[Gdr] Colloquio con la Viscontessa di Borbona, Veronique De Challant

La Viscontessa accompagnata dal Vicecancelliere fu annunciata presso l'ufficio del Ministro degli Esteri reale.

Entrò e apprezzò l'aria frizzante che entrava nella stanza dalla grande finestra.
"Buongiorno Madame D'Alessandro, il vicencanceliere è stato così cortese da accompagnarmi sin qui.Sono pronta a prendere le responsabilità per le quali mi sono volontariamente fatta avanti. Sono a vostra disposizione, ditemi cosa avreste in mente, come posso aiutare maggiormente il nostro Regno?"

"Buongiorno a voi Ministro, nn solo potete farmi delle domande, ma immaggino che voi dobbiate farle. Sono felice di accettare un biccherino di delizioso sherry, spero che ne abbiate ancora qui in ambasciata, mi ricorda i bei tempi andati, quando per riferire al minstro degli esteri, allora gran ciambellano, ci si sedeva dinnanzi a un fuco scoppiettante chiaccherando amabilmente."

Veronique sorrise
"Madame, la diplomazia è un'arte sottile e raffinata, bisogna esserci portati per poterla metter ein campo, non è sempre un'arma vincente e non sempre prota i frutti voluti, ma è di certo il primo modo per condurre una guerra e farla sfociare in pace, in opportunità economiche, di accresciemnto culturale e scientifico. La diplomazia è lo scehletro sul quale si base la politica di un buon Regno. Non trovo altre definizioni migliori di quella che vi ho dato. Io sono diplomatica di mio, sono stata il primo console del Regno in terra starniera, e uno dei primi ambasciatori agli albori della nascita di questo Regno. Amo il mio paese e mi sono detta, visto l'opportunità che avete creato con la vostra richiesta di diplomatici, che era arrivato il momento di mettere al servizio del mio Re e del mio paese le mie abilità diplomatiche. Adesso sta a voi approfittarne oppure rifiutarle, la mai disponibilità è stata espressa ed è sempre massima. Piuttosto ..potrei approfittare di un altro goccetto di questa delizia? ditemi la verità a chi lo avete trafugato? E' raro trovarne di così ottima annata!" E sorrise alzando il biccherino in segno di brindisi.

Veronique rise di gusto
" Siete una donna di gusti raffinati, credo andremo d'accordo! Mi piacerebbe lavorare dove la diplomazia serva, all'estero e dove sarà più difficile e gravoso portare a casa un risultato. Mettetemi a servizio del regno per rappresentarlo in quei paesi dove abbiamo bisogno di consolidare un'eventuale alleanza, oppure in quei paesi dove a causa della guerra è necessario ricostruire con la pace. Mi piacciono le sfide complicate!"
poi con sguardo languido disse:
"se vi invitassi a cena a casa mia lo trovereste sconveniente?"

Veronique ringraziò e si diresse presso la sala riunioni.
poi si voltò:
"conto che accetterete il mio invito e non accetterò alcuna defezione!"