Arrivo del nuovo Consigliere di Legazione da Venezia

Arrivato allo splandido palazzo Vespasiano risentiva ancora del viaggio in carrozza fatto poco prima, rimpiangeva ancora i suoi canali della sua bella Venezia, ma stranamente quella massiccia costruzione lo rapì mentalmente facendogli scordare ogni male.

Arrivato all' ingresso si diresse verso la prima guardia e disse:" Buon giorno, sono Vespasiano da Venezia nuovo Consigliere di Legazione della Serenissima Repubblica di Venezia potete annunciare il mio arrivo?".

"Eccelenza è giunto il nuovo Consigliere di Legazione della Serenissima Repubblica di Venezia" disse Norberto il Segretario del Cancelliere, "Bene" disse Fosco "Fatelo pure accomodare".

Norberto quindi introdusse il nuovo Diplomatico veneziano nell'ufficio.

"Onorato di fare la Vostra Conoscenza Eccellenza, il mio nome è Roberto d'Avalos detto Fosco della Bruna, come Cancelliere Reale Vi do il Benvenuto a Palazzo nome di Sua Maestà, prego accomodiamoci così potremo sbrigare subito l'aspetto burocratico, se mi date le Vostre credenziali le farò protocollare dal mio Segretario"

Francesca era nel suo ufficio quando il giovane Giovanni entrò e le disse: "Eccellenza è arrivato messer Vespasiano, mi manda a chiedervi le sue credenziali."

"Benissimo, grazie Giovanni, me ne occuperò personalmente" disse la Console mentre si alzava dalla poltrona per dirigersi verso la sala d'ingresso. Arrivata fece una rivedenza verso i presenti, poi rivolgendosi all' illustre cancelliere disse:

"Eccellenza eccoVi le credenziali del Consigliere, le ho ricevute stamani dal Gran Ciambellano di Venezia"
E porse una gli porse una pergamena.

Citazione :

A tutti i Cittadini ed, in particolare, ai Diplomatici del Regno delle Due Sicilie, Saluti!

Che Voi Tutti sappiate che Noi, Davide “DadeVee” Vivaldi, Gran Ciambellano della Serenissima Repubblica di Venezia, nominiamo in questo giorno Messer Vespasiano, Consigliere di Legazione presso ilRegno delle Due Sicilie.

Scritto, Firmato e Sigillato il XV Giorno del Mese di Dicembre dell'Anno di Grazia 1459.



Gran Ciambellano Della Serenissima Repubblica di Venezia

Quando l'Ambasciatrice veneziana entrò nell'ufficio Fosco immediatamente si alzò in piedi e saluto con in inchino per galanteria verso la gentildonna e contemporaneamente per rispetto nei confronti della carica che ricopriva, poi rammaricato disse:

"Ambasciatrice non dovevate disturbarVi, potevate farmele avere anche tramite un messo" e sorridendo e inchinandosi nuovamente aggiunse "comunque è sempre un piacere ed un onore riceverVi nel mio ufficio" quindi fece accomodare la diplomatica e prese le credenziali per farle archiviare e protocollare.

Poi rivolto al nuovo legato disse "Quando vorrete Vi farò accompagnare nelle sale che ospitano la Vostra Ambasciata qui a Palazzo"