[Gdr] In diretta dalle ambasciate

Rapporti fra Croazia e Bosnia?

La domanda di Diego è abbastanza interessante. Potrebbe far scoprire un potenziale alleato o un nemico che tenta di infiltrarsi in qualche modo. Per quel poco che so la situazione croata è abbastanza turbolenta.

mmm non sò ma croati e bosniaci insieme ce li vedo poco...però si è da sapere ma chiederei conferme per vie traverse...

Questo quello che ho intenzione di dire devo completarlo con le vostre info, Governatori attendo una vostra risposta!!

Citazione :

Partendo dal principio: la Bosnia aveva avuto precedenti problemi con i nostri alleati militari ma di fronte al nostro diniego di consegnarglieli e di bloccare un contratto che avevamo con loro circa la costruzioni di alcune navi, loro hanno reagito attaccando i nostri porti affondando circa 7 navi civili, una militare, e uccidendo diversi civili. Hanno imposto in seguito un embargo ai nostri porti impedendo anche alcuni commerci. L'Impero si era posto come mediatore in un eventuale tavolo di pace e proprio mentre le trattative erano in corso I bosniaci provarono un nuovo attacco, provando uno sbarco a Silvi che venne respinto. Successivamente si cercarono ulteriori opportunità di dialogo diplomatico, a cui i bosniaci o non si presentarono oppure si si rifiutarono d'intavolare.
La situazione continuò per parecchi mesi finchè a marzo i Bosniaci hanno nuovamente attaccato il nostro Regno, prendendo di mira questa volta i porti di Tdl.
Abbiamo risposto tramite una missione progettata dal nostro ministro della marina Tanissa, che si stava organizzando privatamente con altri nostri alleati per riuscire a prendere la flotta che barbaramente aveva affondato altre navi civili. La missione è stata un successo grazie alla bravura di tanissa e dei suoi capitani e ne siamo usciti senza nessuna perdita.
Vorremmo riprendere le trattative con la Bosnia in futuro e ci stiamo muovendo in tal senso, nonostante voci ci siano giunte di una riorganizzazione della flotta bosniaca.
Torno un momento ai commerci : Sia Terra di lavoro che la Provincia degli Abruzzi hanno ampia disponibilità di ferro ma per quanto riguarda gli scambi........
(ditemi se volete pietre o argilla! o se siete intenzionati ad avere solo denari, cosa che dubito abbiano)

Ciao, noi siamo disposti a dare tanto ferro (come diceva Lukino), e gradiremmo legna.
Ma anche i soldi non ci fanno mica schifo.
Soprattutto legna, abbiamo da fare caracche.

In ogni caso, la mia parola definitiva la darò dopo il parere dei miei bellissimi consiglieri.

Ministro chiedo venia, mi son ripreso da poco da un malanno...inaspettato. -.-"

Grazie per la pazienza ed il tempo speso, il testo inviato è più che esaustivo, per quanto possa esserlo in questa prima fase di approccio e delineazione del progetto

io chiedo venia ma col francese non vado d'accordo, aspetto la versione tradotta per lasciare un'impressione

Traduco integralmente.

Hersende de Brotel ha scritto:

Eccellenza, ecco il trattato che vi propongo. Tuttavia le mie conoscenze in italiano sono insufficienti per tradurrlo ...
Ho ripreso il vecchio trattato e ho modificato o aggiunto ciò che è in rosso.

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Eccellenza, ecco il trattato che vi propongo. Tuttavia le mie conoscenze in italiano sono insufficienti per tradurlo... ho ripreso il vecchio trattato e ho modificato o aggiunto ciò che è in rosso.

Citazione :

Trattato d'Intesa tra il Regno delle Due Sicilie e il Marchesato di Provenza

Nella loro grande saggezza, Anassimene Cyrille Lèon d'Arborea dit Anacleto_i, Re delle Due Sicilie et Frim du Comtat, Marchese di Provence, hanno desiderato mettere per iscritto il presente trattato d'accordo che lega i due popoli del Regno delle Due Sicilie e delMarchesato di Provence.


Preambolo

Il Regno delle Due Sicilie e il Marchesato di Provenza si riconoscono entrambi come Stati liberi e sovrani.


Articolo I - Della partecipazione all'intero trattato

Le parti contraenti si impegnano a non participare ad alcun trattato, accordo o convenzione ostile all'altra parte e contraria al presente trattato.
Sono considerati come ostili i trattati, accordi o convenzioni volti a nuocere o a impadronirsi con la forza di una parte del territorio di una delle due parti.


Articolo II - Del diritto di passaggio

Le parti contraenti concedono un diritto di libera circolazione ai loro cittadini su terra e nelle loro acque territoriali purché la libera circolazione sia pacifica e rispettosa delle leggi. Un contraente può chiedere autorizzazione per il passaggio del suo Esercito sul territorio dell'altro contraente. Il Consiglio di quest'ultimo si riserva il diritto di dare una decisione favorevole alla richiesta.

Articolo III - Della cooperazione in caso di conflitto con una terza parte

Le parti contraenti si impegnano a non concedere l'accesso sul proprio territorio agli Eserciti o gruppi armati di paesi che sono in conflitto con l'altro contraente. I contraenti inoltre si impegnano a non prestare aiuto di alcun tipo (né economicamente, né diplomaticamente, né militarmente) a terzi in conflitto con la parte avversa.
Nel caso in cui, durante un conflitto, il Regno delle Due Sicilie e il Marchesato di Provence si vedano implicare a causa della loro alleanza in due campi opposti, questo articolo diviene nullo. Tuttavia le due parti si impegnano a non fare penetrare le loro forze militari sul territorio dell'altro e ugualmente a non nuocere alla sovranità dell'altra parte durante un'eventuale negoziazione di pace.


Articolo IV – Della navigazione

Sono considerati come imbarcazioni relative all'autorità del Marchesato di Provenza le imbarcazioni battenti bandiera provenzale la cui lista sarà fornita al Regno delle Due Sicilie.
Sono considerati come imbarcazioni relative all'autorità del Regno delle Due Sicilie le imbarcazioni (da definire)

Le parti contraenti si impegnano a fare in modo che le navi relative alla propria autorità non attacchino le imbarcazioni relative all'autorità dell'altro contraente, e a fare giustizia all'imbarcazione attaccata in caso di aggressione da un'imbarcazione relativa alla propria autorità.

In caso di pericolo, le navi relative all'autorità di uno dei due contraenti potranno chiedere rifugio in un porto dell'altro contraente, in cui saranno accolti prioritariamente.

Al fine di lottare contro la pirateria nelle proprie acque, le parti contraenti si impegnano a condividere tutte le informazioni sulle imbarcazioni costituenti una minaccia vera o potenziale, così come le proprie liste dei pirati.
Si impegnano a considerare come pirata passibile d'essere colato a vista, tutte le imbarcazioni che abbiano attaccato una nave mercantile dell'altro contraente, e si impegnano a non concedere loro autorizzazione ad accostare nei propri porti.

Missioni di lotta contro i pirati possono essere organizzate in cooperazione tra i contraenti.


Articolo V - Del commercio

Le parti contraenti si impegnano a favorire tutte le intese commerciali. Si impegnano a non portare alla destabilizzazione economica l'altra parte economica, e a punire gli autori provenienti dai propri territori o persone che agiscono su proprio territorio.
Accordi commerciali potranno essere conclusi caso per caso tra i contraenti.


Articolo VI - Della cultura

I contraenti favoriscono gli scambi culturali e festivi tra loro. I progetti in questa direzione saranno discussi, e inoltre i contraenti sostengono egualmente i municipi che vogliono impegnarsi in quest'ottica.


Articolo VII - Della procedura della denuncia del trattato

Il contraente che desidera porre fine al presente trattato deve fare pervenire una lettera ufficiale di denuncia all'altro contraente.
quest'ultima necessita di quattro giorni lavorativi per prenderne atto. Senza risposta ufficiale, il presente contratto è considerato annullato passato questo termine. Le parti contraenti si impegnano a pubblicare in maniera ufficiale una lettera specificante l'abrogazione del contratto.

Article VIII - Della modifica del trattato

In maniera mutualmente consensuale, la rescrittuar del trattato potrà essere effettuata nella sua integralità o parzialmente.


Article IX - Dell'entrata in vigore del trattato

Il presente trattato entra in vigore senza limitazione di tempo a partire dalla ratifica dei contraneti, che impegnano le proprie terre e i propri popoli.
Il presente tratatto è scritto in due versioni, una italiana e una francese, le due versioni hanno medesimo valore ed efficacia.

A me non sembra malvagio. Sistemerei giusto un paio di cazzate stilistiche, e metterei due punti sull'aggiornamento obbligatorio della lista navi ufficiali a meno di costruzioni e affondamenti.

Citazione :

Articolo IV – Della navigazione

Sono considerati come imbarcazioni relative all'autorità del Marchesato di Provenza le imbarcazioni battenti bandiera provenzale la cui lista sarà fornita al Regno delle Due Sicilie.
Sono considerati come imbarcazioni relative all'autorità del Regno delle Due Sicilie le imbarcazioni (da definire)

Le parti contraenti si impegnano a fare in modo che le navi relative alla propria autorità non attacchino le imbarcazioni relative all'autorità dell'altro contraente, e a fare giustizia all'imbarcazione attaccata in caso di aggressione da un'imbarcazione relativa alla propria autorità.

In caso di pericolo, le navi relative all'autorità di uno dei due contraenti potranno chiedere rifugio in un porto dell'altro contraente, in cui saranno accolti prioritariamente.

Al fine di lottare contro la pirateria nelle proprie acque, le parti contraenti si impegnano a condividere tutte le informazioni sulle imbarcazioni costituenti una minaccia vera o potenziale, così come le proprie liste dei pirati.
Si impegnano a considerare come pirata passibile d'essere colato a vista, tutte le imbarcazioni che abbiano attaccato una nave mercantile dell'altro contraente, e si impegnano a non concedere loro autorizzazione ad accostare nei propri porti.

Missioni di lotta contro i pirati possono essere organizzate in cooperazione tra i contraenti.

La parte marittima è splendida.

Nel paragrafetto sulle liste delle navi di competenza copierei semplicemente quello che han scritto loro, cioè un impegno a fornirle man mano "a latere" essendo un controsenso inserirle nel trattato firmato visto che sono soggette a cambiamenti. Idem per le liste di navi considerate pirata, andranno di volta in volta scambiate fra i contraenti quando vi saranno modifiche. In pratica nel trattato viene soltanto specificato questo reciproco impegno.

e se inserissimo un intervallo di tempo regolare in base al quale aggiornare l'elenco di navi?
"i contraenti s'impegnano a inviare una lista aggiornata delle navi autorizzate ogni X mesi (uno massimo due direi per senso pratico)".

Per il resto mi sembra vada bene, la Provenza non dovrebbe attualmente essere in una situazione che possa diventare poi problematica per noi con questo trattato.