Autoritratto
che scrisse per presentarsi al suo pubblico
Suare è il nome mio, musico e poeta
sono, viaggiatore spesso senza meta
Suono in la taverna, piazza o baccanale
con il gentil liuto accanto ad un boccale
Il mio canto in rima, delle umane genti
narra le passioni, svela i sentimenti
Servo di nessuno, specie dell’amore
solitario e fiero schiavo del mio cuore.
Alla Birra
che si dilettò a comporre in onore della prediletta bevanda
Bionda di schiuma, soave compagna
di mille notti passate a pensare
dentro a locali fumosi, si bagna
la gola stanca di troppo parlare
e mentre aspetto la cenere segna
misere ore del tempo che pare
mentre m’immergo in quel mare, menzogna
di quel boccale che sa consolare
Sento apparire la dolce illusione,
ecco che ebbro mi accingo a partire
un altro posto, un'altra stazione
dove fermarsi al più presto e gioire
dove pensare di fronte a un bastione
e barcollando felice fuggire.