Palazzo Reale di Napoli
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 Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze

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Fosco della Bruna

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MessaggioTitolo: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty29/10/13, 09:22 pm

Fosco fece strada e condusse gli interessati nella sala riservata predisposta per l'inconto, quando vi giunsero il Cancelliere disse:

Bene, prendiamo pure posto, qui potremo lavorare comodamente senza essere disturbati
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mauramma

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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty31/10/13, 11:16 am

Mauramma si sedette al posto indicatogli da Sua Eccellenza.

Quella era un'ala del Palazzo che non aveva mai visitato, benché lo avesse girato in lungo e largo per molto tempo lì proprio non c'era mai stato.

Buon giorno Eccellenza, Vi ringrazio di avermi ricevuto con sollecitudine. Disse Mauramma sorridendo al Cancelliere. Immagino che avrete molto da fare quindi non mi dilungherò molto.

Intanto mi presento. Sono Filippo di Francalanza, Gran Ciambellano della Repubblica Fiorentina, Barone di Tizzana e Cavaliere di Castelmartini, sono stato per oltre un anno Ambasciatore fiorentino proprio in questo bellissimo Regno, e ho rivestito anche la carica di Console della Repubblica.
Durante il mio mandato di Ambasciatore ho avuto occasione di visitare le Vostre terre. Ebbi un'accoglienza calorosa soprattutto ebbi modo di conoscere Dama Ketodol, la quale, se non erro, fu anche Governatrice della Provincia Laburina. Erano tempi tristi soprattutto per la città di Terracina. Firenze, sotto banco, cercò di aiutare coloro che si opponevano ad una certa fazione di cittadini, arrivando perfino ad offrire una sala privata di Palazzo Vecchio per gli incontri di questi persone che avevano a cuore il futuro della loro terra.

E' passato un po' di tempo da quei giorni e adesso ci troviamo alquanto imbarazzati dalle missive di Sua Maestà la Regina Aurora I. Credo che sarete certamente al corrente delle parole dette da Lordenrico Corleone.

Eccellenza, Firenze non può chiedere scusa per parole dette da un suo novello cittadino inerenti a fatti e situazioni svoltisi al di fuori del suo territorio e prima che questi divenisse cittadino della Repubblica nostra.

Sua Altezza Reale ci dice che il silenzio da parte di Firenze è inaccettabile, precisando anche che le parole di Lordenrico Corleone sono 'offese gratuite e infondate che sono opinioni personali'. La lettera della discordia era poi indirizzata direttamente a Sua Altezza Reale e al Collegio di Araldica Duosiciliano. Come poteva Firenze prendere visione di atti non indirizzati alla nostra cancelleria?
Concorderà con me che non possiamo rispondere a lettere che non sono a noi indirizzate!

Ci amareggia il fatto che Sua Maestà la Regina si ritenga offesa dal silenzio della nostra Principessa e di Firenze, ma creda Eccellenza, non potevamo fare altrimenti.

Tutto questo panigirico per dirle che Firenze si ritiene alleata e amica del Regno delle Due Sicilie, e che le parole, benché ingiuriose, pronunziate da un privato cittadino non debbano mettere in ombra i sentimenti di stima e collaborazione tenuti fino ad ora!


Finito il discorso, che sarebbe dovuto esser breve ma poi.... va beh... Mauramma prese un bicchiere e bevve un sorso d'acqua attendendo la risposta del Ministro.
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Ciara

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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty31/10/13, 02:01 pm

Clara si sedette di fronte al Gran Ciambellano e lo ascoltò con attenzione.
Quando l'ospite ebbe finito di parlare ,il Ministro prese parola.

"Eccellenza io capisco il Vostro imbarazzo e avete ragione nel dire che la lettera non fosse indirizzata a Voi.
Ma se la Vostra Signora vi ha messo al corrente delle lettere della mia Sovrana,converrete con me che la Regina ha provveduto immediatamente ad informala delle parole inappropriate pronunciate dalla famiglia Corleone.
E sono sicura che non dubiterete certo delle parole di una Regina
." disse sorridendo.

Prese dell'acqua anche lei e continuò:

"Purtroppo le offese non sono pervenute solo da questa famiglia Eccellenza.
Non dimentichiamo che, un altro nobile, ha usato parole sprezzanti verso il nostro Regno tutto.
E cosa dovremmo pensare dunque, se non verranno presi provvedimenti, visto che questi nobili rappresentano la Vostra terra?
" concluse.
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Fosco della Bruna

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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty01/11/13, 04:57 am

Fosco ascoltò con attenzione tutto quello che era stato detto e quando gli altri ebbero concluso rispose al Gran Ciambellano:

Vostra Eccellenza dalle Vostre parole mi rendo conto che probabilmente stiamo parlando di cose differenti oppure vi hanno informato male. Qui i fatti di Terracina non centrano nulla, parliamo di avvenimenti di pochi giorni fa e di Corleone fiorentini a tutti gli effetti e da lungo tempo, inoltre non chiediamo che Firenze ci chieda scusa, qui stiamo passando da un fraintendimento ad un altro, per cui perdonatemi faccio un ulteriore esposizione dei fatti.

Le missive ultime inviate da Sua Maesta al Sua Altezza la Signora di Firenze si riferiscono a questa missiva inviata dai Corlene all'Araldica Duosiciliana oltre che a Sua Maesta, non parliamo quindi di un atto privato ma di un documento che è circolato ed è stato letto dai vari uffici araldici per attuare quello che i Corleone richiedevano, inoltre la natura stessa della lettera, per il suo contenuto e quello che si prefigge di ottenere non è affato privata.

Questa lettera è stata recapitata il 9 ottobre 1461, circa venti giorni fa, vi ho evidenziato in rosso le offese cui facciamo riferimento


Elle ha scritto:

[rp]



        insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze StemmafamiglairenobileRinuncia ai feudi dei Nobili Corleoneinsulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Stemmafamiglairenobile






Alla Real Araldica Duosiciliana,
Alla Regina delle Due Sicilie  Aurora I Brigitte Geneviève Sanseverino degli Sforza d'Arborea in Acquaviva.





Molti sono stati gli avvenimenti che hanno investito indirettamente e direttamente la Nobile Casata Corleone, l'ultimo rappresentato dalla guerra in Terracina a causa di mercenari che con minacce hanno tentato di appropriarsi della cittadina laburina, sventrandola dalla Provincia di TdL sotto l'avallo della Regina Sofiasperanza, la quale infranse l'art.4 della costituzione del Regno al cui anch'ella doveva assoggettarsi; la nostra famiglia e la sua Armata decise di unirsi ed essere parte decisionale delle Forze Laburine per scacciare gli invasori.
Dopodiché, finita la sanguinosa guerra, decise di partire da quel luogo ove la bramosia di potere talvolta superava l'onestà e moralità individuale e di ritrovarsi tutta unita a Livorno, nella Repubblica Fiorentina, con l'intento di vivere una vita nuova, luoghi nuovi e vivendo insieme a gente che riteneva moralmente onesta e giudiziosa, non per abbandonare quelle terre, a cui tanto abbiamo dato e in cui abbiamo lottato molto contro la bramosia sopracitata, ma per affrontare esperienze nuove che potessero formarci ancora.

Ultimamente l'Armata Corleone, braccio militare della Casata, ha stretto un patto di collaborazione sociale e militare con la Repubblica di Firenze, trattato che ci riempie di orgoglio e che ci fa constatare come una terra che ci ha accolti da poco si sia fidata di noi così tanto da riconoscerci con gioia e approvazione, facendo si che gli stessi membri si inserissero senza alcun pregiudizio non solo nei ruoli di rilevanza municipale ma anche a livello consiliare repubblicano.

In passato e con anni di duro lavoro, la Casata riuscì ad ottenere un meritato premio, ovvero il Riconoscimento dell'allora Araldica Duosiciliana da Casata Borghese a Casata Nobile, poi l'araldica cambiò diventando un oggetto ad uso e volere della Regina Sofiasperanza che la mutò a seconda dei suoi scopi.
La famiglia Corleone nel tempo ha fornito al Regno delle Due Sicilie, Principi e Ministri, fra cui vogliamo ricordare il doppio mandato a Governatore di TDL di Berengario Corleone, dal quale emerge che il Conte non solo era benvoluto dal popolo e dalla politica di TdL ma che la fiducia degli stessi in egli era ben riposta.


Altre sì le istituzioni del Regno, a causa di quei pochi che detenevano il potere a scapito dei diritti di molti e del popolo stesso hanno, nonostante i loro comportamenti poco corretti, hanno sempre goduto del nostro aiuto soprattutto in periodi di crisi politica e militare, a dimostrazione che la parola di un Corleone è una parola sicura, una parola siglata con l'Onore che mettiamo sempre in gioco mai esimendoci dai nostri doveri.

Vogliamo infine concludere con un commento alle elezioni dell'ultima Sovrana. La nostra famiglia non intende riconoscere quale Sovrana delle Due Sicilie l'attuale Regina Aurora non ritenendola all'altezza del ruolo che è chiamata a ricoprire, pensando che sia guidata più dalla bramosia di potere e fama che dal bene verso il popolo e i suoi Nobili.
Speriamo e preghiamo l'Altissimo affinché illumini la strada di quei pochi uomini d'Onore ancora rimasti nelle Due Sicilie.

La Casata Corleone dunque, dichiara di voler rinunciare ai suoi feudi, gli stessi ottenuti come riconoscimento dai grandi Sovrani del passato, per il lavoro e spirito di sacrificio verso la comunità che rappresentavano.

- La Contea di Suio e la Viscontea di San Pietro Infine appartenente a Berengario Corleone.
- La Viscontea di Fratte e la Baronia di Navelli appartenenti ad Ernesto Samuel Corleone
- La Viscontea di Itri appartenente a Lord Enrico Corleone.
- La Baronia di Campodimele appartnenete a Guglielmo Aster X Corleone

Siamo sicuri che la Real Araldica Duosiciliana saprà gestire al meglio queste terre, cresciute con prosperità sotto il comando dei Corleone.

La Casata Corleone chiede infine la rimozione dall'elenco delle famiglie riconosciute dalla Real Araldica Duosiciliana.

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[/rp]

Per prima cosa i Corleone dovete inquadrarli come vostri alleati militari e non semplicemente dei fiorentini.

Traduco poi una frase contenuta nelle missive inviate a Sua Altezza che è stata fraintesa e ve la imposto in modo che sia comprensibile il concetto, la frase originale è


Citazione :
...offese gratuite e infondate che sono opinioni personali e non riusciamo a comprendere da cosa scaturiscano se non dall'astio e dalla prevenzione nei confronti della Corona delle Due Sicilie...

tradotto significa


Citazione :
I Corleone sono prevenuti ed ostili nei confronti della Corona delle Due Sicilie a tal punto che hanno gia giudicato e condannato l'operato di una Sovrana che si è insiedata da poche settimane e non hanno nulla che supporti le loro offese ed ostilità ma solo quelle opinioni personali che dimostrano quanto siano prevenuti ed abbiano il dente avvelenato nei confronti della Corona
Quindi inutile che mi ripetiate ancora che si tratta di "opinioni personali come anche voi avete detto" noi abbiamo detto ben altro ossia che fiorentini vostri alleati militari hanno offeso la Corona delle Due Sicilie e chiediamo alla Signora di Firenze di ammonire queste persone, in virtù del fatto che la Signora di Firenze come capo di Governo è anche capo delle forze armate fiorentine e loro sono dei suoi cittadini che hanno stretto alleanza militare con la Repubblica, quindi è nella posizione di ammonirle e chiedere loro di fare ammenda delle loro offese o quanto meno sconfessarli pubblicamente e prendere le distanze da quelle affermazioni dissociandosi.

Questo chiediamo a Firenze non che ci chieda scusa, nessuno ha mai pensato, ne Sua Maestà ne altri nel Regno, che Firenze ci debba delle scuse per questa faccenda, semmai le scuse devono farle i Corleone e al massimo Firenze potrebbe costringerli, ma questo lo lasciamo alla discrezione di Sua Altezza, quanto meno ci aspettiamo una ammonizione e una presa di distanze da quelle affermazioni.

Spero che questa volta siamo riusciti a comunicare in maniera corretta il nostro pensiero e le nostre richieste, anche perchè chiarito questo poi c'è l'altra questione delle offese proferite da un nobile fiorentino, anche in questo caso silenzio assoluto da parte di Firenze
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mauramma

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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty01/11/13, 09:42 am

Eccellenze Vi ringrazio per la profusione delle informazioni che ci avete dato.
Le lettere che Sua Maestà ha inviato a Sua Signoria Illustrissima le conosco benissimo giacché sono transitate sul mio tavolo di lavoro, sia in entrata che in uscita.

Una precisazione doverosa: l'Armata Corleone non ha stipulato nessun trattato di alleanza ne una firma di appartenenza alle Forze Armata della Repubblica che rappresento.
Il trattato di amicizia consiste in una regolamentazione della presenza dell'Armata su suolo Fiorentino. Solo tramite un nulla osta del Consiglio della Repubblica ella potrà agire. Questo nulla osta non c'è stato, l'armata non è attiva, non ha reggimenti, non ha eserciti. Quindi al momento sono liberi cittadini fiorentini.

Ritorniamo alla lettera che ci avete mostrato per intero. Le parole offensive ci sono state, sarebbe sciocco il negarlo.
Io però vedo che in quella lettera essi non parlano da semplici cittadini, ma da nobili duo siciliani, scrivendo all'Araldica, scrivendo a Sua Maestà. Converrete con me che Sua Signoria Illustrissima la Signora di Firenze non possa mettere lingua in fatti che riguardano istituzioni che non le competono.

Abbiamo invece fatto ciò che potevamo fare: ovvero abbiamo chiesto a Lordenrico Corleone di non fregiarsi più del titolo di Visconte di Itri dopo la sua rinuncia ai feudi, cosa che invece stava facendo!!

Spero di aver chiarito la nostra posizione.


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Ciara

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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty01/11/13, 11:06 am

"Eccellenza potevate ammonirlo anche di non azzardarsi ad usare tale linguaggio.
E sinceramente io in quello speravo.
Le Nostre Terre da sempre hanno rapporti di stima e collaborazione per questo capirete la Nostra sorpresa nel non vedere un'ammonizione,come diceva l'egregio Cancelliere.
Od almeno noi avremmo preteso questo se fosse successo il caso inverso.

Per quanto riguarda il nobile Visconte De'Medici ,poi,reputo personalmente che la situazione sia ancora più incresciosa,in quanto egli,è un diretto vassallo della Vostra Signora."
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty01/11/13, 02:25 pm

Fosco annuì alle parole del Ministro poi disse:

Concordo in pieno con quanto dice il Ministro ed aggiungo che mi confondono le vostre parole quando definite i Corleone dei semplici cittadini, primo per questo documento

allungò al Gran Ciambellano una copia del trattato stipulato tra Repubblica di Firenze e Armata Corleone

Citazione :
Comunicato XVII della XXXIII Legislatura

Firenze, Palazzo Vecchio
XXIV Settembre 1461





_______Trattato di collaborazione fra la Repubblica di Firenze e l'Armata Corleone______

Art.1 Questo trattato ha lo scopo di riconoscere ufficialmente l'Armata Corleone come gruppo militare autorizzato al reclutamento e alle attività militari sul suolo fiorentino.

Per attività militari si intende:

- Possibilità aiuto alle FFAA ove sia richiesto dalla Repubblica
- Possibilità di collaborazione commerciale con la Repubblica ove richiesto
- Possibilità di scorta ad esponenti delle istituzioni ove richiesto
- Possibilità di stipulare accordi con i Municipi sia militari che economici

Art. 1.1 La Repubblica si impegna a pagare eventuali missioni dell'Armata per conto della Repubblica servendo ai suoi uomini il rancio giornaliero.
In caso di missioni che hanno una durata superiore alle due settimane, gli uomini dell'Armata Corleone dovranno essere pagati con una paga giornaliera fissata dal Consiglio in accordo con l'Armata.

Art. 1.2 In caso di azione militare ove sarà richiesto il servizio dell'Armata Corleone, il Generale dell'Armata o chi per esso, prenderà parte alla coordinazione ed alla gestione della missione.

Art.2 L'Armata Corleone ha l'obbligo di fornire al Capitano delle Forze Armate l'elenco dei suoi appartenenti e di comunicare ogni variazione a tale elenco.

Art.3 L'Armata Corleone non potrà alzare un'orifiamma senza seguire il normale iter richiesto dalle leggi repubblicane.
In caso di richiesta, sarà cura del Consiglio in accordo con l'Armata stabilirne i criteri.

Art.4 In caso di conflitto tra il R2S e la Repubblica di Firenze, l'Armata Corleone, scelta la parte da cui stare, si impegnerà, eventualmente, a lasciare il suolo Fiorentino, sciogliendo eventuali orifiamme, senza recare alcun disagio alla popolazione.

Art.5 L'Armata Corleone ha l'obbligo di coordinarsi col Capitano delle FFAA e segnalare ogni loro movimento in caso di partenza in gruppo.

Art.6 L'Armata Corleone deve comunicare ogni accordo diplomatico stretto con stati esteri inoltre non potrà avere rapporti di collaborazione e alleanza con stati dichiarati nemici di Firenze.

Art.7 Il trattato potrà essere modificato in qualunque momento con un accordo fra le parti.

Letto, approvato e sottoscritto
Firenze, 21 Settembre 1461,


Riccardo d'Altavilla di Salerno
Signore di Firenze



Lord Enrico Corleone,
Visconte di Itri,
Generale dell'Armata
Corleone.
Io leggo chiaramente nell'Articolo 1 che la Repubblica riconosce l'Armata Corleone come gruppo militare autorizzato al reclutamento e alle attività militari sul suolo fiorentino.

Quindi se pure non sono Esercito regolare della Repubblica sono sicuramente assimilati ad Esso, il nulla osta poi serve se per caso dovessero compiere azioni militari ma il legame e le responsabilità reciproche sancite dal trattato sono in vigore e di fatto sono parte delle forze armate della Repubblica, non sono certo semplici cittadini, se così fosse allora quel trattato a cosa serve?

Quindi l'Armata Corleone, anche se in maniera differente dall'Esercito fiorentino, è sottoposta al Signore di Firenze e le sue azioni possono essere ricondotte alla responsabilità della Repubblica e quindi il Signore di Firenze può e deve intervenire se c'è qualcosa che non va.

Secondo punto che mi crea problemi a comprenderlo è quando definite i redattori della lettera di insulti alla Corona delle Due Sicilie una questione tra feudatari duosiciliani, non è assolutamente così perchè oltre che vassalli, anzi ex vassalli nel momento in cui hanno depositato le missive, della Corona duosiciliana sono anche, contemporaneamente, alleati militari della Repubblica fiorentina in virtù del trattato che hanno sottoscritto e quindi si riconduce a quanto detto sopra ed inoltre non possiamo nemmeno ignorare che l'Armata Corleone e la Famiglia Corleone sono due entità inscindibili e un comunicato a nome della Famiglia non può essere considerato distinto dall'Armata, visto che sono le stesse persone che parlano.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty03/11/13, 08:52 pm

Eccellenze,

rispondo alle vostre perplessità. Perché definisco i componenti dell’Armata Corleone dei semplici cittadini? Perché il trattato in essere, che voi Signor Cancelliere riportate per intero, al primo articolo precisa che per attività militari si intende la possibilità di… ecc.. ecc…


Citazione :
Art.1 Questo trattato ha lo scopo di riconoscere ufficialmente l'Armata Corleone come gruppo militare autorizzato al reclutamento e alle attività militari sul suolo fiorentino.

Per attività militari si intende:

- Possibilità aiuto alle FFAA ove sia richiesto dalla Repubblica
- Possibilità di collaborazione commerciale con la Repubblica ove richiesto
- Possibilità di scorta ad esponenti delle istituzioni ove richiesto
- Possibilità di stipulare accordi con i Municipi sia militari che economici
Questa possibilità c’è però non è stata ancora presa in considerazione da parte della Repubblica che rappresento. Questo trattato senza ulteriori accordi non eleva i membri dell’Armata a membri dell’Esercito Fiorentino. Solo il singolo, e non l’Armata nel suo complesso, potrebbe rientrare a far parte dell’esercito, previo l’arruolamento e di milizie et similia. Voi mi chiedete a cosa serva il trattato. Ebbene questo trattato servirà a regolamentare in futuro eventuali missioni che saranno affidati a questi signori. Per il momento è un mero accordo tra la Repubblica e un gruppo di cittadini.

Per quello che riguarda il Visconte di Val di Lima Lorenzo de’ Medici credo che la questione sia stata gestita in maniera inversa. Ho letto una lettera indirizzata al Re d’Armi Imperiale e al Maresciallo d’Armi Imperiale ma alla Cancelleria fiorentina non è stata fatta pervenire neppure per conoscenza. Io non sono uso rispondere alle missive indirizzate ad altri.

Concludo dicendo che le parole del Visconte, dette in un momento di rabbia, sono senza ombra di dubbio da un punto di vista formale da condannare, ma rammento a lorsignori che Firenze è la culla della cultura umanista e sotto questo punto di vista si deve garantire la massima libertà al cittadino, libertà che fino ad ora ha sempre ben pagato sia nei rapporti interni che nei rapporti con gli altri stati.

Ho depositato in Cancelleria già da alcuni giorni una missiva di risposta a Sua Altezza Reale, ma non credo che il Vostro Legato a Palazzo Vecchio la abbia vista. Se volete la faccio consegnare dal nostro Legato qui a Palazzo Reale.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty04/11/13, 12:14 am

Eccellenza,volevo trattare un caso alla volta ma ecco,vi mostro il documento, che è stato inoltrato alla Vostra cancelleria

Citazione :
[rp]
Citazione :

    insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze 8xl1z REGNO DELLE  DUE SICILIE insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze 2v997j4-h279

    A Sua Altezza Costanza Cloe d'Altavilla, Signora di Firenze

    Noi, Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea, Regina del Regno delle Due Sicilie,

    Sottoponiamo al Vostro giudizio le pubbliche rimostranze gia presentate all'Istituzione Araldica Imperiale, la quale si è dichiarata non competente liquidando la questione come incidente diplomatico e indicando Voi come la sola autorità che può dirimerla. Noi non siamo d'accordo con questa interpretazione dei fatti da parte dell'Araldica Imperiale in quanto chi ha offeso non ricopriva alcuna carica ufficiale per la Repubblica, se si fosse trattato di un semplice cittadino non saremmo qui ma essendo l'oltraggiatore un aristocratico fiorentino tutto assume un aspetto ed un peso ben differente. Per questo motivo ci rivolgiamo a voi in qualità di vertice dell'aristocrazia fiorentina e da voi attendiamo il giudizio obiettivo e che prendiate gli opportuni ed adeguati provvedimenti per darci soddisfazione e sanare l'offesa.

    Con questa lettera siamo qui ad esprimervi il nostro sconcerto a seguito delle numerose offese pronunciate da alcuni nobili fiorentini, ma in particolare di chi ha dato inizio a questo coro di infamie:

    Lorenzo Ottaviano de Medici "Relorenzo" Visconte della Val di Lima, Barone di Valle e Cavaliere di Benemerenza della Repubblica Fiorentina, in una lettera rivolta all'intera popolazione fiorentina, di cui alleghiamo copia in calce, sigillata con sigillo di ceralacca verde per dimostrarne l'importanza, ha insultato il nostro Regno e in special modo una nostra Provincia, la Terra di Lavoro. Utilizzando parole come "Obbrobriosa Terra di Lavoro" o "Valli selvagge del Sud". Queste sono solo alcune delle frasi offensive rivolte al Nostro Regno.

    Dobbiamo credere che questa sia l'opinione che la Repubblica di Firenze ha del Nostro Regno, da sempre amico e alleato, oppure questi nobili stanno tradendo la fiducia che l'Imperatore e Firenze ha posto in loro affidandogli un feudo e pronunciano sciocchezze dettate dall'ignoranza e la vanagloria?

    In Attesa di un Vostro riscontro Vi porgiamo in Nostri saluti.

    Scritto a Castel Nuovo, Napoli, il III Giorno di Novembre dell'anno 1461.

    Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea
    Regina del Regno delle Due Sicilie,
    Contessa di Atri,
    Viscontessa Reale di Crotone,
    Signora di Rocca di Botte

    insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Eapo41

Citazione :
Antica Legatoria di Benabbio, Val di Lima

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Addì 20 Ottobre 1461,
Villa di Follonica, Baronia di Valle, Piombino



Alla cortese attenzione della Viscontessa di Tegoleto , Patrizia Perla della Groana e al Popolo Fiorentino tutto,

Io Lorenzo Ottaviano de' Medici, nei panni di Visconte della Val di Lima, Barone di Valle e Cavaliere di Benemerenza della Gloriosa e Magnifica Repubblica Fiorentina, voglio presentare i miei ringraziamenti alla Viscontessa, nonchè Consigliera Repubblicana, Patrizia.
Viscontessa Vi ringraziamo per la vostra candidatura e per la maturità e l'eleganza con cui ritirate la stessa, nonostante preferissimo largamente vederVi sull'alto scranno ancora una volta, Vi ringraziamo di rappresentare parte del popolo fiorentino a codesto modo, ma soprattutto Vi ringraziamo per aver difeso l'onore della nostra Meravigliosa Repubblica dai vili e a dir poco offensivi paragoni fatti con l'obrobriosa terra di lavoro duosiciliana dal consigliere del partito federativo di cui è bene dimentichi il nome e al quale consiglio di sciacquasrsi la bocca prima di nominare questa terra e anche solo pensare di poterla mettere a confronto con tali abomini che avventatamente chiamano terra solamente perchè tale parola è parte del suo nome.
Rivolgendo poi parola allla consigliera PFF;
probabilmente ad una straniera come voi parrà strana questa missiva, ma un patriota come il sottoscritto la ritiene vitale.
Vi consigliamo poi di guardarvi dal giudicare male o di dubitare di chi, straniero come voi, ha avuto la decenza di ripudiare le nobilitazioni duosiciliane per mettersi poi al servizio della nostra tanto Gloriosa quanto Superiore Repubblica.
Come Nobile m ritengo offeso dalle Vostre parole e come Nobile vi chiedo di non ripetere spiacevoli errori, poichè adesso siete a Firenze e se non la onorate e rispettate come noi tutti, potrete certamente trovare più ospitalità nelle valli selvagge a sud di Montepulciano.

Non rispondete a questa missiva, poichè non ci cureremo di leggerla, utile è sapere che gli interessati sappiano

Cordialmente

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insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze V53
Ora,siamo consapevoli che esista la libertà di parola e lungi da noi il voler negare ciò a qualsiasi cittadino ,che sia esso Fiorentino o Duo Siciliano,però esiste una differenza tra suddetta libertà e l'offesa.
Come potete leggere,le parole del Visconte,tutto sono,tranne che libera espressione.
E sono sicura che Firenze,la culla della cultura umanista, condanna le offese come tutte le società civili ed evolute.
Così come sono sicura che non siano queste le parole che fino ad oggi Vi hanno ripagati nei rapporti con gli altri stati.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty04/11/13, 09:46 am

Eccellenza, ho visto presso la nostra cancelleria la lettera spedita alla mia signora, la quale è stata recapitata ieri nella tarda serata. Il messo è arrivato a Palazzo Vecchio poco prima dello scoccar della mezzanotte!
Daremo pronta risposta anche perché, come dice Sua Altezza Reale Noi non siamo d'accordo con questa interpretazione dei fatti da parte dell'Araldica Imperiale in quanto chi ha offeso non ricopriva alcuna carica ufficiale per la Repubblica, se si fosse trattato di un semplice cittadino non saremmo qui ma essendo l'oltraggiatore un aristocratico fiorentino tutto assume un aspetto ed un peso ben differente. Per questo motivo ci rivolgiamo a voi in qualità di vertice dell'aristocrazia fiorentina e da voi attendiamo il giudizio obiettivo e che prendiate gli opportuni ed adeguati provvedimenti per darci soddisfazione e sanare l'offesa.

Risponderemo alla  lettera di Sua Altezza. Per Conoscenza metterò anche qui il documento.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty06/11/13, 03:03 pm

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    REPUBBLICA DI FIRENZE


   A Sua Altezza Reale
Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea
Regina del Regno delle Due Sicilie,  
Contessa di Atri,  
Viscontessa Reale di Crotone,  
Signora di Rocca di Botte    


Vostra Altezza,  

riceviamo la Vostra lettera del 3 andante nella quale ci presentate le questione riguardante Sua Signoria Illustrissima Lorenzo Ottaviano de’ Medici ‘Relorenzo’ Visconte di Val di Lima, Barone di Valle e Cavaliere di Benemerenza della Repubblica Fiorentina.  Eravamo a conoscenza della missiva scritta dal Visconte, così come eravamo a conoscenza della Vostra lettera scritta agli esponenti dell’Araldica Imperiale.  

Apprendiamo con rammarico ed afflizione del nostro cuore il Vostro sconcerto a seguito delle parole vergate di pugno dal Visconte.  

Fino ad ora noi non abbiamo potuto rispondere delle parole scritte dal Visconte in quanto Vostra Maestà scrisse agli esponenti dell’Araldica Imperiale. Ora essi Vi dicono di non poter esprimere un parere in quanto ‘non competenti’. Il regolamento di Araldica stabilisce che ‘La fons honorum del nobile è Sua Maestà Imperiale – di felice memoria! -, mentre il Collegio Araldico Imperiale ha il compito di tenere i registri relativi alla nobiltà e ammonire chi la disonora’. Se il Collegio Araldico non ha ammonito il Visconte di Val di Lima vuol dire che non ha ritenuto che egli abbia disonorato il titolo nobiliare che porta. A questo punto noi poco possiamo fare da un punto di vista Araldico in quanto anche la nostra persona è soggetta al Collegio Araldico. Roma locuta est, causa finita est! Ancor meno possiamo fare come Capo di questo Governo perché il Visconte di Val di Lima non ricopre nessun tipo di carica a noi soggetta.  

Vostra Altezza saprà certamente che dopo la lettera, ormai famosa, del Visconte molte e molteplici sono state le reazioni, sia da parte di nobili fiorentini che da parte di Vostri sudditi più o meno di spicco. Tra le varie rimostranze leggiamo in una missiva scritta di pugno da Messer Roger2 che alcuni nobili fiorentini si mostrano forti in virtù di ‘una qualche loro rinsecchita coroncina’. Ora, letta questa frase, noi non ci siamo sentite offese, perché tutto va ricollegato al contesto in cui viene detto o in cui  matura la riflessione. Ce ne sarebbe stato ben donde! Avremo potuto leggere questa frase come un attacco a tutta la nobiltà fiorentina! Ma da parte nostra non si sono levate rimostranze verune!  

Vostra Maestà, noi stessi siamo stati gravemente danneggiati a causa di un mancato rispetto degli accordi presi dai nostri rispettivi Ministri del Commercio. Era in essere una trattativa per la fornitura di un’importante quantità di legna, compensata in parte con grano e in parte con denaro. Certi che avreste tenuto fede all'obbligo assunto abbiamo fatto dei progetti i quali ora non potranno essere realizzati a causa della vostra mutata disponibilità. Oltre al danno materiale esiste un danno morale, un danno di immagine e di affidabilità che colpisce l’intera Repubblica. Ma, oltre al rammarico personale e al disappunto per l’incresciosa situazione non abbiamo espresso e non abbiamo sollevato un caso di Stato, né avanzato richieste di provvedimenti in capo ai Vostri Amministratori.  Se non se ne fosse presentata l’occasione, da parte nostra non se ne sarebbe neppure fatta parola.  

Altezza Reale, nella speranza di aver fugato ogni Vostro dubbio e di avervi confortata in un momento di sconcerto Vi inviamo i nostri più affettuosi e sinceri saluti.  

Firenze, dato nel Palazzo Vecchio questo giorno 5 del mese di novembre dell’anno 1461.  


Sua Signoria Illustrissima
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Signora di Firenze
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty07/11/13, 11:06 pm

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    A Sua Altezza Costanza Cloe d'Altavilla, Signora di Firenze

    Vostra Altezza prendiamo atto della decisione di Firenze di non voler procedere a sanare un'offesa proferita da un rappresentante della Sua aristorcrazia.

    Vi informiamo che se persisterete nella Vostra posizione di continuare a definirvi non capaci di far fronte alle azioni ignobili di un Vostro nobile significa che Firenze non ha alcun rispetto per i propri alleati, o quanto meno dimosta di non averlo per il Regno delle Due Sicilie, ragione per cui non avremo altra possibilità che interrompere le nostre relazioni diplomatiche, chiudere le frontiere verso la Repubblica di Firenze e richiamare il nostro Ambasciatore.

    Speravamo in una diversa evoluzione della faccenda considerando anche le parole del comunicato imperiale che Vi riportiamo:

    Citazione :
    You are right to bring that to the attention of Our eyes, We adviced the regent of Florence to take care of such noble, since he is vasall to the province, not towards the Empire at first place. We like to make sure, that the regent of Florence has the chance, to solve such problem, as it is his duty, as direct vasall of the Empire and regent and therefore being liege lord of the nobles of florence.

    We assure you, that regent Annubi, will take care of that matter, and have a word with such noble.
    We point out, that such florentine noble, does not represent the official opinon of the Empire. The Holy Empire is faithful and assures you the friendship, that our two great nations share, for a very long time already.
    In quanto alla lettera di Messer Roger non ne eravamo a conoscenza ma, in ogni caso, si tratta di un semplice cittadino, non nobile, che non rappresenta altri che se stesso.

    Non conosciamo il contenuto di questa lettera quindi non possiamo esprimerci al riguardo ma di sicuro non avremmo accampato scuse se avreste chiesto, giustamente e legittimamente, chiarimenti al riguardo,al contrario,avremmo approfondito la questione e preso provvedimenti adeguati al caso.

    Di sicuro però se non Vi foste lavati le mani, prima l'Araldica imperiale e poi Voi, non si sarebbe mai arrivati a quella lettere ne al legittimo risentimento delle persone, di certo non possiamo imporre alle persone il modo di pensare ma se offendono gratuitamente i nostri alleati abbiamo il dovere quanto meno di ammonirli anche se non hanno violato la legge.

    Non abbiamo mai prestato orecchio agli insulti proferiti dai semplici cittadini della Repubblica, sebbene non manchino casi, nel passato recente e a tutt'oggi, nelle vostre piazze si possano udire parole di spregio per il nostro Regno.

    Ci siamo indignati per le parole scritte, firmate e sigillate, di un nobile, cavaliere di Benemerenza della Repubblica.

    Scritto a Castel Nuovo, Napoli, il VII Giorno di Novembre dell'anno 1461.

    Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea
    Regina del Regno delle Due Sicilie,
    Contessa di Atri,
    Viscontessa Reale di Crotone,
    Signora di Rocca di Botte

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Eccellenza perdonatemi ma il giusto appellativo per la nostra graziosa Sovrana è Sua Maestà , non Sua Altezza Smile
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty08/11/13, 10:39 am

Vi ringrazio signor Ministro per la precisazione. In fatto di bon ton araldico non si finisce mai di imparare.
Sinceramente resto basito dalla risposta dell'Araldica visto che il Visconte in questione non è divenuto nobile tramite perorazione di un principe ma tramite nomina diretta da parte dell'Imperatore.
Da una prima lettura della lettera noto come sua Maestà abbia glissato in pieno il fatto della mancata parola data in merito all'accordo commerciale sulla legna. Ma tant'è. Prendiamo atto.

Procedo a consegnare personalmente la missiva alla mia principessa e per il momento vi saluto cordialmente.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty08/11/13, 12:20 pm

Bene Eccellenza,Vi aspetto qui non appena avrete nuove notizie.
Spero di rivederVi presto.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty11/11/13, 02:35 pm

Eccomi Eccellenza!!

Vi rimetto la risposta della Principessa.


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                        REPUBBLICA DI FIRENZE





A Sua Maestà
Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea
Regina del Regno delle Due Sicilie,
Contessa di Atri,
Viscontessa Reale di Crotone,
Signora di Rocca di Botte


Vostra Maestà,

con rammarico accogliamo il  Vostro ultimo scritto,  osservando che non è stato colto e fatto proprio l’invito a non lasciarsi prendere la mano da quelle piccole e risibili difficoltà, tra le quali dobbiamo quotidianamente barcamenarci, senza permettere loro di offuscare la nostra serenità di giudizio e di discernimento.  

Prendiamo tuttavia nota che avete completamente ignorato gli appunti fatti sulle trattative in essere con i vostri ministri economici, di fatto, non onorando il trattato di amicizia esistente tra le nostre province.

Avete ritenuto opportuno rivolgerVi in prima battuta all’Araldica Imperiale (la quale è superiore in grado alle nostre istituzioni repubblicane), e solo una volta ottenuto un diniego avete ripiegato a chiedere conto delle parole del Visconte portandole alla nostra attenzione.

Parole, per altro, che contestualizzate nello scenario complessivo, non rappresentano, oggettivamente, offesa al Regno di cui siete a Capo.

Non Vi abbiamo chiesto la testa dei vostri ministri economici, non vi abbiamo chiesto di riparare al danno subito, non vi abbiamo chiesto la rescissione del nostro trattato di collaborazione e cooperazione, e nonostante tutto ancora siete a pretendere che si prendano misure di biasimo verso Lorenzo Ottaviano de Medici  Visconte della Val di Lima, Barone di Valle e Cavaliere di Benemerenza della Repubblica Fiorentina.

Vi invitiamo dunque, visto che di ragioni non ne volete intendere, di lavare l’onta alla maniera cavalleresca.
Scegliete tra i vostri nobili un drappello di uomini che lanceranno la sfida a un drappello di nostri nobili capeggiati dal Visconte di Val di Lima.

Lo scontro potrà tenersi nei nodi tra L’Aquila e Montepulciano.

Attendiamo una Vostra gradita risposta.

Firenze, dato nel Palazzo Vecchio questo giorno 11 del mese di novembre dell’anno 1461.


Sua Signoria Illustrissima
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty16/11/13, 04:39 pm

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    A Sua Altezza Costanza Cloe d'Altavilla, Signora di Firenze

    Noi, Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea, Regina del Regno delle Due Sicilie,

    Restiamo sconcertate dalla Vostra ultima risposta,in quanto riteniamo una grave mancanza di rispetto le parole del Vostro nobile e non di certo quisquiglie o piccole inezie.

    Per quanto riguarda l'Araldica Imperiale,ci siamo rivolte a loro in qualità di organo competente,non esistendo un'Araldica Fiorentina, dunque, non vi è stato nessuno scavalcamento.
    Ci siamo rivolte a Voi,in seguito, proprio perchè la stessa ci ha detto di farlo.

    Circa le trattative commerciali, se parlate di una trattativa che precede quanto successo tra il Regno e Firenze allora possiamo rassicurarvi. Il trattato d'Amicizia che lega il Regno delle Due Sicilie alla Repubblica Fiorentina non è stato violato in quanto il motivo per cui tale trattativa andò in fumo è da attribuire al non riuscire a trovare un punto di incontro tra i rispettivi ministri economici.

    Siamo ancora più sconcentate per la Vostra proposta di risolvere la cosa con uno scontro sui nodi. Scontrarsi per nodi è da villici e non degno degli aristocratici, per la nobiltà c'è la lizza, in ogni caso arrivate in ritardo ormai non è più questione risolvibile con una lizza, che comunque potrà avvenire ma le conseguenze dell'incidente diplomatico che voi avete provocato resteranno in atto fino a che Firenze non rimedierà. Per la lizza fate contattare il Magister della Corte Reale Sua Magnificenza il Marchese Hans Ludwig della Groana per definirne i termini.
    Perché Voi? Perché noi abbiamo già proposto la nostra richiesta per cancellarla, ovvero un ammonimento al Nobile.

    In Attesa di un Vostro riscontro Vi porgiamo in Nostri saluti.

    Scritto a Castel Nuovo, Napoli, il XIV Giorno di Novembre dell'anno 1461.

    Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea
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Ecco a Voi Eccellenza Smile
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty18/11/13, 10:09 am

Buon giorno Eccellenza,

riporto all'attenzione della mia signora la missiva. Sinceramente non la capisco granché... soprattutto questo paragrafo:

Siamo ancora più sconcentate per la Vostra proposta di risolvere la cosa con uno scontro sui nodi. Scontrarsi per nodi è da villici e non degno degli aristocratici, per la nobiltà c'è la lizza, in ogni caso arrivate in ritardo ormai non è più questione risolvibile con una lizza, che comunque potrà avvenire ma le conseguenze dell'incidente diplomatico che voi avete provocato resteranno in atto fino a che Firenze non rimedierà. Per la lizza fate contattare il Magister della Corte Reale Sua Magnificenza il Marchese Hans Ludwig della Groana per definirne i termini.


Sua Altezza accetta la disfida fra nobili oppure no?

Il paragrafo termina dicendo: Perché Voi? Perché noi abbiamo già proposto la nostra richiesta per cancellarla, ovvero un ammonimento al Nobile. Ecco, non capisco quel 'perché voi?'...

Resto in attesa di lumi.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty18/11/13, 02:20 pm

Buongiorno Eccellenza,
Non accettiamo la sfida per nodi perchè come detto lo riteniamo più da villici che da nobili.
Se credete,potete inviare una Vostra delegazione in Abruzzo per la lizza ma come detto nell'ultimo paragrafo riteniamo la cosa inutile visto e considerato che la faccenda per noi ora si basa esclusivamente su un caso diplomatico che resterà in essere fino a quando non verrà ammonito il nobile.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty21/11/13, 10:39 am

Eccellenza, Vi rimetto la lettera della mia Signora.

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                        REPUBBLICA DI FIRENZE






A Sua Altezza Reale
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Vostra Altezza,

non esiste un'Araldica Fiorentina ma esistono un Principe e una Diplomazia cui Voi ritenete di dover fare appello solo dopo aver ricevuto un rifiuto da parte dell'Araldica Imperiale alle Vostre richieste.

Lo stesso Principe e la stessa Diplomazia alla quale, solo in seconda battuta, chiedete conto!

I Nobili fiorentini sono responsabili in prima persona delle parole che pronunziano tanto quanto degli atti che compiono.
Non è nelle nostre intenzioni prendere provvedimenti nei confronti di S.S.I. Lorenzo Ottaviano de Medici Visconte della Val di Lima, Barone di Valle e Cavaliere di Benemerenza della Repubblica Fiorentina, tanto quanto non è nelle Vostre intenzioni mettere riparo al danno subito da Firenze per la mancata conclusione di una trattativa avviata da tempo.
Minimizzate una vostra mancanza, ma vi mostrate intransigente nella circostanza oggetto di rimostranze.

Siamo costernate dal Vostro sconcerto e dalle pieghe assunte da questa vicenda.

Nella certezza che perseguirete la strada migliore e più confacente per poter risolvere in modo appropriato e soddisfacente questa spiacevole pagina della storia tra i nostri territori, inviamo a Voi e alla cittadinanza tutta, i nostri più sinceri saluti.


Firenze, dato nel Palazzo Vecchio questo giorno 20 del mese di novembre dell’anno 1461.


Sua Signoria Illustrissima
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty23/11/13, 09:50 pm

Mi spiace sia finita così Eccellenza.


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    A Sua Altezza Costanza Cloe d'Altavilla, Signora di Firenze

    Noi, Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea, Regina del Regno delle Due Sicilie,

    Vi inviamo questa Nostra a seguito del Vostro ultimo comunicato per comunicarVi la Nostra decisione.
    A seguito della Vostra decisione di non prendere provvedimenti nei riguardi del Vostro Nobile,ritiriamo con effetto immediato il nostro rappresentante dalle Vostre Terre e dichiariamo la chiusura delle Nostre frontiere , terresti e marittime, a tutti i cittadini fiorentini.
    Ogni cittadino fiorentino,quindi,dovrà lasciare le Nostre amate terre entro e non oltre 72 ore saltando,attraverso i nodi limitrofi,i confini delle Nostre Capitali.
    Tale decreto entrerà in vigore a partire dal XXIV° giorno del corrente mese.
    In caso di inadempienza si procederà a regolare processo.
    Inoltre,ogni trattativa commerciale verrà sospesa e da ora in avanti la Nostra persona si rapporterà unicamente con il Nostro pari,ossia l'Imperatore.
    Speravamo in un risvolto diverso ma non possiamo tollerare mancanze di rispetto simili verso il Nostro Regno.

    Scritto a Castel Nuovo, Napoli, il XXIII Giorno di Novembre dell'anno 1461.

    Aurora I Brigitte Geneviève d'Arborea
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty25/11/13, 08:31 am

Prendiamo visione. Dispiace a me credetemi. Per un diplomatico lo stralcio di un trattato è sempre una enorme sconfitta. In veste di Gran Ciambellano della Repubblica non posso dire altro.

Credo opportuno prolungare il termine delle 72 ore visto che non è possibile far rimpatriare tutti i miei concittadini nel giro di tre giorni. E' fisicamente impossibile.
Volevo inoltre riferirVi che sono presenti su suolo Fiorentino 27 vostri sudditi che vorrete contattare personalmente per informarli dei fatti, come del resto farò io stesso con i miei presenti sul Vostro suolo.

A breve Vi comunicheremo tutte le modalità di chiusura totale del confine tra Montepulciano e L'Aquila e dei porti fiorentini per le navi battenti bandiera duo-siciliana.

Prima che il sottoscritto abbandoni queste sale credo sia opportuno attendere l'egresso di tutti i cittadini fiorentini stanziati nelle vostre terre.

Volevo comunque precisare che voi non aprirete processi contro cittadini fiorentini, ma contro i leali sudditi dell'Imperatore, e a Lui e Lui solo dovrete rendere conto di questi fatti. Riportate le mie parole alla Vostra Superiore.

Ossequi.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty25/11/13, 12:45 pm

Se per voi non è un problema preferirei coordinarmi nell'Ufficio ove possa leggere anche l'Ambasciatrice Cassandra Guicciardo.

In Piazza Fiorentina c'è un gran polverone su questa faccenda. Faccio notare che le parole infamanti verso la Vostra Sovrana non sono state lanciate da cittadini fiorentini ma bensì da cittadini duosiciliani: Kiave, Roger2, Robermir. Chiarissime personalità, se non vado errato, dei Vostri Regni.

Con permesso Eccellenza, mi sposto nell'ufficio dell'Ambasciatrice.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty25/11/13, 09:50 pm

Eccellenza da parte di Sua Maestà e da parte Nostra ci sarà la massima collaborazione per permettere ai vostri conterranei il rientro nelle loro terre.
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MessaggioTitolo: Re: Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze insulti firenze - Incontro con il Gran Ciambellano della Repubblica di Firenze Empty26/11/13, 08:51 am

Vi ringrazio Ministro.

Ho scritto alcune considerazioni anche nell'ufficio dell'Ambasciatore, che userei di preferenza se per voi non è un problema, riguardo alla pubblicazione delle missive intercorse tra Sua Altezza Reale la Regina Aurora I e Sua Signoria Illustrissima la Principessa d'Altavilla.

Inoltre chiedo se fosse possibile emettere un comunicato per allungare di un paio di giorni il rientro dei nostri concittadini (che ascendono a 28) affinché tutti gli uffici ne siano edotti e non si compiano fatali errori.

Alcuni nostri concittadini, per l'esattezza tre, hanno deciso di cambiare la residenza fiorentina con quella duosiciliana (tidiellina o abruzzese a seconda del luogo ove si trovavano). Vi comunico inoltre che alcuni cittadini duosiciliani hanno fatto richiesta per poter entrare in terra fiorentina al fine di stabilirsi qui.

Riporto questa comunicazione sia nell'ufficio privato fra il sottoscritto e il Ministro sia nell'ufficio della Legatizia Fiorentina il quale, di preferenza, preferirei utilizzare.

Grazie ancora per l'attenzione.

https://palazzoreale.forumattivo.com/t2623-cittadini-fiorentini-presenti-nel-regno#31685
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