Cellino si presentò al Castello di Napoli su invito del Cancelliere Ful71.
Si ricordava del Castello, ma non si ricordava del senso di spaesamento che mettevano addosso tutti quei corridoi e quelle sale. E se avesse sbagliato porta?? E se avesse interrotto qualche importante trattativa?? Non aveva certo voglia di iniziare male il suo mandato. Gironzolava nella sala d'accoglienza scrutando gli infiniti corridoi che dipartivano nelle varie direzioni. Guardava il soffitto, le decorazioni, gli arazzi. Ad un certo punto vide entrare un segretario in sala. Gli venì incontro.
Buongiorno messere, chi devo annunciare??
E se non lo sapete voi, io che ne so??
Scusatemi, volevo dire, voi chi siete??
Ahh e non potevi dirlo prima?? Malgerio d'Altavilla, Cellino per gli amici.
Bene messer Malgerio e con quali referenze venite??
Cosa??
Quali mansioni svolgete??
Non ho capito, non vi presentate nemmeno e mi chiedete che faccio della vita mia??
Scusatemi, ma è il mo lavoro, prima rispondete, prima vi posso far accomodare
Ahh, va bene. Pecoraro e fabbro in quel di Terracina.
Scusatemi ancora, ma non credo che sia in questa veste che venite quì. Rispose spazientito. In veste di quale ruolo volete essere accolto??
Ahh, giusto. Capitano, Capitano del distaccamento dell'esercito di Terra di Lavoro. Fresco fresco di nomina.
Bene allora attendete quì che vi annunci.
Chi??
Cosa??
Chi mi dovete annunciare??
Voi.
No io no, nulla.
Rimanete quì e non vi muovete torno subito.
E si infilò in uno di quei lunghi corridoi muovendo la testa contrariato.