Graziosa Principessa Elisabetta Maria,
Premetto che, a mio vedere, qualsiasi cosa un cittadino faccia per servire il proprio Regno è degna di nota e di assoluto rispetto. Ognuno ha le proprie naturali predisposizioni, dovute all'ambiente nel quale è cresciuto, al proprio carattere, alle personali aspirazioni. Sono convinto che sposare queste aspirazioni e metterle al servizio del Regno e del suo Popolo sia quanto di più sublime chiunque possa augurarsi per non rendere vano uno scopo che nella vita , credo io, tutti dovrebbero avere per servire la comunità a cui appartengono.
Personalmente sono cresciuto in tre cuture, quella germanica, quella anglosassone e quella iberica. Ci ho convissuto mio malgrado e con vivace gioia, e in quella posizione ho imparato spontaneamente a concentrarmi con naturalezza su ciò che le accomuna per poter superare l'ostacolo, spesso solo psicologico, di ciò che le divide, scoprendo le diversità come inestimabili fonti di ricchezza.
Vedo il nostro Regno, ne ammiro la magnificenza e non posso che votarmi ad Esso ed alla sua capacità di promuovere pace e prosperità nella comunità internazionale. Ma uno Regno in sè è solo cosa vuota e astratta, diventa un'entità vivace e vitale solo grazie ai suoi uomini e alle sue donne: vorrei essere uno di questi, perchè so di avere l'esperienza di vita necessaria per promuovere pace e prosperità, cercando sempre ciò che ci affratella e la retorica necessaria affinchè la franchezza sia sempre solo trasparenza nei rapporti tra soggetti diversi, senza mai cadere in fraintendimenti, creare dissapori, senza mai pretendere la ragione, nell'esaltante espressione di rispetto per tutte le posizioni anche qualora non fosse possibile condividerle. Sapete che parlo varie lingue, e ciò è il segno evidente di come per me sia necesario comunicare e capirsi, giacchè nelle parole sta la dote maggiore dell'uomo, dote grazie alla quale l'ars diplomatica si regge in buona percentuale, dote che da sè esprime con la diversità la sua maggior forza.
La diplomazia poggia su tre piloni maggiori: integerrima e ineccepibile fedeltà al proprio Stato, franchezza e schietteza nelle relazioni con lo straniero ad ogni livello e ad ogni grado tanto in amicizia quanto in disputa, ars retorica e diplomatica rispettosa delle altrui etichette, sensibile e attenta agli altrui costumi volta prima a capire e solo dopo a farsi capire. Le tre cose assieme sono suggellate ed inscindibili , elegantemenmte foggiate in un solo statuario concetto: Prestigio. Questo mi riprometto di donare al nostro Regno se mi accorderete la posizione: contribuire attivamente al suo prestigio presso le comunità straniere, impersonificandone ai loro occhi la sua grande fierezza, la sua infinita magnanimità, il suo estremo senso del rispetto e la sua esemplare sensibilità per il giusto: e il suo Popolo, fedelmente con lui e servilmente per lui.
Mi rimetto alla Vostra decisione che, per quale che essa sarà, sarà sempre quella giusta.
Vostro servitore
Seeligford Dieter Rimmster Monforte des Friederichs