico e che inoltreremo all'Araldo competente, della mancanza di giuramento araldico dello stesso sia per la concessione del titolo di Visconte che alla Corona chiediamo:

- Congelamento immediato del titolo nobiliare dello stesso.
- Apertura di un procedimento per alto tradimento presso il Tribunale Araldico.

Rimettiamo dunque al vostro saggio giudizio la questione certi che saprete essere equi nel derimere questa nostra richiesta.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty11/10/11, 10:19 pm

Ecco la bozza per la Corte Marziale e che piaccia o meno indagati qui saranno tutti e due gli ex governatori sia Fridal che Vyk:

Citazione :
Ai sensi dell'Art.7 della Carta dell'Esercito Regio, riguardante i giuramenti di lealtà e segretezza che tutti i membri dello Stato Maggiore Regio sono tenuti a depositare durante la loro permanenza in tali sale, il Ministero della Difesa ordina che vengano aperti procedimenti presso la Corte Marziale, secondo l'art.11 della Carta dell'ER a carico di Vincent Etienne Navarre e Fridal Von Hannover per mancato giuramento.

Il tribunale della CM si riunirà secondo le modalità dell'Art.11 e delibererà in merito ai fatti.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty11/10/11, 11:14 pm

E per ultimo un comunicato che farei uscire in simultanea a tutte le denunce e provvedimenti, ancora senza i fronzoli, ma per chiarire che ora il Regno vuole ripulirsi da persone di bassa lega, ma senza ledere i principi Celsius, tutto quello che dichiariamo è puramente GDR/IG ma senza infrazioni.

Citazione :
Il Regno delle Due Sicilie, nella persona di Sua Maestà Aliseo della Brunetta, VIII Regina delle Due Sicilie

RITIENE

i messeri Fridal Von Hannover e Ultras1926 Hannover persone indegne che hanno usurpato funzioni e gettato discredito sul regno a livello internazionale e pertanto

DICHIARA

che non ritiene tali individui soggetti graditi e non accetterà il loro giuramento come funzionari di nessun ordine e grado, ne come eventuali notabili del Regno.

Il Regno invita inoltre tutti i buoni sudditi siano essi popolani o nobili a non mescolarsi, cooperare o partecipare alla vita pubblica in compagnia di persone di cotal guisa



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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty11/10/11, 11:27 pm

Gran bel lavoro Reggente Marcius
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty12/10/11, 10:14 am

Va bene Reggente
approviamo la bozza , è esattamente come ne avevamo parlato e discusso
sappiamo che sarà dura e verremo attaccati
ma continuiamo

ottimo lavoro grazie

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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty12/10/11, 02:35 pm

Preparo subito in Concilio in RR le bozze di tutte le comunicazioni.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty15/10/11, 07:58 pm

Vorrei invitare il Cancelliere a creare una stanza apposita nell'aula del Palazzo che ritiene più opportuna a cui dare accesso a tutti i consiglieri abruzzesi che così potranno leggere tutti gli atti processuali altrimenti preclusi alla loro visione.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty15/10/11, 08:32 pm

Appronterò al più presto una sala, se non ci sono problemi tecnici entro stasera stessa, devo solo individuare una zona del Palazzo adatta.
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MessaggioTitolo: Re: Caso Arlan Caso Arlan Empty17/10/11, 10:05 am

Questo che riporto dalla discussione coi teutonici ha a che vedere col caso Nelson, ma evidenzia come nella gestione delle cose questi hanno lasciato che si immischiassero persone che non avevano nessun titolo per farlo:

(Parla Iacobuscook > )

Allora le frasi evidenziate, sono riferite alla possibilità di uno scontro navale,
con i Semper Fidelis, che secondo l'intelligence Tidiellina,
sarebbero dovuti passare da Gaeta e fare uno sbarco forzato,
per cercare di vendicarsi di torti subiti in passato.

di seguito le altre missive in mio possesso.

2 missiva ricevuta, dopo aver dato la mia disponibilità
Caso Arlan Sp846b

3 missiva,
Caso Arlan K3stuw

4 missiva, dopo aver dato immediata disponibilità
chiesi se dovessi imbarcarmi con qualcuno dei miei per manovrare la nave in caso di scontro,
le dinamiche IG, richiedono marinai per muovere la nave.
Caso Arlan Jkwrgy

5 missiva, ricevuto da Psich dopo qualche giorno di attesa.
Caso Arlan 2qscd5c

6 missiva
Caso Arlan 29wk74g

7 missiva
Caso Arlan 241nfx4

8 missiva
Caso Arlan 23lfk82

questa missiva me la mandò arlan,
dopo avergli richiesto di darmi i comandi della nave e di mettere cibo in taverna,
essendo salito senza provviste, perche dovevo prendere solo il comando e scendere.
Caso Arlan 23iyq6e
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