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 Il proseguo dell'anticostituzionalità

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Marcius_da_Valmacca

Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 02:56 pm

Pregherei tutti i Ministri di prendere coscienza di ciò che accade in questo topic:

http://forum2.iregni.com/viewtopic.php?t=578452

Per il ministro Rimmster e per chi non ha seguito mi permetto di fare un riassunto.

In seguito ai decreti reali, il Parlamento sta discutendo sulla possibilità di normarli e tra le molte proposte vi era una che divideva i decreti tra legge ed esecutivi, devo dire molto bella, da parte dell'Onorevole Gaia_.
Tuttavia ieri l'Onorevole Ketodol ha fatto una proposta che ha raccolto il consenso dell'Onorevol Gaia_ e lasciato me basito, ve la sottopongo con tutti i commenti pregandovi di leggere ed intervenire nel caso in aula parlamentare.

Ketodol ha scritto:
Pensando a questa modifica ci siamo chiesti se dovesse essere una legge a parte o se potrebbe essere inserita nella Costituzione in un nuovo libro che chiarisca, oltre ai decreti, anche la procedura con la quale si fanno le leggi, visto che non c'è da nessuna parte se non un articolo che norma votazioni e ratifiche. (LIBRO II, Capitolo II, art.3)

Questa la proposta:

Citazione :
Libro IV - Della Formazione delle Leggi.

Articolo 1.
La funzione legislativa è esercitata dal Parlamento

Articolo 2.
L'iniziativa nel proporre le leggi appartiene al Sovrano, ai Ministri del Regno e ad ogni singolo componente del Parlamento.

Articolo 3.
Ogni proposta di legge deve essere presentata in Parlamento per la discussione da parte dei Parlamentari.
I ministri del Regno potranno intervenire nella presentazione di leggi di propria iniziativa e competenza, o qualora interpellati dal Parlamento.

Articolo 4.
Una volta considerata chiusa la fase di discussione di una legge, il Ministro degli Interni aprirà una votazione in Parlamento.
Qualora vi fossero ritardi, su richiesta di un parlamentare la votazione può essere aperta da uno dei due Governatori.
Prima della votazione dovranno passare almeno 5 giorni dall'avvenuta apertura della discussione.

Articolo 5.
Per essere approvata, una legge deve ottenere il parere favorevole della metà più uno dei partecipanti al voto in Parlamento (maggioranza semplice).
I Parlamentari devono esprimere la loro preferenza entro 48 ore dall'apertura della votazione.
E' facoltà di ogni parlamentare votare "favorevole", "contrario" o "astenuto" alle proposte di legge in esame. Il Parlamentare che non interviene alla votazione sarà considerato assente.

Articolo 6.
Per entrare in vigore la legge deve essere promulgata dal Sovrano e pubblicata nella Camera Comune del Regno.
La legge entra comunque in vigore dopo 48 ore dalla sua approvazione nella provincia in cui il Governatore ne abbia data pubblicità

Articolo 7.
Il Sovrano può emanare decreti senza sentire il parere del Parlamento.
I decreti sono atti aventi forza di legge emanabili dal Sovrano e dai Governatori delle Province del Regno secondo le indicazioni contenute in questo testo.
Non possono né sospendere né modificare il testo della Costituzione.
I decreti emanati dal Sovrano producono i loro effetti su tutto il territorio del Regno, mentre quelli emanati dai governatori producono effetti solo nel territorio della provincia di competenza.

Articolo 8.
I decreti emanati dal Governatore sono regolati dalle leggi provinciali e al di fuori della competenza regia, ex art 1 comma 2, cap IV Cost..

Articolo 9.
I decreti emanati dal Sovrano, hanno validità di 10 giorni ed il Parlamento può decidere di convertirli in legge attraverso l'utilizzo della normale procedura legislativa;
un decreto non convertito cessa di produrre effetti giuridici dal momento della sua scadenza;
nel caso in cui il decreto legge non sia convertito dal Parlamento non può essere riproposto al termine della scadenza.

A voi la parola.

Gaia_ ha scritto:
ritiro la mia proposta e sottoscrivo in toto quella di ketodol

Marcius_da_valmacca ha scritto:
Vorrei precisare che questa modifica presuppone ancora una volta la modifica della Costituzione con la variazione di una prerogativa del Sovrano ben indicata:

Citazione :
Articolo 3. Votazioni e Ratifiche. Una votazione avvenuta in seno al parlamento sarà considerata valida al raggiungimento della maggioranza semplice dei voti pervenuti entro due giorni lavorativi dall'apertura del referendum.
I voti degli astenuti saranno considerati validi solo qualora venga palesata l'astensione.
Le decisioni del Parlamento devono essere pubblicate e/o ratificate entro 4 giorni da ogni Consiglio provinciale in tutte le piazze ( taverne ) del Regno, salvo urgenze che prevedono una pubblicazione immediata.
Tali decisioni per essere valide devono essere firmate dal Sovrano e portare i sigilli del Regno.
Le decisioni del Parlamento vincolano ogni Consiglio e ogni abitante del Regno al loro rispetto.

Come già spiegato dal Principe Flapjack sulla questione della BL, l'art.6 della proposta dell0Onorevole Ketodol entra in netto contrasto con l'attuale Costituzione e per essere approvata richiede quindi il voto favorevole del Parlamento, ma anche la firma del Sovrano per l'accettazione di una limitazione dei proprio poteri sanciti dalla Costituzione. Poteri in suo possesso proprio per vigilare che non si legiferi contro la stessa sostanza del Regno proprio come era volontà fare in merito alla BL portando parte del potere esecutivo in mano all'organo legislativo.

Flapjack ha scritto:
Oltre alle osservazioni del Reggente, propongo:

art.4
il limite dei 5 giorni minimi, a oggi, è controproducente. Già oggi abbiamo dei tempi elefantiaci, non diamoci la zappa sui piedi impostando un minimo di giorni. Delle volte si capisce subito se una discussione si esaurisce, o se si è arrivati in fase di voto, non ritengo nè utile nè funzionale quel limite minimo di 5 giorni.

art.6
Avrebbe più senso una pubblicazione nella Taverna del Regno, non in CC. In aggiunta ci sono le osservazioni del reggente

art.9
non scarterei a priori la possibilità, da parte del parlamento, di prorogare il decreto regio per altri 10 giorni. Può benissimo verificarsi una situazione in cui quel decreto serve per un altro periodo breve di tempo, non abbastanza lungo per convertirlo in legge.

Yvanka ha scritto:
Flapjack ha scritto:
Oltre alle osservazioni del Reggente, propongo:

art.4
il limite dei 5 giorni minimi, a oggi, è controproducente. Già oggi abbiamo dei tempi elefantiaci, non diamoci la zappa sui piedi impostando un minimo di giorni. Delle volte si capisce subito se una discussione si esaurisce, o se si è arrivati in fase di voto, non ritengo nè utile nè funzionale quel limite minimo di 5 giorni.

art.6
Avrebbe più senso una pubblicazione nella Taverna del Regno, non in CC. In aggiunta ci sono le osservazioni del reggente

art.9
non scarterei a priori la possibilità, da parte del parlamento, di prorogare il decreto regio per altri 10 giorni. Può benissimo verificarsi una situazione in cui quel decreto serve per un altro periodo breve di tempo, non abbastanza lungo per convertirlo in legge.

Concordo con Flap.

autorizzo alla pubblicazione

Maiyra ha scritto:
Secondo me questo

Citazione :
Articolo 6.
Per entrare in vigore la legge deve essere promulgata dal Sovrano

non cozza con questo

Citazione :
Tali decisioni per essere valide devono essere firmate dal Sovrano e portare i sigilli del Regno.

E' la stessa cosa, una legge per essere valida deve essere firmata dal sovrano, va aggiunto solo che vanno posti i sigilli.


Io inoltre la renderei valida dal momento in cui viene pubblicata in taverna del regno, non nelle taverne della provincia, affinchè via sia uniformità nella sua entrata in vigore e non da quando vengono spostate in camera comune, perche spesso gli spostamenti richiedono tempo.

Marcius_da_valmacca ha scritto:
Principessa Maiyra in realtà quello che dite non è esatto, la proposta dell'Onorevole Ketodol dichiara:

Citazione :
Articolo 6.
Per entrare in vigore la legge deve essere promulgata dal Sovrano e pubblicata nella Camera Comune del Regno.
La legge entra comunque in vigore dopo 48 ore dalla sua approvazione nella provincia in cui il Governatore ne abbia data pubblicità

Ergo le nuove leggi sarebbero valide con o senza assenso di Sua Maestà, basterebbe la pubblicazione di un Governatore trasformando così i Governatori in amministratori superiori al Sovrano e rendendo palese l'incostituzionalità della norma stessa secondo l'articolo 3 che io stesso vi ho citato.
Comprendo possiate aver letto l'articolo sommariamente, ma questo è già il secondo tentativo nell'arco di 10 giorni di privare il Sovrano di sue legittime prerogative, chi sarebbe poi il despota?

Ketodol ha scritto:
Premettendo che la Costituzione non ci è stata imposta dall'alto come la Carta dei Giudici e che questa istituzione che si chiama Parlamento può in ogni momento modificarla e integrarla, non vedo perché parlare di incostituzionalità.

Come ha già detto la Governatrice Maiyra con l'art. 6 il senso di quello che è già in Costituzione non cambia.
Una legge per essere valida deve essere promulgata ( --> Dichiarare operante una legge previa successiva pubblicazione) dal Sovrano, ciò significa che non dovrà mancare la firma del Sovrano.
Il problema è l'interpretazione che se ne fa oggi di quel famoso art.3. La firma del Sovrano non vuol dire che ne può imporre il veto (non sta scritto da nessuna parte) ma rende valida una azione del Parlamento quale Istituzione Regia.

Successivamente alla promulgazione la legge entrerà in vigore 48 ore dopo la pubblicazione nelle Taverne delle rispettive province, questo solo per dare modo al popolo di prenderne visione senza incappare in eventuali reati.
I Governatori pubblicano una legge DOPO che il Sovrano l'ha resa valida promulgandola.

Maiyra ha scritto:
Keto secondo la tua interpretazione a maggior ragione allora, non ci sono contraddizioni.

Marcius_da_valmacca ha scritto:
A dire il vero Onorevole Ketodol vi sono tre appunti da fare:

- Parlo di incostituzionalità perchè le proposte da voi fatte vanno a minare i rapporti della divisione di poteri e responsabilità insite nel nostro Regno cercando abilmente di portare sempre il tutto verso uno stato repubblicano e non monarchico.

- Per come avete scritto voi l'art.6 sembra palese e chiaramente non frantendibile che scrivere:

Citazione :
La legge entra comunque in vigore dopo 48 ore dalla sua approvazione nella provincia in cui il Governatore ne abbia data pubblicità

definisce come chiaro che la firma del Sovrano è opzionale e anzi meno importante di una pubblicazione del Governatore.

In secondo luogo, certamente il Parlamento può proporre tutte le modifiche alla Costituzione che vuole ma l'Art.3 non è fraintendivile, una legge per essere valida deve essere firmata dal Sovrano, senza tale firma non entra in vigore e non è scritto in nessun paragrafo della Costituzione che il Sovrano sia obbligato a farlo ergo quidi, lo stesso ha il diritto di veto per rimandare la proposta in discussione e non renderla legge. Al massimo potreste spiegare a me Onorevole Ketodol, come mai in TDL ci sono voluti anni per recepire le norme regie (solo grazie alla spinta del Concilio e dell'attuale Governatrice) nonostante l'art.3 sancisca che devono essere immediatamente applicate nelle Province che sonovincolate alle decisioni del Parlamento.
Può non piacervi ciò che i nostri predecessori alla fondazione del Regno hanno stabilito, ma che vi piaccia o meno la realtà dei fatti in questo frangente è chiara e inoppugnabile.

Citazione :
Articolo 3. Votazioni e Ratifiche.
Una votazione avvenuta in seno al parlamento sarà considerata valida al raggiungimento della maggioranza semplice dei voti pervenuti entro due giorni lavorativi dall'apertura del referendum.
I voti degli astenuti saranno considerati validi solo qualora venga palesata l'astensione.
Le decisioni del Parlamento devono essere pubblicate e/o ratificate entro 4 giorni da ogni Consiglio provinciale in tutte le piazze ( taverne ) del Regno, salvo urgenze che prevedono una pubblicazione immediata.
Tali decisioni per essere valide devono essere firmate dal Sovrano e portare i sigilli del Regno.
Le decisioni del Parlamento vincolano ogni Consiglio e ogni abitante del Regno al loro rispetto.

Inoltre, con il senno di oggi, posso dire che furono illuminati i nostri predecessori, perchè sono certo, dopo aver visto questa vostra proposta e la precedente sulla BL (anch'essa anticostituzionale) che la prima cosa che tentereste sia una votazione per esautorare il Re leggendo proprio quell'articolo 6, da voi proposto, nel modo a voi più congeniale.

EDIT: aggiunta al primo punto.

Ketodol ha scritto:
Flapjack ha scritto:
Oltre alle osservazioni del Reggente, propongo:

art.4
il limite dei 5 giorni minimi, a oggi, è controproducente. Già oggi abbiamo dei tempi elefantiaci, non diamoci la zappa sui piedi impostando un minimo di giorni. Delle volte si capisce subito se una discussione si esaurisce, o se si è arrivati in fase di voto, non ritengo nè utile nè funzionale quel limite minimo di 5 giorni.

art.6
Avrebbe più senso una pubblicazione nella Taverna del Regno, non in CC. In aggiunta ci sono le osservazioni del reggente

art.9
non scarterei a priori la possibilità, da parte del parlamento, di prorogare il decreto regio per altri 10 giorni. Può benissimo verificarsi una situazione in cui quel decreto serve per un altro periodo breve di tempo, non abbastanza lungo per convertirlo in legge.

Riguardo le osservazioni del Reggente ho già risposto.

I tempi minimi secondo me sono necessari.
Non possiamo ritrovarci nella situazione appena successa riguardo la modicifa della bl, dove il Ministro degli Interni ci ha dato 24 ore per discutere delle modifiche apportate. Sono tempi minimi, non massimi, che garantiscono a tutti gli Onorevoli la possibilità di partecipare.

Se il Parlamento trova giusto controvertire in legge un decreto può sempre aprire una discussione, anche se il decreto è scaduto.
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aliseo

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 03:25 pm

ma in che anno vivono??? 1460 o 2012?
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Flapjack



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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 04:52 pm

incomincio veramente a stancarmi, mi sento preso in giro, e la mia volontà di essere accomodante sta venendo meno. Le sale del Parlamento, voti e proposta alla mano, sono già un terreno di scontro, a questo punto non mancherò di farli venire fuori.

Ah, Principessa, già che ci siamo, mentre fate leggere queste righe nelle sale del vostro partito, portate i miei saluti ai vostri voraci lettori.
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Maiyra

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 05:52 pm

a qualcuno forse è sfuggito che si sta modificando la costituzione, quindi è ovvio che una eventuale modifica della stessa non può essere incostituzionale,
è anche sfuggito che si tratta di una proposta da modificare, ma a pare che siano tuti concentrati sull' incostituzionalità presunta.


Andando all' esame dei pro che introdurrebbe questa riforma:

- verrebbe creato nuovo libro dedicato proprio alla formazione delle leggi con conseguente abrogazione delle disposizioni dell' art 3 (sarebbero un inutile ripetizione)
- viene introdotta la parte sui decreti che così risulterebbe costituzionalizzata.
- viene stabilito un tempo minimo (non massimo) di discussione che è 5 gg prima di poter chiudere una discussione.
- il procedimento secondo me resto lo stesso di prima (votazione a maggioranza, promulgazione o firma, pubblicazione per entrare in vigore)


E inoltre tutto il problema "incostituzionalità" verte una parola: comunque
.
Senza di essa cosa cambierebbe rispetto a prima?
C'è scritto da qualche parte che non può esercitare il potere di veto il sovrano?

Citazione :

Articolo 6.
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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 06:17 pm

Chiedete a quella celebrolesa di Ketodol secondo il suo cranio totalmente inutile al creato che razza di gusto c'è allora a spendere una marea di ducati per candidarsi a re, farne spendere una marea nel totale ancora maggiore a chi ti sostiene e poi chi comanda devono essere le sue leggi del bippolo??? Sue o altrui ma sempre del cosidetto appena sottinteso ???

Chiedeteglielo, riportategli questo nudo e crudo, a quella poveretta nel cervello...

Ma sta gente ha capito che nn vogliamo giocare nel rinascmento, ma DIBBIAMO farlo... perchè invece di giocare a e in questo nostro mondo questa qua e le sue 4 comari più i bavosi a seguito continuano imperterriti a giocare a tutt'altro, tipo a profetizzare ante tempore la democrazia moderna??? Ma chi è questa, la sa laggere la prima pagina dei RR, la quale dice esattamente così:

Il proseguo dell'anticostituzionalità 69414389

Saremmo catapultati nell'Europa rinascimentale ... ed aspirare pure a diventare re ... A diventare un re rinascimentale per cosa? Per spendere dei ducati in onore dell'anima del sacrosantissimo bip ma chi comanda sono ste 4 arpie inviperite??? Ma su va là... ma che si svegli sta gente, invece che vivere solo per rompere le palle al mondo intero ... Che abbiano le palle di fare come fanno OVUNQUE: il re nn tio poace? Gli dichiari guerra, combatto con le tue armate, ti affranchi... fai qualcosa in linea con i tempi, ma nn sempre cose che ci obbligano tutti a giocare a qualcos'altro ...

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Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 06:33 pm

Principessa, non è una parola è tutto l'articolo 6 che stona ed è inaccettabile, ma sembra si parli ai muri.

Che la legge entra comunque in vigore a patto che la pubblichi un Governatore è scritto chiaro in italico idioma:

Citazione :
Articolo 6.
Per entrare in vigore la legge deve essere promulgata dal Sovrano e pubblicata nella Camera Comune del Regno.
La legge entra comunque in vigore dopo 48 ore dalla sua approvazione nella provincia in cui il Governatore ne abbia data pubblicità

I casi sono 2, o la maggioranza dei parlamentari Golia non sa parlare e scrivere il corretto idioma italico, così si spiegherebbe come mai le due proposte di Federica e Ketodol, oppure abbiamo del chiaro dolo mascherato da involontarietà.

Poniamola in questi termini visto che vi piace il gioco duro.

Se le riforme le fate e alla Corona non piacciono non le firma e potete anche tornarvene tutti a casa. Forse avete mancato di percepire nella Costituzione che se vogliamo giocare a chi è più forte proprio l'articolo 3 votato dai parlamentari e avvallato dal Sovrano dichiara che non si muove voglia che il Sovrano non voglia a prescindere dal Parlamento.

Come ministri cerchiamo di aiutarvi ad aggiustare il tiro per riforme funzionali e accettabili, ma se leggo proposte come quelle dell'onorevole Ketodol o dell'onorevole Kiave che dice che chi paga decide più che in un regno mi sembra di stare in un asilo.

Prego continuate pure e ad oggi sono solo felice di aver preannunciato alla nostra Sovrana e ad alcuni membri di questo Concilio che questo era lo scopo di alcuni dei Parlamentari da sempre, ma ora siano pronti a pagarne il fio.
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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 06:42 pm

Marcius, ma che je stai a ddì???
La prossima che propongono sarà la metropolitana per la capitale Capua, che eleveranno ad area metropolitana, con tanto di 2 ducati al giorno per i non residenti e la tassa sui carburanti...

mi spiace., io nn parteciperò più... nn ci stanno facendo opposizione, semplicemente ci vogliono fare giocare ad altro ed io nn ci sto: io mi sono oiscritto ai RR, nn al loro gioco... che lo creino, magari mi ci iscrivo anche e allora si che starò alle loro regole... per pura educazione , giusto per sottolinearlo !!!!!!!!!!
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Rubens

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 07:32 pm

A questo punto non vedo dove esiste la necessità di avere un Re o una Regina.
Se comunque si fà e si disfa come si vuole

Eppure molti si ritrovano nel proprio ruolo e rispettano quello degli altri, altrimenti che gdr sarebbe, onoriamo un pò i ruoli almeno per quelli, spero tanti, che si vogliono divertire.

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aliseo

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 08:26 pm

il gdr qui non esise più ........


qui ribaltano la loro rl in rr sono davvera stanca era un gioco divertente e rilassante , ora non lo so più
non vogliono un regno ? vogliono una repubblica ? bene su forza un bel esercito e giochiamo ......





















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Maiyra

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 08:32 pm

Per entrare in vigore la legge deve essere promulgata dal Sovrano e pubblicata nella Camera Comune del Regno.
La legge entra comunque in vigore dopo 48 ore dalla sua approvazione nella provincia in cui il Governatore ne abbia data pubblicità

se togliamo il comunque io leggo che:
senza la firma del sovrano non si puo andare avanti.
Con la firma del sovrano ma fino a che non avviene la pubblicazione (in camera comune o ad opera dei governatori) non si può andare avanti perche per avere vigore servono questi 2 step consecutivi.
Inoltre, per velocizzare l' entrata in vigore ho proposto di farla entrare in vigore dopo la promulgazione e in seguito a pubblicazione in taverna del regno, cosi da abbreviare il procedimento.

continuo a non vedere la malafede proprio per i motivi che ho elencato.
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Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 09:17 pm

Principessa la mala fede è in quel comunque e nel fatto partendo dal voler normare i decreti si è passati a parlare delle leggi per delegittimare il Sovrano.

Se fosse stato un caso sporatico potrei credere alla buona fede, ma dopo tutti questi mesi non ci crederei neppure fosse vero e questo se lo sono guadagnati i vostri stessi compagni.
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Maiyra

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 09:19 pm

io direi di continuare a seguire il dibattito prima di tirare le somme.
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Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 09:45 pm

Principessa, sapete bene che se non fossi intervenuto per precisare determinate cose dubito che a parte il Principe Flapjack o qualche Onorevole Abruzzese, anche solo un laburino si sarebbe accorto di quel famoso comunque che a mio avviso Ketodol ha messo di proposito, in prevenzione della sua prossima candidatura a Principessa. Conosco troppo bene le vostre congiunte, mi dispiace.
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Marcius_da_Valmacca

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty16/02/12, 11:59 pm

E con questa frase le ho eltte davvero tutte...

Kiave ha scritto:
In quanto al Regno di Regno ha solo il nome, per tutto il resto è una Repubblica, quindi non giriamoci tanto intorno
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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty17/02/12, 09:18 am

Marcius_da_Valmacca ha scritto:
E con questa frase le ho eltte davvero tutte...

Kiave ha scritto:
In quanto al Regno di Regno ha solo il nome, per tutto il resto è una Repubblica, quindi non giriamoci tanto intorno
Non serve altro... ecco n'altro scemo nel cervello... altro che pippe...
Bisogna girarci intorno eccome, che qua di repubblica nn c'è un bel niente se nn nella sua testa. Possibile che saltano fuori una depravati storici e qualcuno va loro ancora dietro? Ma son tuiti idioti sti qua o nn sanno cosa signifca Rinascimento??? Ecco perchè nn capiscono cosa sia la maleducazione intelettuale... questi nn sono abituati a qualcuno che dia loro contro... tutti sempre ad annuire come cani o a sbavargli dietro e a dare loro ragione solo perchè ... dio lo sa il perchè .... Cielo perchè nn li hai fatteinascere nel nordeuropa che sarebbero bastonati anche solo se aprono bocca per ordinare il pane, che sta gente sta sul cappero anche ai sassi dalle mie parti. VERGOGNA !!!!!!!!!!
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Rubens

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty17/02/12, 09:56 am

Marcius_da_Valmacca ha scritto:
E con questa frase le ho eltte davvero tutte...

Kiave ha scritto:
In quanto al Regno di Regno ha solo il nome, per tutto il resto è una Repubblica, quindi non giriamoci tanto intorno


E' intervenuto per attutire gli animi, io in verità dovrei essere Ministro dell'Economia ma sono Sovrintendente alle Finanze del Regno delle Due Sicilie già questo è una differenza che può descrivere come le Province hanno una autonomia che nei tempi che furono non avevano.


Come vedete se in Gdr siamo in un Regno ( che occorre tutelarlo) in IG siamo in un altra forma, diversa anche per altri strumenti e modi di affrontare la stessa politica.
La mistura tra le due forme per una più chiara gestione potrebbe arrivare ad una forma di Repubblica.
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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty17/02/12, 11:43 am

Mi sono corretto, al maschile.
Vi dirò, in tutta sincerità: nn ho nemmeno letto chi ne fosse l'autore, davo per scontato che fosse sempre Ketodol Laughing


Kiave ha scritto:
(omissis) Come vedete se in Gdr siamo in un Regno ( che occorre tutelarlo) in IG siamo in un altra forma, diversa anche per altri strumenti e modi di affrontare la stessa politica.
Ecco, io a proposito di questo mi pemetto di pensarla diversamente, come solito per il mio viziaccio di nn riconoscere al lessico nessun altro significato se non quello che ad ogni suo lemma è canonicamente attribuito e, come tale, universalmente riconosciuto, stessa cosa dicasi per la realtà storica che dobbiamo riconoscere nel momento che decidiamo di vivere una vita in era rinascimentale. Smile

A mio avviso è proprio la prerogativa IG delle Province che da al Regno, pure lui IG, una connotazione di giocabilità dal punto di vista gdr senza doversi cercare spazi che sfociano OT in repubblica o altre robe del genere.

Il sovrano del R2S è IG, quindi se un sovrano è IG automaticamente regna su un Regno IG, il quale a sua volta ha una sua struttura ben definita. IL sovrano si avvale di collaboratori e nell'ottica di un sovrano impregnato del risveglio dell'antichita ( >rinascimento), quindi rivolto al passato e non al futuro, come qualcuno vorrebbe imporci. E questa imposizione è di per sé due volte anacronistica, se vista come un futuro repubblicano, proprio perchè il futuro, dalla prospettiva dal rinascimento, non è di certo quello di un'era democratica, al punto tale che nell'Europa uscita dal Rinascimento e dalla Riforma, il potere monarchico si era rafforzato ed ulteriormente accentrato, onde la sua efficacia era di gran lunga superiore a quanto non fosse mai stata nel Medioevo feudale (fonti).
Io sono anche molto, ma molto e stramolto legato al concetto della cultura nel rinascimento, altro fattore che mi mette in contrasto continuo con mezza tdl, cosa che nn succede nei rr NON italici, visto che là tutto ciò è immancabilmente, palesemente, desolatamente chiaro...

Ora: Le nostre province regie sono ovviamente affidate a dei Governatori, che nn per niente nella versione originale si chiamano così, perchè govarnano. La stessa analisi lessicale della parola governatore ci dice che esso è un Alto funzionario che governa un territorio in nome dell'autorità centrale. In quest'ottica per nulla anacronistica, visto che il sovrano da sempre ha dei governatori che vigilano sui propri territori, ecco che i Principi, o governatori, abruzzesi e laurini nn possono che essere esattamente inquadrati nel contesto storico che ci ospita, avendo autonomia gestionale per l'ordinaria amministrazione (miniere, commercio eccetera eccetera), ma nn potendo intervenire autonomamente sulla gestione dello stato unitario (leggi, diplomazia, eserciti, assetto statale eccetera).
Anche il fatto che il consiglio provinciale sia eletto rientra nell'ottica tardo rinascimentale del sovrano illuminato, il quale, conscio della presa di coscenza di sè delle varie classi sociali, con una manovra molto perfida, dava facoltà ai signorotti locali (da noi a tutto il popolo) di scegliersi i propri rapresentanti, ma legando poi il governatore e tramite questi il governo provinciale eletto, all'assoluta fedeltà al sovrano, a sé stesso... era un prova di fedeltà e di forza, un tira e molla nel quale il principe, o governatore, era tenuto alla fedeltà alla corona ed al rispetto del popolo che lo aveva scelto ... e qua sta la maestria del buon o cattivo governatore ... perchè esiste il modo per avere la moglie ubriaca e la botte piena: mica per niente bisogna sapelo fare ...

Ed ecco, dopo tutta questa solfa, il crudo perchè io pretendo di giocare nell'era alla quale ho deciso liberamente di partecipare per farvi vivere un mio prodotto intellettuale, Rimmster... se quell'era mi hanno presentato ed offerto, io poi esattamente quella pretendo, o mi iscrivevo ad altro ...
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Fosco della Bruna

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MessaggioTitolo: Re: Il proseguo dell'anticostituzionalità Il proseguo dell'anticostituzionalità Empty17/02/12, 08:25 pm

Signori io sono veramente stufo, facciamo copia incolla della costituione italiana e trasformiamoci in repubblica, io ripeto ancora una volta golia deve essere messo al bando perchè è un partito sovversivo, vuole sovvetire la monarchia, il suo intento principale è togliere il potere e l'autorita dalle mani del Sovrano e stemperarlo nelle mani di molti, il parlamento, creare leggi cavillose e regolamenti bizantini dove si dice tutto quello che si deve fare e dove ta le rihe è nascosto sempre il cavillo che serve loro per inficaire quello che non gli piace, io non son oper il dialogo sono per falciarli tutti e riportare l'ordine in questo Regno una volta per sempre, il Sovrano deve regnare e il parlamento deve legiferare per regolare la vita dei cittadini e non per dire quello che deve fare il Sovrano, anzi sapete che vi dico sono per togliere il parlamento dalle mani dei politicanti e farci entrare i nobili, i politici governino le province e abbiano una rappresentanta nel parlamento ma un paio per provincia, il resto nobili e un rappresentante del popolo.

Come si fa? prendiamo la proposta di Charlyegolf chiamiamo a raccolta i nobili del regno, l'intellighenzia del regno, il popolo tutto e diciamo vogliamo fare questo i politici in parlamento non si toglieranno mai il potere, voi siete d'accordo? se i duosiciliani sono d'accordo con il Sovrano si può fare tutto e li mandiamo a casa volta per sempre.

Ci state a farlo?

Sono arcistufo di chiacchiere e sofismi, voglio un rengo del 1460, il regno di napoli nel 1460 era governato dal re e non dai politicanti, il re di napoli aveva 7 grandi ufficial iche erano i ministro del regno e udite udite al suo fianco aveva a desta il ministro della guerra, il più importante, e alla sinistra il ministro di grazia e giustizia, quindi un sovrano medievale privilegiava potere militare e controllo della giustizia, altro che la democraiza del piffero mascherata da gdr che vogliono passare questi quattro sfigati.
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