Incontro con S. S. Azar Viola Lanzarini Acquaviva

Il Cancelliere fece allestire una sala riservata dove Sua Maestà e gli altri membri del Concilio avrebbero potuto ascoltare quello che S. S. Lanzarini Acquaviva aveva da dire.

Ricordo ai partecipanti all'udienza che quanto verrà detto in questa stanza verrà valutato e se ritenuto rilevante, e non metterà a repentaglio la sicurezza del Regno, verrà inserito negli atti pubblici dell'inchiesta per cui chi partecipa automaticamente autorizza la pubblicazione di quanto qui proferirà.

Convocai la Baronessa al concilio aspettando che arrivasse...

Anche Clara entrò nella sala e dopo aver sorriso ai colleghi aspettò l'arrivo della Baronessa non che cara amica.

Viola arrivò come al solito di furia presso il Palazzo Reale di Napoli. Dopo una lunga scarrozzata avvenuta sola col suo fido Filippo, il suo messo e tuttofare, giunse nelle sale private dove il Ministro di Grazia e Giustizia la attendeva. O almeno così credeva...pensava che l'incontro fosse limitato a Sua Maestà e il Ministro, ma con gran gioia vide che il nuovo Concilio Ristretto veniva coinvolto, a differenza del precedente. Entrò nella sala dopo essere stata scortata da una guardia. Non aveva molta nostalgia per quel Palazzo, anzi. Brutti ricordi le tornarono alla mente. La malattia, lo stupro avvenuto per mano di un forestiero tra Teramo e la Capitale L'Aquila...

Dopo essersi accomodata chiese un bicchier d'acqua. Non potette fare a meno di notare i suoi cari, tra cui Ciara e suo nipote Dombel. Fu felice anche di notare la presenza di Filippo noto come Ful, che da quando era stato mdm abruzzese se l'era tirata, e non poco.

Si schiarì la voce e cominciò le sue dichiarazioni, conscia che erano tutti lì ad aspettarla...

Esimio Ministro, stimato Concilio Ristretto, Vostra Maestà e Governatore abruzzese...buona sera. - fece una lunga pausa, giusto per divertirsi un pò dentro di lei, conscia appunto che stessero tutti attendendo qualcosa...e in effetti era così, a quanto pareva - Sono qui per far luce sui fatti che vedono l'allora Sovrana Sofiasperanza coinvolta in un presunto atto di frode nei confronti del Regno tutto. Come ho già dichiarato in pubblica piazza, dopo esser stata convocata dal Ministro Lionel, la mia memoria gode di molte falle e potrei riportare fatti che non corrispondono a verità. Ma al fine di garantire equa giustizia e luce sui fatti che vedono l'allora Sovrana colpevole di eventuale frode ai danni del Regno, è mio dovere riportare nominativi che possano eventualmente confermare o confutare il mio dire. - si schiarì la voce e cominciò la sua versione dei fatti...

Dopo l'insediamento di Sua Maestà Sofiasperanza, la stessa volle elargire la somma di 5000 dct a ciascuna provincia del Regno. Come alcuni sapranno, il sovrano non ha accesso alla tesoreria regia, o meglio, non ha la possibilità di effettuare donazioni alle province se non attraverso la nomina di una funzionario regio che si trovi fisicamente nella provincia a cui fare la donazione. Per effettuare la donazione, sua Maestà nominò me come funzionario per la provincia abruzzese e l'allora Ministro Vic. come funzionario della provincia laburina. O almeno, questa fu la prassi da lei adottata.

A conferma di quanto intendo dichiarare, dunque, invito questa commissione a sentire il parere dell'allora Ministro Vic. che però attualmente risiede a nord della penisola.

Non ho idea, sinceramente, dove abbia preso il Concilio Ristretto della Corona questa cifra che ammonta a 45000 dct, ma sono abbastanza sicura che tale cifra non può essere quella per cui l'inchiesta è partita, in quanto questa cifra era quella che figurava nelle casse quando mi fu affidato l'ufficio. In seguito alla donazione di 5000 dct alla provincia abruzzese, credo che ulteriori 5000 dct fossero stati decurtati dalle casse dall'altro ministro per Tdl. Dico credo, per il semplice fatto che non ricordo se nominò prima me e successivamente l'altro ministro o viceversa. Ergo questa inchiesta dovrebbe rivedere, a mio avviso, l'esatto ammontare di eventuale frode, dal momento che almeno 10000 dct finirono legalmente nelle casse delle due province.

Per quanto concerne i fatti concreti dell'eventuale frode, invito questa Commissione a chiamare nell'ordine:

l'allora Governatore abruzzese Vyk, l'allora Sceriffo abruzzese Kiave, l'allora Ministro del Commercio Vattaioni e la successiva Governatrice abruzzese Veroniqchallant per i seguenti motivi.

La Sovrana voleva per l'appunto fare una donazione ad un privato e ordinò che questo avvenisse tramite il Consiglio Provinciale abruzzese. Credo per ovvi motivi, essendo l'interessato della donazione su suolo abruzzese. La Sovrana giustificò il tutto tramite l'assunzione che la donazione riguardava la riparazione della caracca dell'allora futuro sposo Koron Muzaca. Ma ho seri dubbi che questa sia la versione reale dei fatti. L'allora Sceriffo Kiave si rifiutò di fare questa donazione tramite mandato, dunque il Governatore Vyk lo rimosse dall'incarico di Sceriffo su ordine di Sua Maestà e fu nominata sceriffo pro tempore Veroniquechallant, facente parte del Consiglio entrante tra i governi di transizione di Vyk e Veroniquedechallant. Insisto perchè Veroniquechallant faccia parte di questa inchiesta, in quanto effettiva esecutrice di eventuali spostamenti in quel periodo. L'ex ministro del commercio Vattaioni, spero possa essere utile ai fini di questa inchiesta, in quanto unico consigliere in grado di visionare i mandati fatti dallo sceriffo. A tal fine, l'attuale Sovrana e madonna Asterres, rispettivamente sceriffo e ministro del commercio sotto il governo di Veroniquechallant, potrebbero confermare avendo avuto accesso ai registri provinciali dei mandati fatti.
Si potrebbe pensare che tali fatti siano da attribuire alla riparazione della nave del Generale dei BE a spese della Corona, ma sono quasi sicura che invece queste sostituzioni videro anche lo spostamento di soldi dalle casse regie verso un privato cittadino abruzzese.

Non mi è dato sapere la quantificazione di queste donazioni, ma sono sicura che l'allora Sceriffo pro tempore può far luce sui fatti dichiarando, a sua memoria, l'esatto ammontare di queste donazioni ed eventualmente i destinatari.

A conferma di quanto sto dichiarando, che per l'appunto gode di falle sia di memoria che di informazioni precise in mio possesso, l'allora Sovrana, nel mentre si fuggiva dai tentativi dei rivoltosi guidati dall'allora Colonnello della Cavalleria Reale Alstair di accoppare il suo esercito e quello del Generale Vangelo, mi disse privatamente che i soldi delle casse reali erano stati messi al sicuro attraverso donazione a persona di altissima fiducia. Già all'epoca la sua fiducia nei miei confronti cominciava a vacillare ergo non mi fu detto chi fosse questa persona di fiducia. Questa sua dichiarazione, scaturì dalla mia preoccupazione di una eventuale rivolta da parte dei Governi delle due Province che avrebbero potuto effettivamente bloccare l'allora Sovrana, qualora l'avessero disconosciuta rifiutandosi di gestire i soldi delle casse reali. Timore fondatissimo, visto che nessuno più, nemmeno il suo stesso Concilio, godeva ormai più di stima e fiducia nei suoi confronti e la serie di dimissioni a catena che sopraggiunsero di lì a poco e che mai furono dichiarate se non implicitamente con la nomina di nuovi ministri ne sono una palese dimostrazione.

Spero, esimio Ministro, di aver, con le mie dichiarazioni, dato inizio ad una inchiesta seria che porti alla verità assoluta dei fatti. Resto a vostra completa disposizione per qualsivoglia chiarimento.

[Gdr off - dal momento che alcune informazioni in mio possesso sono avvenute in ambienti fuori dal gioco, ho la certezza matematica come player di quanto dichiarato da hodam, ma hodam non ce l'ha questa certezza e ha basato la sua dichiarazione tentando delle supposizioni che possano aiutare le indagini del Concilio Ristretto. Scusate l'arzigogolosa e strana dichiarazione, ma è su Veronique che dovete incentrare l'indagine. Per quanto concerne la somma da me vista nel pannello di gioco, questa è verità. Davvero non ricordo l'esatto ammontare di cassa, ma sono abbastanza sicuro che non superasse i 50000 dct, visti anche i conti che si fecero io e la player di Sofia sui suoi voti ottenuti dal versamento di ducati. Vi chiedo scusa per l'off, ma lo reputavo necessario.]

Ascoltai la Baronessa esplicare le sue motivazioni, e aspettai che anche gli altri ministri e ovviamente Sua Maestà, formulassero le domande ritenute necessarie al fine di un corretto sviluppo dell'inchiesta.

Il nuovo Ministro di Grazie e Giustizia fece ingresso nella sala e disse:

"Salve, sono il neo Ministro di Grazie e Giustizia!"

Dopo essersi messo comodo, rivolse lo sguardo alla donna ed aggiunse:

"Ho avuto modo di leggere tutto quello che il mio predecessore ha messo per iscritto riguardo le Vostre parole, io penso sia abbastanza, adesso secondo me è arrivato il momento di chiamare le persone da Voi indicate per velocizzare l'inchiesta che purtroppo per parecchio tempo è rimasta "impantanata", quindi Vi ringrazio per le informazioni e Vi auguro una buona giornata."