Lettera di Samnyus

Citazione :

Mittente : Samnyus
Data d'invio : 28/09/1460 - 11:44:19
Titre : missiva urgente e insalivata da vergine pulzella

A Sua Altezza Reale Eccellentissima Ferenc Petrus Vasa degli Asdurgi, Rex Utriusque Siciliae, Conte di Mignano.

Maestà, perdonate se arrischio di distogliere la Vostra attenzione da faccende ben più gravose; io non sono altro che un semplice cittadino duosiciliano.
Il mio nome per intero è Nathan Lazzarus Arsenico Brancalupo, meglio conosciuto come Samnyus. Non vorrei recarVi fastidio, ma desidero esprimerVi , con commozione crescente, quanto io, benché privo di speranza nell�acume umano, veda Voi Maestà meglio e più chiaramente di ciascuno di coloro che ostinatamente perdurano a definirsi uomini pur non recandone memoria né negli atti né nelle intenzioni.

Vi scrivo mentre perdo le forze, mi tormento, mi struggo, mi arrabbio, guardo intensamente il mio universo e mi accorgo, dall�estremo pallore di qualsiasi luce, che esso è ormai morente.
Ma il Vostro tempo è prezioso e volentieri e giustamente vengo al dunque.
Io son poeta, son becchino, alchimista e cavaliere di fortuna; non ebbi natali illustri e giammai strade spianate dinanzi ad ogni passo. Quel che ho, quel che ho avuto e perso, quel che sono stato e quel che sono è il frutto amaro e dolce, al tempo stesso, di ciò che m�hanno procacciato penna e brando. Non ho debiti con nessuno e a nessun debbo favori, �che anzi, a dirla tutta, molto credito avrei da riscuotere pe�l mondo se solo avessi voglia e tempo d�usurare lucro e bieco guadagno. Non mi sono mai curato dei beni materiali e sempre andai dove l�istinto mi guidò.

Ora, fra le numerose avventure e disgrazie che affrontai, è mio dovere ricordarVi che molto tempo fa fui costretto ad esiliare dal Regno. Riguardo a ciò non ho nulla da eccepire. Poiché fui certamente colpevole di essermi impossessato della galea da guerra Aquila Maris, della Marina Abruzzese, e d�essermi dato alla fuga con essa lasciandomi alle spalle, col favore dei venti, le altre navi inviate ad inseguirmi. Con quella nave (che magnifica galea!) combattei come pirata più d�una battaglia navale, uscendone sempre vincitor. Lo so che sarà presa per follia adesso codesta mia considerazione, ma Vi confesso che tirar bordate a Turchi, Veneziani, Marsigliesi, Castigliani e Aragonesi, riportando vittorie altisonanti fu ancor più vivificante ed inebriante quando, entrando in porto, la gente m�indicava come �il pirata delle Due Sicilie�.
E in cuor mio, sicuramente errando, io pensavo: Io e questa nave siam tutt�uno, e se vien gloria a lei, pure io ne ricevo, e se io ne ricevo, allora financo la mia terra ed il mio Regno (sebbene da me primariamente offesi) ne ricevono.

Ma perché V�ho scritto questo? Perché, o Nobilissimo Sire, io fui da Voi, dopo innumerevoli vicende, benignamente graziato ed il mio nome fu rimosso dalle liste dei nemici del Regno, avendo io abbondantemente pagato con un lungo esilio, con l�affondamento da parte della flotta abruzzese di un�altra nave che avevo in mio possesso nel porto di Silvi, e infine anche con la perdita della stessa galea Aquila Maris colata a picco da una flotta spagnola, su sicura imbeccata da parte dei miei inseguitori duo siciliani.

Ora, passo alla parte che più mi sta a cuore perorarVi.

Durante l�esilio e la fuga, quando giustamente gli eserciti e la marina avevano la mia cattura e la mia morte come cruccio, soddisfazione e assillo, io mi tenni ben lontano dallo scontro aperto, sicuro di trovarvi fine certa e mi arrangiai al modo dei pirati: mesi e mesi di salsedine per cibo e di venti per speranze o accidenti.
Insomma, sapevo a ciò cui ero andato incontro col mio gesto e accettavo quel che la Sorte e il Caos mi riservavano.
Poi, avvenne che proprio Voi Maestà, novello Stupor Mundi, appunto mi concedeste il perdono Vostro e del Regno.
Finalmente potevo tornare a baciare la terra che mi vide crescere.
Dopo un lungo e faticoso viaggio giunsi al confine abruzzese. Feci regolare richiesta di lasciapassare e aspettai. Ma il Prefetto reggente Regina74 (�che ancor si attende nomina del prossimo Prefetto), sicuramente per vecchi ed astiosi rancori (sia detto in confidenza, e arrischio l�impudenza: è una tale inacidita e inasprita creatura da far tremar le vene, i polsi, e le basse sfere) fece finta di nulla e nemmeno si degnò di motivarmi il suo diniego. Vidi passare innanzi a me gente d�ogni risma: nobili, crapuloni, girovaghi, cerusici, pellegrini, femmine da postribolo, ladroni et omnia animalia mundi.

Io dico: ma se la mia presenza è ancor sgradita (sebbene io non abbia più pendenze e sebbene io sia un uomo libero) perché fare un simile pastrocchio, rendendo danno a me e disonore alla Vostra Ultima e Inattaccabile Parola?
Gli uomini tutto possono fallare, o Giustissima Maestà, tranne che di seguir la coerenza del pensiero, della parola e dell�azione. In ciò non esiste differenza fra il buono ed il cattivo; in ciò si marca solo la differenza fra il saggio e lo stolto.
Io Vi sono grato debitore per la vita intera e sempre serberò in animo la magnanima mano che lo ristorò quand�esso era di fiele avvelenato; ancor Vi chiedo solo di seguire il caso mio finchè io possa tornare là dove tutto cominciò e là dove la Vostra Grazia conceda che io possa glorificarla in saecula saeculorum.

Di Montepulciano, a dì 28 di settembre 1460.

Della Eccellenza Vostra
humilissimo e devolissimo servitore,
SAMNYUS BRANCALUPO.

Allora, a me pare un ruffiano straordinario, ma mi ha fatto piegare dal ridere.

Ci sa fare con le parole, comunque in sostanza chiedere di poter rientrare in Abruzzo con il vostro permesso? Se è si direi che potremmo concedergli di ritornare a casa, seppure con il suo gesto arrecò danno agli Abruzzi e al Regno tutto penso che abbia scontato adeguatamente la sua pena.

Che il regno sappia perdonare da buon stato aristotelico se il crimine è abbondantemente stato pagato. E poi questo tizio ci sa fare
Il problema è...gli abruzzi come la prenderanno?

A ricordarci la galea sottratta ci ha pensato lui, a ricordare come, ufficiale di marina traditore, mi sovviene di dirlo me...

Che abbia trovato rifugio per mesi, con quella nave in porti fiorentini, le cui autorità palesemente mentirono alle nostre richieste di chiarimenti, lo avrà dimenticato, così come pure che la prima azione cui partecipò fù l'assalto ai porti veneziani e l'affondamento della flotta serenissima in compagnia di OB e traditori veneziani e sulla via della fuga successiva battaglia contro navi civili veneziane incrociate in adriatico...

Detto ciò, dopo l'affondamento della Aquila Maris in Spagna, sempre durante azione al seguito di OB , con assalti e affrancamenti di città, è stato per mesi in tranquilla quiete nelle città fiorentine ed ora chiede il rientro in patria..

Il Poeta non ha di certo perso l'ispirazione, temo non sia persa neanche l'indole ribelle...ascolterei le ragioni del Principe Danilo...

Io dico solo che:

conviene al regno di mettersi in casa un altro esaltato dopo i problemi che abbiamo avuto di sicurezza interna? Possono rispondere solo gli addetti ai lavori.

Aspettiamo l'elezione del nuovo Governatore e sentiamo il suo parere.

mhmhmhmhmhm lo lascerei esattamente dove si trova

Non posso che aggiungere poche parole a quelle già vergate dal Ministro Ful per ricordare che Samnyus vendette i servigi della Galea rubata alla nostra marina agli OB e fece lega con Morphea e Legio e ora dalle terre fiorentine vuole ritornare in Abruzzo per riunirsi al fratello e ai becchini e creare con il suo solito modo di fare altre gazzarre?

A mio modo di vedere questo sarebbe un oltraggio agli onesti e puliti cittadini abruzzesi oltre che al loro giusto diritto di vigilare sul confine Aquilano e ci porterebbe un nemico abile e ruffiano a parole nuovamente in casa in questo momento di massima tensione.

Personalmente può marcire dove si trova e anzi farei un plauso al prefetto che non ha concesso a lui l'ingresso tutelando la propria terra.

Citazione :

Ma perché V�ho scritto questo? Perché, o Nobilissimo Sire, io fui da Voi, dopo innumerevoli vicende, benignamente graziato ed il mio nome fu rimosso dalle liste dei nemici del Regno, avendo io abbondantemente pagato con un lungo esilio, con l�affondamento da parte della flotta abruzzese di un�altra nave che avevo in mio possesso nel porto di Silvi, e infine anche con la perdita della stessa galea Aquila Maris colata a picco da una flotta spagnola, su sicura imbeccata da parte dei miei inseguitori duo siciliani.

Se ciò che scrive risponde alla realtà non trovo motivi validi per tenerlo fuori.
Se è vero che il Sovrano l'ha graziato rimuovendolo dai nemici del Regno avrebbe il diritto di tornare a casa sua.

Signori, che Samnyus non sia più un ricercato dai nostri eserciti non vuol dire che la Dogana e la Prefettura siano quindi obbligate a concedere a lui un lasciapassare per la città dell'Aquila.

Tuttavia come sempre l'ultima parola spetta al Nostro Monarca, ma fino ad allora credo che la decisione del Prefetto Abruzzese sia la migliore anche in considerazione degli atti di Samnyus e dei suoi legami con i nostri nemici oltre confine.

Io sono sempre della stessa opinione, "lasciarlo marcire lì?" [cit: me sul becchino]

Io dico solo una cosa: è un gran oratore, ora è solo in futuro potremmo avere a che fare con un manipolo di suoi "compari". nel regno la gente non vede l'ora di avvicinarsi a chi ci sa fare per architettare infausti eventi contro la corona.
Io ribadisco..che sia lasciato fuori.

E' esattamente per la stessa preoccupazione del ministro degli interni spadalfieri che suggerisco di farlo rimanere dov'è.

[player di phil, la prossima volta che mi chiami ministro fabio te meno. Ministro Giovan Matteo, Ministro Colonna anche Ministro Fabioilbello ma fabio chi è? v_v]

Benissimo, abbiamo deciso che lo lasceremo entrare.

In cambio però dovrà prestare servizio gratuito presso la Nostra Guardia Rossa, fino a che non lo riterremo sciolto dal suo debito morale verso la Corona delle Due Sicilie. Quando finisce il debito giudiziario, entra in gioco quello morale.
Ed entrano in gioco i Nostri piani opportunistici.

Quindi cosa si è deciso? Ancora non ha fatto un ulteriore richiesta.

Onestamente non mi fido, tutti si erano fidati di lui come Ammiraglio della Marina, risultati? Una galea scomparsa.

Mi ha contattato per avere informazioni sulla Guardia.
E' vero che si e' fregato la galea, ma a piedi e appiccicato a me e alle regali chiappe non puo' fare troppi danni da solo.