| | [GDR] La sala della scrittura | |
| Autore | Messaggio |
---|
Evolina
Numero di messaggi : 553 Data d'iscrizione : 26.05.14
| Titolo: [GDR] La sala della scrittura 19/06/14, 10:11 pm | |
| Regina
Il destino ti ha nominato regina. Ve n'è di più alte di te, di più alte. Ve n'è di più pure di te, di più pure. Ve n'è di più belle di te, di più belle. Ma tu sei la regina. Quando vai per le strade nessuno ti riconosce Nessuno vede la tua corona di cristallo, nessuno guarda il tappeto d'oro rosso che calpesti dove passi, il tappeto che non esiste. E quando t'affacci tutti i fiumi risuonano nel mio corpo, scuotono il cielo le campane, e un inno empie il mondo. Tu sola ed il tuo popolo tu sola ed il tuo popolo, o mia dolce regina, lo udiamo.
Poesia realizzata da Messer Gazbar Il Rosso come dono per Sua Maestà Aristotelica Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea. |
| | | Evolina
Numero di messaggi : 553 Data d'iscrizione : 26.05.14
| Titolo: Re: [GDR] La sala della scrittura 19/06/14, 10:12 pm | |
| Il Convivio degli artisti
Dall'Appennino selvaggio abruzzese, Dalle colline di antica Leboria, venne chi all'Arte la vita sua rese per fare Napoli degna di gloria.
Dove Partenope a Ulisse si arrese e diede inizio alla mitica storia, di nuova speme quel regno si accese: che nostra stirpe ne canti memoria.
E nelle sale del nobil Palagio nacque dimora dell'arti più eccelse che degli artisti "Convivio" appellaron.
E i dipintor che vi fecero ormeggio, coi musicanti che Euterpe diresse, e i letterati, la patria trovaron.
Pane di tutti
Ieri del pane comprai per mia moglie con buone spezie e d'olive farcito; buone focacce portai alle mie figlie per soddisfar tutto il loro appetito.
Panini caldi a placare le voglie della mia amante, con manzo arrostito; portarne un cesto all'amico che accoglie, gustando quello col vin ben servito.
Ma oggi quel pane trovai sovraccosto ed il padrone mi tolse il lavoro che fui costretto così a digiunare.
Ma adesso il popol si vuol ribellare, ora che il pane val già più dell'oro: orsù! Fornaio, ridaccelo, tosto!
Essere duosiciliano
Nacqui in Abruzzo un dì ormai lontano, vidi Leboria un giorno recente che Giovinezza mi prese per mano per far maturi sia corpo che mente.
Come la spiga che cresce del grano una passione mi crebbe più ardente, non far quest'anni passar così invano senza solcar la mia patria fiorente.
Allor compresi che'l cive del Regno non si distingue per l'abito esterno, per il caratter, pe 'l suo portamento;
ma per il marchio d'un unico segno: in due diviso da terra e governo, ma alla ricerca del proprio cemento.
6 Novembre 1459
Avezzano
Sorge Avezzano, assisa tra i monti come vedetta che osservi distante scrutando attenta ambedue gli orizzonti, vede la piana stagliarsi a Levante.
Sita al confine d'oppositi fronti, terra d'asilo per ogni viandante, erige accorta i più solidi ponti, due genti unendo col proprio collante.
Niun che vi è giunto, mai niun forastiero non apprezzò la sua calda allegrezza la birra e i cibi d'ognuna taverna.
Perciò contemplo con cuore e pensiero la sua ineffabile, vera bellezza; o mia Avezzano, o patria mia eterna!
8 dicembre 1459 |
| | | Evolina
Numero di messaggi : 553 Data d'iscrizione : 26.05.14
| Titolo: Re: [GDR] La sala della scrittura 19/06/14, 10:13 pm | |
| Da L’Aquila a Capua
Silenzio. Il bosco d’Avezzano che felice suonava il rumore delle foglie, suona adesso i violini del conforto. E’ la melodia più triste che da L’Aquila a Capua ogni viaggiante udirà lungo sentieri, selve e fiumi, lungo il dolore d’un cuor spiazzato e rinchiuso in un disumano dispiacere.
Io, seduta sulla mia Terra, l’ascolto suonare in un sovrumano rituale di cui siamo adesso le uniche interpreti. Lacrime che rigano il mio viso piovon giù e scompaion poi tra fiori appena sbocciati. E’ la Terra che le asciuga, bagnata d’un inesauribile dolore che scorre e non cessa questa sera.
Io, seduta sulla mia Terra, l’ascolto adesso parlare. E’ l’emozione d’un Regno, impregnato di gioie e dolori, a far fiorir mille e più prati come arcobaleni di fiori, nati da confidenze e timori. E’ la dolcezza d’una Madre che ci diede alla luce ad asciugar oggi lacrime che scendon e non si fermano questa sera.
Oh Voi che viaggiate, oh voi che restate, sedetevi sulla fresca terra ch’amate, respiratene gli odori, percepitene i dolori.
Da L’Aquila a Capua: è questa la Terra che da una lacrima oggi ha fatto rifiorir un fiore.
'Ho fatto un sogno questa notte'
Ho fatto un sogno questa notte: un sogno d’amore e di pace. Ho sognato il più bello e forte dei Soli specchiarsi sulla bianca sabbia stellata, in un oltremare di luci della blu volta celeste. Fiori di terre diverse m’han parlato l’intraducibile linguaggio dell’amore e con gioia e devozione m’han donato quella lacrima che noi tutti osiam chiamar “rugiada”.
Ho fatto un sogno questa notte: il più bello degli universi possibili si rifletteva in campi di lavanda, lasciando quel profumo e la gioia d’un fiore che si appresta a sbocciare, quasi per gioco, in un’iperbole di stelle.
Componimenti di Beatrice Windsor |
| | | Evolina
Numero di messaggi : 553 Data d'iscrizione : 26.05.14
| Titolo: Re: [GDR] La sala della scrittura 19/06/14, 10:14 pm | |
| Rime e Sonetti Raccolta di versi scritti tra Febbraio e Giugno 1459 di Suare Lanfranco Cicala
alla Regina Beatrice Luna De Challant sovrana sensibile e lungimirante
con stima e a gratitudine a Dauhao III De Challant Galab De Challant Nagid Gianlupo Amarilli Hannover
Autoritratto che scrisse per presentarsi al suo pubblico
Suare è il nome mio, musico e poeta sono, viaggiatore spesso senza meta Suono in la taverna, piazza o baccanale con il gentil liuto accanto ad un boccale
Il mio canto in rima, delle umane genti narra le passioni, svela i sentimenti Servo di nessuno, specie dell’amore solitario e fiero schiavo del mio cuore.
Alla Birra che si dilettò a comporre in onore della prediletta bevanda
Bionda di schiuma, soave compagna di mille notti passate a pensare dentro a locali fumosi, si bagna la gola stanca di troppo parlare
e mentre aspetto la cenere segna misere ore del tempo che pare mentre m’immergo in quel mare, menzogna di quel boccale che sa consolare
Sento apparire la dolce illusione, ecco che ebbro mi accingo a partire un altro posto, un'altra stazione
dove fermarsi al più presto e gioire dove pensare di fronte a un bastione e barcollando felice fuggire.
Lorenzo e il Becchino (Gaeta, 23 Maggio 1459) che narra del duello tra Lorenzo Merisi ed Herminio De Loculis
Stava l’infame di Silvi, il Becchino curvo con ghigno sprezzante fissando messer Lorenzo Merisi e un inchino beffardo fece la lama estraendo
Lo sguardo vigile del Laburino feroce d’ira si fece e brandendo l’arma diletta con scatto felino sferrò fendenti più volte colpendo
Il cupo Herminio d’un tratto sorpreso provò a reagire d’orgoglio ferito ma l’avversario lo lasciò disteso
muto sul campo di gente gremito che acclama l’uomo che fiero ha difeso il proprio onore e già diventa mito
Dorotea
Gli occhi spietati e la bocca gelosa di rado mostrano ingenui un sorriso l’anima fragile eppure orgogliosa spesso si cela adombrando il tuo viso
Dietro una coltre silente e bramosa non si rispecchia mai come Narciso per dirsi bella, non è vanitosa ma tormentata da un cuore deriso
Quello che cerchi straziata di rabbia ne in una Chiesa ne in una Moschea ritroverai, perché è come la sabbia
che si confonde con l’alta marea quando sui lidi s’adagia la nebbia solo e soltanto per te, Dorotea |
| | | Evolina
Numero di messaggi : 553 Data d'iscrizione : 26.05.14
| Titolo: Re: [GDR] La sala della scrittura 19/06/14, 10:15 pm | |
| L'Aquila che volle comporre per celebrare il suo borgo natìo l'artista Suare
Aquila fiera che narri la storia del regno antico di stirpe virtuosa nobile e prode, di eterna memoria mentre il tuo sguardo regale si posa
Sulle tue genti e si fa perentoria la voce acuta, fatale, imperiosa quando le gesta, l’onore e la gloria canta dalle alte montagne orgogliosa
Apri le ali maestosa e affilati mostri i tuoi artigli, diventi rapace se da lontano i nemici schierati
Scorgi, il tuo grido s’innalza feroce poi vittoriosa sui boschi incantati torni portando ai tuoi figli la pace.
Teramo di cui gli piacquero i frutti e la gente
Oh Teramo generosa dai festosi giardini che ristorano i figli tuoi cari e i viandanti
con la polpa succosa dei frutteti abbondanti Altrettanto le genti tue graziose e accoglienti
sono un popolo amato nelle terre d’Abruzzo perché l’hai generato dal tuo ventre incantato
Chieti nella quale ebbe l'opportunità di esibirsi in un teatro
Lieto fu il sole sì a darti la luce mentre il tuo mare già ti accarezzava con i profumi e la brezza vivace le dolci coste ridenti cullava
Fu Poseidone poi a renderti audace chè dal profondo delle acque in cui stava venne a mirarti con sguardo sagace di esserti padre colui si vantava
Guarda i tuoi figli che gettan le reti son pescatori e nell’arte divini del navigare, son anche poeti
Delle tempeste e dei canti marini che spesso inneggiano al nome tuo, Chieti angeli e diavoli sono i Teatini |
| | | Evolina
Numero di messaggi : 553 Data d'iscrizione : 26.05.14
| Titolo: Re: [GDR] La sala della scrittura 19/06/14, 10:16 pm | |
| Le Muse Aquilane gruppo di nobildonne che celebrò in questa ode. di Suare.
Oh Muse Aquilane cantatemi ancora che il cor mio si colmi si faccia dimora di candide rime di poesia sublime
Che lasci memoria e valga da omaggio alla vostra grazia che non è miraggio ma luce abbagliante per la nostra gente
E L’Aquila tutta vi acclami, oh regine perché ispiratrici dell’arte, oh divine oh madri gloriose di versi e di prose
Le Due Sicilie Sonetto di apertura del primo Certamen Coronario Regio conclusosi l'8 Giugno 1459 di Suare.
Come due amanti dal cuore che arde siete oh Sicilie ma un’anima sola che fa vibrare del liuto le corde quando armonioso egli brama o consola
E giammai la melodia si disperde ma da quel suono si muta in parola che sussurrando anche alle orecchie sorde come un soldato talvolta s’immola
Muore e rinasce da nobili gesta di Cavalieri e di Navigatori dalle virtù di una Regina onesta
che di sublimi poesie s’innamori e da poeti che riuniti in festa cantino di questo Regno i tesori |
| | | Contenuto sponsorizzato
| | | | |
Argomenti simili | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| |