"VI ringrazio del benvenuto", disse Rebecca facendo un profondo inchino al Cancelliere.
"Ma ditemi, cosa Vi ha spinta a candidarVi ambasciatrice per il Regno?" le chiese mentre camminavano.
Lei si guardò ancora intorno, poi si voltò verso il Cancelliere le lo guardò negli occhi, dicendo " Appena potei, in quel di Piacenza, feci domanda per il posto di Ambasciatrice. L'allora Principe, Pierluigi68, mi fece l'onore di darmi accesso al Castello di Milano da cui uscii solo per trasferirmi a Venezia. Ero responsabile per la diplomazia con il Regno Tedesco, per tutte le sue Regioni, avendo essi un solo riferimento e un solo Cancelliere.
Trasferitami a Venezia feci nuovamente domanda per l'Ambasciata e il mio ruolo fu lo stesso fino a quando fui nominata Gran Ciambellano per la Serenissima". Fece una pausa. Non voleva essere prolissa, ma la vita diplomatica aveva scandito quasi tutta la sua vita.
"Poi un giorno decisi che volevo andarmene, che dovevo fare altro e, come certo saprete, mi sono unita alla Brigata Amesha, che mi ha fatto visitare luoghi lontani e conoscere gente diversa", continuò.
Chiese un bicchier d'acqua, aveva la gola secca. "Ora, finalmente rientrata in terra italica, sento il bisogno di riprendere ciò che so fare meglio. Il mio carattere non è più quello di prima, si è rafforzato proprio grazie alle tante battaglie e prove che ho dovuto affrontare. Sono pronta per e un eventuale futuro ruolo da Ambasciatrice o qualsiasi altra mansione vorrete concedermi con spirito forte e grande serietà, che mi ha sempre contraddistinto."
Finì l'acqua e guardò il Cancelliere, sperando di aver risposto alla sua domanda.