La giovane Principessa rimase a lungo in attesa e come lei le dame ed i soldati che l'accompagnavano ma dato che nessun invito ad accomodarsi seguì le domande del Vice Ministro il comandante della scorta, risentito, prese spontaneamente l'iniziativa. Egli prese la poltroncina che a prima vista gli sembrò più comoda e, dopo un rispettoso inchino nei confronti di Sua Altezza che lo portò a chinare totalmente il capo, invitò ed aiutò la Principessa a sedersi. Dopo tacito ordine le guardie andarono a disporsi al di fuori della stanza, a sorvegliare che nessuno vi facesse irruzione, mentre il capitano restò all'interno per scongiurare ogni pericolo potesse attentare alla vita della figlia del Re.
La giovane passò delicatamente una mano sulla gonna dell'abito per rassettarlo prima che Hope, la gatta bianca dono del suo promesso sposo, il Conte di Castel d'Ario, le saltasse sulle ginocchia per difendere la padroncina come era suo compito. Mentre le dita scorrevano tra il pelo morbido della gatta che vigile non scostava lo sguardo dall'interlocutrice della Principessa, quest'ultima rispose alle domande che le erano state poste con voce chiara e decisa:
“Definire la Diplomazia non è cosa facile.
I miei genitori però sono entrambi importanti ed affermati diplomatici e mi hanno trasmesso buona parte della loro lunga esperienza in questo campo e spero con ciò di ripagare la fiducia totale che essi hanno nelle mie capacità.
Essere un Diplomatico non significa riferire le semplici informazioni che si ottengono dagli Ambasciatori del paese amico, ma anche imparare a conoscere e rispettare gli usi e i costumi a noi estranei per poter comprendere meglio le motivazioni che portano i vari Principi o Sovrani a compiere determinate scelte.
Un Diplomatico deve saper padroneggiare l'arte dell'Oratoria, come i grandi giuristi del Foro, deve saper trasmettere sicurezza ai suoi interlocutori poiché se egli apparirà debole, anche il suo Regno apparirà allo stesso modo.
Non chiedetemi che ruolo ha nella vita di un Regno, ogni apparato è fondamentale per la sopravvivenza dello stesso.
Un Regno senza Diplomazia è come una fattoria senza il fattore. Può produrre, ma nessuno ne raccoglierà mai i frutti. E spero che con questa mia similitudine possiate comprendere facilmente ciò che è il mio pensiero”